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Transcript:

ANNUARIO R&S (EDIZ. 2018) Milano, 26 luglio 2018 www.mbres.it

ANNUARIO R&S, EDIZIONE 2018 Chi è costui? L Annuario R&S è un «over anta», essendo giunto alla sua 43esima edizione (la prima è del 1976) La pubblicazione, curata annualmente da R&S-Mediobanca, raccoglie in un volume i profili dei 50 grandi gruppi italiani quotati, analizzati a 360 gradi su un arco quinquennale (2013-2017): 42 grandi gruppi industriali, sei bancari e due assicurativi; in quattro casi sono considerate anche le holding non quotate: Aurelia, Cremonini, Edizione e Fininvest I Gruppi sono selezionati sulla base di una classifica che tiene conto del capitale investito, della capitalizzazione di Borsa delle azioni flottanti e del valore aggiunto (totale ricavi per le banche e le compagnie di assicurazione) 2

SOMMARIO 1. I big player della manifattura quotati: un confronto internazionale 2. I 42 grandi gruppi industriali italiani quotati dell Annuario R&S (ediz.2018)

I BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA QUOTATI: UN CONFRONTO INTERNAZIONALE Sezione 1

HIGHLIGHTS: I BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA QUOTATI Europa vs USA I big player europei battono quelli statunitensi per dimensione media dei ricavi e per crescita del giro d affari nel 2017-2013, ma la Borsa premia i gruppi statunitensi dove prevalgono le high tech companies dell elettronica e della chimica-farmaceutica Nessun gruppo con sede in Italia figura fra i Top10 per fatturato in Europa dove prevalgono la Germania, con cinque big player (e ricavi pari a 2/3 del totale), e l automotive, con sei gruppi, fra cui Exor (sede in Olanda), terza dopo Volkswagen e Daimler e davanti a BMW Top10 Italia a confronto con Germania-Francia- Regno Unito SGUARDO D INSIEME Ai big player italiani restano le briciole: - fatturato cumulato 2013-2017: 56% Germania, 24% Francia, 13% Regno Unito e 7% Italia ( 428 mld su 6.617 mld) - utili netti cumulati 2013-2017: 44% Germania, 30% Regno Unito, 25% Francia e 1% Italia ( 5 mld su 476 mld) - investimenti cumulati 2013-2017: 78% Germania, 13% Francia, 6% Regno Unito e 3% Italia ( 18 mld su 547 mld) - capitalizzazione fine 2017: 35% Germania, 30% Francia, 29% Regno Unito e 6% Italia ( 96 mld su 1.760 mld) Top10 Italia a confronto con Germania-Francia- Regno Unito DIMENSIONE, OCCUPAZIONE e PRESENZA ESTERA Ricavi - Irraggiungibili i big player tedeschi: i primi tre (VW, Daimler e BMW) fatturano da soli più dei primi 10 italiani considerati nel loro insieme; mediamente un gruppo tedesco fattura 10 volte più di uno italiano e uno francese quattro volte di più. Paragonabili agli italiani: come composizione settoriale i cugini d oltralpe e come dimensione gli anglosassoni, ma in Gran Bretagna prevale la grande industria chimico-farmaceutica e del tabacco, totalmente assente in Italia. Fatturato dei Top10 sul Pil del proprio paese: 25% Germania, 16% Francia, 8% Regno Unito e 5% Italia Valore di Borsa I Top10 italiani a fine 2017 capitalizzano mediamente un sesto dei tedeschi e un quinto di francesi e britannici e la Borsa non li premia: nel 2013-2017 la capitalizzazione dei francesi segna +33,2% e quella dei britannici +28,1%, meno brillante la performance borsistica tedesca (+12,8%) e italiana (+9,2%) Occupazione I big player offrono lavoro, rispettivamente, a 20 tedeschi, 13 francesi, 5 britannici e 5 italiani ogni mille persone in età lavorativa nel proprio paese; i big player italiani sono quelli ad aver creato meno occupazione nel 2017-2013: +8,6% i tedeschi, +7,9% i francesi, +4,4% i britannici e +1,6% gli italiani (di cui big pubblici, -14%, e big privati, +17%) Presenza all estero - Il fatturato non domestico dei big player è pari all 88% per i britannici, all 86% per i francesi, all 84% per i tedeschi e al 78% per gli italiani. La quota di personale all estero è più elevata nei big player francesi e britannici (72% circa) che in quelli tedeschi (59%) e italiani (57%) Top10 Italia a confronto con Germania-Francia- Regno Unito CRESCITA e PERFORMANCE Crescita - I big player italiani sono in coda per crescita del fatturato nel 2017-2013: +19,5% l incremento dei ricavi tedeschi, +19,1% i francesi, +13,2% i britannici e +10,7% gli italiani (penalizzati dai big player pubblici: -17%, mentre i privati mettono a segno un +34,5%) Redditività - In sofferenza i margini industriali dei big player italiani: ebit margin dell Italia (4,4%) pari a circa un quarto di quello britannico (18,7%), un terzo di quello francese (13,5%) e metà di quello tedesco (8,6%). Marcato anche il divario a livello di margini netti: britannici al 12,4% di utile sul fatturato, francesi al 9,5%, tedeschi al 7% e italiani fermi all 1,7%. I big player anglosassoni primeggiano pure in termini di rendimenti (ROE e ROI) e in Borsa (dividend yield al 3,3% davanti al 3% francese, al 2,8% tedesco e all 1,3% italiano) Utili cumulati - Ai big player italiani solo l 1% del totale: i 40 big player della manifattura tedesca, britannica, francese e italiana hanno cumulato utili per 476 mld fra il 2013 e il 2017, di cui 210 mld i tedeschi, 142 mld i britannici, 119 mld i francesi e solo 5 mld gli italiani Investimenti materiali - Inequivocabile la strategia di crescita interna per i big player tedeschi che registrano investimenti per 426 mld nel 2013-2017, decisamente al di sopra dei competitor francesi ( 71 mld), britannici ( 32 mld) e italiani (appena 18 mld) e un tasso di investimento del 16,5% nel 2017 pari al doppio di quello anglosassone (8,1%) e quasi tre volte maggiore di quello francese (6,1%) e italiano (5,7%); i big player italiani sono gli unici ad aver ridotto il tasso di investimento fra il 2013 e il 2017 (-1,3 p.p.) Solidità patrimoniale e liquidità - I big italiani recuperano sul fronte patrimoniale, grazie alla bassa incidenza della componente immateriale sul totale attivo e alla consistente disponibilità in cassa. I big player italiani appaiono i più solidi (capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari pari al 56,2%), davanti a francesi (41,7%) e tedeschi (40,7%) e i più liquidi (incidenza della liquidità sul debito oneroso pari al 41,6%), allineati ai francesi (41,5%) e davanti a tedeschi (22,2%) e britannici (18,3%). Capitale netto tangibile negativo per gli anglosassoni a causa dell elevata presenza di intangibles 5

Apple Ford Motor General Motors General Electric Boeing DowDuPont Dell Technologies IBM Johnson & Johnson Procter & Gamble Apple Johnson & Johnson Procter & Gamble Boeing DowDuPont General Electric IBM Dell Technologies General Motors Ford Motor 52,1 47,8 41,5 121,4 111,3 94,6 77,9 66,3 65,6 64,6 63,7 54,2 195,6 145,3 138,2 126,3 118,0 312,5 191,1 723,3 Volkswagen (DE) Daimler (DE) Exor (NL) BMW (DE) Siemens (DE) Nestlé (CH) Airbus (NL) Peugeot (FR) BASF (DE) Renault (FR) Nestlé (CH) Siemens (DE) BASF (DE) Volkswagen (DE) Daimler (DE) Airbus (NL) BMW (DE) Renault (FR) Peugeot (FR) Exor (NL) 24,3 15,1 12,0 98,7 83,0 76,7 66,8 65,2 64,5 58,8 94,9 84,3 84,2 75,7 64,3 56,6 164,3 143,4 230,7 219,0 BIG PLAYER: EUROPA VS USA Fatturato 2017 ( mld) Capitalizzazione a fine 2017 ( mld) Europa Dimensione media: 105 mld Giro d affari: 1.052 mld, +19% sul 2013 Europa Capitalizzazione media: 73 mld +18% sul 2013 USA Dimensione media: 91 mld Giro d affari: 911 mld, +7% sul 2013 USA Capitalizzazione media: 190 mld +23% sul 2013 6 Big player Europa selezionati in base al fatturato 5 Germania, 2 Olanda, 2 Francia e 1 Svizzera. Settore prevalente: automotive (6 gruppi) Big player USA selezionati in base al fatturato Settori prevalenti: elettronica e chimica/farmaceutica. La capitalizzazione media di una azienda USA è oltre il doppio di una europea. Considerando anche i web big player, la classifica dei Top10 per ricavi sarebbe: Apple, Amazon, Ford, GM, GE, Alphabet, Boeing, Microsoft, DowDuPont e Dell Technologies (3 web, 2 elettronica: 5 su10 high tech companies). Podio in Borsa a fine 2017: 1.Apple 2. Alphabet ( 608 mld) 3. Microsoft ( 550 mld)

GlaxoSmithKline British American Tobacco BAE Systems AstraZeneca Rolls-Royce Associated British Foods Imperial Brands Johnson Matthey Diageo Reckitt Benckiser FCA Italy Leonardo Luxottica SAIPEM Prysmian Parmalat Pirelli & C. Fincantieri Prada Buzzi Unicem 34,0 22,9 20,7 18,7 18,4 17,3 17,2 15,9 13,6 13,0 28,6 11,5 9,2 9,0 7,9 6,7 5,4 4,9 3,1 2,8 Volkswagen Daimler BMW Siemens BASF Continental Thyssenkrupp Bayer Adidas Henkel Peugeot Renault LVMH Saint-Gobain Sanofi L'Oréal Schneider Electric Danone Michelin L'Air Liquide 98,7 83,0 64,5 44,0 41,4 35,0 21,2 20,0 65,2 58,8 42,6 40,8 35,1 26,0 24,7 24,7 22,0 20,3 164,3 230,7 Top10 per fatturato 2017 ( mld) BIG PLAYER: ITALIA VS DE-FR-UK (GIRO D AFFARI) Germania Francia Dimensione media: 80 mld Giro d affari: 803 mld, +19,5% sul 2013 Dimensione media: 36 mld Giro d affari: 360 mld, +19,1% sul 2013 Regno Unito Italia Dimensione media: 19 mld Giro d affari: 192 mld, +13,2% sul 2013 Dimensione media: 9 mld Giro d affari: 89 mld, +10,7% sul 2013 7 Giro d affari dei Top10 tedeschi: quasi come quello dei Top10 USA e poco meno della metà del Pil italiano Un big player italiano fattura mediamente un decimo di uno tedesco, un quarto di uno francese e la metà di uno britannico. La FCA Italy, prima azienda italiana, si collocherebbe al nono posto in Germania, al sesto in Francia e al secondo nel Regno Unito Ricavi automotive: prevalenti in Germania, Francia, Italia. Nel Regno Unito: chimica-pharma e tabacco

British American Tobacco Diageo AstraZeneca GlaxoSmithKline Reckitt Benckiser Imperial Brands Associated British Foods BAE Systems Rolls-Royce Johnson Matthey FCA N.V.* Luxottica Prada Pirelli & C. Prysmian Parmalat Leonardo Buzzi Unicem SAIPEM Fincantieri 34,0 25,1 20,5 17,5 6,5 7,7 7,2 5,8 5,7 5,7 4,3 3,8 2,1 29,3 24,5 77,2 73,1 72,9 54,9 129,3 Siemens Bayer BASF Volkswagen Daimler BMW Henkel Continental Adidas Thyssenkrupp LVMH L'Oréal Sanofi L'Air Liquide Danone Schneider Electric Saint-Gobain Renault Michelin Peugeot 94,9 85,9 84,3 84,2 75,7 56,6 45,3 45,1 34,1 15,0 44,8 44,2 39,5 25,4 24,3 21,5 15,1 123,4 103,5 90,1 BIG PLAYER: ITALIA VS DE-FR-UK (VALORE DI BORSA) Capitalizzazione a fine 2017 ( mld) dei Top10 Germania Francia Capitalizzazione media: 62 mld +12,8% sul 2013 Capitalizzazione media: 53 mld +33,2% sul 2013 Regno Unito Italia Capitalizzazione media: 51 mld +28,1% sul 2013 Capitalizzazione media: 10 mld +9,2% sul 2013 8 La capitalizzazione è calcolata al netto delle azioni proprie Capitalizzazione dei Top10 tedeschi: superiore al valore dell intera Borsa italiana * FCA Italy non è quotata. La variazione della capitalizzazione Top10 Italia è calcolata al netto della FCA N.V. (considerando anche la FCA N.V. risulterebbe +41,3% sul 2013). Peso sul valore di Borsa dei Top40 a fine 2017: Germania 35,3%, Francia 30,2%, Regno Unito 29% e Italia 5,5%

BIG PLAYER: ITALIA VS DE-FR-UK (FORZA LAVORO) N. totale di occupati nel Paese di origine ogni mille persone attive, 2017 20 Germania e Francia sono i paesi europei dove i big player offrono maggiori opportunità lavorative ai propri cittadini 13 5 5 In Germania e Francia rispettivamente 20 tedeschi e 13 francesi ogni 1.000 persone attive lavorano in un big player manifatturiero Germania Francia Regno Unito Italia Quante persone nel mondo lavorano presso un big player manifatturiero? I Top10 tedeschi occupano nel mondo 4 persone ogni 10mila in età lavorativa, i francesi 3 persone e i britannici 1 persona I Top10 italiani occupano 1 persona ogni 20mila attive nel mondo (la metà dei britannici) 9 I Top10 tedeschi occupano nel 2017 circa 2.150 mila persone, quasi quanto l intera popolazione in età lavorativa dell Irlanda Peso sul totale dipendenti dei Top40 nel 2017: Germania 49%, Francia 30%, Regno Unito 14% e Italia 7%

IL «PESO» DELLA GRANDE MANIFATTURA Peso dei Top10 sul Pil, 2017 (colonne: fatturato in mld) Peso dei Top10 sul valore di Borsa, fine 2017 (colonne: capitalizzazione in mld) 803 32,9 24,6 15,7 621 22,9 532 511 16,2 360 15,0 (*) 8,3 192 5,2 89 88 (*) Germania Francia Regno Unito Italia Fatturato in % del Pil (2017) Germania Francia Regno Unito Italia Capitalizzazione in % del valore di Borsa (fine 2017) 10 (*) Nel totale della capitalizzazione Top10 Italia è stata esclusa la Prada (quotata a Hong Kong)

LA CRESCITA DEI BIG PLAYER NEL 2017-2013 Variazioni % 2017-2013 Fatturato Capitalizzazione Dipendenti Tasso medio annuo di crescita del fatturato (CAGR): 4,6% Germania, 4,5% Francia, 3,1% Regno Unito e 2,6% Italia 33,2 28,1 19,5 19,1 13,2 10,7 12,8 9,2 8,6 7,9 4,4 1,6 Germania Francia Regno Unito Italia 11 Incidenza % fatturato non-domestic, 2017: Regno Unito 88%, Francia 86%, Germania 84% e Italia 78% Capitalizzazione Italia: di cui +11,1% gruppi privati e +4% gruppi pubblici. La variazione della capitalizzazione Top10 Italia è calcolata al netto della FCA N.V. (considerando anche la FCA N.V. risulterebbe +41,3% sul 2013, di cui: +53,3% gruppi privati e +4% gruppi pubblici)

LA GRANDE MANIFATTURA ITALIANA: TRAINATA DAI GRUPPI PRIVATI Fatturato: variazione % 2017-2013 FCA Italy 68,1 Fincantieri (*) 31,5 Parmalat 25,2 Luxottica 25,2 Prysmian 8,6 Buzzi Unicem Nel marzo 2017 scissione delle attività «industrial» a favore dell'azionista Marco Polo International Italy 1,9 Giro d affari: +10,7% sul 2013-17,0% gruppi pubblici Pirelli & C. (*) -12,9 +34,5% gruppi privati Prada -14,8 Leonardo (*) -23,1 Nel settembre 2015 ceduta la partecipazione nella Ansaldo STS e le attività AnsaldoBreda al Gruppo Hitachi SAIPEM (*) -26,6-40 -20 0 20 40 60 80 12 (*) Controllo pubblico. Il controllo della Pirelli fa capo alla ChemChina Corp. (stato cinese). La variazione del fatturato della Leonardo è calcolata al netto dell'applicazione del principio contabile IFRS 11 che «ha eliminato la possibilità di consolidare con il metodo proporzionale le joint venture, richiedendo obbligatoriamente l'uso del patrimonio netto» NB: Escludendo la FCA Italy, che pesa circa per un terzo del Top10, la variazione del giro d affari aggregato 2017-2013 risulterebbe: -4,7% totale e +12,7% gruppi privati

DOVE ASSUMONO I BIG PLAYER: HOME COUNTRY & OUTSIDE Variazioni % 2017-2013 Incidenza % dipendenti non-domestic, 2017 Dipendenti 8,6 7,9 4,4 1,6 di cui: 56,4% gruppi pubblici e 58,2% gruppi privati 72,7 72,0 Germania Francia Regno Unito Italia 59,5 57,3 5,7 Dipendenti home country 4,4-6,8-2,5 Germania Francia Regno Unito Italia Dipendenti non-domestic 10,4 10,0 Francia Regno Unito Germania Italia 4,4 3,2 Germania Francia Regno Unito Italia 13 Italia: gruppi pubblici -14% (di cui -8% in Italia e -17% all estero) e gruppi privati +17% (di cui +3,7% in Italia e +21,8% all estero) Francia: la diminuzione dei dipendenti home country è dovuta in particolare al ridimensionamento della forza lavoro di Peugeot, l incremento all estero è influenzato in gran parte da Renault (russa Avtovaz rilevata a fine 2016) e Peugeot (Opel/Vauxhall rilevata nel luglio 2017)

I MARGINI NEL 2017 I big player britannici primeggiano, gli italiani arrancano 18,7 18,7 13,5 13,5 12,4 8,6 9,2 9,5 7,0 4,4 3,2 1,7 MON in % del fatturato Risultato corrente in % del fatturato Utile netto in % del fatturato Regno Unito Francia Germania Italia 14

ROE, ROI E DIVIDEND YIELD NEL 2017 I big player britannici ai vertici anche nei rendimenti e nel dividend yield 20,7 17,2 16,7 14,1 13,4 6,6 9,5 8,5 3,3 3,0 2,8 1,3 ROE (%) ROI (%) Dividendo/Prezzo (%) UK Germania Francia Italia 15

British American Tobacco (GB) Daimler (DE) Volkswagen (DE) BMW (DE) Siemens (DE) Pirelli & C. (IT) Fincantieri (IT) FCA Italy (IT) ThyssenKrupp (DE) SAIPEM (IT) UTILI: 476 MILIARDI IN UN LUSTRO, MA SOLO 5 AI BIG PLAYER ITALIANI Risultati netti cumulati 2013-2017 ( mld): i migliori Risultati netti cumulati 2013-2017 ( mld): i peggiori 60 41 35 33 28 0,5 0,0-1,0-1,2-3,6 Utili cumulati in mld 2013-2017 (in % del totale) Germania Top10 210 (44,1%) Regno Unito Top10 142 (29,8%) Francia Top10 119 (25,0%) Italia Top10 5 (1,1%) Totale Top40 476 (100,0%) 16 Il giro d affari cumulato dei Top40 nel 2013-2017 è stato pari a 6.617 mld (7,2% gli utili netti cumulati) Peso sul fatturato cumulato dei Top40 nel 2013-2017: Germania 56,3%, Francia 24,4%, Regno Unito 12,8% e Italia 6,5%

STRUTTURA PATRIMONIALE DEI BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA Sintesi dati patrimoniali, 2017 56,2 Escludendo FCA Italy: 43,1% 61,0 41,7 40,7 41,6 41,5 33,1 22,2 18,3 20,9 15,5 neg. CN tangibile in % DF Liquidità in % DF Intangibles in % totale attivo Italia Francia Germania Regno Unito 17 Aumenti di capitale: nel 2013-2017 FCA Italy per complessivi 5,15 mld e nel 2016 SAIPEM per 3,5 mld

INVESTIMENTI DEI BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA: 547 MILIARDI IN CINQUE ANNI, MA SOLO 18 DAI BIG PLAYER ITALIANI 426 +1,6 p.p. sul 2013 16,5 +0,1 p.p. sul 2013 8,1 +0,5 p.p. sul 2013 6,1-1,3 p.p. sul 2013 5,7 71 32 18 Investimenti materiali 2013-2017 (in mld) Tasso di investimento (%), 2017 Italia Francia Germania Regno Unito 18 Peso sugli investimenti cumulati dei Top40 nel 2013-2017: Germania 77,8%, Francia 13%, Regno Unito 5,9% e Italia 3,3%

IMPIEGHI DEI BIG PLAYER DELLA MANIFATTURA Impieghi cumulati 2014-2017 (in % del totale) 2,0 10,1 Investimenti materiali Investimenti finanziari (1) Dividendi Variazione debiti finanziari e liquidità (2) Variazioni diverse (3) 12,2 13,3 12,7 25,2 22,4 33,5 49,2 60,5 76,4 41,7 88,8-24,3 19,5-48,6 27,2-12,2-0,7-8,9 19 (1) Inclusa la variazione dei crediti finanziari e altre attività nette a m/l termine. Per l Italia i soli investimenti in partecipazioni incidono per il 15,7% del totale (2) La diminuzione DF e/o aumento liquidità sono impieghi; l aumento DF e/o diminuzione liquidità sono risorse (3) Variazione dell attivo corrente netto (esclusi i debiti finanziari a breve e la liquidità)

I 42 GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI ITALIANI QUOTATI DELL ANNUARIO R&S (EDIZ. 2018) Sezione 2

HIGHLIGHTS: I 42 GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI DELL ANNUARIO R&S (EDIZ.2018) In spolvero la grande manifattura privata: piccola in termini assoluti rispetto ai gruppi pubblici, ma grande nei risultati e più dinamica nella crescita. Crea occupazione, investe di più ed è finanziariamente più stabile Pubblico vs Privato QUADRO D INSIEME RICAVI e OCCUPAZIONE PERFORMANCE ECONOMICA e DIVIDENDI DATI PATRIMONIALI e INVESTIMENTI Mediamente la grande azienda pubblica fattura tre volte quella privata, ma è in contrazione nel 2017-2013 condizionata dalla propria presenza nell energetico: -15,1% ricavi gruppi pubblici e +10% ricavi gruppi privati. Inversione di tendenza nel 2017-2016 grazie alla ripresa delle quotazioni del greggio: +7,5% gruppi pubblici e +5,2% gruppi privati In ridimensionamento la grande manifattura pubblica, in crescita quella privata - Tasso medio annuo di variazione dei ricavi della grande manifattura italiana nel 2013-2017: +2,6% di cui -4,6% gruppi pubblici e +6,2% gruppi privati (+2,8% senza FCA Italy) Nel 2017 il giro d affari aggregato dei 42 grandi gruppi italiani vale 370 mld in ripresa del 6,6% sul 2016 dopo tre anni consecutivi in flessione. La crescita ha riguardato sia il mercato domestico (+3,4%), sia soprattutto l estero (+10,2%) ed è stata sostenuta dal settore energetico (+11,3%), con la manifattura anch essa in crescita (+2,5%). La ripresa del 2017 non è, però, sufficiente a recupere il calo vendite accumulato negli ultimi quattro anni: -7,3% la contrazione ricavi nel 2017-2013, tutta da addebitare all energetico (-20%) perché la manifattura è cresciuta (+10,6%). La nota positiva riguarda soprattutto la grande manifattura privata, l unica in crescita per il quarto anno consecutivo Il 63% delle vendite dei 42 grandi gruppi fa capo al settore pubblico, il 37% a quello privato; di esso il 7,1% è di proprietà straniera. Il 48,7% del giro d affari proviene dal comparto energetico, il 29,4% dalla manifattura, il resto prevalentemente dal terziario (autostrade, poste, tlc, tv ) Oltre un terzo del fatturato aggregato dei grandi gruppi fa capo a ENEL (73,5 mld) ed Eni (66,9 mld). Seguono Poste Italiane (28,8 mld) e FCA Italy (28,6 mld) I gruppi top seller con un aumento dei ricavi a doppia cifra sul 2016: Eni (+20%), Moncler (+14,8%) e Fincantieri (+13%, unico gruppo pubblico manifatturiero a crescere); seguono IREN (+12,1%, prima local utility), Saras (+11,8%) e A2A (+11%); in coda Leonardo (-4%), Edison (-4,3%) e SAIPEM (-9,8%) Il fatturato non domestico dei grandi gruppi è pari al 53%, ma è la manifattura ad avere la più alta proiezione internazionale (73%), con punte di oltre il 90% registrate da SAIPEM, Luxottica e Danieli & C. I 42 grandi gruppi hanno registrato una leggera flessione dell occupazione (-0,8% sul 2016), in controtendenza la manifattura privata che incrementa la forza lavoro (+2,7% di cui +3,5% all estero e +0,4% in Italia) e segna la maggiore quota di personale occupato all estero (59,4% del totale) Sul fronte della redditività industriale l ebit margin dei gruppi pubblici (9,9% nel 2017) supera quello dei gruppi privati (9,3%), trainato dalla performance del settore energetico (11,3%), ma la più alta redditività industriale spetta al terziario privato (16,5%) con punte del 45,7% di Atlantia e del 27,7% di ASTM e a crescere di più sono le imprese manifatturiere medio grandi del IV capitalismo (14,2% ebit margin nel 2017, +4 p.p. sul 2013). Si confermano irraggiungibili le performance dei proprietari delle reti di gas (Snam 54,8%) ed energia elettrica (TERNA 52,1%) A livello di utile netto nel 2013-2017 i 42 grandi gruppi hanno cumulato utili per 46 mld, di cui oltre un quarto macinati dalla sola ENEL (12,3 mld); seguono, a distanza, Snam (5,1 mld) e Luxottica (3,9 mld), primo gruppo manifatturiero privato Il monte dividendi distribuito nel 2013-2017 è pari a 51,3 mld, di cui la metà agli azionisti Eni (16,7 mld) ed ENEL (8,5 mld), con Snam al terzo posto (4 mld). Dei 51,3 mld distribuiti la fetta maggiore spetta allo Stato italiano che incassa 11,2 mld, quasi il doppio di quanto riscosso dagli azionisti privati (6 mld); ai comuni spettano 1,1 mld In crescita l utilizzo delle azioni a voto maggiorato che consentono di esercitare una quota di controllo superiore al capitale posseduto: dei 42 grandi gruppi censiti, ne fanno già uso Astaldi, Cofide, Campari e due local utility (IREN e HERA) La grande manifattura privata investe di più ed è più solida, nonostante il pubblico sia favorito dall energetico: la manifattura privata batte tutti per tasso di investimento (9,7%; gruppi pubblici 4,7%), per solidità patrimoniale (capitale netto tangibile al 112,8% dei debiti finanziari; gruppi pubblici 71,5%) e per incidenza della liquidità sui debiti finanziari (61,2%; gruppi pubblici 27,7%). Nel 2017 DiaSorin guida la classifica per solidità finanziaria (davanti a Edison e Ferragamo) e per liquidità (seguono Moncler, Danieli e Ferragamo) 21

ENEL (*) Eni (*) Poste Italiane (*) FCA Italy Telecom Italia Edizione Leonardo (*) Edison (*) Luxottica Group SAIPEM (*) Prysmian Saras Parmalat Salini Impregilo A2A (*) HERA (*) Pirelli & C. (*) Fininvest Fincantieri (*) Cremonini IREN (*) Prada Astaldi Buzzi Unicem Cofide ACEA (*) Snam (*) Brembo Danieli & C. TERNA (*) De' Longhi Aurelia Davide Campari IMA Caltagirone Salvatore Ferragamo Recordati Moncler Italgas (*) Interpump ENAV (*) DiaSorin 12.113 11.527 9.727 9.157 8.999 7.901 7.558 6.696 5.940 5.590 5.541 5.352 4.924 4.914 3.961 3.399 3.056 2.888 2.806 2.797 2.624 2.493 2.464 2.414 2.082 1.947 1.941 1.816 1.445 1.416 1.381 1.288 1.194 1.091 1.087 846 637 19.472 28.849 28.575 66.919 73.542 I 42 GRANDI GRUPPI: IDENTIKIT Fatturato 2017 ( mln) Il giro d affari aggregato è pari a 370 mld nel 2017 (401 mld nel 2013) (+6,6% sul 2016 e -7,3% sul 2013) Dimensione media: gruppi pubblici: 15 mld gruppi privati: 5 mld Dimensione media manifattura: gruppi pubblici: 8 mld gruppi privati: 4 mld Oltre un terzo del giro d affari aggregato fa capo a ENEL ed Eni 22 (*) A controllo pubblico Gruppo Exor N.V.: 143.430 milioni

I GRANDI GRUPPI: CHE COSA FANNO E CHI LI CONTROLLA Suddivisione del fatturato in %, 2017 Costruzioni 2,4 Altro (*) 19,5 Manifattura 29,4 Suddivisione del fatturato in %, 2017 - Gruppi pubblici ENEL 31,5 Local Utilities + Edison 11,5 Energia 48,7 il 2,6% fa capo allo Stato francese (Edison, tramite la EdF) e l 1,4% allo Stato cinese (Pirelli,tramite la ChemChina) Controllo privato 37,0 Eni 28,7 Altri 15,1 Manifattura 13,2 Suddivisione del fatturato in %, 2017 - Gruppi privati Manifattura 57,0 Costruzioni 6,5 Controllo pubblico 63,0 il 7,1% a controllo francese ( ) e 2,1% Prysmian public company Altro 36,5 23 (*) Poste Italiane (7,8%), Telecom Italia (5,3%), Edizione (3,3%), Fininvest, Cremonini, Aurelia, ENAV ( ) Parmalat (1,8%) e Telecom Italia (5,3%) a fine 2017. In base ai recenti accordi del giugno 2018 il 52% della Recordati farà capo alla britannica CVC Capital Partners

MANIFATTURA PUBBLICA KO, ENERGETICO E MANIFATTURA PRIVATA OK Variazione % del fatturato, 2017-2016 La grande manifattura italiana frenata dai gruppi pubblici 17,9 10,2 13,6 11,3 6,6 3,4 7,5 3,2 5,2 4,0 5,9 5,8 6,1 5,0 4,8 2,5 2,0 3,7-4,9-2,6-8,4 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico Fatturato totale Fatturato Italia Fatturato estero 24 La ripresa del 2017 dell energetico non è sufficiente a recuperare il calo delle vendite accumulato negli ultimi quattro anni: -7,3% la contrazione ricavi 2017-2013, tutta da addebitare all energetico (-20%) perché la manifattura è cresciuta (+10,6%) e distinguendo -15,1% gruppi pubblici e +10% gruppi privati La grande manifattura pubblica è in flessione per il quarto anno consecutivo, diversamente dalla privata in continua crescita Tasso medio annuo di variazione del fatturato della grande manifattura (CAGR): +6,2% privata (+2,8% senza FCA Italy), -4,6% pubblica e +2,6% totale

LA CORRELAZIONE FRA QUOTAZIONI PETROLIFERE E RICAVI ENERGETICI N. indice del prezzo del greggio e delle vendite dei grandi gruppi energetici, 2013-2017 100,0 94,3 91,1 82,3 71,8 80,0 48,3 40,2 49,9 2013 2014 2015 2016 2017 Prezzo del greggio Fatturato netto grandi gruppi energetici 25 La correlazione (R 2 ) è pari a 0,97 Fonte del prezzo del greggio: Platt's Oilgram. Prezzo medio annuo

Eni Moncler Fincantieri IREN Saras A2A FCA Italy Cremonini HERA Interpump IMA Pirelli & C. DiaSorin Brembo Caltagirone De' Longhi Cofide ENEL Davide Campari Recordati Telecom Italia Italgas TERNA Buzzi Unicem Aurelia Salini Impregilo Snam ENAV Edizione Astaldi Poste Italiane Luxottica Group Parmalat Danieli & C. Prysmian Fininvest Salvatore Ferragamo Prada ACEA Leonardo Edison SAIPEM SUL PODIO: ENI, MONCLER E FINCANTIERI Variazione % del fatturato 2017-2016, su base omogenea 20,0 14,8 13,0 12,1 11,8 11,0 9,1 9,0 8,9 8,6 8,3 7,6 7,3 7,1 6,9 6,8 6,7 6,5 5,6 5,4 4,4 3,7 3,6 3,5 3,4 3,1 3,1 2,8 1,4 1,3 0,9 0,6 0,1-0,1-0,6-1,0-3,1-3,6-3,9-4,0-4,3-9,8 26 Gruppo Exor N.V.: +2,4%

LA MANIFATTURA TRAINATA DALLE VENDITE FUORI CASA (7:3) Incidenza % del fatturato estero, 2017 73,4 72,9 60,9 52,9 48,2 52,8 53,0 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 27 Manifattura: ogni 10 euro di fatturato 7 provengono da ricavi realizzati fuori casa (estero su estero ed export) e 3 dalle vendite in Italia

SAIPEM Luxottica Group Danieli & C. Salini Impregilo Salvatore Ferragamo Diasorin IMA Brembo Prada Moncler Fincantieri Parmalat Buzzi Unicem Leonardo Prysmian Interpump Caltagirone Recordati Davide Campari Astaldi Saras Eni ENEL FCA Italy Cofide Edizione Fininvest Telecom Italia Cremonini TERNA Aurelia ACEA ENAV A2A Edison HERA IREN Italgas Poste Italiane Snam 1,3 1,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,8 8,6 31,0 28,0 24,6 44,5 60,8 56,8 56,7 70,7 67,2 95,2 94,5 92,5 92,3 88,7 88,7 88,6 88,3 87,8 87,5 87,3 86,7 84,9 84,5 83,1 82,4 80,6 79,9 78,0 75,7 PLAYER GLOBALI, AD ECCEZIONE DELLE LOCAL UTILITIES Incidenza % del fatturato estero, 2017 28 Gruppo Exor N.V.: 91,9% Pirelli & C. e De Longhi n.d.: vendite extra Europa pari al 58,2% per Pirelli & C. e al 32,9% per De Longhi

SOLO LA MANIFATTURA PRIVATA CREA OCCUPAZIONE Variazione % dei dipendenti 2017-2016 1,1 1,9 2,7 0,4 3,5 0,3-0,8-1,2-0,3-1,6-1,4-2,7-3,6-4,8-4,7-0,4-0,9-0,5-1,3-2,2-5,1 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico Totale Italia Estero Quota % di dipendenti all estero, 2017 59,4 56,4 50,9 38,2 26,7 31,9 39,7 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 29

ENERGIA E SERVIZI SPINGONO LA REDDITIVITA INDUSTRIALE, MA E LA MANIFATTURA DEL IV CAPITALISMO A BRILLARE E A CRESCERE Quota % di MON sul fatturato, 2017 9,7 9,9-0,5 p.p. sul 2013 9,3 di cui servizi e tlc: 16,5% (+0,1 p.p. sul 2013) +0,1 p.p. sul 2013 11,3 8,1 6,0 6,2 +0,4 p.p. sul 2013 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 13,2 11,5 di cui: 8,1 7,8 di cui: 14,2 +4 p.p. sul 2013 3,0-0,5 p.p. sul 2013 10,8 di cui: 6,2 ENEL Altri* Eni Local utilities + Edison Imprese medio grandi (IV capitalismo) Big player altri manifattura 30 ENAV, Italgas, Poste Italiane, Snam e TERNA NB: Big player: fatturato > 3 mld. Imprese medio grandi (parte del IV capitalismo insieme alle medie imprese): fatturato compreso fra 355 mln e 3 mld. Per entrambe: proprietà privata italiana

Snam TERNA Italgas Recordati DiaSorin Moncler Edizione Davide Campari Aurelia Interpump Telecom Italia ENAV Luxottica Group ACEA Pirelli & C. Salvatore Ferragamo Brembo A2A ENEL De' Longhi Buzzi Unicem IREN IMA Prada Caltagirone HERA Eni Astaldi Fininvest Cofide Prysmian Salini Impregilo Leonardo Cremonini Saras Danieli & C. SAIPEM Poste Italiane Fincantieri Parmalat Edison FCA Italy IRRAGGIUNGIBILI I MARGINI INDUSTRIALI DEI PROPRIETARI DELLE RETI MON in % del fatturato, 2017 54,8 52,1 39,2 di cui: Atlantia 45,7%, Autogrill 3,7% di cui: ASTM 27,7% 31,8 30,8 28,6 21,6 20,3 19,6 18,3 18,0 17,5 Ebit margin delle imprese medio grandi (IV capitalismo): 14,2% A livello aggregato l ebit margin è pari al 9,7% (superiore al 4,4% dei Top Ten Manifattura) 14,7 13,9 13,9 13,6 13,6 13,3 13,2 12,7 12,5 12,5 12,2 11,9 10,0 8,7 8,1 7,8 6,7 6,0 5,4 5,3 5,1 4,1 4,1 4,0 3,9 3,6 3,5 3,5 1,0-2,3 31 Gruppo Exor N.V.: 6,2% NB: Colonne in rosso: imprese medio grandi del IV capitalismo

ENEL Snam Luxottica Telecom Italia Poste Italiane TERNA Edizione Prada Italgas Leonardo Recordati Campari HERA Prysmian ACEA Brembo Moncler Ferragamo Parmalat De' Longhi Buzzi Unicem IREN Danieli & C. A2A Pirelli & C. Diasorin Interpump IMA ENAV Salini Impregilo Aurelia Cremonini Caltagirone Astaldi Fininvest Saras Fincantieri Cofide Eni FCA Italy Edison SAIPEM ENEL Snam Luxottica Group Telecom Italia Poste Italiane TERNA Edizione Prada Italgas Leonardo Recordati Davide Campari HERA Prysmian ACEA Brembo Moncler Ferragamo Parmalat De' Longhi Buzzi Unicem IREN Danieli & C. A2A Pirelli & C. DiaSorin Interpump IMA ENAV Salini Impregilo Aurelia Cremonini Caltagirone Astaldi Fininvest Saras Fincantieri Cofide Eni FCA Italy Edison SAIPEM GRANDI UTILI, GRANDI DIVIDENDI Risultato netto cumulato 2013-2017 ( mld) 12,3 Nel 2013-2017 i 42 grandi gruppi hanno cumulato utili per 46 mld, di cui oltre un quarto macinati dalla sola ENEL che si conferma campione di profitti 5,1 3,9 3,5 3,1 3,0 2,5 1,9 1,5 1,3 1,0 1,0 1,0 1,0 0,9 0,9 0,8 0,8 0,8 0,7 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,0-0,1-0,4-1,0-1,4-3,6 Dividendi cumulati 2013-2017 incassati dagli azionisti di controllo ( mln) 5.014 2.101 1.454 1.361-1.720 616 503 1.073 131 48 317 130 284-284 147 59 243 134 279 49 183 40 342 87 85 23 170 220 59 17 21 26 42 633 183 22 16-57 - 32 Gruppo Exor N.V.: risultato netto cumulato pari a 5.133 milioni e dividendi cumulati pari a 208 milioni I dividendi di Italgas si riferiscono al 2016 e al 2017

OLTRE 51 MILIARDI DI DIVIDENDI NELL ULTIMO QUINQUENNIO Suddivisione dei dividendi cumulati nel 2013-2017 (in milioni di euro e in % sul totale) 32.888 Altri 64,2 di cui 57 mln allo Stato francese Stato 22,0 11.289 5.997 Comuni 2,1 1.093 Famiglie 11,7 Altri Stato Famiglie Comuni Nel 2013-2017 i 42 grandi gruppi hanno distribuito dividendi per 51,3 mld, di cui la metà agli azionisti Eni ( 16,7 mld) ed ENEL ( 8,5 mld) 33

SOLIDITA PATRIMONIALE: VINCE LA MANIFATTURA PRIVATA Capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari, 2017 112,8 57,0 71,5 5,9 31,4 77,3 32,9 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico Debiti finanziari ( mld), 2017 215 137 78 117 98 14 17 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 34 Capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari dei gruppi privati non manifatturieri (costruzioni, servizi, tlc): 7,5% I Gruppi pubblici contano 2/3 del totale dei debiti finanziari (137 mld contro 215 mld), ma ciò che conta è la struttura del capitale impiegato (rapporto fra mezzi propri tangibili e di terzi): più stabile quella dei gruppi pubblici condizionati dalla propria presenza nel settore energetico. I gruppi privati sono penalizzati dai gruppi non manifatturieri Top Ten Manifattura: capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari 56,2% e debiti finanziari nel 2017 pari a 24 mld

DiaSorin Edison Ferragamo Moncler Parmalat Danieli & C. ENAV Saras Prada Eni De' Longhi Brembo Buzzi Unicem Caltagirone SAIPEM FCA Italy Aurelia Poste Italiane Fininvest Interpump IREN Cremonini HERA Edizione Fincantieri Prysmian Luxottica Group ENEL Snam ACEA Cofide Salini Impregilo TERNA A2A Italgas Astaldi IMA Davide Campari Leonardo Pirelli Recordati Telecom Italia SOLIDITA PATRIMONIALE: «10 CUM LAUDE» PER DIASORIN Capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari e debiti finanziari in valore assoluto ( mld), 2017 1.654,2 893,7 869,1 Capitale netto tangibile negativo 0,0 0,4 0,1 540,2 0,1 24,7 420,2 0,4 0,4 1,0 0,4 0,5 1,5 1,0 3,1 334,5 0,4 0,5 4,0 2,7 6,8 261,4 182,8 238,1194,7 171,4 151,6 167,3 133,0 123,3 122,2 116,1 103,8 71,3 82,4 2,1 0,4 3,1 1,0 3,2 18,8 1,4 1,8 1,9 51,3 12,6 3,4 0,9 2,3 65,7 61,6 53,9 60,9 52,4 51,2 50,6 46,6 44,6 40,9 38,3 37,1 35,3 29,2 29,0 20,5 10,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 9,8 3,9 3,7 2,3 0,3 1,5 4,7 4,5 0,7 30,9 Capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari Debiti finanziari ( mld) 35 Gruppo Exor N.V.: capitale netto tangibile in % dei debiti finanziari negativo; debiti finanziari 46 miliardi Le immobilizzazioni immateriali escludono i diritti concessori e televisivi (non considerati intangibles in senso stretto)

MANIFATTURA PRIVATA: LA PIU LIQUIDA Incidenza % della liquidità sul debito finanziario, 2017 61,2 30,1 27,7 37,7 34,4 22,4 39,4 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 65 Liquidità ( mld), 2017 38 39 27 26 5 11 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 36 Liquidità in % del debito finanziario dei gruppi privati non manifatturieri: 26,8% Top Ten Manifattura: liquidità in % dei debiti finanziari 41,6% e liquidità nel 2017 pari a 10 mld

DiaSorin Moncler Danieli & C. Ferragamo De' Longhi Parmalat Saras Poste Italiane Prada IMA Prysmian ENAV Edison Cofide Luxottica SAIPEM Brembo Salini Impregilo Eni Buzzi Unicem Recordati Caltagirone Leonardo Edizione Fininvest Interpump Davide Campari Cremonini Pirelli & C. Astaldi Aurelia TERNA ACEA Fincantieri A2A Telecom Italia HERA ENEL Snam IREN FCA Italy Italgas I GRUPPI PIU LIQUIDI: DIASORIN, MONCLER, DANIELI E FERRAGAMO Incidenza % della liquidità sul debito finanziario e in valore assoluto (milioni di euro), 2017 720,8 13.582 428,3 6.924 7.543 7.090 306,3 261,7 4.568 162,6 161,7 1.596 173 394 212 119,9 102,2 1.820 89,5 79,0 1.386 75,5 68,8 69,0 1.159 62,0 61,0 58,4 57,9 1.321 57,8 55,0 54,7 816 302 797 38,8 665 713 463 44,3 42,7 40,4 40,1 218 263 263 446 1.893 301 893 555 1.989 1.151 636 681 14,2 516 34,7 33,4 27,8 23,6 20,2 274 25,8 576 691 14,8 13,8 25,1 20,3 19,8 451 145 274 17,5 5,7 719 5,4 0,7 0,1 169 27 3 Liquidità in % dei debiti finanziari Liquidità ( mln) 37 Gruppo Exor N.V.: 43,1 incidenza liquidità in % del debito finanziario, 20.028 milioni la liquidità

LA MANIFATTURA PRIVATA INVESTE DI PIU Tasso di investimento in %, 2017 7,0 4,7 6,1 8,4 9,7 4,4 7,9 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 126 Cumulato investimenti 2014-2017 ( mld ) 88 83 38 44 5 13 Totale Gruppi pubblici di cui: manifattura Gruppi privati di cui: manifattura Energetico Non energetico 38 Il tasso medio annuo di investimento dei gruppi privati è più elevato di quello dei Gruppi pubblici Dei 126 mld investiti nel 2014-2017, 88 mld fanno capo a gruppi pubblici (di cui 39 mld Eni e 27 mld ENEL) e 38 mld a gruppi privati (di cui 12 mld Telecom Italia)

ASSETTI PROPRIETARI VOTO MAGGIORATO* Società Azionista principale Figure apicali % sul capitale % sui diritti di voto Δ di «controllo de facto» Astaldi Paolo Astaldi (P), Ernesto Monti (VP), Fin.Ast s.r.l. (famiglia Astaldi) Michele Valensise (VP), Filippo Stinellis (CD), Cesare Bernardini (DG), Paolo Citterio (DG), Marco Foti (DG), Fabio 52,76% 67,43% 14,67 p.p. FMR LLC Giannelli (DG), Mario Lanciani (DG), Francesco Maria Rotundi (DG) 7,46% 7,13% -0,33 p.p. TOTALE 60,22% 74,56% 14,34 p.p. Cofide Fratelli De Benedetti SpA Rodolfo De Benedetti (P) 51,92% 66,01% 14,09 p.p. Davide Campari - Milano Alicros (famiglia Garavoglia) Luca Garavoglia (P), Robert Kunze- Concewitz (CD), Paolo Marchesini (CD) IREN Cedar Rock Capital Ltd. Finanziaria Sviluppo Utilities s.r.l. (Comuni di Genova e Torino) 51,00% 64,17% 13,17 p.p. 9,97% 10,49% 0,52 p.p. TOTALE 60,97% 74,66% 13,69 p.p. Paolo Peveraro (P), Ettore Rocchi (VP), 32,67% 43,07% Massimiliano Bianco (CD) Comune di Reggio Emilia 6,90% 9,09% Comune di Parma 3,16% 4,17% TOTALE 42,73% 56,33% 13,60 p.p. HERA Comune di Bologna Tomaso Tommasi di Vignano (P), 9,73% 12,76% Comune di Imola Giovanni Basile (VP), Stefano Venier (CD), 7,29% 9,33% Comune di Modena Roberto Barilli (DG) 6,52% 8,55% Comune di Ravenna 5,32% 6,92% Comune di Trieste 4,23% 5,55% Comune di Padova 3,10% 4,06% Comune di Udine 2,96% 3,88% TOTALE 39,15% 51,05% 11,90 p.p. 39 * È in essere, ma non ancora attivo, per le società presenti nell Annuario R&S: Arnoldo Mondadori Editore (Gruppo Fininvest), De Longhi, IMA e Salvatore Ferragamo

Ricerche e Studi S.p.A. Milano, Foro Buonaparte 10 internet: www.mbres.it 40