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Procedura per assistere il Comitato di Sorveglianza (CdS) nei suoi lavori Allegato 28 al Modello Organizzativo e di Funzionamento dell O.I. Napoli a cura della Direzione Generale U.O.A. Attuazione delle Politiche di Coesione Struttura di gestione del PON Metro CCI 2014IT6MOP004 Versione 1.0 del 31.08.17 1

Sommario PREMESSA... 3 1. RELAZIONE DI ATTUAZIONE ANNUALE (RAA)- (Reg. RDC art. 50, art. 110.2(b))... 3 2. INFORMATIVA SULLO STATO DI AVANZAMENTO DEL PON... 4 3. PRINCIPALI INIZIATIVE AVVIATE/IN CORSO NEL 2017 e SPESA SOSTENUTA E PREVISIONI PER IL 2017 E IL 2018... 4 4. SCAMBIO ELETTRONICO DI DATI (REG. RDC ART. 122.3)... 6 5. PROPOSTE DI MODIFICA DEL PON (REG. RDC1 ART. 110.1(E))... 6 6. INFORMATIVA SULL ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE (REG. RDC ART. 110.1(B)) E PROPOSTE DI MODIFICA DEL PIANO DI VALUTAZIONE;... 7 7. INFORMATIVA SULL'ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE (REG. RDC ART. 116.3)... 8 2

PREMESSA In conformità con quanto disposto all art. 47, paragrafo 1 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e dal Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione, il Comitato di Sorveglianza del PON Città Metropolitane è stato istituito, entro tre mesi dalla data di notifica della decisione di approvazione del Programma Operativo, con Determina del Direttore Generale dell Agenzia per la Coesione Territoriale, Amministrazione titolare del PON, conformemente al proprio quadro istituzionale, giuridico e finanziario. La composizione del Comitato di Sorveglianza è conforme a quanto stabilito all art. 48, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 1303/2013, essendo composta da rappresentanti delle Autorità competenti, degli Organismi Intermedi e da rappresentanti dei partner di cui all art. 5 del citato Regolamento. L Autorità di Gestione presenta eventuali proposte di modifica al Programma Operativo e fornisce il supporto necessario all elaborazione di pareri in merito alle stesse e fornisce tutte le informazioni necessarie affinché il Comitato di Sorveglianza valuti l attuazione del PO e i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi come previsto all art. 49, paragrafo 1 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, inclusi i dati finanziari e degli indicatori comuni e specifici del programma raccolti, registrati e conservati utilizzando il sistema informativo del Programma. Pertanto gli Organismi Intermedi hanno la funzione di fornire tali dati ed indicatori, come di seguito specificati. 1. RELAZIONE DI ATTUAZIONE ANNUALE (RAA)- (Reg. RDC art. 50, art. 110.2(b)) Come riportato nell'atto di delega all'art. 5 "Compiti dell'organismo intermedio delegato" par. 2 lett. C, ai fini della compilazione dello schema di Relazione Annuale di Attuazione (RAA) di cui all'allegato V del Reg. (UE) n. 207/2015, l'autorità di Gestione acquisisce dagli organismi intermedi - entro il 15 aprile di ciascun anno i rispettivi contributi e valutazioni in ordine a specifiche sezioni del formulario (pgf. 15 del Manuale delle Procedure). In particolare il contributo fornito dagli organismi intermedi riguarda: per la Parte A, il punto 6 Aspetti che incidono sui risultati del Programma e misure adottate (da compilare per ciascuna Relazione Annuale di Attuazione); per la parte B, limitatamente alle sole relazioni di attuazione dell annualità 2017 e 2019, nonché ai fini della predisposizione della relazione finale di attuazione, i punti: o 11 Valutazione dell attuazione del programma operativo limitatamente alle sezioni pertinenti; o 12.2 Risultati delle misure di informazione e pubblicità dei fondi attuate nel quadro della strategia di comunicazione ; o 14 Informazioni che possono essere aggiunte, a seconda del contenuto e degli obiettivi del programma operativo limitatamente alle sezioni pertinenti; per la parte C, limitatamente alla sola relazione annuale di attuazione del 2019 ed alla relazione finale, i punti: o 16 Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva ; o 17 Aspetti che incidono sui risultati del programma e misure adottate quadro di riferimento dell efficacia dell attuazione. 3

2. INFORMATIVA SULLO STATO DI AVANZAMENTO DEL PON Al fine di rilevare lo stato di avanzamento delle attività connesse all avvio della fase attuativa e, in attesa del completamento del caricamento sul sistema informativo Delfi, gli Organismi Intermedi, compilano e restituiscono alla AdG il quadro riassuntivo degli interventi per i quali è già stato formalizzato l Atto di Ammissione a Finanziamento, utilizzando il seguente schema: A regime, il caricamento sul sistema informativo Delfi consentirà di rilevare lo stato di avanzamento delle attività connesse all avvio della fase attuativa. Tra i progetti avviati tra tutti gli Organismi Intermedi saranno scelti dalla AdG due interventi delle città, da presentare in sede di Comitato di Sorveglianza, come esempi di come si sta muovendo concretamente il programma, che rappresenteranno due best practice. 3. PRINCIPALI INIZIATIVE AVVIATE/IN CORSO NELL ANNO, SPESA SOSTENUTA E PREVISIONI PER L ANNO IN CORSO ED IL SUCCESSIVO Periodicamente l Organismo Intermedio trasmette all AdG un file finalizzato a rilevare: 1) stato di avanzamento procedurale degli interventi inseriti nel Piano Operativo del PON Metro; 2) previsioni di spesa di ciascun intervento inserito nel proprio Piano Operativo. Le informazioni contenute nel file, sono riportate nelle figure seguenti. 4

5

4. SCAMBIO ELETTRONICO DI DATI (REG. RDC ART. 122.3) Gli Organismi Intermedi sono tenuti all utilizzo del sistema informativo DELFI, il cui popolamento, attraverso l inserimento periodico dei dati di progetto, è funzionale al sistema nazionale di monitoraggio. Pertanto il mancato inserimento dei dati ha un impatto elevato a vari livelli: sul performance framework, perché impedisce di fatto la valutazione dei target di avanzamento dei progetti previsti per il 2018; sulla prevenzione antifrode, perché rende impossibile l utilizzo di Aracne, la piattaforma adottata a livello europeo per l analisi dei rischi di gestione delle operazioni cofinanziate; sulla finanza pubblica, relativamente alla trasparenza dei dati e alla disponibilità puntuale delle informazioni assicurata dalla piattaforma Open Coesione. 5. PROPOSTE DI MODIFICA DEL PON (REG. RDC1 ART. 110.1(E)) Il processo di co-progettazione degli interventi, caratterizzato da un confronto costante e proficuo tra Autorità Urbane (AU) e Autorità di Gestione (AdG), ha fatto emergere alcune esigenze specifiche connesse alle realtà territoriali in cui il Programma si inserisce. Tale co-progettazione consente di correggere o integrare alcuni elementi redazionali allo scopo di poter descrivere in modo più puntuale alcuni aspetti di carattere tecnico/operativo connessi al processo di attuazione delle operazioni. 6

Supposizioni inesatte nelle stime effettuate al momento della preparazione del Programma, sono state necessariamente formulate su base parametrica dall Autorità nazionale - che ha curato la predisposizione del programma - in ragione della sua natura peculiare derivante dall applicazione del Regolamento (UE) n. 1301/2013, art. 7 Sviluppo urbano sostenibile e dalla delega alle Autorità Urbane dei compiti relativi alla definizione delle proprie strategie integrate di intervento. La programmazione attuativa, pertanto, si è svolta necessariamente a valle dell approvazione del Programma ed è quindi fisiologico in questa fase procedere alla revisione delle quantificazioni sulla base dei Piani Operativi elaborati dalle Città. Pertanto sono stati sostituiti i valori derivanti dalla programmazione attuativa degli interventi da realizzare rispetto a quantificazioni ipotetiche elaborate a suo tempo sulla base di stime parametriche e soluzioni tecniche e tecnologiche ancora largamente astratte. Le revisioni proposte fanno riferimento alle seguenti fattispecie: - Introduzione di nuovi Indicatori nel Performance Framework per rispettare la condizione della dotazione finanziaria superiore al 50% dell Asse. - Sostituzione di Indicatori di Output con Indicatori di Fase Procedurale. - Riduzione/incremento del valore degli Indicatori di Output dovuta a contrazione/aumento della dotazione finanziaria assegnata all Azione di riferimento. - Riduzione del valore degli Indicatori di Output dovuta al perfezionamento delle stime relative alla quantificazione dei costi unitari di riferimento. 6. INFORMATIVA SULL ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE (REG. RDC ART. 110.1(B)) E PROPOSTE DI MODIFICA DEL PIANO DI VALUTAZIONE; L'Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane deve dare attuazione al Piano di Valutazione del PON Città Metropolitane 2014-2020 approvato dal Comitato di Sorveglianza con procedura scritta il 27 luglio 2016. Coerentemente con il modello di governance previsto dal documento di Piano, l'autorità di Gestione opera attraverso una Struttura tecnica di presidio della valutazione che assicura il coordinamento delle attività di valutazione garantendone un elevato livello qualitativo e una diffusione e discussione dei risultati. Nell'esercizio delle sue funzioni la Struttura tecnica di presidio della valutazione rappresenta il centro di pianificazione, impulso, sorveglianza e snodo delle attività di valutazione, attivando collaborazioni con strutture interne ed esterne all'amministrazione, in una modalità di lavoro che varia in funzione delle esigenze, potendo operare attraverso gruppi di lavoro specifici a composizione variabile in riferimento alle diverse tematiche affrontate dal Programma. Particolare attenzione è rivolta alla collaborazione tra la Struttura tecnica di presidio della Valutazione e gli Organismi Intermedi. Il contributo e la partecipazione delle Città metropolitane all'intero processo valutativo è infatti di grande importanza, perché contribuiscono ad esprimere le esigenze conoscitive/domande di valutazione traendo beneficio dalle ricerche valutative condotte. Con l'obiettivo di meglio formalizzare la partecipazione delle Città metropolitane al disegno e all'implementazione del Piano di Valutazione e delle sue ricerche, l'a*utorità di Gestione ha invitato ogni Organismo Intermedio, con mail del 04/03/2016, a designare un proprio Responsabile della Valutazione. L'insieme di tali Responsabili costituisce la "Rete dei responsabili della Valutazione", che comunica e collabora con la Struttura tecnica di presidio della Valutazione. 7

7. INFORMATIVA SULL'ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE (REG. RDC ART. 116.3) È stata costituita dalla AdG la rete dei referenti della comunicazione presso gli organismi intermedi, ed elaborato il manuale di identità visiva e le regole di applicazione cui le autorità urbane devono adeguarsi. L AdG ha predisposto la piattaforma extranet per l archivio documentale, Metropolis, che assicura il dialogo e la condivisione con le autorità urbane. Sono strumenti attraverso cui l Organismo Intermedio partecipa all attuazione della strategia di comunicazione. 8