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ENTE 1) Ente proponente il progetto: A.N.P.AS. Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze 2) Codice di accreditamento: NZ 01704 3) Albo e classe di iscrizione: Albo nazionale 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO A08 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: AREA DELL INTERVENTO Le associazioni che aderiscono al progetto sono le seguenti: 1. P.A. Croce Azzurra Brugnato 2. P.A. Croce Bianca Beverino 3. P.A. Croce Bianca Portovenere 4. P.A. Croce Bianca Santo Stefano di Magra 5. P.A. Croce d Oro Deivese (Deiva Marina) 6. P.A. Croce Gialla La Spezia 7. P.A. Croce Rosso Bianca Lerici 8. P.A. Croce Verde Arcola 9. P.A. Croce Verde Pignone 10. Pubblica Assistenza Humanitas di Romito Magra 11. Pubblica Assistenza La Misericordia & Olmo di Sarzana 12. Pubblica Assistenza Luni di Ortonovo 13. Pubblica Assistenza di Vezzano Ligure 14. Pubblica Assistenza di Pitelli 1

I comuni nei quali sarà attuato il progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO, appartengono tutti al territorio della Provincia della Spezia e sono i seguenti: Arcola Beverino Brugnato Carrodano Castelnuovo Magra Deiva Marina La Spezia Pitelli Lerici Ortonovo Pignone Rocchetta di Vara Sarzana Sesta Godano Vezzano Ligure L area di attuazione comprende l area urbana spezzina (Comune della Spezia e Pitelli), la piana alluvionale della bassa Val di Magra dove il Magra confluisce con il Vara, fino al torrente Parmignola e al confine toscano (comuni di Vezzano Ligure, Arcola, Santo Stefano di Magra, Sarzana e Castelnuovo Magra), la media Val di Vara (Beverino e Brugnato) e infine la Riviera Spezzina, comprensiva della fascia costiera ad est della città (Lerici) e di quella a Ponente del capoluogo provinciale (Portovenere e Deiva Marina). Il territorio è anche caratterizzato da una zona collinare che delimita a sud ovest il bacino del fiume Magra e che a est confina con la provincia di Massa e la fascia collinare ai piedi delle Alpi Apuane. INFRASTRUTTURE VIARIE Come tutta la Liguria l area è definita da fasce costiere per lunghi tratti molto sottili, percorsa per tutta la sua lunghezza da l A12 che, con le sue due corsie, si blocca per ore se c è un solo incidente, e dall Aurelia, strada provinciale che attraversa continuamente centri urbani dove il traffico si congestiona facilmente anche per la presenza sul litorale di numerose rinomate località turistiche (Deiva, Portovenere, il Golfo dei Poeti) ma anche per la presenza del porto di La Spezia e di importanti aziende medio grandi che alimentano un sostenuto traffico commerciale. Tutta la viabilità della zona viene messa sotto una forte pressione grazie al massiccio afflusso turistico diretto verso uno delle zone più turistiche della Liguria, gettonata in particolare dal turismo straniero. Per questa ragione l afflusso non si interrompe quasi mai durante l anno, in particolare in tutta l area dove insistono le famose Cinque Terre e tutto il Golfo dei Poeti. Inoltre sull area del progetto insiste anche un altra importante infrastruttura autostradale, l A 15 Delle Cisa che è attraversata dalle principali direttrici del traffico turistico e commerciale (interporto di Santo Stefano di Magra) dirette dal Levante Ligure e dalla Toscana nord-occidentale verso l Emilia e la Lombardia. Infine l area urbana della città della Spezia presenta le problematiche tipiche delle aree urbane medio-grandi (alta densità di fabbricati, numerose intersezioni regolate da semafori) e un livello sostenuto di traffico locale anche in considerazione del fatto che la città è attraversata da parte dei flussi turistici diretti verso i poli turistici principali e in particolare verso Lerici e Portovenere che non possiedono collegamenti ferroviari con il capoluogo. Infine il tratto più interno dell Autostrada A12 e della Via Aurelia, che 2

attraversano la zona di valico del Bracco risentono frequentemente di condizioni meteorologiche sfavorevoli durante l autunno e l inverno. La conseguenza di questa situazione viaria è che il traffico è spesso congestionato sulle strade che collegano le varie parti del comprensorio, ostacolando spesso la viabilità per raggiungere i luoghi dell intervento di soccorso o trasporto assistito, allungando così i tempi del servizio, a scapito di quelli che sono in attesa, se non c è più di un equipaggio a disposizione. CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DEL TERRITORIO I dati relativi alla popolazione residente e alla densità abitativa sono riportati nella seguente tabella (dati del 2015). Comune Superficie (Km2) Popolazione (ab.) Densità popolazione (ab./km2) Arcola 16,41 10.634 648,0 Beverino 34,95 2.435 69,7 Borghetto di Vara 27,28 942 34,5 Brugnato 11,97 1.275 106,5 Carrodano 20,97 509 24,3 Castelnuovo Magra 14,93 8.441 565,4 Deiva Marina 14,14 1.418 100,3 La Spezia - Pitelli 51,39 93.990 1.829,0 Lerici 15,86 10.362 653,3 Ortonovo 13,81 8.411 609,1 Pignone 16,21 565 34,9 Portovenere 7,69 3.677 478,2 Rocchetta di Vara 32,26 708 21,9 Santo Stefano di Magra 13,92 9.259 665,2 Sarzana 34,17 21.950 642,4 Sesta Godano 69,39 1.396 20,1 Vezzano Ligure 18,41 7.376 400,7 Totali 413,76 183.348 443,13 Fonte www.comuni-italiani.it) Il dato sulla densità di popolazione di questa area segnala che con 443,13 ab. /Km2 si supera di due volte la media nazionale (il valore medio della densità abitativa in Italia era di 201 ab. /Km2 nel 2015). Si sottolinea anche il fatto che i territori più densamente popolati sono quelli litoranei; la massima densità abitativa si riscontra nel Comune di La Spezia (1829 ab./km2), seguito da quelli di Lerici, Ortonovo, Santo Stefano di Magra e Sarzana. Ma in quelli dove la densità è molto bassa, tipo Carrodano (24,3 ab. /Km2) bisogna considerare che durante la stagione balneare possono decuplicare le loro presenze abitative. Questo vale per tutti i comuni che hanno una vocazione turistica (Brugnato, Deiva Marina, Portovenere, Corrodano, Santo Stefano, in particolare). In questo senso il dato è piuttosto instabile perché condizionato dalla cosiddetta fluttuazione delle popolazione, che, come rilevato, è molto consistente. 3

Dalla tabella successiva si evince che la maggior parte degli utenti dei servizi di emergenza sanitaria e di trasporto assistito rientrano nella fascia d età 65 anni, perché in questa categoria si osserva la maggiore frequenza di patologie acute e croniche; per questo gli anziani sono coloro che, più di frequente, divengono utenti dei servizi di emergenza sanitaria e di trasporto sanitario assistito. Una breve analisi della demografia territoriale può tornare utile per definire l ampiezza dell area di utenza potenziale e ci è fornita dalla seguente tabella con dati riferiti al 2015 Comune N. ab. età > 65 anni % > 65 anni età Età media residenti Indice vecchiaia Indice dipendenza strutturale Arcola 2.737 25,7% 46,8 anni 214,5 60,6 Beverino 626 25,7% 47,3 anni 229,3 58,5 Borghetto di Vara 303 32,2% 50,3 anni 297,1 75,4 Brugnato 369 28,9% 48,5 anni 258,0 67,1 Carrodano 183 36,0% 53,2 anni 469,2 77,4 Castelnuovo Magra 2.303 27,3% 47,2 anni 226,0 64,9 Deiva Marina 473 33,4% 51,5 anni 387,7 72,3 La Spezia - Pitelli 25.309 26,9% 47,2 anni 232,3 63,2 Lerici 3.558 34,3% 51,4 anni 376,1 76,9 Ortonovo 2.066 24,6% 46,4 anni 211,9 56,6 Pignone 173 30,7% 49,7 anni 325,5 51,25 Portovenere 1.194 32,6% 50,9 anni 370,8 70,2 Rocchetta di Vara 255 23,3% 52,8 anni 411,3 81,1 Santo Stefano di Magra 2.159 25,1% 45,3 anni 187,9 55,6 Sarzana 5.516 25,1% 46,6 anni 206,4 59,5 Sesta Godano 546 39,1% 54,4 anni 606,7 83,7 Vezzano Ligure 2.060 27,9% 48,1 anni 253,4 63,8 Totali 49.830 29,34% 48,7 anni 309,65 66,94 Fonte www.comuni-italiani.it) La percentuale di residenti con età uguale o superiore a 65 anni, nell area di attivazione del progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO rappresenta il 27,1% della popolazione complessiva, dato ben superiore alla media nazionale, che non raggiunge il 22% (21,74% nel 2015), contestualmente appare assai elevato anche l indice di dipendenza strutturale (rapporto tra la fascia d età 15/64 e la fascia d età 65 anni moltiplicato per 100) il cui valore è di 66,94 contro una media nazionale di 55,1 (sempre nel 2015). Un ulteriore conferma della forte tendenza all invecchiamento della popolazione ci è fornita dall indice di vecchiaia (rapporto tra popolazione con età compresa tra gli 0 e i 14 anni e fascia di popolazione con età 65 moltiplicato per 100) che raggiunge un valore ben più elevato di quello medio nazionale che nel 2015 è stato pari al 157,7%. L invecchiamento della popolazione ha un importanza fondamentale nel determinare l andamento crescente dei servizi svolti dalle nostre associazioni. Abbiamo stimato al nostro interno che circa il 65% dei servizi di soccorso sanitario riguarda persone comprese nella fascia d età 65 anni, mentre oltre il 70% dei servizi di trasporto assistito è rivolto alla stessa fascia. L incidenza di molte patologie acute e di 4

moltissime affezioni croniche (oggetto sia di interventi di soccorso, sia di interventi di trasporto) è naturalmente molto maggiore nelle persone anziane, basti pensare all incidenza di malattie neurologiche, cardiocircolatorie o neoplastiche tra gli anziani, nonché all elevatissima frequenza di traumi, spesso legati ad incidenti domestici o a cadute accidentali. Inoltre gli anziani che vivono da soli, anche se autosufficienti, sono spesso costretti a rivolgersi al 118 anche in caso di patologie di minima gravità (ad esempio sindromi influenzali, banali infezioni, ecc.). Bisogna infine aggiungere che, per riuscire a controllare le spese sanitarie crescenti, gli enti locali e le strutture della sanità pubblica della nostra zona, e limitrofe, sono da tempo costretti a demandare attività socio-assistenziali quali i trasporti interni ospedalieri al volontariato organizzato. Dato il circostanziato invecchiamento della popolazione spezzina e tenuto conto del fatto che una media del 65% degli interventi di Emergenza sanitaria 118 e del 70% dei servizi di trasporto assistito riguarda persone di età superiore ai 65 anni, per le pubbliche assistenze sedi del progetto è costante da anni la crescita della domanda di servizi, dovuto anche alla popolazione fluttuante che oscilla sensibilmente durante tutto l anno grazie al fatto che oltre al turismo locale si aggiunge moltissimo turismo dall estero per cui le vacanze non sono collocate nel solo periodo estivo. Per tutti costoro è assolutamente necessario garantire una risposta continuativa e adeguata alla domanda di intervento. STRUTTURE SANITARIE DI RIFERIMENTO Sul territorio del progetto sono destinazione principale dei servizi di Emergenza 118 e trasporto socio sanitario assistito: Ospedale Sant Andrea (La Spezia). Ospedale San Bartolomeo (Sarzana) Una parte significativa di servizi di trasporto socio sanitario ha per meta l Ospedale polispecialistico di Carrara, che dista 34 Km dalla Spezia e 17 Km da Sarzana. Sul territorio sono inoltre presenti 9 poli diagnostico convenzionati con l ASL 5 CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA E DELL OFFERTA LA DOMANDA Come si è visto nel capitolo precedente la domanda di servizi che viene rivolta alle Pubbliche Assistenze è in stretta relazione con le problematiche rilevate nell area di intervento del progetto, a cui si aggiungono i dati rilevati dalle nostre sedi rispetto a quantità e qualità delle richieste che arrivano all ANPAS. Abbiamo già citato la predominanza delle richieste da parte delle persone anziane, aggiungiamo che si riscontrano complessivamente i seguenti tassi di aumento della domanda nel biennio 2015/2016: Emergenza sanitaria (sistema di soccorso integrato 118): +8,64% Trasporto assistito ordinario (e trasporto emodializzati): +8,27% 5

L OFFERTA Per definire l offerta delle Pubbliche Assistenze descriviamo in una lista dettagliata prima le caratteristiche del territorio dove si agisce il servizio, poi i numeri degli interventi effettuati. Pubbliche assistenza dell area urbana spezzina La Pubblica Assistenza di Pitelli, di antica fondazione (1897) opera prevalentemente nell omonima frazione del Comune della Spezia e nelle frazioni di Muggiano, San Bartolomeo, Pagliari, Ruffino, Fossamastra, Termo, San Venerio e Melara, fino ai confini tra il Comune della Spezia e le amministrazioni di Lerici (a Sud Est) ed Arcola (a Nord), coordinandosi con le altre associazioni attive nel territorio comunale spezzino ( Pubblica Assistenza della Spezia e comitati locali della Croce Rossa) e con quelle dei limitrofi comuni di Arcola e Vezzano Ligure. Pitelli (che ha una popolazione di circa 1.300 abitanti) pur appartenendo amministrativamente al territorio comunale del capoluogo di provincia è una località che ha mantenuto diverse peculiarità tipiche del piccolo centro sub-urbano, tuttavia è anche inserita in un contesto metropolitano ed industriale (stabilimenti Oto- Melara, Fincantieri di Muggiano, ecc.) e appartiene ad un area dall elevata densità di popolazione (oltre 1800 ab. /Km2). In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla PA di Pitelli. La P.A. Croce Gialla La Spezia è un associazione relativamente giovane, essendo stata costituita nel 2004, da un gruppo di volontari, in gran parte provenienti dalla Pubblica Assistenza della Spezia, intenzionati a rimanere all interno del Movimento nazionale delle Pubbliche assistenze, dopo che i dirigenti della storica associazione spezzina, scegliendo di trasformare quell ente in una società di servizi, ne provocarono di fatto l uscita. La Croce Gialla si è sviluppata rapidamente nel corso di poco più di un decennio, in un territorio dove prevale una grande densità abitativa, interessata da area portuale e grandi aziende, dove quindi la viabilità è spesso intasata dal traffico. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla Croce Gialla La Spezia. Pubbliche Assistenze della Riviera Spezzina La P.A. Croce Rosso Bianca Lerici (fondata nel 1899) opera nell omonimo comune (15,86 Km2 con oltre 10.000 residenti) situato all estremo confine orientale della Liguria, a 14 Km dal centro della Spezia, il territorio comunale si estende nella fascia litoranea orientale del Golfo dei Poeti e lungo il crinale collinare che separa quest ultima dalla bassa valle del fiume Magra, zona a fortissimo afflusso turistico; le frazioni principali sono San Terenzo, Tellaro, Pugliola e Serra. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce Rosso Bianca Lerici. La P.A. Croce Bianca Portovenere (fondata nel 1923) opera prevalentemente nel territorio del comune di Portovenere, famoso centro balneare (comune di 7,69 Km2 con circa 3.900 residenti), posto all estremità occidentale del Golfo dei Poeti, in uno dei comprensori turistici più famosi del Levante Ligure, situato però a breve distanza dalla vasta area urbana ed industriale della Spezia (dal cui centro dista solo 14 Km). L associazione è attiva nell ambito dell emergenza e del soccorso, coordinandosi con le pubbliche assistenze limitrofe del territorio comunale di Portovenere (Croce Bianca Le Grazie) e del contiguo territorio comunale spezzino (Croce Rossa Italiana, delegazione di Fezzano). In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce Bianca Portovenere. 6

La P.A. Croce d Oro Deivese (fondata nel 1963) opera prevalentemente nell ambito del comune di Deiva Marina (superficie 14,14 Km2, popolazione residente di poco superiore alle 1.400 unità). Deiva è un noto centro balneare posto all estremità occidentale del territorio spezzino, alle porte del Golfo del Tigullio, in posizione quasi equidistante dalla Spezia (59 Km) e da Genova (65 Km) trovandosi al confine di entrambi i territorio il suo problema principale è la sua distanza da molti dei principali Ospedali del territorio. Si tratta di un territorio che, rispetto alle altre aree della provincia della Spezia, possiede delle peculiarità specifiche e un forte legame di natura storica ed economica con i comuni di Moneglia, Sestri Levante e Lavagna che appartengono alla Città metropolitana di Genova. Anche da un punto di vista operativo il territorio deivese si distingue da quello degli altri comuni della provincia perché, pur appartenendo per competenza territoriale all ASL 5 Spezzino (per le attività di coordinamento e gestione amministrativa dei servizi) gravita, da un punto di vista operativo anche sulle strutture nosocomiali del Tigullio orientale (Sestri Levante e Lavagna), verso cui sono diretti molti dei servizi di trasporto previsti dal presente progetto. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce d Oro Deivese. Pubbliche assistenze della media e bassa Val di Vara La Pubblica Assistenza di Vezzano Ligure, costituita nel 1908, opera nell omonimo comune della provincia della Spezia, il cui territorio si estende tra le colline che delimitano da sud ovest il bacino del fiume Magra e la piana di fondovalle alla confluenza di Vara e Magra. Il territorio comunale è piuttosto esteso (18,41 Km2), la popolazione residente è di circa 7.300 abitanti. Vezzano Ligure è anche un importante nodo stradale (essendo posto in prossimità dell autostrada A 12) e ferroviario (linee La Spezia/Pisa e La Spezia Parma) nei collegamenti tra Liguria e Toscana e tra Liguria ed Emilia Romagna. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. di Vezzano Ligure. La P.A. Croce Verde Arcola è una delle più antiche associazioni di Pubblica Assistenza della Liguria, essendo stata fondata nel 1897; la Croce Verde attualmente è tra le piccole associazioni più attive dello Spezzino, coordinandosi con gli altri enti del territorio, anche a quelli dei comuni limitrofi. La P.A. Croce Verde Arcola ha sede nel territorio dell omonimo comune (territorio di 16,41 Km2, con oltre 10.000 abitanti), che si estende al margine sud-occidentale della piana del fiume Magra e sulle colline che separano quest area dalla Riviera spezzina, il Comune di Arcola è limitrofo ai territori comunali di Lerici, Sarzana, Vezzano Ligure e La Spezia e si coordina con le altre associazioni presenti in zona nelle attività di trasporto assistito e di soccorso. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce Verde Arcola. La Pubblica Assistenza Humanitas di Romito Magra è stata fondata nel 1914 ed ha sede nell omonima frazione del comune di Arcola, operando su un territorio che comprende la porzione sud-occidentale del bacino del Magra, al confine con i territori di pertinenza della P.A. Croce Verde di Arcola e della P.A. La Misericordia e Olmo di Sarzana; Romito Magra è inoltre il terminale della Strada provinciale n. 331 Di Lerici che collega l uscita autostradale di Sarzana (A12) a Lerici e alla Spezia, l arteria è percorsa nei mesi estivi e nei principali periodi di affluenza turistica da un volume di traffico considerevole ed è contrassegnata da una certa incidentalità. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Humanitas di Romito Magra. 7

La P.A. Croce Bianca Santo Stefano di Magra, opera dal 1981 nell omonimo comune, quarto per numero di abitanti dell intera provincia spezzina, che si trova nel punto di confluenza tra i fiumi Magra e Vara, in prossimità del confine amministrativo con la Toscana. Il territorio comunale di Santo Stefano di Magra presenta un tasso di urbanizzazione elevato (circa il 21% dei 13,92 Km2 di superficie è classificato come Centro urbano ) e una densità di popolazione che supera i 600 ab. /Km2, la zona è anche sede di piccole e medie aziende, costituendo il terzo bacino industriale della provincia dopo quelli del capoluogo e di Sarzana, all interno dei suoi confini è infine inserito il nodo autostradale spezzino. La P.A. Croce Bianca opera sull intero territorio comunale ed è seconda e terza uscita in emergenza nei comuni contigui di Sarzana, Vezzano Ligure e Aulla (MS). In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce Bianca Santo Stefano di Magra. La P.A. Croce Azzurra Brugnato è stata costituita nel 1988 ed ha sede nell omonimo comune della media Val di Vara, 26 Km a Nord Ovest della Spezia, il territorio sul quale l ente è attivo comprende l intero territorio comunale di Brugnato e quello contiguo di Rocchetta Vara, mentre per quanto riguarda gli interventi nei comuni limitrofi si coordina con le associazioni e gli enti con sede nei territori contigui di Carrodano, Borghetto di Vara e Sesta Godano. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce Azzurra Brugnato. La P.A. Croce Bianca Beverino opera dal 1978 sul territorio dell omonimo comune (34,95 Km2 con circa 2.400 residenti) che si sviluppa nel tratto mediano e inferiore della valle del fiume Vara, circa 19 Km a NW della Spezia. Il territorio di competenza della P.A. Croce Bianca comprende le sei frazioni di Beverino Castello, Bracelli, Castiglione Vara, Cavanella Vara, Corvara e Padivarma (sede comunale). Per quanto riguarda gli interventi nei territorio limitrofi la Croce Bianca Beverino si coordina con le pubbliche assistenze vicine (Croce Verde Borghetto Vara, Croce Azzurra Brugnato, Croce Verde Pignone) e con il comitato di Follo della Croce Rossa Italiana. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce Bianca Beverino. La P.a. Croce Verde di Pignone opera sul territorio dell omonimo comune (17,75 km2 con circa 575 abitanti) e facente parte del parco naturale regionale di Montemarcello Magra-Vara, un'area protetta della Regione Liguria, nella provincia della Spezia, e comprende il promontorio del Caprione, il basso corso del fiume Magra e il basso e medio corso del fiume Vara, suo principale affluente. L associazione opera pressochè esclusivamente nel territorio del comune e delle rispettive frazioni di Casale, Catornola, Faggiona, Puin, Villa. In fondo all elenco delle P.A., nella tabella, sono riportati i dati relativi ai servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. Croce Verde Pignone Pubbliche assistenze della piana di Luni e Sarzana La Pubblica Assistenza di Luni di Ortonovo è stata fondata nel 1911 ed attualmente ha sede nel comune di Ortonovo, operando prevalentemente sul territorio di questa amministrazione comunale e in quello del limitrofo comune di Castelnuovo Magra (la superficie complessiva dei due territori è di 28,64 Km2 la popolazione totale delle due amministrazioni è prossima ai 17.000 abitanti). L ambito territoriale è quello della piana litoranea del fiume Magra, al confine con la Provincia di Massa e della fascia collinare ai piedi delle Alpi Apuane, a ridosso del confine amministrativo con la Toscana. La Pubblica Assistenza di Luni si coordina, nello svolgimento dei servizi di emergenza sanitaria e soccorso con gli enti dei comuni limitrofi di Sarzana e Fosdinovo (MS). In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. di Luni. 8

La Pubblica Assistenza La Misericordia & Olmo di Sarzana è la più antica associazione di pubblica assistenza attiva in Liguria, essendo stata costituita nel 1875 grazie all unione della Pubblica assistenza L Olmo e della Misericordia di Sarzana. Il territorio di attività della Pubblica Assistenza La Misericordia & Olmo comprende il comune di Sarzana, che con quasi 22.000 abitanti è il più popoloso della provincia della Spezia dopo il capoluogo; Sarzana ha un territorio comunale mediamente esteso (34,166 Km2) e densamente popolato (oltre 600 ab./km2), è inoltre un centro di primaria importanza dal punto di vista delle comunicazioni stradali e ferroviarie, essendo al centro della rete infrastrutturale che collega la Toscana nord-occidentale e il Levante ligure all Emilia occidentale e alla Lombardia, di conseguenza risente di quei fenomeni di congestionamento del traffico che contraddistinguono i centri maggiori della Liguria costiera e della fascia sublitoranea dell estremo Levante regionale, infine pur non potendo definirsi aspro o montuoso il territorio sarzanese è comunque contraddistinto da una fascia collinare (a nord-est del centro) in cui non mancano problemi di percorribilità stradale, specialmente nei periodi di forti precipitazioni. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti nel 2016 dalla P.A. La Misericordia e Olmo di Sarzana. Dati relativi ai servizi di Emergenza sanitaria e trasporto socio-sanitario sul territorio del progetto Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi ai servizi, oggetto del presente progetto suddivisi per pubblica assistenza, lo scopo è quello di fornire al lettore della presente scheda progetto una quantificazione precisa dell impatto territoriale di questa attività, l anno di riferimento è il 2016 (fonte ANPAS): PUBBLICA ASSISTENZA TRASPORTI PROGRAMMATI TERRITORIALI TRASPORTI PROGRAMMATI OSPEDALIERI TRASPORTI DIALIZZATI TRASPORTI DI EMERGENZA Numero Servizi Km Numero Servizi Km Numero Servizi Km Numero Servizi Km P.A. CROCE VERDE ARCOLA 262 10642 188 6136 812 14471 590 14578 P.A. CROCE BIANCA BEVERINO 72 4418 0 0 293 13185 196 8453 P.A. AZZURRA BRUGNATO 332 26977 254 19677 0 0 594 39455 P.A. LUNI 416 29217 746 31953 2985 111805 1150 30539 P.A. CROCE D'ORO DEIVESE 47 3167 1 59 209 5966 244 13513 P.A. CROCE GIALLA LA SPEZIA 567 25196 618 12449 2343 21491 1969 21727 P.A. CROCE ROSSO-BIANCA LERICI 2147 56225 321 9402 1812 45752 1197 25737 P.A. CROCE VERDE PIGNONE 141 10861 71 8782 0 0 122 8049 P.A. PITELLI 931 30392 846 17197 4012 49741 2712 29977 P.A. CROCE BIANCA PORTOVENERE 116 4023 13 4607 194 5921 288 8079 P.A. HUMANITAS ROMITO MAGRA 290 21465 519 21372 2335 44470 1171 26264 P.A. CROCE BIANCA SANTO STEFANO MAGRA 353 16486 500 37311 2296 51968 1152 31331 P.A. MISERICORDIA ET OLMO SARZANA 707 31380 722 16718 2956 45002 2987 49819 P.A. VEZZANO LIGURE 656 17316 354 14189 1896 51085 760 23024 TOTALE 7037 287765 5153 199852 22143 460857 15132 330545 9

PRESENZA DI SERVIZI ANALOGHI SUL TERRITORIO Oltre ai quattordici enti attuatori del progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO e alle altre pubbliche assistenze ANPAS non coinvolte direttamente nel progetto, sono presenti sul territorio, offrendo analoghi servizi i seguenti enti: Croce Rossa Italiana, comitato di Albiano Magra (frazione del Comune di Aulla, Provincia di Massa, ma territorio afferente all ASL 05 Spezzino ); Croce Rossa Italiana, comitato di Ameglia; Croce Rossa Italiana, comitato locale della Spezia e delegazioni di Fezzano e Muggiano. Croce Rossa Italiana, comitato locale di Levanto; Croce Rossa Italiana, comitato locale di Riccò del Golfo Croce Rossa Italiana, comitato locale di Santo Stefano di Magra; Croce Rossa Italiana, comitato locale di Sesta Godano; Azienda Servizi alla Persona Pubblica Assistenza di La Spezia. PRINCIPALI CRITICITA RILEVATE NELL AREA DELL INTERVENTO Dal monitoraggio interno effettuato dalle sedi locali sono state riscontrate in conclusione le seguenti criticità: è sempre più difficile riuscire ad organizzare la presenza contemporanea di almeno due equipaggi di soccorso (Emergenza sanitaria) nell ambito della stessa turnazione, in particolare nella fascia diurna della mattinata e del primo pomeriggio; ciò comporta che, in caso di chiamate di soccorso contemporanee o ravvicinate per una stessa area di intervento, la centrale 118 debba gestire la seconda chiamata allertando ed inviando il personale di un altra sede, che per quanto vicina, avrà sicuramente tempi di intervento più lunghi. Alcune sedi hanno evidenziato anche un problema di carenza di copertura della prima uscita (Luni e Lerici). Va però aggiunto che le sedi in grado di garantire costantemente la copertura h 24 del servizio di Emergenza sanitaria lo fanno al prezzo di enormi sforzi organizzativi, di gravi sacrifici sostenuti dal personale volontario e in un contesto di forte incertezza circa la possibilità di garantire una piena copertura del servizio anche nell immediato futuro. L impossibilità in talune circostanze nella fascia diurna di evadere complessivamente la richiesta di servizi di trasporto sanitario assistito per la minor disponibilità di personale volontario che risulta condizionata dagli impegni lavorativi e/o di studio. L associazione ha rilevato una diminuzione delle ore di volontariato (diminuzione delle persone o delle ore a disposizione) del 16% negli ultimi dieci anni. Si collegano alle criticità registrate rispetto ai servizi erogati le altre analizzate nella descrizione dell area di intervento: Infrastrutture viarie insufficienti e problematiche e sovrapposizione del traffico ordinario, commerciale e turistico. Densità della popolazione, con alta incidenza degli anziani e della popolazione fluttuante giornaliera o stagionale. 10

Una ulteriore criticità è rappresentata dalla scarsa conoscenza da parte dei cittadini di cosa è necessario fare per allertare correttamente i soccorsi in caso di incidente o malore e quali possano essere i primi gesti di soccorso che un cittadino comune può compiere nell attesa dell arrivo dei mezzi di soccorso. La corretta modalità di attivazione di una chiamata di emergenza e l esecuzione delle manovre di primo soccorso possono rivelarsi vitali per la sopravvivenza del paziente in attesa dell arrivo dei mezzi di soccorso che può essere facilmente ritardata oltre che dalle condizioni orografiche e di viabilità anche dalle condizioni metereologiche presenti al momento della chiamata, soprattutto nella stagioni autunnali ed invernali. ALBERO DEI PROBLEMI Densità popolazione e incidenza anziani + Popolazione fluttuante Infrastrutture viarie problematiche Minore disponibilità personale volontario Traffico congestionato Numero equipaggi potenzialmente non sufficienti per soddisfare la domanda Aumento delle domande di intervento Allungamento e Rallentamento dell intervento Scarsa conoscenza sistema e manovre soccorso Diminuzione tempestività ed efficienza dell intervento socio sanitario DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Sono destinatari del progetto: Gli utenti diretti dei servizi di trasporto sanitario assistito ossia persone affette da patologie temporaneamente o permanentemente invalidanti (invalidità fisica, con capacità deambulatoria assente o fortemente limitata), non in grado di utilizzare i comuni mezzi di trasporto e bisognose di recarsi in strutture sanitarie (in genere pubbliche o convenzionate) per prestazioni diagnostiche. Il numero degli utenti che si possono avvalere di questo servizio nell arco di un anno può essere stimato in circa 17.100 persone. 11

Persone che, colpite da patologie acute (primarie o secondarie) o da eventi traumatici (incidenti stradali, incidenti domestici, infortuni sul lavoro) necessitino immediatamente di un qualificato intervento di soccorso (richiesto al 118 e da esso coordinato) volto a prevenire o ridurre i potenziali danni arrecati dalla patologia in corso o dal trauma subito ed eventualmente a preservare la vita di questi soggetti. Il numero di questi beneficiari è stimato a circa 15.000 unità nell arco di un anno. Sono altresì destinatari del progetto i docenti e gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio parteciperanno agli incontri informativi/formativi sull organizzazione del sistema dell emergenza e ai gesti del primo soccorso. Bisogna invece considerare beneficiari del progetto: Le popolazioni che vivono nelle aree in cui si intende avviare il progetto, che potranno beneficiare di un servizio migliore e più efficiente, pronto a prendersi carico delle loro esigenze Le istituzioni della sanità pubblica, appartenenti al sistema sanitario nazionale e regionale, che potranno, grazie al progetto contare su una migliore organizzazione territoriale dei servizi di Emergenza sanitaria e di trasporto sanitario assistito. 7) Obiettivi del progetto: Il progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO, mette in rete 14 Pubbliche Assistenze delle 26 presenti nell ambito del territorio spezzino, per dare adeguata risposta alle richieste di soccorso sanitario in emergenza e di trasporto sanitario e socio sanitario. ALBERO DEGLI OBIETTIVI Miglioramento tempestività ed efficacia dell intervento socio sanitario Assicurare la continuità del servizio con la presenza contemporanea di più equipaggi Diffusione conoscenza sistema e manovre soccorso Inserimento risorse umane per garantire migliore risposte all aumento della richiesta di servizi Formazione certificata di potenziali volontari Formazione docenti e studenti del territorio su sistema e manovre soccorso 12

OBIETTIVO 1: Presa in carico della maggior domanda di servizi di soccorso e trasporto sanitario e socio sanitario Tramite il progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO si intende implementare la capacità delle sedi locale di progetto di prendere in carico l incremento della domanda sia per quanto concerne i servizi di trasporto sanitario e socio sanitario sia per quanto concerne gli interventi di emergenza ed urgenza loro assegnati dal servizio 118 La Spezia Soccorso.Per questo, soprattutto per assicurare il servizio di emergenza ed urgenza che non può essere preventivamente programmato, è necessario incrementare il numero degli equipaggi disponibili per le diverse tipologie di intervento presso le sedi locali di progetto in particolare nelle fasce diurne. Tale incremento sarà reso possibile dall inserimento dei giovani in servizio civile negli equipaggi che andranno così a sdoppiarsi aumentando la potenzialità di risposta alla crescita del bisogno espresso dalla popolazione del territorio di riferimento. La formazione, in particolare quella specifica, cui i giovani prenderanno parte, oltre prepararli specificatamente alla corretta esecuzione dei propri compiti permetterà loro di conoscere tecniche e manovre di soccorso che potranno, anche dopo il termine del servizio civile, risultare loro utili nella vita quotidiana e nel lavoro, aumentando sul territorio la presenza di cittadini consapevoli formati al corretto allertamento dei soccorsi e all applicazione delle manovre cosiddette salvavita e/o di primo soccorso. Il Grafico seguente pone in evidenza la differenza tra i servizi svolti nell anno 2016 e quelli che si ritiene le associazioni potranno realizzare grazie all apporto dei giovani in servizio civile tenuto conto dell andamento tendenziale di incremento servizi rappresentato nel contesto generale e confermato dai dati tendenziali del primo semestre dell anno 2017. 13

OBIETTIVO 2: Diffusione della conoscenza delle corrette procedure di allertamento dei soccorsi e delle manovre di pronto soccorso Per rispondere a questa criticità le 14 associazioni proponenti il progetto hanno deciso di collaborare alla campagna di sensibilizzazione che viene attuata dal Dipartimento della Salute della Regione Liguria nelle scuole e che mira a diffondere le corrette modalità di attivazione di una chiamata di emergenza e delle manovre di primo soccorso. I giovani del servizio civile, una volta formati alle tecniche del primo soccorso, avranno il ruolo di tutor a supporto dei formatori volontari delle associazioni sedi locali di progetto per lo svolgimento delle attività di simulazione pratica delle manovre di primo soccorso all interno delle scuole. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi FASE PREPARATORIA Appartengono a questa fase tutte le azioni preliminari necessarie alla piena attuazione del progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO. Si dovrà verificare la disponibilità di tutte le risorse strumentali, economiche e umane per fare in modo che i giovani in Servizio civile all avvio del progetto possano inserirsi rapidamente all interno dell ente e svolgere la formazione necessaria al loro conseguente impiego. Occorrerà quindi pianificare puntualmente il percorso di formazione specifica, non appena nota la data di avvio al servizio, con particolare attenzione al modulo C, relativo alla formazione del Soccorritore del sistema 118, che dovrà essere programmato in accordo con U.O.C. "118 La Spezia Soccorso" presso la A.S.L. 5 Spezzina, che ha dato la sua disponibilità ad organizzare il corso per soccorritori, indispensabile per permettere ai giovani che partecipano al progetto di acquisire tale qualifica ai sensi della vigente normativa regionale e poter così progressivamente entrare a far parte degli equipaggi di soccorso. Sarà altresì necessario pianificare accuratamente in ciascuna sede di progetto la collaborazione ed interazione tra OLP e le strutture interne degli enti (Direzioni dei servizi) deputate al coordinamento dei servizi di emergenza e di trasporto sanitario e socio sanitario, per la migliore e più efficace integrazione dei giovani in servizio civile nei diversi ambiti di attività e turni di servizio. Questo insieme di azioni preliminari sarà posto in essere al termine delle selezioni dei candidati e concluso entro il giorno antecedente l avvio del progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO. FASE ATTUATIVA (TRASPORTO SANITARIO E SOCIO SANITARIO) All avvio del servizio e per tutta la prima settimana i giovani, attraverso l OLP e le varie figure di riferimento all interno di ciascuna sede di progetto, prenderanno conoscenza dei diversi ruoli organizzativi ed esecutivi, dei compiti e mansioni loro affidati all interno del progetto, delle modalità di comportamento e di comunicazione. Terminato questo primo periodo di inserimento 14

sarà avviata la prima parte del percorso di formazione specifica; contestualmente all avvio del progetto e della formazione specifica inizierà un periodo di tirocinio di 30 ore, che sarà effettuato sotto la supervisione dell OLP e di persone da lui indicate, utile per acquisire un primo livello di esperienza. In un momento successivo i volontari in Servizio civile dovranno essere inseriti negli equipaggi che si occupano del trasporto sanitario e socio sanitario con il ruolo di accompagnatori. Terminata la prima parte della formazione specifica e verificata a cura dell OLP l acquisizione delle competenze necessarie, i giovani entreranno a far parte degli equipaggi incaricati di svolgere i servizio di trasporto sanitario e socio-sanitario insieme ai volontari e dipendenti delle rispettive sedi locali di progetto. A questo punto saranno definite turnazioni di servizio e organizzato un adeguato turn-over, in modo tale da rendere possibile la presenza in contemporanea di almeno due o più equipaggi (ciascuno formati da 1 volontario in Servizio civile e da almeno 1 volontario/dipendente della sede locale di progetto). All organizzazione delle turnazioni e alla definizione degli equipaggi dovranno provvedere, di concerto, gli OLP e le Direzioni dei servizi di ciascuna sede, che dovranno cercare di favorire la cooperazione attiva tra volontari in servizio civile ed il personale dell associazione, in modo da favorire anche un appropriato interscambio relazionale e di esperienze. L inserimento nei servizi avverrà con la necessaria gradualità ed accompagnato dalla presenza di operatori dell associazione già in possesso di adeguate competenze ed esperienza che collaborando attivamente con i giovani in Servizio civile li faciliteranno nel raggiungere una progressiva e maggiore autonomia nell ambito dello svolgimento di questa tipologia di interventi. Tale fase attuativa sarà contestuale all inizio della formazione specifica e si protrarrà per tutta la durata del progetto. FASE ATTUATIVA (SERVIZIO SOCCORSO TERRITORIALE DI EMERGENZA E URGENZA 118) Per giungere ad assicurare la disponibilità di un maggior numero di equipaggi deputati al servizio di soccorso in grado di rispondere all incremento della domanda sarà necessario completare dapprima le prime 57 ore di formazione specifica (FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL IMPIEGO DEI VOLONTARI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE e MODULO BASE - MODULO PER L EMERGENZA SANITARIA). Terminata questa fase formativa gli OLP di ogni sede locale in accordo con le Direzioni dei servizi inseriranno gradualmente, tenuto altresì conto delle attitudini personali, i giovani volontari in servizio civile all interno delle squadre dei soccorritori preposti allo svolgimento del servizio di emergenza sanitaria (118), dapprima come elementi aggiuntivi e quindi come elementi costitutivi dell equipaggio di soccorso. La formazione dovrà completarsi entro 90 giorni dall avvio del progetto, mentre si stima che l inserimento definitivo possa avvenire entro 60 giorni dal termine della formazione sopra menzionata. Qualora tra i soggetti selezionati per partecipare al progetto siano presenti candidati già in possesso della qualifica di soccorritore regionale del sistema 118 di cui alla D.G.R. 1415/1999, questi, dopo aver svolto le prime 17 ore di formazione specifica (FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL IMPIEGO DEI VOLONTARI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE e MODULO BASE), previa adeguata verifica della concreta esperienza posseduta nella partecipazione ad interventi di soccorso, accertata mediante un periodo di affiancamento agli equipaggi titolari delle associazioni sede di progetto, saranno da subito coinvolti nella composizione degli equipaggi di soccorso. Qualora alcuni non risultassero in possesso di adeguata esperienza, ma solo del titolo di soccorritori, saranno gradualmente inseriti come componenti aggiuntivi dell equipaggio per divenire, solo dopo acquisito la necessaria esperienza, componenti effettivi dell equipaggio di 15

soccorso. Anche coloro che risulteranno già in possesso del titolo di soccorritore del sistema 118 ai sensi della D.G.R. 1415/1999 parteciperanno al modulo formativo C che, nel loro caso, come già avviene per i soccorritori volontari delle associazioni, avrà valenza di re-training. Saranno comunque gli OLP di ogni sede locale e le Direzioni dei servizi a nella consueta ottica di collaborazione ed integrazione a provvedere la valutazione dell idoneità dei singoli, il loro inserimento all interno delle squadre di emergenza sanitaria 118 e quindi la definizione delle turnazioni per la partecipazione al servizio di soccorso territoriale di emergenza ed urgenza 118 da parte dei giovani partecipanti al progetto. L attuazione di questo percorso potrà assicurare una maggiore disponibilità di equipaggi di soccorso, con una conseguente riduzione dei tempi di intervento data dalla potenziale maggior vicinanza di equipaggi disponibili rispetto al luogo dell evento per cui è richiesto il soccorso soprattutto nelle fasce orarie diurne maggiormente critiche caratterizzate da una maggiore richiesta di soccorso e da una contestuale maggiore difficolta ad assicurare la presenza di una o più squadre presso le diverse sedi. FASE ATTUATIVA (CAMPAGNA SENSIBILIZZAZIONE) Per perseguire il secondo obiettivo, quello di diffondere le corrette procedure per l attivazione di una chiamata di emergenza e delle manovre di primo soccorso, i giovani del servizio civile, una volta formati alle tecniche del primo soccorso, avranno il ruolo di tutor a supporto dei formatori volontari delle associazioni sedi locali di progetto per lo svolgimento delle attività di simulazione pratica delle manovre di primo soccorso all interno delle scuole secondarie. ATTIVITA PER LA PRESA IN CARICO DELLA MAGGIOR DOMANDA DI TRASPORTO SANITARIO E SOCIO SANITARIO ATTIVITA Descrizione dell attività Tempi previsti Miglioramento e ampliamento della funzionalità del servizio di Ciascuna sede di progetto, attraverso la propria centrale operativa, presidiata con personale volontario o dipendente, gestisce le procedure per la raccolta delle richieste di trasporto centralino. sanitario e socio sanitario assistito. Al ricevimento della chiamate vengono raccolte le informazioni che consentono di valutare le specifiche condizioni di svolgimento di ciascun servizio, legate in genere allo stato del paziente (parzialmente deambulante, seduto, allettato), al tragitto da percorrere, alla durata della prestazione cui deve sottoporsi, ad eventuali barriere architettoniche, in particolare nel luogo di dimora, che possano ostacolare l esecuzione dell intervento e/o richiedere un maggior numero di operatori e/o di attrezzature specifiche. La centrale operativa in questo modo agisce da tramite tra l utente e una struttura presente in ciascuna sede, denominata direzione dei servizi, che si occupa di programmare l attività e l utilizzo Dopo la prima parte della formazione specifica sarà possibile prevedere per i volontari in servizio civile un graduale inserimento in questa fase, che di fatto diventa operativa fin dalla fine del primo mese di attività del progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO 16

di congrue risorse (equipaggi, mezzi ed attrezzature) per il ciascun servizio di trasporto sanitario o socio sanitario richiesto. Migliorare l operatività del centralino, assicurandone la copertura, in ciascuna sede e nelle diverse fasce orarie (in particolare in quelle diurne) con operatori opportunamente formati, contribuisce ad una migliore e più appropriata programmazione e gestione delle attività e delle risorse umane e tecniche presenti nella sede di progetto. Nelle sedi più grandi in cui si riceve anche una maggior richiesta di servizi assicurare la presenza al centralino contemporaneamente di più operatori permette, oltre che di rispondere con i dovuti tempi alle diverse chiamate, un più funzionale scambio di comunicazioni tra la sede e le squadre di operatori impegnati nel trasporto già presenti sul territorio e che, in rientro da un intervento, possono essere inviate direttamente sull intervento successivo, senza dover transitare necessariamente dalla sede, con una riduzione dei tempi di intervento e quindi di quelli di attesa per il paziente. Tale modalità diventa ancora più necessaria per evadere tutte quelle richieste di servizio non precedentemente prenotate che vengono richieste in modo improvviso pur non ricoprendo il carattere dell emergenza ed urgenza, come ad i trasporti sanitari per dimissione o ricovero di pazienti. Ampliamento della risposta alla richiesta di trasporti in fasce orarie o in periodi dell anno critici, potenziamento degli equipaggi adibiti al trasporto In alcuni giorni e fasce orarie le richieste per servizi di trasporto sanitario e socio sanitario assistito possono essere superiori alle risorse disponibili. Tali momenti coincidono di norma con la fascia oraria compresa tra le 7.00 e le 9.00 e con quella compresa tra le ore 16.00 e le ore 19.00. Non meno del 60% delle richieste di trasporto sanitario e socio sanitario ricadano in queste fasce orarie. Si tratta in genere di trasporti per esami diagnostici, visite mediche terapie riabilitative, i cui utenti son persone non deambulanti (o con limitata capacità deambulatoria); rientrano in questa casistica anche i trasporti di pazienti emodializzati, quelli per terapie cliniche e riabilitative in regime di day-hospital, le dimissioni da reparti ospedalieri e i ricoveri non urgenti (programmati). La presenza di più squadre di operatori addetti allo svolgimento di tali servizi (volontari e/o dipendenti, assieme a volontari in Servizio civile) consentirebbe di contenere i tempi di attesa e quindi l eventualità che si debba in Parallelamente allo svolgimento della formazione specifica sarà possibile prevedere per i volontari in servizio civile un graduale inserimento in questa fase, accompagnati all inizio da volontari esperti, che diventa operativa fin dalla fine del primo mese di attività del progetto UNA RETE ARANCIONE PER LO SPEZZINO 17

taluni casi giungere a rifiutare il trasporto invitando l utente a rivolgersi ad altra associazione che svolge analogo servizio. La direzione dei servizi di ogni sede locale di progetto ha quindi il compito di coordinare l organizzazione dei servizi sopra richiamati tenuto conto delle risorse tecniche (mezzi ed attrezzature) ed umane ( volontari, dipendenti e giovani in servizio civile) di cui può disporre, considerando che questa tipologia di servizio prevede un conducente di ambulanza (o di autoveicolo idoneo) e un numero variabile tra uno e tre accompagnatori che svolgono anche funzioni di assistenza al paziente in itinere oltre che di trasporto mediante le apposite sedie e/o barelle in dotazione ai mezzi. ATTIVITA L INCREMENTO DEGLI EQUIPAGGI DEPUTATI AL SERVIZIO DI SOCCORSO SANITARIO 118 ATTIVITA Descrizione dell attività Tempi previsti Miglioramento e consolidamento dell attività di centralino. Un primo aspetto è rappresentato dal miglioramento delle condizioni di efficienza ed efficacia del centralino operativo (centrale radiotelefonica) deputato alla ricezione delle richieste provenienti dalla centrale operativa 118 Genova Soccorso, cui è affidato il compito di coordinare l intervento. L attività è organizzata garantendo di norma la copertura in orario h24 per ciascuna sede. Dall analisi delle criticità è emerso: 1. il centralino della sede di progetto ha maggiori problemi di copertura oraria in fascia diurna (dalle mattina alle ore 08.00 sino circa alle ore 16.00). Soprattutto nelle sedi più piccole e meno organizzate non è presente un centralinista fisso (dipendente o volontario). La funzione è assolta direttamente dai componenti gli equipaggi di soccorso presenti in sede che ricevono direttamente la chiamata di allertamento dal 118. Quando la squadra di emergenza esce per un intervento la centrale radio-telefonica della sede può, salvo la presenza di una seconda squadra o di volontari presenti in sede, può restare frequentemente incustodita. La presenza dei giovani in servizio civile, oltre che del personale volontario e dipendente dell ente aumenta la probabilità che la centrale operativa sia opportunamente presidiata anche quando la squadra di soccorso esce per l intervento. Dopo l ultimazione del percorso di formazione specifica. L inserimento avverrà con gradualità, tenuto conto anche delle difficoltà legate al tipo di attività e al significativo carico di stress a cui sono sottoposti i soccorritori. 18