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1 ALLEGATO A Dipartimento Politiche Sociali Direzione Benessere e Salute U.O. Protezione dei minori Servizio Roxanne PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 23 c. 14 e 15 d.lgs. n. 50/2016 GARA N. 7228331 Appalto per l affidamento della: Gestione del Servizio di accoglienza in favore di n. 24 vittime di tratta e sfruttamento sessuale, articolato in due lotti: Lotto 1 - Gestione di una casa famiglia per donne vittime di tratta e sfruttamento, anche con figli minori, gestanti o minorenni, per sei posti e di sei programmi di semi autonomia, per un totale di 12 posti CIG N. 7662728B2D Lotto 2 - Gestione di una casa famiglia per donne vittime di tratta e sfruttamento, anche con figli minori, gestanti o minorenni, per sei posti e di sei programmi di semi autonomia, per un totale di 12 posti CIG N. 7662729C00 per un periodo di 12 mesi Roma Capitale Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla Persona U.O. Protezione dei minori Viale Manzoni, 16-00185 Roma Telefono +39 06 67105224-Fax n.06/77207587 protocollo.servizisociali@pec.comune.roma.it 1

Sommario 1. RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA... 3 1.1 Contesto in cui è inserito il servizio... 3 1.2 Oggetto dell affidamento... 4 1.3 Durata dell affidamento... 7 1.4 Destinatari del servizio... 7 1.5 Personale attualmente impiegato... 7 1.6 Personale che si prevede nel Progetto per l esecuzione del servizio... 7 1.7 Criteri di valutazione... 8 2. INDICAZIONI PER LA STESURA DEI DOCUMENTI PER LA SICUREZZA (Art. 26 c. 3 d.lgs. 81/2008) 8 3. CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L ACQUISIZIONE DEI SERVIZI (compresi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso)... 9 4. PROSPETTO ECONOMICO DEGLI ONERI COMPLESSIVI... 10 5. CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE... 11 2

1. RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA 1.1 Contesto in cui è inserito il servizio Nel Protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, denominato Protocollo ONU sulla tratta o Protocollo di Palermo (2000), è contenuta una definizione, precedentemente assente, ma ormai riconosciuta a livello mondiale di tratta di persone: il punto a) dell art. 2, definisce che il termine «tratta di persone» indica il reclutamento, trasporto, trasferimento, l ospitare o accogliere persone, tramite l impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o tramite il dare o ricevere somme di denaro o vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha autorità su un altra a scopo di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro forzato o prestazioni forzate, schiavitù o pratiche analoghe, l asservimento o il prelievo di organi. Il Protocollo si pone l obiettivo di prevenire, sopprimere e punire la tratta di persone, specialmente di donne e minori e come recita il punto b) dell art. 2, di tutelare e assistere le vittime di tale tratta nel pieno rispetto dei loro diritti umani e, con l art. 6, comma 3, prevede che ogni Stato parte prenda in considerazione l attuazione di misure relative al recupero fisico, psicologico e sociale delle vittime della tratta di persone e, nei casi opportuni, in collaborazione con le organizzazioni non governative, altre organizzazioni interessate e altri soggetti della società civile, il fornire: a) un alloggio adeguato; b) consulenza e informazioni, in particolare in relazione ai loro diritti riconosciuti dalla legge, in una lingua che le vittime della tratta comprendano; c) assistenza medica, psicologica e materiale; d) opportunità di impiego, opportunità educative e di formazione. La definizione del Protocollo ONU ha costituito la base per la decisione quadro del Consiglio dell Unione Europea sulla lotta alla tratta degli esseri umani del 19 luglio 2002 caratterizzato dalla obbligatorietà per tutti gli Stati membri dell Unione di recepirne i contenuti, così da modificare le singole legislazioni nazionali e raggiungere un armonizzazione del diritto penale; decisione recepita dallo Stato italiano con la Legge sulla Tratta n. 228 del 2003 Misure contro la Tratta di persone, che ha sostanzialmente riscritto gli articoli 600, 601 e 602 del codice penale, riformulando i reati già previsti di riduzione in schiavitù, tratta e commercio di schiavi, alienazione di schiavi, appunto, formulando le ipotesi di reato di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù (art. 600 c.p.), Tratta di persone (art. 601 c.p.) e acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p.). L art. 13 della stessa legge ha istituito uno speciale programma di assistenza per le vittime dei reati previsti dagli artt. 600 e 601 del codice penale uno speciale programma di assistenza che 3

garantisce, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, di vitto e di assistenza sanitaria. La legislazione nazionale in materia di sfruttamento della prostituzione, anticipando i suddetti strumenti internazionali ed europei, con il Testo Unico sull Immigrazione D.lgs. 286 del 1998 ha introdotto un autonoma fattispecie di favoreggiamento dell immigrazione clandestina per finalità di sfruttamento nel mercato della prostituzione, prendendo in considerazione la particolare posizione dello straniero coinvolto come vittima nel traffico di esseri umani: in tale ottica sono stati configurati gli istituti previsti nell art. 18 del Testo Unico, come uno speciale permesso di soggiorno per motivi protezione sociale. Roma Capitale in conformità con quanto attribuito agli EE.LL. dal D.P.R. 616/77 e, in attuazione di quanto previsto dal D. Lgs. 286/98 e dal successivo Regolamento di attuazione D.P.R. 394/1999 - art. 27 - come anche modificati con successivi provvedimenti di legge, nonché in linea con gli indirizzi e i programmi dell Amministrazione Comunale esplicitati nelle Deliberazioni di Consiglio Comunale 8 marzo 1999 n. 27 e 15 marzo 2004 n.35, ha attivato da anni una serie di iniziative e servizi per la realizzazione di un Programma integrato di interventi sulla Prostituzione finalizzato alla conoscenza del fenomeno, alla riduzione del danno, a un azione di contrasto alla prostituzione coatta, a un azione di sostegno sociale, a un azione di prevenzione e di informazione sanitaria La realizzazione del programma è stata affidata al Dipartimento Politiche Sociali - Servizio Roxanne -, all interno U.O. Protezione Persone Minori di Età, che ha avviato e coordinato una serie di servizi e azioni in favore della popolazione soggetta a prostituzione, con particolare attenzione alle vittime di tratta sessuale, la cui qualità della vita è compromessa ai maggiori livelli, al fine di garantirne il diritto alla tutela tramite interventi di prevenzione, di accesso facilitato e di accompagnamento ai servizi territoriali competenti e di presa in carico da parte di questi, oltre che avviare servizi atti a garantire all utenza interessata percorsi di accoglienza e protezione, regolarizzazione, scolarizzazione e inserimento. All interno del programma sono stati realizzati nel corso degli anni, una serie di interventi, sia unità di contatto, sportelli di orientamento, sia attivazione di case di fuga per donne vittima di tratta, che prevedono percorsi personalizzati di fuoriuscita dal circuito, attraverso spazi protetti, e successivi programmi di semi autonomia per il recupero della propria identità personale e di integrazioni nel contesto socio relazionale. Nell anno 2017, nel sistema di accoglienza del Servizio Roxanne sono state accolte 40 donne in prevalenza Nigeriane. 1.2 Oggetto dell affidamento 4

L affidamento è suddiviso in due lotti, che prevedono ciascuno, un percorso di accoglienza e e di reinserimento tutela delle donne vittima di tratta o dello sfruttamento sessuale che hanno scelto di uscire dal circuito della prostituzione, attraverso: A) L attivazione di 2 strutture residenziali (una per lotto) per donne vittime di tratta e sfruttamento (anche con figli minori, gestanti o minorenni che necessitano di un inserimento in una comunità destinata alla protezione, al sostegno e all accompagno per il recupero di funzioni di autonomia e di autogestione B) L attivazione di percorsi di semiautonomia per le donne uscite dalle case di fuga e/o per le donne ospiti del sistema antitratta nazionale La finalità è quella di offrire una risposta in uno spazio protetto al bisogno di accoglienza, assistenza e protezione, oltre che supporto nel percorso di acquisizione di autonomia e autogestione a donne immigrate, che manifestino l intenzione di uscire dal circuito di sfruttamento in cui vivono, assicurando adeguata collaborazione agli organi della sicurezza e alla magistratura al fine di fornire informazioni utili al contrasto del traffico di esseri umani. All interno di questo spazio le donne potranno: trovare sostegno per contenere ed elaborare le possibili crisi e conflitti, che emergeranno durante la permanenza nella struttura e durante l iter processuale; sperimentare un contesto progettuale mirato a offrire opportunità di rivalorizzazione delle risorse personali ai fini dell inserimento socio lavorativo. A) La Struttura residenziale per donne vittime di tratta e sfruttamento - anche minorenni o gestanti e con figli minori - che avendo scelto di uscire dal circuito di sfruttamento, necessitino di un servizio destinato alla protezione, al sostegno e all accompagno per il recupero e la valorizzazione di funzioni di autonomia e di autogestione, sarà attiva h 24 per l intero anno solare e garantirà anche accoglienza immediata nelle 24 ore, qualora ci siano posti disponibili, a seguito di richiesta delle forze dell ordine e potrà ospitare al massimo 6 persone. La struttura sarà messa a disposizione dall Organismo gestore e la sua collocazione, in ragione dell immediata operatività e del fondamentale ruolo di rapporto stretto con le istituzioni interessate, è necessariamente legata al territorio della città di Roma e l ubicazione sarà soggetta al vincolo della riservatezza. Le caratteristiche strutturali dovranno essere quelle previste per le Case Famiglie per Donne in Difficoltà previste dalla Regione Lazio con la L.R. 41/2003 e la D.G.R. 1305/2004 e ss.mm.ii. e D.G.R. n. 126/2015. Le donne saranno ospitate in casa famiglia per un massimo di 18 mesi dalla data di ingresso nella struttura. Eventuali proroghe saranno preventivamente valutate e autorizzate dal Servizio Roxanne, a seguito di relazione della struttura ospitante, tenendo conto dell evoluzione del percorso e delle necessità di protezione che dovessero evidenziarsi. 5

Si prevedono le seguenti figure professionali: Il responsabile/coordinatore del servizio (si prevede un unico responsabile per entrambi gli interventi - casa famiglia e semiautonomia), al quale compete la pianificazione e la verifica delle attività svolte, nonché il coordinamento con i servizi territoriali, le verifiche ed i controlli sui programmi attuati. la gestione del personale impiegato. Il supporto H 24 di operatori qualificati in relazione alla tipologia del servizio prestato ed alle caratteristiche ed ai bisogni dell utenza ospitata,. Per facilitare la comunicazione tra operatori e utenti, si prevede necessariamente la presenza di mediatori culturali, in grado di dialogare con persone di lingue e culture diverse e favorire la relazione di fiducia. La funzione di Mediatore linguistico/culturale, secondo le specifiche necessità di riferimento etnico del target, può essere svolta da persone in possesso di adeguata conoscenza della lingua italiana, di buona conoscenza della lingua scelta ai fini della mediazione ed in possesso di diplomi specifici o partecipazione a corsi riconosciuti a livello statale o regionale. Gli interventi di semiautonomia interesseranno: le donne ospiti della struttura protetta che all interno o al termine dei 18 mesi di presenza nel progetto avranno raggiunto, a giudizio insindacabile degli operatori della struttura e del Servizio Roxanne, le capacità di autonomia e autogestione tali da non richiedere la presenza di operatori in maniera continuativa e da poter consentire loro di proiettarsi verso un uscita definitiva dal percorso di protezione con inserimento autonomo nella società; donne ospiti del sistema antitratta nazionale, afferente al Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che a giudizio insindacabile degli operatori della struttura ospitante e del Servizio Roxanne, abbiano raggiunto capacità di autonomia e autogestione tali da non richiedere la presenza di operatori in maniera continuativa e da poter consentire loro di proiettarsi verso un uscita definitiva dal percorso di protezione con inserimento autonomo nella società; Si prevedono le seguenti figure professionali: Il responsabile/coordinatore del servizio (si prevede un unico responsabile per entrambi gli interventi - casa famiglia e semi autonomia), al quale compete la pianificazione e la verifica delle attività svolte, nonché il coordinamento con i servizi territoriali, le verifiche ed i controlli sui programmi attuati. la gestione del personale impiegato. Il supporto programmato di operatori qualificati in relazione alla tipologia del servizio prestato ed alle caratteristiche ed ai bisogni dell utenza ospitata, in misura definita dai singoli programmi personalizzati di autonomia ed è rivolto ad offrire il necessario sostegno al raggiungimento degli obiettivi prefissati. 6

1.3 Durata dell affidamento Dodici mesi a decorrere dalla data di affidamento del servizio che si presume di fissare al 1 marzo 2019. 1.4 Destinatari del servizio Diretti: donne vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale che avendo scelto di uscire dal circuito della prostituzione, necessitano di un inserimento in una comunità destinata alla protezione, al sostegno e all accompagno per il recupero di funzioni di autonomia e di autogestione. Indiretti: personale del Servizio Roxanne; personale dei Servizi Sociali territoriali; Forze dell Ordine, personale dei servizi sanitari territoriali e dei servizi ospedalieri; personale dei servizi per l impiego e delle aziende dove le donne in oggetto lavorano, agenzie immobiliari e singoli proprietari degli alloggi affittati dalle donne; vicinato; volontari e cittadini. 1.5 Personale attualmente impiegato Al fine di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell'unione Europea, l aggiudicatario del contratto di appalto sarà tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell aggiudicatario uscente, come previsto dall articolo 50 del Codice dei Contratti vigente, fino al completamento dell organico previsto, subordinatamente alla compatibilità con l organizzazione d impresa e coerentemente con l offerta progettuale presentata in sede di gara. Dovrà, inoltre, essere garantita l applicazione dei CCNL di settore, di cui all'art. 51 del D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81. 1.6 Personale che si prevede nel Progetto per l esecuzione del servizio L Organismo aggiudicatario dovrà garantire l impiego minimo delle seguenti figure professionali e del monte ore specificato nelle tabelle di cui al successivo 3.: Il Coordinatore, con esperienza nella gestione di strutture di accoglienza per donne in difficoltà (vittime di violenza, prostituzione, tratta) di almeno cinque anni, con titolo di psicologo, educatore professionale o assistente sociale. Gli operatori, nel numero di 7 unità, con esperienza nello specifico settore, dovranno essere individuati fra le figure di educatore, psicologo, assistente sociale. Nella Casa Famiglia è prevista la presenza degli operatori con turni h24 per 365 giorni l anno. 7

Mediatori linguistico/culturali, secondo le specifiche necessità di riferimento etnico del target. 1.7 Criteri di valutazione Nella considerazione degli obiettivi e della modalità di gestione del servizio, nella valutazione delle offerte presentate, particolare rilevanza assumono i sottoelencati elementi: - L esperienza del concorrente, negli ultimi 5 anni, in servizi attinenti la gestione di strutture di accoglienza per donne in difficoltà (vittime di violenza, prostituzione, tratta); - La capacità professionale dell equipe impiegata, non solo in termini di esperienza pregressa, ma in termini di formazione continua e aggiornamento; particolare rilevanza assume la figura e l esperienza del coordinatore del servizio. Vengono, inoltre individuati sub-criteri di valutazione rispetto alla qualità della proposta di organizzazione e gestione del servizio, al monitoraggio delle attività, anche in relazione ai risultati attesi e ottenuti, nonché all adeguatezza della sede individuata per la casa famiglia. Ulteriori elementi valutativi dell organizzazione del servizio sono stati individuati nella rete già attivata dal concorrente e resa disponibile per le case di fuga e per i programmi di semiautonomia Le varianti migliorative sono state individuate, come di seguito specificato: - Disponibilità di consulenza legale - su richiesta - per documenti di soggiorno e procedure processuali, con esclusione della tutela legale in sede di processo; - Supervisione mensile in favore degli operatori e delle dinamiche da questi esperite; - Attivazione di percorsi di formazione rivolti a professionalità istituzionali ( Roma capitale, polizia Locale, regione, Forze di Polizia) e non, coinvolti e coinvolgibili nei percorsi di protezione e inclusione di vittime di tratta. 2. INDICAZIONI PER LA STESURA DEI DOCUMENTI PER LA SICUREZZA (Art. 26 c. 3 d.lgs. 81/2008) Nel presente appalto non sussiste l esistenza di interferenza, da intendersi come circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del committente e quello dell appaltatore ovvero tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. Ne consegue, pertanto, l inesistenza dell obbligo, a carico della stazione appaltante, di redazione del DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze). 8

3. CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L ACQUISIZIONE DEI SERVIZI (compresi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso) L importo complessivo posto a base di gara, computato sulla base dei costi indicati nella sottostante tabella è pari a, con oneri della sicurezza pari a zero. Profilo Professionale LOTTO 1 CASA FAMIGLIA+SEMIAUTONOMIA Livello contratt uale monte ore totale annua le costo unitario annuo costo unitario orario Costo totale annuo 1 Coordinatore/Responsabile D3/E1 1.976 35.009,82 35.009,82 7 Operatore sociale D1 8.760 32.241,36 225.689,52 Mediatore culturale 104 20,40 2.121,60 Totale annuo costo manodopera 262.820,94 Costo Gestione 91.968,00 Utile d'impresa 10.658,16 Costi sicurezza aziendale 480,00 Imponibile Annuo 365.927,10 IVA 22% 80.503,96 Costo Totale 12 mesi IVA inclusa Casa Famiglia 446.431,06 Posti a bando Casa Famiglia 6 Giorni lavorativi 365 Costo pro-die/pro-capite IVA esclusa Casa Famiglia 127,36 Posti a bando Semiautonomia 6 Giorni lavorativi 365 Costo pro-die/pro-capite IVA esclusa Semiautonomia 39,73 Profilo Professionale LOTTO 2 CASA FAMIGLIA+SEMIAUTONOMIA Livello contratt uale monte ore totale annua le costo unitario annuo costo unitario orario Costo totale annuo 1 Coordinatore/Responsabile D3/E1 1.976 35.009,82 35.009,82 7 Operatore sociale D1 8.760 32.241,36 225.689,52 Mediatore culturale 104 20,40 2.121,60 Totale annuo costo manodopera 262.820,94 9

Costo Gestione 91.968,00 Utile d'impresa 10.658,16 Costi sicurezza aziendale 480,00 Imponibile Annuo 365.927,10 IVA 22% 80.503,96 Costo Totale 12 mesi IVA inclusa Casa Famiglia 446.431,06 Posti a bando Casa Famiglia 6 Giorni lavorativi 365 Costo pro-die/pro-capite IVA esclusa Casa Famiglia 127,36 Posti a bando Semiautonomia 6 Giorni lavorativi 365 Costo pro-die/pro-capite IVA esclusa Semiautonomia 39,73 Si specifica che il costo del servizio è stato determinato considerando il personale qualificato necessario per l espletamento delle attività contenute nel Capitolato speciale, descrittivo e prestazionale e prendendo a base il costo del lavoro di cui alla tabella Costo orario del lavoro per le lavoratrici e i lavoratori delle Cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo Cooperative Sociali di cui al D.M. 2/10/2013. I costi di gestione sono comprensivi dei costi relativi alle spese per la sede e relative utenze, nonché tutte le necessità relative al mantenimento della casa e delle necessità personali delle ospiti. I su indicati costi rappresentano una stima di massima e non devono essere ritenuti vincolanti. 4. PROSPETTO ECONOMICO DEGLI ONERI COMPLESSIVI Sulla base dei valori indicati al paragrafo precedente si riepilogano le stime di spesa del servizio oggetto dell affidamento: Totale Anno Anno 2019 2020 Totale Costo massimo servizi oggetto dell'appalto 609.878,50 121.975,70 731.854,20 Oneri della Sicurezza 0,00 0,00 0,00 Totale IVA Esclusa 609.878,50 121.975,70 731.854,20 I.V.A. Aliquota 22% 134.173,27 26.834,65 161.007,92 Totale IVA Inclusa (se dovuta) 744.051,77 148.810,35 892.862,12 10

L appalto è finanziato con i fondi del Bilancio di Roma Capitale pluriennale. Tutte le spese, comunque inerenti la presente procedura di affidamento, sono a carico dell aggiudicatario 5. CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Si rimanda all Allegato B Il Direttore di Direzione Raffaella Modafferi 11