VINCOLI URBANISTICI VINCOLO IDROGEOLOGICO Arch. Carlo Maria Chiossi
DEFINIZIONE DI VINCOLO Si definiscono vincoli le limitazioni alla libera utilizzazione di una proprietà privata. è possibile distinguere i vincoli in due tipologie: ricognitivi e urbanistici. In ambito urbanistico questi vincoli possono spaziare dalla semplice limitazione dello ius aedificandi alla completa espropriazione del bene da destinare a funzioni di pubblico interesse.
TIPI DI VINCOLO È possibile distinguere i vincoli in ulteriori due categorie: vincoli conformativi ed espropriativi. I vincoli Conformativi si hanno quando le limitazioni riguardano i modi di godimento e utilizzazione del bene. In questi casi la proprietà del bene è ancora del privato quindi questo genere di vincoli non prevedono il pagamento di alcun genere di indennità. I vincoli espropriativi prevedono il passaggio forzato del diritto di proprietà dal privato cittadino allo Stato a seguito di un adeguato indennizzo.
VINCOLI RICOGNITIVI I vincoli ricognitivi nascono dal riconoscimento di un valore o di un rischio attraverso un'azione di verifica. Sono vincoli ope legis, vale a dire riconosciuti a norma di legge e, per questo, non riconoscono l'indennizzo e hanno validità illimitata. R.D.L. n.3267 del 1923: aree sottoposte a vincolo per scopi idrogeologici.
VINCOLI URBANISTICI I vincoli urbanistici sono quelli determinati dal Piano Regolatore della città e consistono in una limitazione dello ius edificandi, del diritto, cioè, di edificare. Questa può essere una limitazione assoluta, rappresentata, ad esempio, dall impossibilità di costruire su un terreno destinato alla realizzazione di un parco pubblico piuttosto che dalla necessità di cedere al Comune una fascia di terreno per permettere la realizzazione della strada.
VINCOLO IDROGEOLOGICO Il vincolo idrogeologico è regolato dal R.D.L. 30/12/1923 n 3267, che prevede il rilascio di nulla osta e/o autorizzazioni per la realizzazione di opere edilizie, o comunque di movimenti di terra, che possono essere legati anche a utilizzazioni boschive e miglioramenti fondiari, richieste dai privati o da enti pubblici, in aree considerate sensibili nei confronti delle problematiche di difesa del suolo e tutela del patrimonio forestale
Successivamente è sorta la necessità di regolamentare in modo diverso il rilascio dei nulla osta. Sono state così emanate le normative tuttora vigenti (D.G.R. n 6215 30/07/1996, D.G.R. n 3888 del 29.7.1998) che regolamentano le modalità di presentazione della documentazione, e contemporaneamente attribuiscono maggiore rilievo alla salvaguardia della stabilità dei versanti e alla prevenzione dei dissesti; in seguito è stata delegata alle Province, a partire dall ottobre 1998, la procedura per il rilascio dei nulla osta. Tale nulla osta viene rilasciato, in seguito alle citate normative, anche a posteriori per la sanatoria di opere abusive.
E stata delegata quindi alle Province, a partire dall ottobre 1998, la procedura per il rilascio dei nulla osta per la realizzazione di opere che, in gran prevalenza, riguardano l edilizia privata. In dettaglio, deve essere presentata istanza alla Provincia per la realizzazione o la sanatoria di: nuovi edifici di qualsiasi tipo e destinazione, compresi eventuali ampliamenti di opere connesse anche soggette a sanatoria edilizia e, ai sensi di recenti note informative ricevute dagli uffici regionali, strade private interne ai lotti, ETC. muri di sostegno superiori a 100 cm di altezza;
SANTA MARINELLA PRG del 1975
PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PAI L.R. 39/96
AREE DI PERICOLOSITA
CONCLUSIONI Leggi sovraordinate Regionali e C.M. (Provincia) Vincoli Il PRG non è aggiornato con il PAI Mancanza di vincoli nel PRG Necessità di un nuovo PRG Necessità di un serio piano di Protezione Civile
GRAZIE DELL ATTENZIONE