PT0003: contenuti e proposte di revisione ISPRA - ROMA, 25 Giugno 2009 Alessandro Grigato ARPAV



Documenti analoghi
UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI SIGLE E DEFINIZIONI RESPONSABILITA PROCEDURA...3

Il Laboratorio Fotovoltaico del Cluster Tecnologico Energie Rinnovabili. Accreditamento del Laboratorio presso gli enti certificatori.

Allegato C REQUISITI ALTRI SERVIZI ALLA PERSONA. Requisiti Altri servizi alla persona

La valutazione del rischio chimico

La costruzione di un Portale

Manuale ENplus, Parte 5 Organizzazione dello schema. ENplus. Schema per la certificazione di qualità del pellet di legno.

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.

LA REALTA PIEMONTESE

Effettuare gli audit interni

vista la Legge Regionale del , n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA

Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

PRISMA S.r.l. PROCEDURA PR.08/03. Azioni correttive e preventive STATO DI REVISIONE REVISIONE. Emesso da. Verificato da.

Gruppo di Lavoro Strategia. M. Belli ISPRA. - Le attività/i coordinamenti/lo stato dell arte

Il Regolamento REACh e la Check Compliance: proposta di Linee Guida

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LE ATTIVITÀ TERRITORIALI

Patrizia Rossi & Silvia Tramontin

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL LAZIO E DELLA TOSCANA M. ALEANDRI

Conferma metrologica: approfondimento

Approvazione CDA del 25 giugno Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Gestione ricorsi e reclami

03/12/2007 M. SCOGNAMIGLIO G. TACCHI VENTURI P. BIANCO Data Redazione Convalida Approvazione

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS

Il valore sinergico delle Certificazioni dei Sistemi di Gestione per la Qualità e di servizio rilasciate sotto Accreditamento.

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012)

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

Misurazione, analisi e miglioramento

Esperto Controlli Non Distruttivi

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

REGOLAMENTO per i CLIENTI. sull USO del MARCHIO

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Linea Guida UNICHIM. Marta Ranieri ArpaER SGI:SQE. Bologna, 5 giugno 2014

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

Assicurazione di qualità dei dati di monitoraggio ecologico delle acque superficiali interne

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità

Manuale della Qualità e Controllo del Processo

Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale. Il caso P.A.M.A.P.I.

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

IL PROGETTO SICUREZZA IN CANTIERE

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

La Fatturazione Elettronica

Seminario: il Sistema ISPRA/ARPA/APPA Roma Giugno 2009

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale


Qualifica del personale che effettua le prove

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Accreditamento e certificazione del sistema qualità di ARPA Umbria

Allegato 17 Check list quality review

Il sistema di gestione per preparare le Imprese alle Ispezioni per il REACH. Alessandro Pozzi Certiquality

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

CSQ È UN SISTEMA DI CERTIFICAZIONE DELL IMQ, GESTITO IN COLLABORAZIONE CON CESI E ISCTI. Via Don Calabria 2 Milano

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

STRESS LAVORO-CORRELATO

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n marzo 1997 )

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI

CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AI SENSI DEI REGOLAMENTI EUROPEI 303/2008 E 304/2008 I & F BUREAU VERITAS ITALIA

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

LA VALIDAZIONE DEL PROGETTO

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

ALLEGATO 1. ALL. 1 NEWSLETTER N aicq sicev

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558

Sistema di Gestione per la Qualità

LE NORME DELLA SERIE EN 45000

REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLA LINEA GUIDA ISO 26000

REGOLAMENTO per i CLIENTI sull USO del MARCHIO

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012).

P03 - GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI DEGLI AUDIT INTERNI DATA DI APPROVAZIONE REVISIONE. 00 Emissione del documento

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.

Istruzione Interna II26 USO DEL LOGOTIPO

Aggiornamento RAV. Alcuni punti di attenzione. Monia Berghella - Coordinatrice AICQ Education ER

REGOLAMENTO MACCHINE I & F BUREAU VERITAS ITALIA REGOLAMENTO PARTICOLARE CERTIFICAZIONE PER LE MACCHINE IN ACCORDO ALLA DIRETTIVA 2006/42/CE

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici

Regolamento sugli Audit Interni interagenziali Pag. 1 di 5

ISO/IEC : 2005 per i Laboratori di Prova

CAP04 Gestione del Processo di Consulenza Tecnica

Tecnoteam. Servizi integrati per l organizzazione aziendale

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

Transcript:

PT0003: contenuti e proposte di revisione ISPRA - ROMA, 25 Giugno 2009 Alessandro Grigato ARPAV 1

Procedura SINAL PT-0003 Prove valutative (Proficiency test) Analisi dei contenuti e Proposte di revisione a cura del GdL Accreditamento & Certificazione Gennaio 2009 Paola Quaglino* Arpa Piemonte Bianca Patrizia Andreini Arpa Toscana Alessandro Grigato Arpa Veneto * Coordinatrice del GdL ad hoc e redattrice del documento 2

SCOPO: Adeguamento dell OA alla ISO/IEC 17011 Per restare nell accordo multilaterale EA, l Organismo di Accreditamento deve tener conto, nella verifica e nel processo decisionale, della partecipazione dei laboratori ai Proficiency test e delle loro risultanze. 3

PT0003: Contenuti 1. Introduzione 2. Definizioni: Confronto interlaboratorio (CI), Proficiency test (PT) 3. Tipologie di CI: PT, studi collaborativi, ecc 4. Modalità di partecipazione ai PT 5. Classificazione delle prove Punti di forza Chiarisce i concetti Omogeneizza i comportamenti Fornisce uno strumento di pianificazione Esalta il ruolo dei PT nella valutazione del lab 4

PT0003: Contenuti Punti di debolezza 1. Criteri di accettabilità dei risultati 2. Gestione dei risultati non conformi 3. Comunicazioni a SINAL 4. Classificazione delle attività di prova C è il rischio che a fronte del PT0003 il laboratorio sia tentato di ridurre al minimo indispensabile la partecipazione ai confronti interlaboratorio 5

Proposte di modifica 1 - Criteri di accettabilità dei risultati PT0003 pto4: il laboratorio può adottare propri criteri di accettabilità, se più restrittivi. PROPOSTA Sembra opportuno lasciare al laboratorio discrezionalità sulla definizione, a priori, del criterio di accettabilità degli esiti. Si osserva che il criterio di accettabilità deve essere coerente, in ultima analisi, con l esigenza del cliente e quindi potrebbe non coincidere con l impostazione dell organizzatore del circuito. 6

Proposte di modifica 2 Gestione dei risultati non conformi PT0003 pto4 : Nel caso di risultati non conformi i laboratori devono: - investigare (identificare le cause) - implementare idonee azioni correttive - valutarne l efficacia ripetendo la prova su ulteriori campioni richiesti agli stessi o ad altri organizzatori... E opportuno che i laboratori ripetano la prova - sullo stesso campione (re-invio) - su un altro campione Nota: I due paragrafi dicono la stessa cosa 7

Proposte di modifica 2 Gestione dei risultati non conformi PROPOSTA Qualora, a seguito di esiti non accettabili, non fosse in alcun modo possibile la ripetizione della prova tramite PT, si propone che sia prevista la possibilità di adottare modalità alternative (es. prove in doppio, utilizzo di CRM, ecc. ) per il ripristino del controllo sull' assicurazione qualità del risultato. Nota: i tempi di un eventuale re-invio e, a maggior ragione, della partecipazione a un nuovo circuito sono generalmente molto lunghi. 8

Proposte di modifica 2 Gestione dei risultati non conformi Nota: questa alternativa compare nell intervento del dr Bottazzini all incontro con i laboratori del 23ott08 9

Proposte di modifica 3 Comunicazioni a SINAL PT0003 pto4: Nel caso di risultati non conformi il lab.deve - trasmettere al SINAL sia la NC che i risultati della ripetizione - le prove con esito negativo non risolto alla seconda ripetizione richiedendo la sospensione dell utilizzo del marchio per quella specifica prova. PROPOSTA Snellimento delle modalità di comunicazione previste, eliminando la puntuale comunicazione delle NC rilevate che, in ogni caso, sono già oggetto di verifica in sede di visita. Nota: a cosa servono gli ispettori? 10

Proposte di modifica PROPOSTA 11

Proposte di modifica 4 Classificazione delle attività di prova PT0003 pto 5: Il lab deve classificare le prove in discipline e sub discipline (SD) - la classificazione deve essere basata su prodotti (materiali?), grandezze (parametri?) e principi di misura (tecniche strum?) - una SD non può contenere più principi di misurazione - una SD può contenere più prodotti solo per matrici equivalenti - ogni laboratorio può avere una sua personale classificazione purché documentata - per ogni SD è richiesto almeno un PT 12

PROPOSTA Considerato che non risultano sempre disponibili PT per tutte le prove di interesse, si propone di integrare la pianificazione della partecipazione a PT con altre iniziative finalizzate all assicurazione della qualità dei risultati di prova (es. uso periodico di CRM di controllo). Un ulteriore problema è come impostare le discipline e le sub discipline! Infatti Pare opportuno che la classificazione in discipline e subdiscipline, dopo un primo periodo di sperimentazione, venga riesaminata in modo congiunto dalle Agenzie e consolidata in un impostazione più standardizzabile. 13

Esempi di classificazioni Nota: non sono riportati nel documento del GdL. DISCIPLINA Inquinanti volatili Metalli in assorbimento ed emissione Metalli con tecnica dei vapori freddi SUB DISCIPLINA - Composti volatili - Idrocarburi leggeri - Metalli in ETAAS - Metalli in ICP - Mercurio con tecnica dei vapori freddi Classificazione non conforme al PT0003 pto5 14

Esempi di classificazioni Discipline Sub discipline Assorbimento Atomico Conduttimetria Chimica Cromatografia ionica ICP Ottico Potenziometria Rifrattometria Colture cellulari Inclusione Biologia Membrane filtranti MPN PCR Test di tossicità Classificazione non conforme al PT0003 pto5 15

Esempi di classificazioni Classificazione non conforme al PT0003 pto5 16

Esempi di classificazioni Classificazione tratta da: N. Bottazzini, PT-0003 prove Valutative (Proficiency Test) Incontro di aggiornamento con i laboratori Ed 2008, www.sinal.it 17

Esempi di classificazioni Nota: proposta di ARPAV con un buon grado di condivisione all interno del GdL A&C Disciplina Subdisciplina Parametro Prova Controllo Compost Titolazione Azoto totale MR055.0CTV WEPAL Azoto ammoniacale MR056.0CTV WEPAL Azoto nitrico e Azoto nitroso MR057.0CTV WEPAL TOC MR058.0CTV WEPAL Spettrometria ad emissione ottica (ICP ottico) metalli totali (Cd, Cr, Cu, Ni, Pb, Zn) MR059.0CTV WEPAL Potenziometri a ph MR054.0CTV WEPAL 18

Esempi di classificazioni Nota: proposta di ARPAV con un buon grado di condivisione all interno del GdL A&C. Disciplina Subdisciplina Parametro Prova Controllo Compost Titolazione Azoto totale MR055.0CTV Azoto ammoniacale MR056.0CTV WEPAL Azoto nitrico e Azoto nitroso MR057.0CTV TOC MR058.0CTV (ICP ottico) metalli totali (Cd, Cr, Cu, Ni, Pb, Zn) MR059.0CTV WEPAL Potenziometria ph MR054.0CTV WEPAL All interno della sub disciplina Titolazione si potrebbe partecipare ad un unico PT. 19

20