IMPIANTO IDROELETTRICO DI BARGE Oggetto: DOMANDA DI CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DI ACQUE SUPERFICIALI DAL RIO INFERNOTTO Regione Piemonte Documentazione di progetto: RELAZIONE AUTORIZZAZIONE IDRAULICA Elaborato: RAI EMISSIONE PRESENTAZIONE REVISIONE 1 REVISIONE 2 COMMESSA Barge_RAI Redazione Ottobre 2012 Verifica Ottobre 2012 Controllo Ottobre 2012 Timbro e firma dei professionisti Data. Sigla Data Sigla Data Sigla SIPOWER srl
SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 3 2 INQUADRAMENTO NORMATIVO... 4 2.1 R.D. 423/1904 Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie.. 4 2.2 Regolamento Regionale 6 dicembre 2004, n. 14/R... 5 3 CARATTERISTICHE DI IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO... 6 3.1 Inquadramento geografico... 6 3.2 Opere previste... 7 4 STRALCIO DELLA MAPPA CATASTALE, CON INDICAZIONE DEI MAPPALI INTERESSATI DAI LAVORI E DELLE OPERE DA ESEGUIRE NONCHÉ DEI CONFINI DEMANIALI... 8 5 VALUTAZIONI INERENTI POSSIBILI INTERFERENZE CON IL PASSAGGIO DELLE PIENE 12
1 INTRODUZIONE La documentazione seguente costituisce la relazione della documentazione necessaria all avvio della procedure di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione unica alla realizzazione ed all esercizio di un impianto idroelettrico ad acqua fluente nel comune di Barge, utilizzante le acque del Rio Infernotto, presentato dalla società scrivente. La presente relazione costituisce la documentazione necessaria all ottenimento di nulla osta idraulico ai sensi del R.D. 523/1904 e del R.R. 6 dicembre 2004 n. 14/R. 3
2 INQUADRAMENTO NORMATIVO I testi normativi disciplinano le modalità di concessione ovverosia il rilascio del provvedimento destinato ad attribuire al privato facoltà inerenti il demanio pubblico. Sono soggetti a concessione tutti gli interventi che interferiscono in maniera diretta con il demanio pubblico, nonché tutti gli interventi, anche su terreno non appartenente al demanio pubblico, se ricadono all interno delle pertinenze idrauliche o vi interferiscono parzialmente. 2.1 R.D. 423/1904 Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie Il vincolo idraulico è imposto sulle acque pubbliche e terreni limitrofi ai sensi del R.D. 25 luglio 1904, n. 523 e s.m.i.; tale norma detta disposizioni sull esecuzione ed il controllo delle opere, di qualunque natura, che possano avere relazione con il buon regime delle acque. In particolare il Capo IV si occupa della modificazione degli argini e, più in generale, della costruzione di opere di qualsiasi genere che possano direttamente o indirettamente influire sul regime dei corsi d acqua. Il Capo VII detta poi una serie di norme di tutela degli alvei e delle aree loro adiacenti. 4
2.2 Regolamento Regionale 6 dicembre 2004, n. 14/R Il R.R. 6 dicembre 2004, n. 14/R disciplina le disposizioni per il rilascio delle concessioni per l utilizzo di beni del demanio idrico fluviale e lacuale non navigabile; determina inoltre i canoni relativi. Il regolamento definisce l ambito di applicazione e le modalità di presentazione della domanda. Secondo quanto indicato nell art. 3, alla domanda di concessione devono essere allegati una sere di documenti, tra i quali si cita: a) relazione tecnica illustrativa che indichi le modalità esecutive delle opere e degli interventi previsti dal progetto, nonché le opere anche di tipo provvisionale eventualmente previste; b) relazione idraulica; c) cartografia in scala 1:25.000 con indicata la zona inerente l'intervento; d) stralcio della carta tecnica regionale (CTR) in scala 1:10.000 con indicazione della localizzazione dell'intervento e comprendente un'area estesa almeno 500 metri attorno; e) stralcio della mappa catastale, con indicazione dei mappali interessati dai lavori e delle opere da eseguire nonché dei confini demaniali; f) indicazione delle superfici demaniali da occupare, anche in proiezione; g) progetto definitivo (planimetrie quotate, piante e sezioni) rappresentante la situazione attuale, quella di progetto e relativo raffronto, redatto in scala adeguata; h) documentazione fotografica (panoramica e particolare) della zona interessata agli interventi, con allegata planimetria indicante punti e direzione di ripresa fotografica. La presente relazione e i documenti costituenti il progetto definitivo rispondono pienamente ai contenuti relativi alla documentazione da allegare alla domanda di concessione; in particolare, con riferimento all elenco precedente: per il punto a) e g) si rimanda ai documenti Relazione tecnica (elaborato RT.01) e alle tavole progettuali allegate (si vedano le tavole dalla RT.05 alla RT.09); per il punto b) si rimanda alla seconda parte della Relazione idrologica e idraulica (elaborato RI.01) e ai relativi allegati; per i punti c) e d) si rimanda alla tavola RT.02 di progetto; per il punto e) e f) si rimanda al successivo capitolo 4 della presente relazione; per il punto h) si rimanda al capitolo 5 della presente relazione. 5
3 CARATTERISTICHE DI IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO 3.1 Inquadramento geografico La derivazione è prevista tra 762,63 m s.l.m. (quota dell alveo nel punto di captazione), circa 900 m a monte del Ponte dell Ula (lungo la valle del Rio Infernotto), e la quota di 672,45 m s.l.m. (quota del punto di restituzione delle acque turbinate), immediatamente a monte del predetto Ponte dell Ula (si veda la tavola RT.02). Le opere di captazione e restituzione dell impianto in progetto si ubicano in sinistra idrografica del Rio Infernotto (coordinate Gauss-Boaga presa: x 1361914 y 4954724 restituzione: x 1362700 y 4954399). Figura 1 Estratto CTR 1:5.000 (fogli 190070 e 190080). Il contorno tratteggiato in rosso indica l area di inserimento delle opere in progetto 6
3.2 Opere previste Nella definizione del layout d impianto si è cercato di rispondere ai seguenti requisiti: sfruttamento del massimo salto possibile; minimizzazione delle opere in alveo e dei volumi di sbancamento; ottimizzazione della funzionalità idraulica; limitazione degli impatti connessi al prelievo. Il progetto prevede un impianto ad acqua fluente costituito da opere di presa (traversa di derivazione con sfioratore di captazione e tutte le componenti annesse), opere di adduzione (canale di derivazione, vasca dissabbiatrice/carico, condotta forzata completamente interrata), edificio di centrale, canale di restituzione delle acque turbinate e linea di connessione alla rete elettrica. La captazione delle acque prevede la realizzazione di una traversa di derivazione in grado, oltre al rilascio del deflusso minimo vitale, di garantire la captazione a scopo idroelettrico. Le opere sono state progettate nel rispetto delle condizioni ambientali, idrologiche, biologiche e geologiche esistenti, sono di modeste dimensioni e il più possibile interrate con minimo impatto sul territorio e risultano ben inserite nell ambiente circostante. Le opere a vista quali la traversa di presa, le murature fuori terra e la parte a vista dell edificio di centrale verranno realizzate mantenendo le caratteristiche architettoniche delle strutture dei luoghi ed utilizzando materiali della tipologia in uso nella zona. 7
4 STRALCIO DELLA MAPPA CATASTALE, CON INDICAZIONE DEI MAPPALI INTERESSATI DAI LAVORI E DELLE OPERE DA ESEGUIRE NONCHÉ DEI CONFINI DEMANIALI Nella pagina seguente si riporta lo stralcio della mappa catastale con indicazione dei mappali interessati dai lavori (retino giallo) e delle opere da eseguire (linee e/o tratteggio rossi), nonché dei confini demaniali (linee azzurre). Si rimanda al Piano Particellare di Esproprio (documento allegato al progetto definitivo) per un maggiore dettaglio, soprattutto per quanto riguarda il tracciato della condotta forzata. Nella Figura 2 si riporta il quadro d insieme dell impianto con l indicazione delle due zone di cui verranno forniti (nelle figure successive) gli estratti con maggior dettaglio: 1. opera di presa; 2. edificio di centrale. Le uniche opere previste che certamente andranno ad interessare direttamente l alveo sono: 1. l opera di presa, comprendente la traversa, il canale di derivazione e il tratto terminale del canale di scarico della vasca dissabbiatrice/carico; 2. il muretto di protezione dalle piene e la parte terminale del canale di scarico della centrale. L occupazione stimata delle aree demaniali è indicata nelle figure seguenti mediante un tratteggio azzurro; il valore delle superfici è indicato di seguito, secondo la medesima suddivisione: 1. opera di presa (traversa di derivazione, canale di derivazione, massi intasati in cls a protezione dell alveo, canale di scarico vasche) = 380 mq circa; 2. edificio di centrale (muretto di protezione dalle piene e parte terminale del canale di scarico della portata turbinata) = 590 mq circa. 8
Figura 2 Quadro d insieme catastale con indicate le opere in progetto. Nei rettangoli neri sono indicate le due zone illustrate più in dettaglio nelle relative figure. 9
Figura 3 Opera di presa: estratto mappa catastale con indicate le opere in progetto (retino rosso), le particelle interessate dai lavori (retino giallo) e la stima della superficie demaniale occupata (retino azzurro). 10
Figura 4 Edificio di centrale: estratto mappa catastale con indicate le opere in progetto (retino rosso), le particelle interessate dai lavori (retino giallo) e la stima della superficie demaniale occupata (retino azzurro). 11
5 VALUTAZIONI INERENTI POSSIBILI INTERFERENZE CON IL PASSAGGIO DELLE PIENE L argomento in esame è stato affrontano al capitolo 5 della Relazione idrologico - idraulica allegata alla documentazione progettuale, a cui si rimanda per approfondimenti. In sintesi, la verifica idraulica effettuata consentiva di esprimere un parere favorevole riguardo la realizzazione delle opere in quanto non comportano sostanziali modifiche al deflusso della piena di riferimento poiché: l influenza della traversa di presa sul profilo del pelo libero è limitata all intorno dell opera stessa; si considera il fermo impianto in caso di eventi alluvionali come quello relativo al passaggio della Q 200. 12