PROGETTO AMS Autonomic Maintenance System



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Transcript:

PROGETTO AMS Autonomic Maintenance System Progettazione e Sviluppo di un PROTOTIPO di Piattaforma Informatica per la Gestione Autonomica, Integrata e Collaborativa della Manutenzione RELAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA ANOVA ANOVA Sas - Laboratorio di Ricerca sull Ingegneria della Conoscenza accreditato dal MIUR Ing. Giovanni Mappa Progetto di Ricerca Industriale POR Campania 2000/2006 Misura 3.17 Settore ICT 1

Indice 1. PREMESSA E SCOPO...... 3 2. SCENARIO DI RIFERIMENTO... 3 3. IL PROTOTIPO DIMOSTRATORE... 4 4. SOLUZIONI ADOTTATE... 5 5. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA DI SVILUPPO DEL PROTOTIPO DIMOSTRATORE... 6 5.1 Process Server (PS)... 7 5.2 Modeler... 8 5.3 Process Managament Agent (PMA)... 8 5.4 Middleware Maintenance Data Manager... 9 5.5 Process Engine (PE)...10 6. APPLICAZIONI SUL CAMPO: CASI DI STUDIO...11 6.1 Caso di studio Industriale...11 6.2 Caso di studio Ambientale...12 7. CONCLUSIONI......12 2

1. PREMESSA E SCOPO Scopo del presente documento è quello di illustrare le attività di ricerca e sviluppo della società ANOVA nell ambito del Progetto AMS (Autonomic Maintenance System), Progetto di Ricerca Industriale POR Campania 2000/2006 Misura 3.17 Settore ICT per lo Sviluppo di un Prototipo di Piattaforma Informatica per la Gestione Autonomica, Integrata e Collaborativa della Manutenzione. Target del progetto è stato quello di realizzare un sistema di manutenzione flessibile e generalizzabile, con la possibilità di recepire le specificità di un dominio applicativo di interesse (attraverso strumenti di modellazione basati sull utilizzo di linguaggi visuali vicini all esperienza dell utente), per poterla utilizzare in contesti del tutto diversi, che vanno da quello industriale a quello ambientale. In questo contesto, ANOVA ha sviluppato l intera piattaforma informatica per la gestione della manutenzione, integrando anche diverse tecnologie di condivisione cooperativa e, in particolare, il modulo inferenziale di schedulazione non deterministica relativo alle priorità di intervento manutentivo (Process Management Agent), realizzato con la tecnologia degli Agenti BDI e sviluppato dall Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Fisiche. 2. SCENARIO DI RIFERIMENTO Lo scenario di riferimento vede la disponibilità sul mercato di soluzioni informatiche a supporto alla manutenzione, specifiche per ciascuna tipologia di impiantistica e di processo per cui le stesse soluzioni sono state realizzate, ovvero poco flessibili sibili e poco adattabili ai vari tipi di organizzazione di manutenzione esistenti nel panorama delle imprese industriali. Il Progetto AMS ha comportato una analisi approfondita delle esigenze di flessibilità e adattabilità della piattaforma, nonché una revisione dei processi di manutenzione, in un ottica di coinvolgimento collaborativo di tutte le risorse (sistemi, macchine, risorse umane), 3

che a diverso titolo possono contribuire al raggiungimento dell obiettivo di mantenere nel tempo il valore e il livello di servizio degli impianti. La descrizione formale dei processi operativi e degli impianti ha offerto quindi, un contesto innovativo entro il quale affrontare il problema dell integrazione di informazioni eterogenee. Un altro aspetto non soddisfatto dalle attuali tecnologie IT per la gestione della manutenzione, è quello relativo alla capacità di integrazione con i sistemi di campo, con i sistemi di sensoristica e in generale, con le architetture di automazione e telecontrollo. In questo contesto, ANOVA ha sviluppato il Prototipo Dimostratore della piattaforma AMS per la gestione della manutenzione, qui di seguito descritta. 3. IL PROTOTIPO DIMOSTRATORE Come precedentemente indicato, la società ANOVA (Laboratorio di Ingegneria della Conoscenza accreditato dal MIUR) ha realizzato il Prototipo AMS di supporto alla manutenzione, adattabile ad organizzazioni di manutenzione di differente natura. Si tratta di una piattaforma tecnologia innovativa rispetto allo stato dell arte dei sistemi CMMS (Computerized Maintenance Management System) ) presenti sul mercato. Infatti, i tradizionali sistemi di manutenzione CMMS non hanno particolari caratteristiche di autonomia decisionale, di auto-adattamento adattamento e di integrazione diretta con le apparecchiature e le strumentazioni di campo. Invece, il Sistema Prototipale AMS, oltre a soddisfare le caratteristiche tipiche di un CMMS, presenta delle peculiarità innovative (come l utilizzo degli Agenti Intelligenti) che lo rendono adattabile a qualsiasi applicazione della manutenzione. Il Prototipo Dimostratore realizzato da ANOVA ha consentito di superare le problematiche funzionali dei tradizionali sistemi di mercato, grazie all utilizzo di tecnologie innovative attraverso: 4

l utilizzo di anagrafiche dinamicamente configurabili che, secondo la metodologia tradizionale FMEA, si adattano bene a qualsiasi campo di applicazione (industriale, ambientale, ecc.); condivisione cooperativa delle procedure di manutenzione e l utilizzo di procedure visuali direttamente in formato elettronico; flessibilità della schedulazione delle attività di manutenzione; integrazione con il campo, ovvero la mancanza di un collegamento diretto con gli oggetti di manutenzione. 4. SOLUZIONI ADOTTATE Le soluzioni adottate nella realizzazione di AMS si basano sull utilizzo di nuove tecnologie IT, come ad es. l uso di interfacce elettroniche visuali (Flow-Chart) per la l inserimento e la descrizione grafica dei processi di manutenzione direttamente da parte del personale preposto, ovvero dei dati delle ispezioni visive o delle letture dei parametri di processo, ecc., ha comportato un maggior lavoro di analisi e di integrazione, ma ha dato alla piattaforma un elevata caratteristica di flessibilità e modularità. La piattaforma realizzata da ANOVA presenta peculiarità innovativa dovute a: Modellizzazione Visuale delle Procedure di Manutenzione: utilizzo di un supporto grafico per formalizzare direttamente nel sistema AMS i processi di manutenzione; Comportamento Autonomico: : utilizzo del modello ad Agenti Intelligenti BDI per l autonomia decisionale e per l autoapprendimento al mutare delle condizioni e dellee caratteristiche dell organizzazione di manutenzione; Integrazione diretta con i dispositivi eterogenei da campo: utilizzo della tecnologia FDT (protocollo in grado di fornire la diagnosticaa degli apparati di processo) per la raccolta dei dati da campo (dalla strumentazione e dal sistema di Telecontrollo) con interfacce di comunicazione standard. 5

Tecnologia di E-collaboration: utilizzo di tecnologie web-based per la gestione distribuita e collaborativa delle informazioni di input/output. Altro punto di interesse notevole è stato l introduzione, nella fase di analisi, dell approccio funzionale FMEA per la generazione informatica automatica delle anagrafiche funzionali d impianto e degli oggetti di manutenzione. Con l utilizzo di questo tipo di analisi è stato possibile definire una struttura dati, definendo un qualsiasi impianto, in termini di componenti, tipologie di guasto, livelli di affidabilità, relazionii tra loro, etc., etc. Ciascuna delle le informazioni che l FMEA produce, sono state utilizzate come attributi per la definizione della struttura dati. Questo risultato, ha comportato un elevata indipendenza rispetto alla piattaforma prescelta, al punto che il suo utilizzo su diversi impianti, risulta non laboriosa. 5. DESCRIZIONE DELLE LE ATTIVITA DI SVILUPPO DEL PROTOTIPO DIMOSTRATORE L infrastruttura software sviluppata per il Prototipo Dimostratore risulta in definitiva, in grado di modellare, monitorare (allertare) ed eseguire i processi di manutenzione, favorendo la partecipazione dei diversi ruoli coinvolti attraverso l ausilio di strumenti di E- collaboration. Per il progetto ANOVA ha utilizzato un architettura software basata su Process Server, la quale consente l integrazione di dispositivi di automazione eterogenei e sistemi di gestione che trattano tipologie di informazione differenti. ANOVA ha implementato ed integrato le seguenti componenti tecnologiche informatiche: 1. PROCESS SERVER (PS); 6

2. MODELER; 3. PROCESS MANAGEMENT AGENT (PMA); 4. MIDDLEWARE MAINTENANCE DATA MANAGER; 5. PROCESS ENGINE (PE). 5.1 Process Server (PS) Il PROCESS SERVER (PS) è il sottosistema software realizzato da ANOVA per la gestione multidimensionale dei dati acquisibili, con particolare riferimento ai dati real- time provenienti da sistemi di acquisizione online. L utilizzo del Process Server ha previsto l aggregazione di diverse componenti che comunicano tra loro. L architettura del Process Server comunica con il Modeler attraverso cui è possibile progettare i processi operativi e tradurli in un formato xml proprietario. Inoltre, il Process Server comunica con il Middleware riguardo la raccolta dati dai sistemi esterni di automazione e telecontrollo come PLC, sistemi SCADA oppure apparati per la lettura di barcode, RFID, rilevatori di presenze, gateway di accesso. In questo modo vengono ricavati i dati on-line da campo che segnalano anomalie, allarmi, early warning; sempre dal Middleware invece vengono notificare anomalie da Ispezioni Visive attraverso l inserimento di un cambiamento di stato da parte di un operatore sul campo. Questi dati da campo vengono inseriti nel DB Server, il quale scatena un evento di manutenzione che viene notificato dal Server ed inviato al Process Engine che istanzia ed esegue le logiche dei modelli di processo. Il Process Engine elabora gli OM e ODL dell intera struttura e attraverso uno scambio di file XML in cartelle condivise, si è realizzata la comunicazione del Process Engine con il Process Management Agent il quale fornisce file XML in cui sono contenuti gli ordini di lavoro e le notifiche di sollecito suggerite secondo priorità. 7

5.2 Modeler Il MODELER è il sottosistema software realizzato da ANOVA che consente la modellazione dei processi di manutenzione provenienti dall analisi FMEA. ANOVA ha utilizzato il tool TIBCO BUSINESS STUDIO che consente la realizzazione di workflow in Business Process Modeling Notation (BPMN) e che genera un file in XML Process Definition (XPDL) per la descrizione del flusso stesso. Infatti è stato utilizzato questo tool proprio perché ha consentito la realizzazione dei workflow delle procedure di manutenzione utilizzando elementi semplici del linguaggio BPMN, e in automatico sono stati generati, per ogni workflow, i file XPDL associati. Nel Sistema AMS il file XPDL prodotto dal tool TIBCO viene interpretato dal Modeler. 5.3 Process Managament Agent (PMA) Il PROCESS MANAGEMENT AGENT (PMA) è il sottosistema software realizzato dall Università di Napoli con la tecnologia ad Agenti BDI che ha il controllo dell esecuzione dei processi di manutenzione. Le componenti che costituiscono il PMA sono: Messenger: : gestisce la comunicazione del PMA con il Process Engine che avviene con scambi di messaggi XML. Esso prende in input le seguenti informazioni: o Dati di configurazione iniziale del sistema di manutenzione ; o Dati variabili nel tempo (es. guasti, cambio di stato ordini di lavoro). Il Messenger propone in output la Lista degli Ordini di Lavoro e le notifiche riguardanti ordini di lavori pendenti. Inference Engine: : genera la lista degli ordini di lavoro da proporre in base alle informazioni rese disponibili i dal Messenger nella base di conoscenza e le notifiche riguardanti gli ordini di lavoro pendenti. 8

ANOVA ha integrato nell architettura della Piattaforma il PMA, attraverso una utility di configurazione dei file XML che il PMA riceve. Quando il Process Management Agent invia nuovi file XML al Process Engine, il Sistema AMS notifica l evento. 5.4 Middleware Maintenance Data Manager Il MIDDLEWARE MAINTENANCE DATA MANAGER è il sottosistema software realizzato da ANOVA di gestione della raccolta dati provenienti da: Ispezioni Visive: : utilizzando la tecnologia di E-Collaboration (EGROUPWARE); Dispositivi da campo: utilizzando la Tecnologia FDT. Per quanto riguarda i dati provenienti dalle Ispezioni Visive, ANOVA ha realizzato una interfaccia web tramite la quale un operatore notifica al sistema un cambiamento di stato di un ODL. In questa fase infatti è stata anche effettuata una gestione degli utenti poiché all operatore che notifica l evento è richiesto di inserire la sua matricola. Questa interfaccia realizzata a è stata integrata nella piattaforma di E-Collaboration EGROUPWARE per consentire una gestione agevolata delle attività lavorative quotidiane e di routine come messaggistica, calendario, attività, ecc. Per consentire la raccolta dei dati dai dispositivi da campo invece ANOVA ha utilizzato la Tecnologia FDT la quale utilizza delle interfacce dinamiche standardizzate per ricevere informazioni dai dispositivi. La componente software specifica del dispositivo è chiamato driver DTM (Device Manager Type). Il DTM incapsula tutti i dati specifici del dispositivo, functions, and business rules.funzioni e regole di business. Attraverso questo driver, vengono utilizzate queste interfacce standard e attraverso queste viene inviata una notifica di un ODL al sistema il quale si accorge del cambiamento di stato. 9

5.5 Process Engine (PE) Il PROCESS ENGINE (PE) è il sottosistema software realizzato da ANOVA che elabora i dati dinamici acquisiti real-time e quelli statici proveniente dal Modeler, per generare una pianificazione ne degli interventi. Il Process Engine comprende le seguenti Funzionalità: PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE degli Interventi; CONSUNTIVAZIONE degli Interventi. Inoltre, il Process Engine comprende inoltre le seguenti Utility: ANAGRAFICHE (Impiantistiche, Umane, Strumentali, ecc.) e ARCHIVIO TECNICO; REPORTISTICA. ANOVA ha implementato nella piattaforma il GANTT per la Schedulazione degli interventi di manutenzione e la procedura per la compilazione della distinta base. ANOVA ha previsto anche la consuntivazione ione di una distinta attraverso la compilazione del rapportino attività. Le anagrafiche prevedono l inserimento dei dati delle tabelle FMEA e del materiale tecnico di supporto per ogni componente. La Reportistica comprende i GANTT, le schede tecniche, le tabelle FMEA, ecc. 10

APPLICAZIONI SUL CAMPO: CASI DI STUDIO ANOVA ha realizzato due casi di studio di diversa tipologia, uno industriale e uno ambientale,, per verificare l efficacia delle metodologie e delle tecniche definite nell architettura di progetto. Con questi due casi di studio si è verificata la possibilità di generalizzare la piattaforma del sistema autonomico di manutenzione AMS, riuscendo a recepire le specificità del dominio applicativo di interesse attraverso la modellazione. Questi due casi di studio sono stati scelti, uno in ambito industriale e uno in ambito ambientale, perché presentano delle proprie specificità. 5.6 Caso di studio Industriale Il caso di studio industriale ha riguardato la realizzazione di un simulatore per il processo di Pallettizzazione di un Impianto Tecnologico dello Stabilimento SEDA GROUP, per il controllo del sistema attraverso i dati da campo e l analisi delle anomalie. Riguardo questo caso di studio è stata effettuata l analisi FMEA per la scomposizione del processo di Pallettizzazione, individuando i cinque livelli e realizzando le tabelle FMEA. Sono state riempite le anagrafiche con le tabelle FMEA. Inoltre, sono stati simulati degli eventi scatenati dalle Ispezioni Visive. Attraverso la simulazione di un anomalia scatenata da campo, è stata riprodotta la comunicazione con il PMA fino ad ottenere la lista degli ODL generati come output del sistema. 11

5.7 Caso di studio Ambientale Il caso di studio ambientale ha riguardato la realizzazione di un simulatore per il Monitoraggio di un Area Protetta (Aria, Acqua, Polveri,ecc.) di un Impianto Tecnologico ASI di Trattamento Rifiuti sito in Gioia Tauro (RC), per il controllo del sistema attraverso i dati da campo ricavati da sensori e l analisi delle anomalie. Riguardo questo caso di studio è stata effettuata l analisi FMEA per la scomposizione del fisica del sistema, individuando i cinque livelli in base alla strumentazione utilizzata e alle funzionalità e realizzando le tabelle FMEA. Sono state riempite le anagrafiche con le tabelle FMEA. Inoltre, sono stati simulati degli eventi scatenati dalle Ispezioni Visive e dai segnali provenienti dai sensori. Attraverso la simulazione di un anomalia scatenata, è stata riprodotta la comunicazione con il PMA fino ad ottenere la lista degli ODL generati come output del sistema. 6. CONCLUSIONI In definitiva, la società ANOVA ha sviluppato un Prototipo di un Sistema Informatico Autonomico per la Gestione della Manutenzione, capace di adattarsi a qualsiasi dominio di applicazione, da quello industriale a quello ambientale, attraverso una visione complessiva di alto livello, con l utilizzo di diverse tecnologie informatiche che trattano tipologie di fonti di informazione differenziatee e che si integrano tra loro con dispositivi di automazione (onprogetto con il pieno raggiungimento di line/real-time) eterogenei da campo. In definitiva, ANOVA ha concluso le attività di tutti gli obiettivi preposti. 12