SOMMARIO DEL 19 LUGLIO 2012 Corriere della Sera Uff.Stampa Fismic La Stampa Agi Asca Gr1/TM News Prima Pagina Cassa a Pomigliano, colpa del mercato Alla Fiat di Pomigliano due settimane di stop Fismic, comprare italiano Campagna Fismic per auto italiana Accorpare Cassino e Pomigliano, sciocchezza Fiom Il Sole 24 Ore In Calabria i disoccupati sfiorano il 20% La Repubblica La Stampa Il Sole 24 Ore La Repubblica Corriere della Sera La Stampa Avvenire Grilli: non ci sarà un altra manovra correttiva 400 milioni per allontanare lo spettro del voto Sicilia, non c è rischio di default Allarme Fmi: in pericolo la sopravvivenza dell euro La tela di Monti da Obama a Berlino Attentato a Damasco contro i vertici militari Rossella è libera, scoppia la gioia
COMUNICATO STAMPA Di Maulo: cassa a Pomigliano attesa, colpa del mercato E la Fismic lancia la campagna Siamo italiani, compriamo italiano La notizia, peraltro largamente attesa, delle due settimane di CIGO a causa del mercato a Pomigliano, messa assieme alla cassa integrazione per gli impiegati degli Enti Centrali, non può che aumentare lo stato di disagio in Italia, mentre anche lo stabilimento polacco di Tichy tra poco dovrà affrontare la fine della produzione delle Panda classic, dopo aver subito il flop clamoroso della Ford Ka. Il Segretario Generale della Fismic, Roberto Di Maulo, analizza la delicata situazione del mercato dell auto e spiega: Abbiamo voluto fortemente gli accordi di Pomigliano, Grugliasco e Mirafiori ed il CCSL Fiat e intendiamo batterci affinché questi trovino effettiva applicazione e si superi l attuale periodo di crisi mantenendo il settore Automotive nel nostro Paese. Per questo abbiamo lanciato la campagna SALVIAMO IL SOLDATO MIRAFIORI e a settembre svilupperemo una serie di iniziative volte a migliorare la percezione di qualità ed affidabilità del prodotto nazionale attraverso lo slogan: SIAMO ITALIANI E COMPRIAMO ITALIANO. Di Maulo ricorda che il mercato dell auto in Europa ha un andamento negativo a due cifre ormai da oltre 30 mesi. E questo sta provocando chiusure di stabilimenti e razionalizzazioni produttive che coinvolgono quasi tutti i produttori (salvo le case tedesche, che hanno ristrutturato pesantemente le proprie attività tra 2004 e 2008): Opel-GM chiude almeno uno degli storici stabilimenti in Germania e minaccia la chiusura di un secondo; PSA-CITROEN chiude lo stabilimento di Aulny e riduce di 8.000 dipendenti il proprio organico; Mitsubishi chiude uno stabilimento in Olanda; nonostante venga dato in dote gratis a chi rileva tutti i lavoratori, in oltre 14 mesi non è stato ancora trovato un imprenditore interessato al sito di Termini Imerese; Nissan e gli altri giapponesi hanno completato (forse) la loro ristrutturazione l anno scorso con chiusure e razionalizzazioni. In questo panorama prosegue il leader Fismic - la Fiat-Chrysler continua a investire sulle automobili sia in Italia che all estero: si va completando l investimento per produrre Maserati a Grugliasco e si avvia entro l estate quello di Modena per produrre le sportive Alfa; si è completato l investimento a Pomigliano; si sono avviati i lavori di ristrutturazione a Mirafiori ed è stato presentato il modello SUV Jeep e FIAT alla stampa; in Serbia si è avviata la produzione della 500L; in Cina è stato inaugurato il nuovo stabilimento che produce la Viaggio; in USA Chrysler e FIAT 500 battono record di vendite mese su mese; in Brasile FIAT è di nuovo la marca più venduta. Come sindacato italiano conclude Di Maulo ribadiamo la nostra volontà di vincere la sfida che Marchionne ha lanciato recentemente, quando ha ricordato che la produzione degli stabilimenti europei deve avere come sbocco il mercato mondiale, a partire da quello USA, aumentando perciò la competitività e la qualità dei propri prodotti. Siamo pronti alla sfida e crediamo che i lavoratori italiani meritino ancora una chance, nonostante che la Fiom ed i loro amici, nella stampa e nei tribunali, facciano di tutto per rendere inaffidabile il Sistema Paese. Roma 18 luglio 2012 Ufficio Stampa Fismic
Fiat: Fismic, stop Pomigliano colpa del mercato; comprare italiano (AGI) - Roma, 18 lug. - Le due settimane di cassa integrazione allo stabilimento Fiat di Pomigliano "era attesa" e va attribuita alla crisi del mercato: lo afferma il segretario generale della Fismic, Roberto di Maulo che per l'autunno si appresta a lanciare la campagna "Siamo italiani, compriamo italiano". "La notizia, peraltro largamente attesa, delle due settimane di cig ordinaria a causa del mercato a Pomigliano, messa assieme alla cassa integrazione per gli impiegati degli Enti Centrali - dice Di Maulo - non puo' che aumentare lo stato di disagio in Italia, mentre anche lo stabilimento polacco di Tichy tra poco dovra' affrontare la fine della produzione delle Panda classic, dopo aver subito il flop clamoroso della Ford Ka". "Abbiamo voluto fortemente gli accordi di Pomigliano, Grugliasco e Mirafiori ed il CCSL Fiat - ha aggiunto il sindacalista - e intendiamo batterci affinche' questi trovino effettiva applicazione e si superi l'attuale periodo di crisi mantenendo il settore Automotive nel nostro Paese. Per questo abbiamo lanciato la campagna 'salviamo il soldato Mirafiori' e a settembre svilupperemo una serie di iniziative volte a migliorare la percezione di qualita' ed affidabilita' del prodotto nazionale attraverso lo slogan: siamo italiani e compriamo italiano". Di Maulo ricorda che "il mercato dell'auto in Europa ha un andamento negativo a due cifre ormai da oltre 30 mesi. E questo sta provocando chiusure di stabilimenti e razionalizzazioni produttive che coinvolgono quasi tutti i produttori (salvo le case tedesche, che hanno ristrutturato pesantemente le proprie attivita' tra 2004 e 2008): Opel-GM chiude almeno uno degli storici stabilimenti in Germania e minaccia la chiusura di un secondo; PSA-Citroen chiude lo stabilimento di Aulny e riduce di 8.000 dipendenti il proprio organico; Mitsubishi chiude uno stabilimento in Olanda; nonostante venga dato in dote gratis a chi rileva tutti i lavoratori, in oltre 14 mesi non e' stato ancora trovato un imprenditore interessato al sito di Termini Imerese; Nissan e gli altri giapponesi hanno completato (forse) la loro ristrutturazione l'anno scorso con chiusure e razionalizzazioni". "In questo panorama - prosegue il leader Fismic - la Fiat-Chrysler continua a investire sulle automobili sia in Italia che all'estero: si va completando l'investimento per produrre Maserati a Grugliasco e si avvia entro l'estate quello di Modena per produrre le sportive Alfa; si e' completato l'investimento a Pomigliano; si sono avviati i lavori di ristrutturazione a Mirafiori ed e' stato presentato il modello SUV Jeep e FIAT alla stampa; in Serbia si e' avviata la produzione della 500L; in Cina e' stato inaugurato il nuovo stabilimento che produce la Viaggio; in USA Chrysler e FIAT 500 battono record di vendite mese su mese; in Brasile FIAT e' di nuovo la marca piu' venduta". "Come sindacato italiano - conclude Di Maulo - ribadiamo la nostra volonta' di vincere la sfida che Marchionne ha lanciato recentemente, quando ha ricordato che la produzione degli stabilimenti europei deve avere come sbocco il mercato mondiale, a partire da quello USA, aumentando percio' la competitivita' e la qualita' dei propri prodotti. Siamo pronti alla sfida e crediamo che i lavoratori italiani meritino ancora una chance, nonostante che la Fiom ed i loro amici facciano di tutto per rendere inaffidabile il Sistema Paese". (AGI).
Fiat: Campagna Fismic per auto italiana, lavoratori meritano una chance (ASCA) - Torino, 18 lug - Lo stop a Pomigliano provoca ulteriore disagio tra i lavoratori ma la Fismic continua ad avere fiducia nel programma industriale della Fiat rilanciando il sostegno all'industria nazionale anche con due campagne specifiche. E' quanto sottolinea il segretario Roberto Di Maulo in una nota. ''La notizia, peraltro largamente attesa, delle due settimane di Cigo a causa del mercato a Pomigliano, messa assieme alla cassa integrazione per gli impiegati degli Enti Centrali, non puo' che aumentare lo stato di disagio in Italia - dice Di Maulo -, mentre anche lo stabilimento polacco di Tichy tra poco dovra' affrontare la fine della produzione delle Panda classic, dopo aver subito il flop clamoroso della Ford Ka''. ''Abbiamo voluto fortemente gli accordi di Pomigliano, Grugliasco e Mirafiori ed il Ccsl (il contratto specifico di primo livello della Fiat ndr) e intendiamo batterci affinche' questi trovino effettiva applicazione e si superi l'attuale periodo di crisi mantenendo il settore Automotive nel nostro Paese. Per questo abbiamo lanciato la campagna 'Salviamo il soldato Mirafiori' e a settembre svilupperemo una serie di iniziative volte a migliorare la percezione di qualita' ed affidabilita' del prodotto nazionale attraverso lo slogan: 'Siamo italiani e compriamo italiano'. In questo panorama - prosegue il leader Fismic - la Fiat-Chrysler continua a investire sulle automobili sia in Italia che all'estero''. ''Come sindacato italiano - conclude Di Maulo - ribadiamo la nostra volonta' di vincere la sfida che Marchionne ha lanciato recentemente, quando ha ricordato che la produzione degli stabilimenti europei deve avere come sbocco il mercato mondiale, a partire da quello Usa, aumentando percio' la competitivita' e la qualita' dei propri prodotti. Siamo pronti alla sfida e crediamo che i lavoratori italiani meritino ancora una chance, nonostante che la Fiom ed i loro amici, nella stampa e nei tribunali, facciano di tutto per rendere inaffidabile il Sistema Paese''. com/eg/rob
Fiat/ Fismic: Accorpare Cassino e Pomigliano? Sciocchezze Fiom Progetto Fabbrica Italia in pericolo, mercato sta andando male Roma, 19 lug. (TMNews) - L'ipotesi di un accorpamento degli stabilimenti Fiat di Cassino e Pomigliano è una 'sciocchezza' della Fiom-Cgil. Lo sostiene il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, secondo cui "anche uno stabilimento sulla Luna potrebbe essere accorpato con quello di Cassino e di Pomigliano: fa parte della campagna di sciocchezze che la Fiom diffonde nel paese". "Lo sciopero nello stabilimento di Cassino - ha sottolineato Di Maulo ai microfoni dell'economia in tasca su Radio1 - è stato indetto solo dalla Fiom, raccogliendo un successo esiguo, perchè si è astenuto dal lavoro solo il 3,68% dei lavoratori". Il progetto Fabbrica Italia, ha aggiunto il sindacalista, "è in pericolo, sarebbe da sciocchi non essere preoccupati. Il piano è andato avanti, perchè sono stati fatti investimenti in Maserati, sta partendo lo stabilimento di Grugliasco si sta ristrutturando lo stabilimento di Modena Purtroppo però - ha concluso - c'è una tendenza del mercato che è inverosimile, con le auto di lusso che non stanno subendo flessioni mentre le auto di gamma bassa sì, e la Fiat è sempre stata forte nei segmenti A e B".