ANALISI TRANSAZIONALE



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ANALISITRANSAZIONALE

ANALISITRANSAZIONALE Teoria della personalità: modello degli Stati dell Io (come funzioniamo, come esprimiamo la nostra personalità in termini di comportamento) Teoria della comunicazione: metodo di analisi dei sistemi e delle organizzazioni Teoria dello sviluppo infantile: origine infantile degli schemi di vita attuali (copione) Teoria della psicopatologia: riproposizione di strategie infantili anche quando generano risultati autolesionisti o dolorosi.

ANALISITRANSAZIONALE Fondatore: Eric Berne (1910-1970) Progetto berniano: avanzamento fenomenologico della psicoanalisi ben radicato nella clinica e nell osservazione interpersonale.

ASSUNTIFILOSOFICI OGNI PERSONA È OK Ognuno è dotato di valore e dignità in quanto persona. Accettazione della persona per quello che è nella sua essenza. In quanto esseri umani, siamo sullo stesso livello. OGNI PERSONA HA LA CAPACITÁ DI PENSARE E AUTODETERMINARSI Ognuno può decidere cosa fare della propria vita, di crescere e imparare da qualsiasi esperienza, positiva o negativa. LE DECISIONI PRESE POSSONO ESSERE MODIFICATE Responsabilità delle decisioni prese, cambiarle quando non sono più funzionali. Se delle decisioni prese da bambini generano risultati per noi negativi, da adulti possiamo identificare queste decisioni e sostituirle con nuove decisioni più adeguate.

ANALISITRANSAZIONALE ciascun essere umano nasce principe o principessa; le esperienze convincono alcuni di loro che sono dei ranocchi, e il resto dello sviluppo patologico discende da ciò (Berne 1966) Metafora della licenza della pesca (Berne 1972): compito del terapeuta è aiutare il pz a procurarsi il pesce da solo.

CONTRATTO Responsabilità congiunta sul cambiamento da raggiungere. Berne (1966): esplicito impegno bilaterale per un ben definito corso di azione. Perché sia valido in terapia deve essere: amministrativo: definizione dei confini tra terapeuta e pz (regole del setting) professionale: stabilisce l obiettivo della terapia, quindi il cambiamento (chiaro, comprensibile, ben definito, osservabile) psicologico: riguarda le aspettative e le richieste implicite del pz, i possibili messaggi ulteriori che il terapeuta deve esplicitare per evitare giochi e sabotaggi

CONTRATTO La formulazione di un contratto valido implica la piena attivazione dello stato dell Io Adulto e richiede l accordo di tutti e tre gli stati dell Io. Il contratto deve : essere espresso in termini positivi essere specifico implicare mete osservabili prendere in considerazione difficoltà e risorse dell individuo

CONTRATTO Confine di contenimento della relazione terapeutica Intesa su cosa è importante nel momento presente, sulla lettura della realtà e sulla realtà conclusiva personale che si intende raggiungere. Attraverso atti comunicativi che gradualmente modificano i punti di vista di entrambi, cliente e terapeuta arrivano a definire una chiave di lettura, un contenuto focalizzato e un obiettivo da raggiungere (Scilligo 1991)

IL MODELLO DEGLI STATI DELL IO(MODELLO GAB) Stato dell Io: schema uniforme di sensazione e di esperienza direttamente collegato a un corrispondente schema uniforme di comportamento(berne, 1961) coerenti sistemi di pensiero e di sensazioni che si manifestano attraverso corrispondenti modelli di comportamento (Berne, 1964)

IL MODELLO DEGLI STATI DELL IO(MODELLOGAB)

STATI DELL IO E MODELLO STRUTTURALE FREUDIANO A differenza delle entità psichiche freudiane (Super-Io, Io, Es), gli Stati dell Io sono definiti in termini di segni comportamentali osservabili. Non sono generalizzati, ma si riferiscono a persone con specifiche identità (nel G la persone ripropone comportamenti, emozioni, pensieri dei suoigenitori). Ciascun stato dell Io include influenze provenienti dal Super-Io, Io, Es.

AREE DELL ANALISITRANSAZIONALE ANALISI STRUTTURALE Strutturazione psicologica dell uomo: Stati dell Io per comprendere la personalità ANALISI DELLE TRANSAZIONI Transazioni : scambi comunicativi e relazioni (rappresentate tramite diagrammi) ANALISI DEI GIOCHI Blocchi che possono emergere nell interazione tra persone, con conseguenze anche drammatiche. ANALISI DEL COPIONE che cosa accade nel piano di vita delle persone, analizzandolo come vita presente e vita futura influenzate dalla vita passata.

ANALISI STRUTTURALE : contenuto degli Stati dell Io Genitore: insieme di sentimenti, pensieri e modelli di comportamento incorporati dall esterno, uno Stato dell Io interiorizzato attraverso la relazione con gli altri significativi. Definisce, si prende cura, pone limiti, fissa regole, guida, protegge, impone, comanda, insegna, critica e giudica. È costituito da tutte le esperienze che si riferiscono all introiezione di modi di comportarsi, di pensare e di sentire di persone significative. Adulto : insieme autonomo di sentimenti, pensieri, modelli di comportamento che risultano appropriati alla realtà del momento, senza subire interferenze negative dagli stati dell io arcaici o incorporati dall esterno. Raccoglie dati e fatti sullo stato presente, programma, pianifica, prende decisioni, stima la probabilità di riuscita. Risposta diretta qui-e-ora quello che succede intorno, utilizzando tutte le capacità della persona adulta. Emozioni adeguate come modo di affrontare la situazione immediata. Bambino: stato dell Io arcaico. Racchiude le esperienze caratterizzate dall appartenenza al passato, quindi sperimenta nello stesso modo comportamenti, sentimenti e pensieri. Reagisce all ambiente in modo affettivo: arrabbiato, gioioso, spaventato, ribelle, creativo, spontaneo, curioso, fiducioso, allegro, depresso.

ANALISI FUNZIONALE: processo (in che modoutilizziamo gli Stati dell Io) Bambino Adattato BA+: modi produttivi di comportarci adeguandosi alle regole. Facilitano la convivenza civile, risparmiano energia mentale. BA -: riproporre schemi infantili di comportamento non più adatti alla situazione attuale Bambino Libero (Naturale) BL+ : manifestazione libera dei propri bisogni e desideri senza adeguarsi a regole o limiti genitoriali. Comportamenti produttivi e accrescitivi. BL - : per soddisfare le proprie pulsioni non tiene conto delle norme sociali o dell effetto che il proprio comportamento può avere sull altro.

ANALISI FUNZIONALE Genitore Normativo (Critico) GN + : quando le direttive genitoriali mirano autenticamente a proteggere gli altri o promuovere il loro benessere. GN -: normativitàe autorevolezza caratterizzata da autoritarismo e svalutazione dell altro. Genitore Affettivo GA + : si prende cura degli altri da una posizione di autentico rispetto, rispondendo in modo appropriato e accogliente ai bisogni. GA -: dare aiuto da una posizione di superiorità che svaluta l altro. Iperprotettivo, interferisce con la crescita, scoraggia l assunzione di responsabilità.

ANALISI FUNZIONALE Adulto: qualsiasi comportamento che sia in risposta alla situazione qui-e-ora utilizzando tutte le risorse di adulto della persona. A + : quando dà informazioni, risolve i problemi, è in relazione con l altro. A - : quando esclude gli altri stati dell Io.

MODELLO STRUTTURALE DI SECONDO ORDINE Obiettivo: classificare in modo utile i ricordi di esperienze relative a pensieri, emozioni e comportamenti all interno del quadro di riferimento degli stati dell Io (sistema di archiviazione).

MODELLO STRUTTURALE DI SECONDO ORDINE

MODELLO STRUTTURALE DI SECONDO ORDINE STRUTTURA DI SECONDO ORDINE: IL GENITORE(G2) Contenuto del Genitore: insieme delle tracce mnemoniche di pensieri, emozioni, comportamenti genitoriali (introiezioni genitoriali). Genitori e figure genitoriali introiettati, ciascuno col suo stato dell Io G, A, B. La loro identità e il loro numero varia da persona a persona. Il Genitore nel Genitore (G3) : deposito di messaggi che possono essere stati trasmessi per generazioni. Slogan e comandi che il mio genitore ha introiettato dai suoi genitori ( Lo zabaione ti fa diventare forte, lo devi mangiare ogni mattina ). L Adulto nel Genitore (A3): insieme delle affermazioni intorno alla realtà che una persona ha sentito dalle figure presenti nel suo Genitore e ha copiato da queste ( L alcol aumenta la temperatura corporea ). Il Bambino nel Genitore (B3): introiezione della percezione del Bambino nelle figure genitoriali introiettate (es. mia madre metteva il broncio quando voleva qualcosa da me, nel mio G ho un messaggio che dice che posso portare le persone a me sottoposte a fare quello che voglio mettendo il broncio).

MODELLO STRUTTURALE DI SECONDO ORDINE STRUTTURA DI SECONDO ORDINE: L ADULTO (A2) Contenuto dell Adulto: insieme di pensieri, emozioni e comportamenti messi in atto in risposta al qui-e-ora. Insieme delle strategie per l esame di realtà e il problem-solving. Oltre all esame di realtà applicato al mondo esterno, include la valutazione da adulto dei propri stati dell Io Genitore e Bambino.

MODELLO STRUTTURALE DI SECONDO ORDINE STRUTTURA DI SECONDO ORDINE: IL BAMBINO(B2) Contenuto del B: qualsiasi esperienza immagazzinata dall infanzia. Ogni bambino ha delle esigenze e desideri di base (il Bambino), delle fantasie riguardo al modo migliore di vederli esauditi (il Genitore), delle capacità intuitive di problem-solving(l Adulto). Il Genitore nel Bambino (G1) :Genitore magico / Elettrodo (Berne) Forma magica in cui bambini immagazzinano le proprie versioni dei messaggi dei genitori ( Se non dico le preghiere la sera, il diavolo mi porterà via ). Il bambino risponde in modo quasi coatto a queste immagini magiche di ricompensa e punizione. L Adulto nel Bambino (A1) : il Piccolo Professore Capacità intuitive di problem-solving. Insieme di strategie di cui dispone il bambino per risolvere i problemi, che si sviluppano con la crescita. Il Bambino nel Bambino (B1) : Bambino Somatico Ricordi immagazzinati prevalentemente in termini di emozioni corporee

DIAGNOSI 1) DIAGNOSI COMPORTAMENTALE Valutare dal comportamento (parole, tono di voce, gesti, atteggiamenti del corpo, espressioni facciali) in quale stato dell Io si trova la persona. Sebbene ci siano comportamenti tipici dei bambini/genitori in generale, è importante conoscere la persona, poiché gli Stati dell Io si riferiscono alla sua storia peculiare. 2) DIAGNOSI SOCIALE Si basa sull analisi delle risposte che la persona stimola negli altri. Solitamente gli altri si rapportano a me a partire da uno stato dell Io complementare a quello in cui mi trovo. La loro reazione può fungere da verifica del mio stato dell Io. 3) DIAGNOSI STORICA Si interessa sia del processo che del contenuto. Si formula collegando un comportamento o schema di riferimento attuale ad uno del passato messo in atto dai genitori o dalla persona. 4) DIAGNOSI FENOMENOLOGICA Si forma osservando la persona rivivere con piena intensità il momento o l epoca in cui ha originariamente sperimentato una determinata esperienza.

TEORIA ENERGETICA Berne (1961): ci sono tre forme di energia psichica (cfr. carica freudiana): Legata (energia potenziale) Slegata(energia cinetica) \ carica attiva Libera: impiego volontario dell energia / La carica libera può passare rapidamente da uno Stato dell Io all altro. Ciascuno Stato dell Io racchiude all interno dei suoi confini una certa quantità di energia, che in un dato momento può essere non utilizzata (carica legata) o messa in uso (carica slegata). Uno stato dell Io assume il potere esecutivo quando in un dato momento la somma della carica slegata e libera (carica attiva) è maggiore. Lo stato dell Io vissuto come vero Sé sarà quello che in un particolare momento ha la quantità maggiore di carica libera.

PATOLOGIA STRUTTURALE Contaminazione Sovrapposizione dei confini degli stati dell Io. È come se uno stato dell Io invadesse i confini dell altro. Parte del contenuto degli Stati dell Io Bambino/Genitore sono considerati erroneamente contenuto dell Adulto.

Contaminazione dal Genitore Slogan genitoriali erroneamente scambiati per una realtà dell Adulto. Es. il mondo è un posto cattivo ; non ci si può fidare della gente Credenze apprese considerate realtà (pregiudizi). Spia: persona parlando di se stessa usa il tu ( non puoi far vedere agli altri quello che provi ) dal Bambino Pensiero adulto annebbiato da credenze derivanti dall infanzia. Fantasie attivate da emozioni, prese come dati di realtà. es. c è qualcosa in me che non va. Percezioni distorte della realtà, fobie, Idee fisse(ancor più bizzarre se il contenuto della contaminazione deriva dalla prima infanzia, specie se ci sono state esperienze traumatiche) es. io posso uccidere gli altri se solo mi vedono.

Contaminazione doppia Adeguamento ad uno Slogan genitoriale con una credenza da Bambino, entrambi scambiati per realtà. es. non ci si può fidare della gente (G) + non posso mai fidarmi di nessuno (B) Convinzioni superate e distorte che una persona ha su se stessa, sugli altri e sul mondo (Convinzioni di copione).

PATOLOGIA STRUTTURALE Esclusione Irrigidimento dei confini degli stati dell Io. In un dato momento una persona può funzionare solo con uno o due stati dell Io. Berne: una persona sigilla uno/più dei suoi stati dell Io -del Genitore: agisce senza nessuna regola pronta per l uso riguardo al mondo, ma in ogni occasione ne crea nuove. Molto brava nell usare l intuito del Piccolo Professore per cogliere cosa avviene attorno. -dell Adulto : disattiva il potere di esaminare la realtà. Dialogo interno tra Genitore e Bambino pensieri e azioni bizzarre -del Bambino : esclusione ricordi infantili. Persona glaciale e cerebrale

Esclusione Esclusione di due stae dell Io stato dell Io operaevo: Costante/ Esclusore Genitore costante: affronta il mondo attraverso un insieme di regole genitoriali Adulto costante: non sa divertirsi con gli altri. Programmatore, memorizzatore e elaboratore dati (Berne 1961). Bambino costante : immaturo, isterico. Libero sfogo alle proprie emozioni. L esclusione non è mai totale, ma specifica in situazioni particolari.

ANALISI DELLE TRANSAZIONI Transazione: unità fondamentale del discorso sociale (Berne 1964) stimolo transazionale + risposta transazionale Analisi delle transazioni: determinare quale Stato dell Io sia attivo in un dato momento nell esibizione di uno stimolo transazionale da parte di chi agisce, e quale Stato dell Io sia attivo nella risposta fornita da chi reagisce (Berne 1966)

ANALISI DELLE TRANSAZIONI TRANSAZIONI COMPLEMENTARI ( parallele) È quella in cui i vettori transazionale sono paralleli e lo stato dell Io cui ci si rivolge è quello che risponde. Caratteristica della transazione complementare: prevedibilità I regola della comunicazione : finché le transazioni rimangono complementari, la comunicazione può continuare indefinitamente.

TRANSAZIONI COMPLEMENTARI G G G G A stimolo risposta A A A B B B B

ANALISI DELLE TRANSAZIONI TRANSAZIONI INCROCIATE È quella in cui i vettori transazionale non sono paralleli, o nella quale lo stato dell Io cui ci si rivolge non è quello che risponde. A volte è necessario utilizzare il modello funzionale dettagliato (BL-GA, GN-BA) Quando una transazione è incrociata ci sono buone possibilità che la persona che riceve la risposta passi allo stato dell Io cui è stata invitata dall altro (probabile passaggio ad una transazione parallela). II regola della comunicazione : quando una transazione è incrociata si ha un interruzione nella comunicazione e una/entrambe le persone dovrà cambiare stato dell Io affinché la comunicazione possa essere ristabilita.

TRANSAZIONI INCROCIATE G G A stimolo A B B

ANALISI DELLE TRANSAZIONI TRANSAZIONI ULTERIORI Inviati contemporaneamente 2 messaggi: -manifesto (livello sociale) -nascosto (livello psicologico) Duplice : messaggio sociale A-A si sovrappone ad uno scambio psicologico G-B / B-G (meno spesso B-B, G-G) Angolare : stimolo sociale A-A, messaggio segreto A-B III regola della comunicazione : l esito in termini comportamentali di una transazione ulteriore è determinato a livello psicologico e non a quello sociale.

TRANSAZIONI ULTERIORI Stimolo sociale A-A psicologico G-B Reazione A-A Stimolo sociale A-A psicologico G-B Reazione B-G G G G G A A A A B B B B marito moglie marito moglie

ANALISI DELLE TRANSAZIONI Quando si è bloccati in un insieme fastidioso di transazioni c è l opzione di incrociare a partire da uno dei cinque stati funzionali dell Io, utilizzando l Adulto per decidere quale tipo di incrocio ha più probabilità di ottenere con sicurezza e in modo adeguato i risultati desiderati. Karpman (1971): possibilità di scegliere nuovi modi di effettuare transazioni così da interrompere il nostro modo abituale, fastidioso e bloccato di reagire con gli altri.

ANALISI DELLE TRANSAZIONI Lo scopo è cambiare ciò che sta avvenendo e liberarvi in qualsiasi modo possiate farlo. Per ottenere questo dovete far uscire l altro dal suo stato dell Io, o cambiare il vostro stato dell Io, o entrambe le cose (Karpman 1971). Principio generale: quando offriamo uno stimolo transazionale non possiamo obbligare a entrare in quel particolare stato dell Io, ma solo invitare.

Esempi di transazioni Il proprietario del negozio alza lo sguardo nel momento in cui il commesso arriva con un ritardo di dieci minuti. Brontola: ancora una volta in ritardo! Così non va bene! Con aria sottomessa e arrossendo il commesso balbetta: mi dispiace farò in modo che non si ripeta

G G A A B B

Esempi di transazioni Diego (buttandosi nella poltrona): oh, come sono stanco! Vorrei tanto che mi massaggiassi la schiena. Vuoi farlo? Lisa (con tono di voce carezzevole, sorride, apre le braccia): certo che lo farò

GN GA GN GA A A BA BL BA BL

Esempi di transazioni Luca chiede: che ore sono? Paolo diviene rosso in volto e grida: non chiedermi sempre che ora è! Sei di nuovo in ritardo! Che diavolo stai combinando?!

G G A A B B

Esempi di transazioni Marito: che hai fatto della mia camicia? Moglie: l ho messa nel tuo cassetto

Esempi di transazioni Marito (voce dura, tono di voce che cade alla fine della frase; muscoli facciali tesi, sopracciglia inarcate): che hai fatto della mia camicia? Moglie (voce lamentosa, il cui tono sale; stringe le spalle, china la testa in avanti, innalza le sopracciglia): l ho messa nel tuo cassetto

G Sp G A Ss A RS B Rp B

COPIONE Definizioni: Piano di vita inconscio (Berne 1966) Piano di vita che si basa su di una decisione presa durante l infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli avvenimenti successivi, e che culmina in una scelta decisiva (Berne 1972).

COPIONE Piano di vita specifico redatto dal bambino sotto forma di azione drammatica, con un suo netto inizio, punto di mezzo, fine. al di fuori della consapevolezza. diretto verso un tornaconto (scelta decisiva), in base al quale scegliamo i comportamenti. rinforzato dai genitori: le decisioni sono influenzate dai messaggi di copione (verbali e non verbali) inviati dai genitori, sulla base dei quali il bambino forma delle conclusioni su se stesso, gli altri e il mondo giustificato dagli avvenimenti successivi: la realtà è ridefinita per giustificare il copione (lo stato dell Io Bambino percepisce qualsiasi minaccia alla visione del mondo basata sul copione come una minaccia alla gratificazione dei bisogni o della sopravvivenza stessa ).

ORIGINI DELCOPIONE Le decisioni di copione rappresentano la migliore strategia che il bambino ha per sopravvivere in un mondo che spesso sembra ostile se non minaccioso per la sua vita. Negli anni di formazione del copione, il bambino è in una posizione di inferiorità e percepisce i genitori dotati di potere totale, così elabora delle strategie di sopravvivenza per vedere esauditi i suoi bisogni. Le decisioni di copione sono prese sulla base delle emozioni e dell esame di realtà del bambino. In terapia è importante acquisire una comprensione del linguaggio di copione del bambino (cfr. Sprachgefuehl, il senso della lingua).

COPIONE Copione vincitore La persona realizza (in modo agevole, felice, fluido) il suo obiettivo dichiarato ( e di conseguenza rende il mondo migliore, Goulding) Copione perdente La persona non realizza l obiettivo dichiarato. In base alla gravità del tornaconto, classificabili come : -I grado: insuccessi e perdite abbastanza tenui da essere analizzati nella cerchia sociale del soggetto (debole depressione; insuccesso negli esami) -II grado: esiti abbastanza gravi da non essere argomenti accettabili di conversazione nella cerchia (ospedalizzazione per grave depressione; espulsione dalla scuola) - III grado: amartico = catastrofico (morte, gravi ferite, crisi legale) Copione non vincitore (banale) Tirare a campare giorno per giorno, senza grandi rischi

COPIONE Se si chiede cosa farebbe se perdesse un vincitore lo sa ma non lo dice, ha sempre ulteriori opzioni, un perdente non lo sa e sa solo parlare di vincere, punta tutto su un unica opzione, un non vincitore non corre rischi, gioca sul sicuro, talvolta vince e altre perde. La maggior parte dei copioni è una mescolanza di vittorie, non vittorie e sconfitte. Classificazione utile riguardo al passato, mappa valida per i cambiamenti attuali. Non è un affermazione immutabile riguardo al futuro.

COPIONE Qualsiasi copione può essere cambiato. Diventando consapevoli del proprio copione si può cambiare le decisioni perdenti prese in una certa area in decisioni vincitrici. Quando da adulti reagiamo alla realtà riproponendo le strategie che decidemmo di attuare da bambini, siamo nel copione. Possiamo elaborare questa consapevolezza capendo il nostro copione e scoprendo le nostre prime decisioni.

COPIONE Fattori che rendono probabile l entrata nel copione : la situazione qui-e-ora è percepita come fonte di stress scala dello stressstanwoollams(1980): la soglia di stress per l entrata nel copione è soggettiva; lo stress non può costringere ad entrare nel copione. Il movimento nel copione è decisionale, anche se al di fuori della consapevolezza). La consapevolezza del copione può condurre a sopportare maggior stress e a risolvere i problemi diversamente dai comportamenti copionali. ha qualche somiglianza con una situazione di stress dell infanzia (elastico)

ELASTICO Meccanismo attraverso il quale uno stimolo nella situazione attuale suscita una risposta emotiva sproporzionata all evento e proporzionata ad un vissuto antico evocato dallo stimolo. Spesso all estremità dell elastico si trovano genitori/ figure importanti (transfert: nelle nuove relazioni spesso mettiamo una maschera su qualcuno assegnandogli il ruolo di una persona significativa dell infanzia); suoni, odori, particolari ambienti che ricordino situazioni stressanti dell infanzia. Obiettivo analisi: staccare gli elastici attraverso la consapevolezza, così che la persona possa affrontare le situazioni del qui-e-ora con tutte le risorse da adulto che possiede.

COPIONE Segnali di copione(berne, 1972): segnali somatici (profondo sospiro, cambiamento di posizione, tensione di una parte del corpo), che indicano che una persona è entrata nel copione. Quando siamo nel copione ci abbarbichiamo a decisioni infantili, che sembravano il miglior modo per sopravvivere esaudire i nostri bisogni. Il copione offre una soluzione magica per risolvere il problema di fondo rimasto irrisolto fin dall infanzia: come ottenere amore e accettazione incondizionati. Quando da bambini si presero le decisioni di copione, sembrava che l unica alternativa al seguirle sarebbe stata una terribile catastrofe (copione come protezione contro la catastrofe). Berne (1972): il copione è ciò che l individuo, nell infanzia, ha deciso di fare, e il corso della vita è ciò che realmente accade.

MESSAGGI DI COPIONE Messaggi su se stessi, il mondo e gli altri. Trasmessi prevalentemente dai genitori (verbalmente/ non verbalmente/ in modo combinato) Possono essere espressi sotto forma di -comandi: ordini diretti la cui potenza quali messaggi di copione dipende da quanto spesso sono ripetuti e dai segnali non verbali che li accompagnano ( non seccarmi!sbrigati! ) -attribuzioni: messaggi (+/-) su ciò che il bambino è;possono essere trasmesse in modo diretto ( sei stupido, sei brava a leggere ) o indiretto (il bambino sente i genitori parlare di lui ad altri o viene a saperlo da qualcuno). Il bambino dà per scontato che quello che dicono i genitori corrisponde alla realtà. Berne (1961) paragona i messaggi di copione che si accumulano ad una pila di monete. La presenza di monete rovinate (un certo numero se sono appena rovinate, anche una sola se molto rovinata) fa crollare la pila.

MATRICE DEL COPIONE (Steiner 1974) Costituita dai messaggi di copione ricevuti dai tre Stati dell Io dei genitori e immagazzinati nei propri stati dell Io.

MATRICE DEL COPIONE (Steiner 1974) G Controingiunzioni Controingiunzioni G G A Programma Programma A A B Ingiunzioni Ingiunzioni B B PADRE IO MADRE

MATRICE DEL COPIONE (Steiner 1974) CONTRO-INGIUNZIONI: messaggi che hanno origine dagli stati dell Io Genitore dei genitori e sono immagazzinati come parte del contenuto del proprio Genitore. Consistono in comandi su cosa fare / non fare, più alcune definizioni degli altri e del mondo. L insieme delle decisioni prese al bambino per adeguarsi alle contro-ingiunzioni costituisce il controcopione, utilizzato per la maggior parte del tempo in modo positivo, per badare a se stessi e adeguarsi agevolmente al contesto sociale. Tuttavia alcuni messaggi di controcopionevengono utilizzati come parte di un insieme negativo del copione (usare il messaggio lavora sodo per stressarsi fino a provocarsi danni alla salute).

MATRICE DEL COPIONE (Steiner 1974) Ci sono 5 messaggi che svolgono un ruolo speciale nel controcopione: messaggi spinta(il bambino sente una coazione a seguirli, convinto che così sarà OK) Sii perfetto Sii forte Sforzati Cerca di piacere Sbrigati

MATRICE DEL COPIONE (Steiner 1974) PROGRAMMA : modellamento o messaggi ecco come si fa provenienti dall Adulto dei genitori e indirizzati all Adulto del bambino. Es. ecco come contare fino a dieci, allacciarsi le scarpe, fare il purè, nascondere le proprie emozioni. La maggior parte dei messaggi di programma sono utilizzati in modo costruttivo, ma alcuni possono essere negativi (provenienti dall Adulto contaminato del genitore e immagazzinati nell Adulto contaminato del bambino; o provenienti dal Piccolo Professore, A1, del genitore e immagazzinati in A1 del bambino).

MATRICE DEL COPIONE (Steiner 1974) INGIUNZIONI O PERMESSI : inviati dallo stato dell Io Bambino dei genitori e immagazzinati nel contenuto del proprio Bambino. Permesso di esistere (madre che prova piacere dallo scambio fisico di carezze tra il neonato e lei, come le piaceva accarezzare ed essere accarezzata quando era neonata) Ingiunzioni: messaggi negativi provenienti dal Bambino del genitore : non esistere; non avvicinarti. Le decisioni prese in risposta a ingiunzioni e permessi sono le basi principali del nostro copione di vita (copione in senso stretto).

MATRICE DEL COPIONE (Steiner 1974) 12 ingiunzioni (Bob e Mary Goulding) Non essere ( non esistere) Non essere te stesso Non essere un bambino Non crescere Non riuscire Non (non far niente) Non essere importante Non far parte Non entrare in intimità Non star bene (non essere sano di mente) Non pensare Non sentire

Contro-ingiunzione che copre un ingiunzione Es. Per coprire l ingiunzione non esistere usare la controingiunzione lavora sodo e pendere la decisione mista: fintantoché lavorerò sodo è OK per me rimanere vivo (strategia presa dal Piccolo Professore per sopravvivere) Ma questo tipo di copione può avere un esito paradossale e lo stesso insieme elaborato per difendere da un tornaconto amartico finisce col realizzarlo: dopo anni di super-lavoro morire per un attacco di cuore. Il superlavoro gli appare l unico modo per evitare la minaccia di morte. Innanzitutto va depotenziato il messaggio non esistere, una volta ottenuto il permesso di vivere malgrado la maledizione della madre si può passare a ridurre gli impegni lavorativi.

Ingiunzione che copre un altra ingiunzione Es. se si ricevono due ingiunzioni non esistere, non entrare in intimità, quella più leggera può essere utilizzata per depotenziare quella più pesante: è OK continuare a vivere fintantoché non entro in intimità con nessuno. Prima ci si deve liberare dell ingiunzione non esistere per passare a godere della vicinanza degli altri. Mettere un genitore contro l altro Utilizzare l ingiunzione più leggera ( non pensare ) dell altro genitore per sopravvivere: fintantoché faccio finta di essere stupido per papà non dovrò morire per mamma. Nella vita adulta a volte può sembrare disattivare la capacità di pensare. A livello inconsapevole cerca di tenersi vicino il padre per proteggersi dalla letale ingiunzione della madre.

ANTICOPIONE Inversione di un messaggio di copione (Berne 1972). Poiché ha un contenuto di sfida, la persona non è libera, ma si sente obbligata a fare il contrario di ciò che le viene ordinato (ciò che il bambino ribelle decide di fare quando ne ha abbastanza del copione e del contro copione). Una persona può entrare e uscire dall anticopione in diversi momenti della propria vita in risposta a un qualsiasi messaggio di copione. Età tipica dell anticopione: adolescenza.

PROCESSO DEL COPIONE Sei modelli del processo del copione (Berne 1970), ciascuno con il proprio tema che si riferisce al modo in cui la persona vive nel tempo il proprio copione.

IL COPIONE FINCHÉ Non può succedere qualcosa di bello finchénon è finito qualcosa di brutto. non posso divertirmi finché non ho finito il mio lavoro, dopo che sarò andato in pensione potrò viaggiare, la mia ricompensa è nell altro mondo Questo schema viene vissuto sia a breve ( vengo a bere qualcosa con te, ma aspetta finché non ho finito di lavare i piatti ) che lungo termine ( quando i bambini saranno cresciuti avrò tempo per fare tutte le cose che mi piacciono ). Eroe greco Ercole: prima di poter essere innalzato a semidio doveva portare a termine una serie di ardui compiti.

IL COPIONE DOPO Posso divertirmi oggi ma dovrò pagarlo domani. nota alta cerniera nota bassa questa è una grande festa, ma che gran mal di testa avrò domani mattina, dopo che ti sei sposato la vita è un insieme di obblighi, mi piace iniziare la giornata presto e arzillo, ma poi la sera arrivo stanco Damocle: mangiava, bevevo, se la spassava, ma aveva continuamente appesa a un capello una spada. Una volta che l ebbe vista non potèpiù essere felice, ma viveva nel costante timore che cadesse.

IL COPIONE MAI Io non posso mai avere quello che desidero. mi piacerebbe avere un rapporto stabile con una donna, ma non mi riesce mai, vorrei prendermi una laurea, ma ancora non sono maiandato a presentare i documenti i iscrizione. La persona parla spesso del contenuto negativo del copione in modo ripetitivo, come un disco rotto. Tantalo : condannato a stare in eterno in piedi in una vasca piena d acqua, affamato e assetato. Da una parte della vasca c era il cibo, dall altra una brocca d acqua, ma entrambi fuori dalla sua portata. Non si rende conto che potrebbe afferrare sia l acqua che il cibo facendo semplicemente un passo da una o dall altra parte.

IL COPIONE SEMPRE Perché mi succede sempre questo? La persona passa da un lavoro/rapporto/località insoddisfacenti ad un altro. Variante: rimanere nella scelta insoddisfacente originaria invece di passare a una migliore. Tipicamente la persona inizia la frase e poi parte per la tangente. Passa a un altra tangente e la segue e così via. Aracne: molto brava nel ricamo, fu così poco saggia da sfidare in una gara la dea Minerva, la quale, offesa, la mutò in un ragno condannato a tessere una tela per l eternità.

IL COPIONE QUASI Questa volta ce l ho quasi fatta. grazie per il libro, l ho letto tutto meno l ultimo capitolo Taibi Kahler: distingue due tipi di copione quasi : - tipo 1: ci si approssima al traguardo, ma senza raggiungerlo - tipo 2: si raggiunge il traguardo effettivamente, ma senza quasi accorgersene nemmeno si procede subito per una meta ulteriore. Due tipi di frase: iniziare una frase, poi partire per una tangente che porta a termine ( ciò di cui sto per parlarvi oggi è-oh, a proposito, ho degli appunti che poi vi darò ) Sciorinare una serie di cose positive seguite da una sola cosa negativa ( gli alberi sono meravigliosi in autunno, è ancora caldo, c è il sole, ma attenti l aria è fredda.) Sisifo : condannato per l eternità a spingere un grosso masso lungo un pendio. Ogniqualvolta era quasi arrivato in cima perdeva la presa del masso che rotolava di nuovo giù in basso.

IL COPIONE A FINALE APERTO Una volta arrivato a un certo punto nel tempo, non so cosa fare di me dopo. Ha un particolare punto di cerniera dopo il quale le cose cambiano(cfr. copioni finché e dopo ), ma ciò che segue è semplicemente un grande vuoto. Arrivati a dei punti di snodo (pensione, uscita di casa dei figli) non si sa più che fare del proprio tempo. Può essere vissuto sia nel lungo che nel breve termine. Persone che si pongono solo obiettivi a breve termine: una volta realizzati crollano perché non sanno più cosa fare, allora ne fissano un altro. FilemoneeBauci: coppia di anziani che, diversamente dagli altri, accoglieva gli dei che si presentavano loro sotto forma di stranieri stanchi del viaggio. Come ricompensa gli dei allungarono loro la vita trasformandoli in alberi vicini coi rami intrecciati.

PROCESSO DEL COPIONE Tutti esibiamo tutti e sei i tipi di processo del copione, ma la maggior parte di noi ne ha uno predominante. Alcuni combinano due schemi (es. quasi e finché : non posso riposarmi finché non sono arrivata in cima, e non arriverò mai veramente in cima perché c è sempre una cima più alta ; finché e mai : non posso divertirmi finché non ho finito il mio lavoro, ma io non finisco mai il mio lavoro). Sembra che il processo di copione faccia parte del controcopione e venga trasmesso dai genitori ai figli prevalentemente tramite modellamento. Per uscire dal copione, innanzitutto bisogna individuare i propri schemi principali, per liberarsene sotto il controllo dell Adulto. Ogni volta che mettiamo in atto un comportamento contrario al nostro schema di processo, lo indeboliamo per il futuro e avanziamo verso la liberazione dal vecchio copione.

MINICOPIONE Riproduce su un arco di tempo breve il processo dituttoilcopionedivita. Sequenza di comportamenti, emozioni e convinzioni di copione, esibita su un arco temporale che va da pochi secondi a pochi minuti, e che inizia invariabilmente con uno dei comportamenti spinta.

SPINTE SPINTE: sequenze comportamentali che le persone esibiscono uniformemente un attimo prima di entrare in qualsiasi comportamento o emozione di copione (Kahler 1974). Ogni spintaè segnalata da un insieme peculiare di parole, toni di voce, gesti, atteggiamenti ed espressioni facciali. Analisi comportamentale degli stati dell Io circoscritta in tempi più brevi.

Sii perfetto Il modo di parlareinclude (spesso messi tra parentesi) qualificatori che non aggiungono nessuna informazione a ciò che viene detto: come se, probabilmente, possibilmente, certamente, completamente, si potrebbe dire, come abbiamo visto, come ho detto Uso di numeri/ lettre dell alfabeto ( i nostri argomenti di oggi sono: 1 2 ) Toni di voce: spesso sembrano Adulti. Ben modulati, né alti né bassi. Gesti: conta con le dita della mano per accompagnare ciò che dice con lettere e numeri. Massaggiare il mento con la mano nel tradizionale gesto del pensante. Dita a V a mo di tetto. Atteggiamenti del corpo: eretto, uniformemente bilanciato intorno a una linea mediana. Espressioni facciali: occhi guardano in alto e di lato, di solito mentre la persona fa una pausa nel discorso. Bocca leggermente tesa con gli angoli spinti un po fuori.

Cerca di piacere Parole: spesso struttura nota alta- ma- nota bassa (cfr. copione Dopo ) Spesso inserite parole/ frasi interrogative OK? Hmm? Va bene per te? Che tipo? Toni di voce: vocealta, tono stridente, che sale tipicamente alla fine di ogni frase. Gesti: porta le mani in avanti, di solito con le palme in alto. Annuisce col capo. Atteggiamenti del corpo: spalle tirate in su e in avanti. Si china verso l altro. Espressioni facciali: guarda l altro col volto inclinato leggermente in avanti con le sopracciglia alzate. Fronte aggrottata. Bocca simile al riso, ma più tesa. Mostra i denti superiori, e talvolta anche gi inferiori.

Sforzati Parole: uso frequente del verbo cercare che trasmette cercherò di farlo. Altre parole tipiche: difficile, non posso, cosa?, di nuovo, non ti capisco. Segnali interrogativi Uh? Toni di voce: suoni attutiti, strozzati per la tensione dei muscoli della gola. Gesti: mano vicina agli occhi o accanto all orecchio nello sforzo di vedere/sentire qualcosa. Pugni chiusi. Atteggiamenti del corpo: chino in avanti. Mani sulle ginocchia. Posizione curva. Espressioni facciali: sopracciglia aggrottate, linee verticali al di sopra del naso. Contorno occhi solcato da piccole rughe.

Sii forte Parole: termini che trasmettono le mie emozioni e azioni non sono mia responsabilità, ma causate da entità fuori di me ( tu mi fai arrabbiare, mi colpisce l idea.., il suo atteggiamento mi ha costretto a ). parole di distanziamento parlando di se stesso: uno, tu, la gente, esso, questo. Toni di voce: piatto, monotono, di solito basso. Gesti: assenti Atteggiamenti del corpo: chiuso. Braccia incrociate o ripiegate davanti al corpo. Gambe incrociate o con la caviglia appoggiata sul ginocchio. Il corpo trasmette immobilità. Espressioni facciali: volto privo di espressioni e immobile.

Sbrigati Parole: Sbrigati, presto, forza, andiamo, non ho tempo di Tono di voce: staccato, a mitragliatrice. Rapida emissione di parole. Gesti: tamburella con le dita, agita i piedi o il corpo, si dimena nella sedia, guarda spesso l orologio. Atteggiamenti del corpo: impressione generale di movimento agitato. Espressioni facciali: freq. E rapidi cambiamenti nella direzione dello sguardo.

AUTORIZZAZIONI antidoto dei messaggi spinta Spinta Autorizzazione Sii Perfetto Cerca di piacere Sii forte Sforzati Sbrigati Sei abbastanza bravo così come sei Piaci a te stesso Sii aperto ed esprimi i tuoi desideri Fallo Prenditi il tempo necessario

SPINTE Ogni volta che usciamo consapevolmente da un comportamento spinta e lo sostituiamo con un comportamento libero, affermiamo a livello non verbale l autorizzazione corrispondente. Le spinte rispecchiano una posizione di essere OK condizionato. (Messaggio del Genitore : tu sei OK se sei perfetto, cerchi di piacere Posizione del Bambino Adattato: io sono OK fintantoché sono perfetto, piaccio agli altri ) Sono manifestazioni di messaggi di controcopione. Come ogni altra contro-ingiunzione possono assolvere a una funzione difensiva contro le decisioni più pesanti, costituite intorno alle ingiunzioni.

SPINTE Fintantoché posso obbedire al comando di spinta di controcopionesono convinto di non aver bisogno di ascoltare l ingiunzione; ma in situazioni in cui non ho abbastanza energia per mantenermi nella spinta non sono abbastanza perfetto, non piaccio abbastanza agli altri.. tanto da soddisfare il Genitore che ho dentro, devo ascoltare le ingiunzioni. Così esprimerò emozioni negative e riproporrò le prime decisioni prese riguardo all ingiunzione. Esibirò in miniatura (e rafforzerò) il mio copione: minicopione

POSIZIONI DI VITA Convinzioni di base di una persona su di sé e sugli altri, utilizzate per giustificare le proprie decisioni e il proprio comportamento. Ogni gioco, copione e destino si basa su una delle Posizioni fondamentali / esistenziali: atteggiamenti fondamentali che una persona assume circa il valore essenziale che percepisce in sé e negli altri.

POSIZIONI DI VITA IO SONO OK, TU SEIOK : Posizione di successo. Probabilmente Copione vincitore. IO NON SONO OK, TU SEIOK : Posizione suicida/depressiva. Implica denigrazione di sé. Probabilmente storia di vita banale/perdente. Elaborazione del copione intorno al tema dell essere vittimizzato e del perdere di fronte agli altri. IO SONO OK, TU NON SEIOK : Posizione omicida o di arroganza. Implica eliminazione dell altro. Convinzione di dover essere superiore e dover inferiorizzaregli altri per poter realizzare il proprio copione vincitore. Probabile rifiuto degli altri e passaggio alla posizione di grave perdente. IO NON SONO OK, TU NON SEIOK : Posizione suicida di superficialità o futilità. Probabile copione perdente incentrato sul tema di dare e ricevere rifiuto. Posizione del perché no? (perché non suicidarsi/ impazzire?)

OK Corral Ok con me : il fatto di essere OK è questione delle mie convinzioni riguardo a me stessoe delle mieconvinzioni riguardo a te (Franklin Ernst, 1971) Ciascuna delle posizioni infantili si rispecchia nella vita adulta attraverso un tipo particolare di interazione sociale: operazione. Se entriamo in una di queste operazioni senza esserne consapevoli, a partire dal nostro stato dell Io Bambino, tenderemo a creare una giustificazione di copione della corrispondente posizione di vita. Se scegliamo di entrare nell Adulto e utilizzare una qualsiasi operazione con consapevolezza, possiamo invitare gli altri verso l esito che desideriamo.

OK Corral IO SONOOK, TU SEIOK:posizione sana, basata sulla realtà. Affronto la vita e risolvo i problemi, faccio in modo di raggiungere gli esiti vincenti che desidero. Interazione sociale: vado avanti con. IO NON SONOOK, TU SEIOK: tendenza a vivere il copione partendo dalla posizione depressiva di sentirsi inferiore agli altri. Senza rendermene conto sceglierò delle sensazioni negative e dei comportamenti ripetitivi che confermino questa posizione. Interazione sociale: vado via da. IO SONOOK, TU NON SEIOK: copione vissuto prevalentemente dalla posizione difensiva, per cui cercherò di rimanere superiore agi altri. Interazione sociale: mi libero di. IO NON SONOOK, TU NON SEIOK: copione vissuto principalmente a partire dalla posizione di inutilità. Operazione sociale: niente da fare con.

TU- SEI-OK-CON-ME operazione: vado-via- da operazione: vado-avanti-con posizione depressiva posizionesana IO-NON-SONO-OK-CON-ME IO-SONO-OK-CON-ME operazione: niente-da-fare-con operazione: mi-libero-di posizione di inutilità posizione paranoie TU-NON-SEI-OK-CON-ME

Anche se cambiamo continuamente quadrante, ognuno ne ha uno preferito nel quale trascorre la maggior parte del tempo quando è nel copione. La posizione di vita può essere cambiata a seguito di una consapevolezza di copione. Se la persona trascorre la maggior parte del tempo in I-U-il movimento successivo sarà I+ U-, poi I-U+ (poiché spesso I+U-è una difesacontro I-U+ la dolorosa constatazione dell essere in posizione di inferiorità e impotente di fronte ai genitori). Obiettivo finale: passare più tempo possibile in I+U+.

SVALUTAZIONE meccanismo interno che induce le persone a minimizzare o ignorare aspetti di se stessi, degli altri o della situazione reale (Schiff 1975) Entrando nel copione, si giunge a delle conclusioni ignorando qualche informazione sulla realtà qui-e-ora, svalutandodelle opzioni che si hanno da persona adulta e che non si avevano da bambini.

COMPORTAMENTIPASSIVI Una svalutazione di per sé non è osservabile. Comportamenti passiviche indicano l attuazione di una svalutazione: Astensione Invece di usare energia per intraprendere un azione che risolva il problema, la si utilizza per impedirsi di agire. Svalutazione della propria capacità di fare qualsiasi cosa riguardo alla situazione.

Iperadattamento COMPORTAMENTIPASSIVI Adeguarsi a ciò che nel Bambino si credesiano i desideri degli altri, senza verificarli effettivamente con gli altri e senza considerare i propri desideri. La persona si vive come una persona che pensa mentre agisce passivamente, ma il suo pensare deriva da una contaminazione. Accettabilità sociale : l iperadattamento è spesso accarezzato dagli altri. Svalutazione della propria capacità di agire sulla base delle proprie opzioni. Agitazione Svalutazione della propria capacità di agire per risolvere un problema. L energia è diretta sull attività agitata invece che nell azione per risolvere il problema. (es. di comportamenti comuni: mangiarsi le unghie, fumare, torcersi i capelli) La persona non sente che sta pensando.

COMPORTAMENTIPASSIVI Incapacità o violenza La persona rende se stessa incapace di. Svalutando la propria capacità di risolvere il problema, spera nel proprio Bambino che rendendosi auto-incapace qualcun altro si attivi per risolverlo (disturbi psicosomatici, crollo mentale, abuso di sostanze). Violenza: comportamento passivo, poiché non diretto a risolvere il problema. Incapacità : violenza diretta verso l interno. Di solito precedute dall agitazione, durante la quale la persona accumula energia che poi scaricherà in modo distruttivo verso se stessa/gli altri nel disperato tentativo di costringere l ambiente a risolvere il problema in vece sua.

Indizi per individuare le svalutazioni: - comportamenti passivi SVALUTAZIONE - comportamenti spinta (rispondono alla convinzione di copione : io sono OK solo se ) - disturbi del pensiero: (iperdettagliamento / ipergeneralizzazione) - emozioni parassite - giochi - comportamenti derivanti dal triangolo drammatico - indizi verbali ( non riesco a, cercherò di, omissione di una parte della frase) - indizi non verbali (incongruenza tra le parole dette e i segnali non verbali che le accompagnano) - la risata della forca (ridere nel fare un affermazione spiacevole. Si invia all ascoltatore un invito non verbale a rafforzare una delle sue convinzioni di copione. L invito è accettato a livello psicologico se chi ascolta si unisce alla risata della forca).

SVALUTAZIONE La svalutazione può indicare la presenza di -una contaminazione: si considera erroneamente un pensiero Adulto una percezione della realtà distorta da credenze di copione del Genitore o del Bambino -una esclusione : si ignorano alcuni aspetti della realtà, poiché si cancella uno/più degli stati dell Io (escludendo il Bambino si ignorano desideri, emozioni, intuizioni utili per risolvere il Genitore si ignorano regole e definizioni del mondo / il problema l Adulto si svaluta la capacità di valutare e agire) - mancanza di informazione da parte dell Adulto

MATRICE DELLASVALUTAZIONE (Ken Mellor, Eric Sigmund, 1975) Classificazione delle svalutazioni secondo tre criteri: I ) AREE DI SVALUTAZIONE : se stessi gli altri la situazione II ) TIPI DI SVALUTAZIONE: Stimoli (ignorare la percezione che sta succedendo qualcosa) Problemi (ignorare che ciò che sta accadendo pone un problema) Opzioni (eliminare la possibilità che si possa fare qualcosa per risolvere il problema) III ) LIVELLI(MODALITÀ) DI SVALUTAZIONE: Esistenza Importanza Possibilità di cambiamento Capacità personali

MODALITA TIPO ESISTENZA T1 STIMOLI T2 PROBLEMI T3 OPZIONI IMPORTANZA T2 Importanza degli stimoli T3 Importanza dei problemi T4 Importanza delle opzioni POSSIBILITA DI CAMBIAMENTO T3 Possibilità di cambiare T4 Risolvibilità dei problemi T5 Agibilità delle opzioni CAPACITA PERSONALI T4 Capacità di reagire in modo diverso T5 Capacità di risolvere i problemi T6 Capacità di agire sulla base di opzioni

MATRICE DELLASVALUTAZIONE Una svalutazione in qualsiasi casella comporta anche delle svalutazioni nelle caselle al di sotto e alla sua destra. Gerarchia delle svalutazioni: si deve iniziare con l esaminare le svalutazioni nella diagonale più alta. Per individuare l informazione omessa iniziare dall angolo in alto a sinistra della matrice e verificare verso il basso lungo le diagonali.

IL SISTEMA DI RIFERIMENTO Struttura di risposte (connessioni nervose) associate (condizionate) che integra i vari stati dell Io in risposta a stimoli specifici (Schiff 1975) È un filtro della realtà. Fornisce all individuo un insieme globale percettivo, concettuale, affettivo e d azione che è usato per definire se stessi, gli altri e il mondo. Pellicola che circonda gli stati dell Io unendoli. Fornisce degli schemi di riferimento entro i quali integriamo le nostre reazioni provenienti dagli stati dell Io così da esprimere la nostra personalità totale.

IL SISTEMA DI RIFERIMENTO Poiché il sistema di riferimento consiste di definizionidi noi stessi, degli altri e del mondo, il ruolo del Genitore è particolarmente importante nella sua formazione. A seconda dell età in cui abbiamo ricevuto queste definizioni, possono essere immagazzinate nel contenuto del nostro stato dell Io Genitore (G2) o del Genitore nel Bambino (G 1). Tra tutte le definizioni costituenti il sistema di riferimento, il copioneconsiste in tutte le definizioni nel sistema di riferimento che comportano una svalutazione. Infatti entrando nel copione ignoro delle caratteristiche della situazione qui-e-ora che sarebbero rilevati per la soluzione del problema.

RIDEFINIZIONE Distorsione della percezione della realtà in modo da adeguarla al copione. Le decisioni di copione sono effettuate dal bambino perché sembrano il modo migliore di sopravvivere in un mondo ostile. Quando il proprio sistema di riferimento di copione è minacciato ci si difende effettuando una ridefinizione. Essa avviene all interno e la sua manifestazione esterna è costituita dai segnali di svalutazione.

RIDEFINIZIONE Ci sono due transazioni particolari che sono chiara prova verbale della ridefinizione: * transazioni tangenziali :in cui lo stimolo e la risposta si indirizzano verso aspetti differenti o verso lo stesso aspetto da punti di vista differenti. Es. cosa prova? Be, ieri quando ne abbiamo parlato in gruppo ho provato rabbia In situazioni di stress la persona comincia a percepire delle minacce al proprio sistema di riferimento. Lo scopo nascosto di partire per una tangente è distogliere l altro dal tema che costituisce la minaccia. Le persone coinvolte in uno scambio di transazioni tangenziali probabilmente avranno la spiacevole sensazione che la loro conversazione gira in tondo, senza arrivare da nessuna parte. È possibile che non riescano mai a tornare all argomento originario. * transazioni bloccanti : si evita l argomento proposto mostrandosi in disaccordo sulla definizione del problema. Es. che cosa volte da parte nostra per poter concludere l accordo? vuole sapere quello che vogliamo o quello che pensiamo di poter ottenere? È probabile che dopo il blocco le parti inizieranno una dettagliata discussione sulla definizione dell argomento/ la conversazione può arrivare ad un punto fermo.