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1 ENTE 1) Ente proponente il progetto: A.N.P.AS. Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Albo nazionale 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO A08 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: AREA DELL INTERVENTO Le associazioni che aderiscono al progetto sono le seguenti: 1. P.A. Croce Azzurra Brugnato 2. P.A. Croce Bianca Beverino 3. P.A. Croce Bianca Portovenere 4. P.A. Croce Bianca Santo Stefano di Magra 5. P.A. Croce d Oro Deivese (Deiva Marina) 6. P.A. Croce Gialla La Spezia 7. P.A. Croce Rosso Bianca Lerici 8. P.A. Croce Verde Arcola 9. Pubblica Assistenza Humanitas di Romito Magra 10. Pubblica Assistenza La Misericordia & Olmo di Sarzana 11. Pubblica Assistenza di Castelnuovo Magra e Ortonovo 12. Pubblica Assistenza di Vezzano Ligure 1

2 13. Pubblica Assistenza di Pitelli I comuni nei quali sarà attuato il progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO, appartengono tutti al territorio della Provincia della Spezia e sono i seguenti: Arcola Beverino Brugnato Carrodano Castelnuovo Magra Deiva Marina La Spezia Pitelli Lerici Ortonovo Rocchetta di Vara Sarzana Sesta Godano Vezzano Ligure L area di attuazione comprende l area urbana spezzina (Comune della Spezia e Pitelli), la piana alluvionale della bassa Val di Magra dove il Magra confluisce con il Vara, fino al torrente Parmignola e al confine toscano (comuni di Vezzano Ligure, Arcola, Santo Stefano di Magra, Sarzana e Castelnuovo Magra), la media Val di Vara (Beverino e Brugnato) e infine la Riviera Spezzina, comprensiva della fascia costiera ad est della città (Lerici) e di quella a Ponente del capoluogo provinciale (Portovenere e Deiva Marina). Il territorio è anche caratterizzato da una zona collinare che delimita a sud ovest il bacino del fiume Magra e che a est confina con la provincia di Massa e la fascia collinare ai piedi delle Alpi Apuane. INFRASTRUTTURE VIARIE Come tutta la Liguria l area è definita da fasce costiere per lunghi tratti molto sottili, percorsa per tutta la sua lunghezza da l A12 che, con le sue due corsie, si blocca per ore se c è un solo incidente, e dall Aurelia, strada provinciale che attraversa continuamente centri urbani dove il traffico si congestiona facilmente anche per la presenza sul litorale di numerose rinomate località turistiche (Deiva, Portovenere, il Golfo dei Poeti) ma anche per la presenza del porto di La Spezia e di importanti aziende medio grandi che alimentano un sostenuto traffico commerciale. Tutta la viabilità della zona viene messa sotto una forte pressione grazie al massiccio afflusso turistico diretto verso uno delle zone più turistiche della Liguria, gettonata in particolare dal turismo straniero. Per questa ragione l afflusso non si interrompe quasi mai durante l anno, in particolare in tutta l area dove insistono le famose Cinque Terre e tutto il Golfo dei Poeti. Inoltre sull area del progetto insiste anche un altra importante infrastruttura autostradale, l A 15 Delle Cisa che è attraversata dalle principali direttrici del traffico turistico e commerciale (interporto di Santo Stefano di Magra) dirette dal Levante Ligure e dalla Toscana nord-occidentale verso l Emilia e la Lombardia. Infine l area urbana della città della Spezia presenta le problematiche tipiche delle aree urbane medio-grandi (alta densità di fabbricati, numerose intersezioni regolate da semafori) e un livello sostenuto di traffico locale anche in considerazione del fatto che la città è attraversata da parte dei flussi turistici diretti 2

3 verso i poli turistici principali e in particolare verso Lerici e Portovenere che non possiedono collegamenti ferroviari con il capoluogo. Infine il tratto più interno dell Autostrada A12 e della Via Aurelia, che attraversano la zona di valico del Bracco risentono frequentemente di condizioni meteorologiche sfavorevoli durante l autunno e l inverno. La conseguenza di questa situazione viaria è che il traffico è spesso congestionato sulle strade che collegano le varie parti del comprensorio, ostacolando spesso la viabilità per raggiungere i luoghi dell intervento di soccorso o trasporto assistito, allungando così i tempi del servizio, a scapito di quelli che sono in attesa, se non c è più di un equipaggio a disposizione. CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DEL TERRITORIO I dati relativi alla popolazione residente e alla densità abitativa sono riportati nella seguente tabella (dati del 2015). Comune Superficie (Km2) Popolazione (ab.) Densità popolazione (ab./km2) Arcola 16, ,0 Beverino 34, ,7 Borghetto di Vara 27, ,5 Brugnato 11, ,5 Carrodano 20, ,3 Castelnuovo Magra 14, ,4 Deiva Marina 14, ,3 La Spezia - Pitelli 51, ,0 Lerici 15, ,3 Ortonovo 13, ,1 Portovenere 7, ,2 Rocchetta di Vara 32, ,9 Santo Stefano di Magra 13, ,2 Sarzana 34, ,4 Sesta Godano 69, ,1 Vezzano Ligure 18, ,7 Totali 397, ,2 Fonte Il dato sulla densità di popolazione di questa area segnala che con 441,2 ab. /Km2 si supera di due volte la media nazionale (il valore medio della densità abitativa in Italia era di 201 ab. /Km2 nel 2015). Si sottolinea anche il fatto che i territori più densamente popolati sono quelli litoranei; la massima densità abitativa si riscontra nel Comune di La Spezia (1829 ab./km2), seguito da quelli di Lerici, Ortonovo, Santo Stefano di Magra e Sarzana. Ma in quelli dove la densità è molto bassa, tipo Carrodano (24,3 ab. /Km2) bisogna considerare che durante la stagione balneare possono decuplicare le loro presenze abitative. Questo vale per tutti i comuni che hanno una vocazione turistica (Brugnato, Deiva Marina, Portovenere, Corrodano, Santo Stefano, in particolare). In questo senso il dato è piuttosto instabile perché condizionato dalla cosiddetta fluttuazione delle popolazione, che, come rilevato, è molto consistente. 3

4 Dalla tabella successiva si evince che la maggior parte degli utenti dei servizi di emergenza sanitaria e di trasporto assistito rientrano nella fascia d età 65 anni, perché in questa categoria si osserva la maggiore frequenza di patologie acute e croniche; per questo gli anziani sono coloro che, più di frequente, divengono utenti dei servizi di emergenza sanitaria e di trasporto sanitario assistito. Una breve analisi della demografia territoriale può tornare utile per definire l ampiezza dell area di utenza potenziale e ci è fornita dalla seguente tabella con dati riferiti al 2015 Comune N. ab. età > 65 anni % > 65 anni età Età media residenti Indice vecchiaia Indice dipendenza strutturale Arcola ,7% 46,8 anni 214,5 60,6 Beverino ,7% 47,3 anni 229,3 58,5 Borghetto di Vara ,2% 50,3 anni 297,1 75,4 Brugnato ,9% 48,5 anni 258,0 67,1 Carrodano ,0% 53,2 anni 469,2 77,4 Castelnuovo Magra ,3% 47,2 anni 226,0 64,9 Deiva Marina ,4% 51,5 anni 387,7 72,3 La Spezia - Pitelli ,9% 47,2 anni 232,3 63,2 Lerici ,3% 51,4 anni 376,1 76,9 Ortonovo ,6% 46,4 anni 211,9 56,6 Portovenere ,6% 50,9 anni 370,8 70,2 Rocchetta di Vara ,3% 52,8 anni 411,3 81,1 Santo Stefano di Magra ,1% 45,3 anni 187,9 55,6 Sarzana ,1% 46,6 anni 206,4 59,5 Sesta Godano ,1% 54,4 anni 606,7 83,7 Vezzano Ligure ,9% 48,1 anni 253,4 63,8 Totali ,1% 47,7 anni 240,1 64,2 Fonte La percentuale di residenti con età uguale o superiore a 65 anni, nell area di attivazione del progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO rappresenta il 27,1% della popolazione complessiva, dato ben superiore alla media nazionale, che non raggiunge il 22% (21,74% nel 2015), contestualmente appare assai elevato anche l indice di dipendenza strutturale (rapporto tra la fascia d età 15/64 e la fascia d età 65 anni moltiplicato per 100) il cui valore è di 64,2 contro una media nazionale di 55,1 (sempre nel 2015). Un ulteriore conferma della forte tendenza all invecchiamento della popolazione ci è fornita dall indice di vecchiaia (rapporto tra popolazione con età compresa tra gli 0 e i 14 anni e fascia di popolazione con età 65 moltiplicato per 100) che raggiunge un valore del 240%, ben più elevato di quello medio nazionale che nel 2015 è stato pari al 157,7%. L invecchiamento della popolazione ha un importanza fondamentale nel determinare l andamento crescente dei servizi svolti dalle nostre associazioni. Abbiamo stimato al nostro interno che circa il 65% dei servizi di soccorso sanitario riguarda persone comprese nella fascia d età 65 anni, mentre oltre il 70% 4

5 dei servizi di trasporto assistito è rivolto alla stessa fascia. L incidenza di molte patologie acute e di moltissime affezioni croniche (oggetto sia di interventi di soccorso, sia di interventi di trasporto) è naturalmente molto maggiore nelle persone anziane, basti pensare all incidenza di malattie neurologiche, cardiocircolatorie o neoplastiche tra gli anziani, nonché all elevatissima frequenza di traumi, spesso legati ad incidenti domestici o a cadute accidentali. Inoltre gli anziani che vivono da soli, anche se autosufficienti, sono spesso costretti a rivolgersi al 118 anche in caso di patologie di minima gravità (ad esempio sindromi influenzali, banali infezioni, ecc.). Bisogna infine aggiungere che, per riuscire a controllare le spese sanitarie crescenti, gli enti locali e le strutture della sanità pubblica della nostra zona, e limitrofe, sono da tempo costretti a demandare attività socio-assistenziali quali i trasporti interni ospedalieri al volontariato organizzato. Dato il circostanziato invecchiamento della popolazione spezzina e tenuto conto del fatto che una media del 65% degli interventi di Emergenza sanitaria 118 e del 70% dei servizi di trasporto assistito riguarda persone di età superiore ai 65 anni, per le pubbliche assistenze sedi del progetto KRIZ 2017 è costante da anni la crescita della domanda di servizi, dovuto anche alla popolazione fluttuante che oscilla sensibilmente durante tutto l anno grazie al fatto che oltre al turismo locale si aggiunge moltissimo turismo dall estero per cui le vacanze non sono collocate nel solo periodo estivo. Per tutti costoro è assolutamente necessario garantire una risposta continuativa e adeguata alla domanda di intervento. STRUTTURE SANITARIE DI RIFERIMENTO Sul territorio del progetto sono destinazione principale dei servizi di Emergenza 118 e trasporto socio sanitario assistito: Ospedale Sant Andrea (La Spezia). Ospedale San Bartolomeo (Sarzana) Una parte significativa di servizi di trasporto socio sanitario ha per meta l Ospedale polispecialistico di Carrara, che dista 34 Km dalla Spezia e 17 Km da Sarzana. Sul territorio sono inoltre presenti 9 poli diagnostico convenzionati con l ASL 5 CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA E DELL OFFERTA LA DOMANDA Come si è visto nel capitolo precedente la domanda di servizi che viene rivolta alle Pubbliche Assistenze è in stretta relazione con le problematiche rilevate nell area di intervento del progetto, a cui si aggiungono i dati rilevati dalle nostre sedi rispetto a quantità e qualità delle richieste che arrivano all ANPAS. Abbiamo già citato la predominanza delle richieste da parte delle persone anziane, aggiungiamo che si riscontrano complessivamente i seguenti tassi di aumento della domanda nel triennio 2013/2015: 5

6 Emergenza sanitaria (sistema di soccorso integrato 118): +2,41% Trasporto assistito ordinario (e trasporto emodializzati): +3,16% L OFFERTA Per definire l offerta delle Pubbliche Assistenze descriviamo in una lista dettagliata prima le caratteristiche del territorio dove si agisce il servizio, poi i numeri degli interventi effettuati. Pubbliche assistenza dell area urbana spezzina La Pubblica Assistenza di Pitelli, di antica fondazione (1897) opera prevalentemente nell omonima frazione del Comune della Spezia e nelle frazioni di Muggiano, San Bartolomeo, Pagliari, Ruffino, Fossamastra, Termo, San Venerio e Melara, fino ai confini tra il Comune della Spezia e le amministrazioni di Lerici (a Sud Est) ed Arcola (a Nord), coordinandosi con le altre associazioni attive nel territorio comunale spezzino ( Pubblica Assistenza della Spezia e comitati locali della Croce Rossa) e con quelle dei limitrofi comuni di Arcola e Vezzano Ligure. Pitelli (che ha una popolazione di circa abitanti) pur appartenendo amministrativamente al territorio comunale del capoluogo di provincia è una località che ha mantenuto diverse peculiarità tipiche del piccolo centro sub-urbano, tuttavia è anche inserita in un contesto metropolitano ed industriale (stabilimenti Oto- Melara, Fincantieri di Muggiano, ecc.) e appartiene ad un area dall elevata densità di popolazione (oltre 1800 ab. /Km2). In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla PA di Pitelli nel corso del La P.A. Croce Gialla La Spezia è un associazione relativamente giovane, essendo stata costituita nel 2004, da un gruppo di volontari, in gran parte provenienti dalla Pubblica Assistenza della Spezia, intenzionati a rimanere all interno del Movimento nazionale delle Pubbliche assistenze, dopo che i dirigenti della storica associazione spezzina, scegliendo di trasformare quell ente in una società di servizi, ne provocarono di fatto l uscita. La Croce Gialla. Si è sviluppata rapidamente nel corso di poco più di un decennio, in un territorio dove prevale una grande densità abitativa, interessata da area portuale e grandi aziende, dove quindi la viabilità è spesso intasata dal traffico. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla Croce Gialla La Spezia nel corso del Pubbliche assistenze della bassa Val di Vara e della piana di Sarzana La Pubblica Assistenza di Vezzano Ligure, costituita nel 1908, opera nell omonimo comune della provincia della Spezia, il cui territorio si estende tra le colline che delimitano da sud ovest il bacino del fiume Magra e la piana di fondovalle alla confluenza di Vara e Magra. Il territorio comunale è piuttosto esteso (18,41 Km2), la popolazione residente è di circa abitanti. Vezzano Ligure è anche un importante nodo stradale (essendo posto in prossimità dell autostrada A 12) e ferroviario (linee La Spezia/Pisa e La Spezia Parma) nei collegamenti tra Liguria e Toscana e tra Liguria ed Emilia Romagna. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. di Vezzano Ligure nel

7 La P.A. Croce Verde Arcola è una delle più antiche associazioni di Pubblica Assistenza della Liguria, essendo stata fondata nel 1897; la Croce Verde attualmente è tra le piccole associazioni più attive dello Spezzino, coordinandosi con gli altri enti del territorio, anche a quelli dei comuni limitrofi. La P.A. Croce Verde Arcola ha sede nel territorio dell omonimo comune (territorio di 16,41 Km2, con oltre abitanti), che si estende al margine sud-occidentale della piana del fiume Magra e sulle colline che separano quest area dalla Riviera spezzina, il Comune di Arcola è limitrofo ai territori comunali di Lerici, Sarzana, Vezzano Ligure e La Spezia e si coordina con le altre associazioni presenti in zona nelle attività di trasporto assistito e di soccorso. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Croce Verde Arcola. La Pubblica Assistenza Humanitas di Romito Magra è stata fondata nel 1914 ed ha sede nell omonima frazione del comune di Arcola, operando su un territorio che comprende la porzione sud-occidentale del bacino del Magra, al confine con i territori di pertinenza della P.A. Croce Verde di Arcola e della P.A. La Misericordia e Olmo di Sarzana; Romito Magra è inoltre il terminale della Strada provinciale n. 331 Di Lerici che collega l uscita autostradale di Sarzana (A12) a Lerici e alla Spezia, l arteria è percorsa nei mesi estivi e nei principali periodi di affluenza turistica da un volume di traffico considerevole ed è contrassegnata da una certa incidentalità. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Humanitas di Romito Magra. La Pubblica Assistenza di Luni, è stata fondata nel 1911 ed attualmente ha sede comune di Ortonovo, operando prevalentemente sul territorio di questa amministrazione comunale e in quello del limitrofo comune di Castelnuovo Magra (la superficie complessiva dei due territori è di 28,64 Km2 la popolazione totale delle due amministrazioni è prossima ai abitanti). L ambito territoriale è quello della piana litoranea del fiume Magra, al confine con la Provincia di Massa e della fascia collinare ai piedi delle Alpi Apuane, a ridosso del confine amministrativo con la Toscana. La Pubblica Assistenza di Castelnuovo Magra e Ortonovo si coordina, nello svolgimento dei servizi di emergenza sanitaria e soccorso con gli enti dei comuni limitrofi di Sarzana e Fosdinovo (MS). In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. di Luni. La P.A. Croce Bianca Santo Stefano di Magra, opera dal 1981 nell omonimo comune, quarto per numero di abitanti dell intera provincia spezzina, che si trova nel punto di confluenza tra i fiumi Magra e Vara, in prossimità del confine amministrativo con la Toscana. Il territorio comunale di Santo Stefano di Magra presenta un tasso di urbanizzazione elevato (circa il 21% dei 13,92 Km2 di superficie è classificato come Centro urbano ) e una densità di popolazione che supera i 600 ab. /Km2, la zona è anche sede di piccole e medie aziende, costituendo il terzo bacino industriale della provincia dopo quelli del capoluogo e di Sarzana, all interno dei suoi confini è infine inserito il nodo autostradale spezzino. La P.A. Croce Bianca opera sull intero territorio comunale ed è seconda e terza uscita in emergenza nei comuni contigui di Sarzana, Vezzano Ligure e Aulla (MS). In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Croce Bianca Santo Stefano di Magra. La Pubblica Assistenza La Misericordia & Olmo di Sarzana è la più antica associazione di pubblica assistenza attiva in Liguria, essendo stata costituita nel 1875 grazie all unione della Pubblica assistenza L Olmo e della Misericordia di Sarzana. Il territorio di attività della Pubblica Assistenza La Misericordia & Olmo comprende il comune di Sarzana, che con quasi abitanti è il più popoloso della provincia della Spezia dopo il capoluogo; Sarzana ha un territorio comunale mediamente esteso (34,166 Km2) e densamente popolato (oltre 600 ab./km2), è inoltre un centro di primaria importanza dal punto di vista 7

8 delle comunicazioni stradali e ferroviarie, essendo al centro della rete infrastrutturale che collega la Toscana nord-occidentale e il Levante ligure all Emilia occidentale e alla Lombardia, di conseguenza risente di quei fenomeni di congestionamento del traffico che contraddistinguono i centri maggiori della Liguria costiera e della fascia sublitoranea dell estremo Levante regionale, infine pur non potendo definirsi aspro o montuoso il territorio sarzanese è comunque contraddistinto da una fascia collinare (a nord-est del centro) in cui non mancano problemi di percorribilità stradale, specialmente nei periodi di forti precipitazioni. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. La Misericordia e Olmo di Sarzana. Pubbliche Assistenze della media Val di Vara La P.A. Croce Azzurra Brugnato è stata costituita nel 1988 ed ha sede nell omonimo comune della media Val di Vara, 26 Km a Nord Ovest della Spezia, il territorio sul quale l ente è attivo comprende l intero territorio comunale di Brugnato e quello contiguo di Rocchetta Vara, mentre per quanto riguarda gli interventi nei comuni limitrofi si coordina con le associazioni e gli enti con sede nei territori contigui di Carrodano, Borghetto di Vara e Sesta Godano. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Croce Azzurra Brugnato. La P.A. Croce Bianca Beverino opera dal 1978 sul territorio dell omonimo comune (34,95 Km2 con circa residenti) che si sviluppa nel tratto mediano e inferiore della valle del fiume Vara, circa 19 Km a NW della Spezia. Il territorio di competenza della P.A. Croce Bianca comprende le sei frazioni di Beverino Castello, Bracelli, Castiglione Vara, Cavanella Vara, Corvara e Padivarma (sede comunale). Per quanto riguarda gli interventi nei territorio limitrofi la Croce Bianca Beverino si coordina con le pubbliche assistenze vicine (Croce Verde Borghetto Vara, Croce Azzurra Brugnato, Croce Verde Pignone) e con il comitato di Follo della Croce Rossa Italiana. Nel corso del 2015 la Croce Azzurra ha svolto i servizi riportati nella tabella sottostante. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Croce Bianca Beverino. Pubbliche Assistenze della Riviera Spezzina La P.A. Croce Rosso Bianca Lerici (fondata nel 1899) opera nell omonimo comune (15,86 Km2 con oltre residenti) situato all estremo confine orientale della Liguria, a 14 Km dal centro della Spezia, il territorio comunale si estende nella fascia litoranea orientale del Golfo dei Poeti e lungo il crinale collinare che separa quest ultima dalla bassa valle del fiume Magra, zona a fortissimo afflusso turistico; le frazioni principali sono San Terenzo, Tellaro, Pugliola e Serra. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Croce Rosso Bianca Lerici. La P.A. Croce Bianca Portovenere (fondata nel 1923) opera prevalentemente nel territorio del comune di Portovenere, famoso centro balneare (comune di 7,69 Km2 con circa residenti), posto all estremità occidentale del Golfo dei Poeti, in uno dei comprensori turistici più famosi del Levante Ligure, situato però a breve distanza dalla vasta area urbana ed industriale della Spezia (dal cui centro dista solo 14 Km). L associazione è attiva nell ambito dell emergenza e del soccorso, coordinandosi con le pubbliche assistenze limitrofe del territorio comunale di Portovenere (Croce Bianca Le Grazie) e del contiguo territorio comunale spezzino (Croce Rossa Italiana, delegazione di Fezzano). In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Croce Bianca Portovenere. 8

9 La P.A. Croce d Oro Deivese (fondata nel 1963) opera prevalentemente nell ambito del comune di Deiva Marina (superficie 14,14 Km2, popolazione residente di poco superiore alle unità). Deiva è un noto centro balneare posto all estremità occidentale del territorio spezzino, alle porte del Golfo del Tigullio, in posizione quasi equidistante dalla Spezia (59 Km) e da Genova (65 Km) trovandosi al confine di entrambi i territorio il suo problema principale è la sua distanza da molti dei principali Ospedali del territorio. Si tratta di un territorio che, rispetto alle altre aree della provincia della Spezia, possiede delle peculiarità specifiche e un forte legame di natura storica ed economica con i comuni di Moneglia, Sestri Levante e Lavagna che appartengono alla Città metropolitana di Genova. Anche da un punto di vista operativo il territorio deivese si distingue da quello degli altri comuni della provincia perché, pur appartenendo per competenza territoriale all ASL 5 Spezzino (per le attività di coordinamento e gestione amministrativa dei servizi) gravita, da un punto di vista operativo anche sulle strutture nosocomiali del Tigullio orientale (Sestri Levante e Lavagna), verso cui sono diretti molti dei servizi di trasporto previsti dal presente progetto. In fondo all elenco delle PA vedasi la tabella con i servizi di emergenza e trasporto sanitario svolti dalla P.A. Croce d Oro Deivese. Dati relativi ai servizi di Emergenza sanitaria e trasporto socio-sanitario sul territorio del progetto KRIZ 2017 Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi ai servizi, oggetto del presente progetto suddivisi per pubblica assistenza, lo scopo è quello di fornire al lettore della presente scheda progetto una quantificazione precisa dell impatto territoriale di questa attività, l anno di riferimento è il 2015 (fonte ANPAS): PUBBLICA ASSISTENZA TRASPORTI PROGRAMMATI TERRITORIALI TRASPORTI PROGRAMMATI OSPEDALIERI TRASPORTI DIALIZZATI TRASPORTI DI EMERGENZA Numero Servizi Km Numero Servizi Km Numero Servizi Km Numero Servizi Km P.A. CROCE VERDE ARCOLA P.A. CROCE BIANCA BEVERINO P.A. AZZURRA BRUGNATO P.A. LUNI P.A. CROCE D'ORO DEIVESE P.A. CROCE GIALLA LA SPEZIA P.A. CROCE ROSSO-BIANCA LERICI P.A. PITELLI P.A. CROCE BIANCA PORTOVENERE P.A. HUMANITAS ROMITO MAGRA P.A. CROCE BIANCA SANTO STEFANO MAGRA P.A. MISERICORDIA ET OLMO P.A. VEZZANO LIGURE TOTALE

10 Totale servizi di trasporto assistito svolti sul territorio del progetto: Totale servizi di Emergenza sanitaria 118: CRITICITA DELL OFFERTA: LA SCOPERTURA DELLE TURNAZIONI Il problema centrale del progetto si registra nella difficoltà che le varie sedi, in modo diverso, hanno di rispondere ai servizi richiesti con equivalenti servizi erogati, dati che le nostre sedi raccolgono costantemente come monitoraggio permanente allo scopo di rendere più efficiente il servizio ai cittadini. Di seguito sono esplicitati i dati relativi alla scopertura in prima uscita nell ambito del servizio di Emergenza sanitaria 118, e a seguire quelli relativi ai trasporti assistiti nel corso del Sede locale di progetto Scopertura turni Emergenza in ore e n interventi non gestiti Arcola 32 ore scopertura (4 servizi non gestiti) Beverino 305 ore scopertura (22 servizi non gestiti) Brugnato 49 ore scopertura (2 servizi non gestiti) Castelnuovo Magra (Luni) 568 ore scopertura (111 servizi non gestiti) Deiva Marina 80 ore scopertura (3 servizi non gestiti) La Spezia (P.A. Croce Gialla) 60 ore di scopertura (15 servizi non gestiti) Lerici 277 ore scopertura (63 servizi non gestiti) Pitelli 40 ore scopertura (11 servizi non gestiti) Portovenere 271 ore scopertura (44 servizi non gestiti) Romito Magra 39 ore scopertura (5 servizi non gestiti) Santo Stefano di Magra 33 ore scopertura (4 servizi non gestiti) Sarzana 22 ore scopertura (7 servizi non gestiti) Vezzano Ligure 60 ore scopertura (9 servizi non gestiti) Sede locale di progetto n trasporti assistiti inevasi Arcola 13 Beverino 4 Brugnato 5 Castelnuovo Magra (Luni) 90 Deiva Marina 13 La Spezia (P.A. Croce Gialla) 39 Lerici 87 Pitelli 64 Portovenere 7 Romito Magra 21 Santo Stefano di Magra 8 Sarzana 36 Vezzano Ligure 44 Si precisa che naturalmente se una sede non può rispondere immediatamente ad una richiesta di soccorso si trasferisce la domanda alla Pubblica Assistenza più vicina all incidente, la stessa cosa vale per i trasporti inevasi; quindi si risponde a tutte le richieste. Il problema è il ritardo nella tempestività, l allungamento dei tempi di intervento che possono costare gravi disagi agli utenti. 10

11 Detto questo si nota dalle tabelle che tutte le sedi, chi più chi meno, presentano uno scoperto nelle turnazioni. Nella prima tabella infine si sottolinea il fatto che le ore non coperte da turni di servizio non corrisponde al numero di interventi non gestiti: in certe zone meno popolate la scopertura, in certi orari, normalmente non impatta con una perdita nella gestione degli interventi, in zone più trafficate invece la mancanza di copertura crea quasi certamente un buco nel servizio. PRESENZA DI SERVIZI ANALOGHI SUL TERRITORIO Oltre ai tredici enti attuatori del progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO e alle altre pubbliche assistenze ANPAS non coinvolte direttamente nel progetto, sono presenti sul territorio, offrendo analoghi servizi i seguenti enti: Croce Rossa Italiana, comitato di Albiano Magra (frazione del Comune di Aulla, Provincia di Massa, ma territorio afferente all ASL 05 Spezzino ); Croce Rossa Italiana, comitato di Ameglia; Croce Rossa Italiana, comitato locale della Spezia e delegazioni di Fezzano e Muggiano. Croce Rossa Italiana, comitato locale di Levanto; Croce Rossa Italiana, comitato locale di Riccò del Golfo Croce Rossa Italiana, comitato locale di Santo Stefano di Magra; Croce Rossa Italiana, comitato locale di Sesta Godano. PRINCIPALI CRITICITA RILEVATE NELL AREA DELL INTERVENTO Dal monitoraggio interno effettuato dalle sedi locali sono state riscontrate in conclusione le seguenti criticità: è sempre più difficile riuscire ad organizzare la presenza contemporanea di almeno due equipaggi di soccorso (Emergenza sanitaria) nell ambito della stessa turnazione, in particolare nella fascia diurna della mattinata e del primo pomeriggio; ciò comporta che, in caso di chiamate di soccorso contemporanee o ravvicinate per una stessa area di intervento, la centrale 118 debba gestire la seconda chiamata allertando ed inviando il personale di un altra sede, che per quanto vicina, avrà sicuramente tempi di intervento più lunghi. Alcune sedi hanno evidenziato anche un problema di carenza di copertura della prima uscita (Luni e Lerici). Va però aggiunto che le sedi in grado di garantire costantemente la copertura h 24 del servizio di Emergenza sanitaria lo fanno al prezzo di enormi sforzi organizzativi, di gravi sacrifici sostenuti dal personale volontario e in un contesto di forte incertezza circa la possibilità di garantire una piena copertura del servizio anche nell immediato futuro. L impossibilità in talune circostanze nella fascia diurna di evadere complessivamente la richiesta di servizi di trasporto sanitario assistito per la minor disponibilità di personale volontario che risulta condizionata dagli impegni lavorativi e/o di studio. L associazione ha rilevato una diminuzione delle ore di volontariato (diminuzione delle persone o delle ore a disposizione) del 16% negli ultimi dieci anni. Si collegano alle criticità registrate rispetto ai servizi erogati le altre analizzate nella descrizione dell area di intervento: 11

12 Infrastrutture viarie insufficienti e problematiche e sovrapposizione del traffico ordinario, commerciale e turistico. Densità della popolazione, con alta incidenza degli anziani e della popolazione fluttuante giornaliera o stagionale. Una ulteriore criticità è rappresentata dalla scarsa conoscenza da parte dei cittadini di cosa è necessario fare per allertare correttamente i soccorsi in caso di incidente o malore e quali possano essere i primi gesti di soccorso che un cittadino comune può compiere nell attesa dell arrivo dei mezzi di soccorso. La corretta modalità di attivazione di una chiamata di emergenza e l esecuzione delle manovre di primo soccorso possono rivelarsi vitali per la sopravvivenza del paziente in attesa dell arrivo dei mezzi di soccorso che può essere facilmente ritardata oltre che dalle condizioni orografiche e di viabilità anche dalle condizioni metereologiche presenti al momento della chiamata, soprattutto nella stagioni autunnali ed invernali. ALBERO DEI PROBLEMI Densità popolazione e incidenza anziani + Popolazione fluttuante Infrastrutture viarie problematiche Minore disponibilità personale volontario Traffico congestionato Rischio scopertura dei turni Aumento delle domande di intervento Allungamento e Rallentamento dell intervento Scarsa conoscenza sistema e manovre soccorso Diminuzione tempestività ed efficienza dell intervento socio sanitario 12

13 DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Sono destinatari del progetto: Gli utenti diretti dei servizi di trasporto sanitario assistito ossia persone affette da patologie temporaneamente o permanentemente invalidanti (invalidità fisica, con capacità deambulatoria assente o fortemente limitata), non in grado di utilizzare i comuni mezzi di trasporto e bisognose di recarsi in strutture sanitarie (in genere pubbliche o convenzionate) per prestazioni diagnostiche. Il numero degli utenti che si possono avvalere di questo servizio nell arco di un anno può essere stimato in circa persone. Persone che, colpite da patologie acute (primarie o secondarie) o da eventi traumatici (incidenti stradali, incidenti domestici, infortuni sul lavoro) necessitino immediatamente di un qualificato intervento di soccorso (richiesto al 118 e da esso coordinato) volto a prevenire o ridurre i potenziali danni arrecati dalla patologia in corso o dal trauma subito ed eventualmente a preservare la vita di questi soggetti. Il numero di questi beneficiari è stimato a circa unità nell arco di un anno. Sono altresì destinatari del progetto i docenti e gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio parteciperanno agli incontri informativi/formativi sull organizzazione del sistema dell emergenza e ai gesti del primo soccorso. Tramite il progetto è ipotizzabile coinvolgere circa destinatari. Bisogna invece considerare beneficiari del progetto: Le popolazioni che vivono nelle aree in cui si intende avviare il progetto, che potranno beneficiare di un servizio migliore e più efficiente, pronto a prendersi carico delle loro esigenze Le istituzioni della sanità pubblica, appartenenti al sistema sanitario nazionale e regionale, che potranno, grazie al progetto JANUA 2017 contare su una migliore organizzazione territoriale dei servizi di Emergenza sanitaria e di trasporto sanitario assistito. 7) Obiettivi del progetto: Il progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO, mette in rete 13 Pubbliche Assistenze delle 25 presenti nell ambito del territorio spezzino, per dare adeguata risposta alle richieste di soccorso sanitario in emergenza e di assistenza e trasporto di pazienti. La scelta del nome KRIZ si deve al fatto che in lingua esperanto significa Emergenza. 13

14 ALBERO DEGLI OBIETTIVI Miglioramento tempestività ed efficacia dell intervento socio sanitario Copertura totale dei turni: continuità del Diffusione conoscenza sistema e manovre Inserimento risorse umane per coprire delle turnazioni Formazione certificata di potenziali volontari Formazione docenti e studenti del territorio su sistema e manovre soccorso L obiettivo primario di KRIZ 2017 è quello di intervenire sulle scoperture in prima uscita. Per prima uscita si intende la possibilità che l associazione contattata (la meno distante dal luogo dell emergenza) sia subito disponibile per effettuare l intervento di soccorso, l elenco delle associazioni in ordine di vicinanza al luogo di un determinato intervento di emergenza è conservato presso la centrale operativa del 118. La situazione attuale non è omogenea e vi sono enti che hanno maggiore difficoltà a coprire tutte le turnazioni, mentre altri meno. L obiettivo del progetto è quello di contribuire alla risoluzione di questa problematica, cercando ove possibile di superarla del tutto, mentre, laddove la situazione attuale è più grave (Luni e Lerici) ci si prefigge di raggiungere una forte riduzione di tale scopertura. Sull altro fronte si intende favorire una maggiore consapevolezza e conoscenza da parte della popolazione su come comportarsi in caso di emergenza socio sanitaria per compensare i ritardi dell intervento di soccorso quando capita. OBIETTIVO 1: copertura o riduzione della scopertura delle turnazioni, continuità del servizio Sede locale di progetto n trasporti assistiti Obiettivo riduzione dell inevaso inevasi (2015) Arcola 13 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario 14

15 Beverino 4 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Brugnato 5 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Luni 90 Ridurre l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Deiva Marina 13 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario La Spezia (P.A. Croce Gialla) 39 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Lerici 87 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Pitelli 64 Ridurre l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Portovenere 7 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Romito Magra 21 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Santo Stefano di Magra 8 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Sarzana 36 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Vezzano Ligure 44 Eliminare l inevaso- rispondere in modo efficace alla richiesta di trasporto assistito socio-sanitario Sede locale di progetto Scopertura turni 118 in ore e n interventi non gestiti (2015) Arcola 32 ore scopertura (4 servizi non gestiti) Beverino 305 ore scopertura (22 servizi non gestiti) Brugnato 49 ore scopertura (2 servizi non gestiti) Castelnuovo Magra (Luni) 568 ore scopertura (111 servizi non gestiti) Deiva Marina 80 ore scopertura (3 servizi non gestiti) La Spezia (P.A. Croce Gialla) 60 ore di scopertura (15 servizi non gestiti) Obiettivo riduzione scopertura turni Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Ridurre la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Ridurre la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza

16 Lerici 277 ore scopertura (63 servizi non gestiti) Pitelli 40 ore scopertura (11 servizi non gestiti) Portovenere 271 ore scopertura (44 servizi non gestiti) Romito Magra 39 ore scopertura (5 servizi non gestiti) Santo Stefano di Magra 33 ore scopertura (4 servizi non gestiti) Sarzana 22 ore scopertura (7 servizi non gestiti) Vezzano Ligure 60 ore scopertura (9 servizi non gestiti) Ridurre la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Ridurre la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 Eliminare la scopertura gestire la totalità dei servizi di Emergenza 118 OBIETTIVO 2: Diffusione della conoscenza del sistema e delle manovre di pronto soccorso Per rispondere a questa criticità le 13 associazioni proponenti il progetto hanno deciso di collaborare alla campagna di sensibilizzazione che viene attuata dal Dipartimento della Salute della Regione Liguria nelle scuole e che mira a diffondere le corrette modalità di attivazione di una chiamata di emergenza e delle manovre di primo soccorso. I giovani del servizio civile, una volta formati alle tecniche del primo soccorso, avranno il ruolo di tutor a supporto dei formatori volontari delle associazioni sedi locali di progetto per lo svolgimento delle attività di simulazione pratica delle manovre di primo soccorso all interno delle scuole. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi FASE PREPARATORIA Fanno parte di questa fase tutte le azioni che devono preparare la fase attuativa del progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO. In primo luogo bisogna verificare la disponibilità di tutte le risorse strumentali, economiche e umane per poter fare in modo che i giovani in Servizio civile, una volta che il progetto è avviato possano inserirsi rapidamente all interno dell ente e prendere parte alla formazione. Inoltre, poiché l attivazione del progetto avverrà sicuramente diversi mesi dopo la sua presentazione occorrerà comprendere come la situazione relativa alle attività di Emergenza sanitaria e di trasporto sanitario assistito possa essere cambiata. Le associazioni di volontariato sono enti estremamente dinamici e le pubbliche assistenze non fanno eccezione a questa regola. Fatta questa verifica preliminare occorrerà prendere accordi organizzativi con la centrale del 118 La Spezia Soccorso, che ha dato la sua disponibilità ad organizzare un corso per soccorritori, 16

17 indispensabile per poter effettuare attività di Emergenza all interno del progetto. Definita questa fase e stabiliti gli accordi organizzativi con l U.O. 118 sarà necessario individuare delle persone che supportino l OLP negli aspetti gestionali relativi al progetto, poiché per quanto possa impegnarsi, la complessità organizzativa dei nostri enti è tale da rendere necessaria la collaborazione tra gli operatori locali di progetto e le strutture (Direzioni dei servizi) che all interno delle nostre associazioni si occupano del coordinamento e della gestione dell Emergenza sanitaria (e delle relative turnazioni) e del trasporto sanitario assistito. Questa insieme di azioni preliminari va posto in essere subito dopo le selezioni dei candidati e terminato entro il giorno che precederà l avvio del progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO. FASE ATTUATIVA (TRASPORTO ASSISTITO) Per ridurre la domanda inevasa di servizi di trasporto assistito, uno degli obiettivi primari, si intende agire secondo questo schema: la prima settimana di servizio avrà lo scopo di avvicinare i giovani all ente, portandoli a conoscenza di ruoli organizzativi ed esecutivi, operatività legate allo svolgimento dei compiti previsti dal progetto, delle modalità di comportamento e di comunicazione in sede. Subito dopo, terminato il periodo di inserimento che coinciderà con la prima settimana di servizio sarà necessario avviare la prima parte del percorso di formazione specifica; contestualmente all avvio del progetto e della formazione specifica inizierà un periodo di tirocinio di 30 ore, che sarà effettuato sotto la supervisione dell OLP e di persone da lui indicate e utile per acquisire un primo livello di esperienza. In un momento successivo i volontari in Servizio civile dovranno essere inseriti negli equipaggi che si occupano del trasporto assistito, con il ruolo di accompagnatori. Occorrerà poi definire le turnazioni e organizzare un numero adeguato di turn-over, in modo tale da rendere possibile la compresenza di almeno due equipaggi (ciascuno formati da 1 volontario in Servizio civile e da almeno 1 volontario/dipendente della sede locale). All organizzazione delle turnazioni e alla definizione degli equipaggi dovranno provvedere, di concerto, gli OLP e le Direzioni dei servizi di ciascuna sede, che dovranno cercare di favorire la cooperazione attiva tra volontari in servizio civile e personale associativo, in modo che ci possa essere un buon interscambio relazionale e di esperienze, l inserimento nei servizi di accompagnamento avverrà quindi con la necessaria gradualità. Successivamente, al termine della prima parte della formazione specifica, i giovani in Servizio civile potranno operare in maggiore e progressiva autonomia nell ambito del trasporto assistito, tale fase attuativa sarà contestuale all inizio della formazione specifica e terminerà con il progetto stesso. FASE ATTUATIVA (EMERGENZA 118) Per perseguire l obiettivo di ridurre la scopertura nelle turnazioni 118 ci si propone di agire in questo modo: svolgere le prime 32 ore di formazione specifica (FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL IMPIEGO DEI VOLONTARI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE e MODULO BASE) a cui farà immediatamente seguito la formazione specifica organizzata dall U.O. 118 La Spezia Soccorso (MODULO PER L EMERGENZA SANITARIA) della durata di ore 40, per un totale complessivo di ore 72. Questa fase, dovrà completarsi entro 90 giorni dall avvio del progetto con il completamento della formazione specifica. Come è stato previsto per il trasporto assistito, saranno gli OLP di ogni sede locale e le Direzioni dei servizi a provvedere all inserimento dei volontari in Servizio civile all interno delle squadre di emergenza sanitaria 118. Direzione dei servizi e OLP si 17

18 occuperanno, sempre nella consueta ottica di collaborazione, della definizione delle turnazioni di emergenza. Qualora tra i soggetti selezionati per partecipare al progetto siano presenti candidati già in possesso della qualifica di soccorritore regionale del sistema 118 di cui alla D.G.R. 1415/1999, sarà invece attuato un diverso percorso di formazione specifica che prevede un re-training e approfondimento delle competenze acquisite (MODULO AVANZATO) sempre per complessive 72 ore di formazione specifica, che saranno attuate nei primi 90 giorni dall avvio del progetto. Come nei casi già sopra descritti saranno comunque gli OLP di ogni sede locale e le Direzioni dei servizi a provvedere all inserimento dei volontari in Servizio civile all interno delle squadre di emergenza sanitaria 118. Direzione dei servizi e OLP si occuperanno, sempre nella consueta ottica di collaborazione, della definizione delle turnazioni di emergenza. L attuazione di questo percorso si ritiene possa efficacemente migliorare la risposta (in termini di tempo e copertura del servizio) e far sì che in ogni sede siano sempre presenti almeno due squadre di soccorritori, in particolar modo nelle fasce orarie diurne, che sono anche quelle in cui è più alta l incidenza di turni non coperti e la domanda di soccorso. FASE ATTUATIVA (CAMPAGNA SENSIBILIZZAZIONE) Per perseguire il secondo obiettivo, quello di diffondere le corrette modalità di attivazione di una chiamata di emergenza e delle manovre di primo soccorso, i giovani del servizio civile, una volta formati alle tecniche del primo soccorso, avranno il ruolo di tutor a supporto dei formatori volontari delle associazioni sedi locali di progetto per lo svolgimento delle attività di simulazione pratica delle manovre di primo soccorso all interno delle scuole primarie e secondarie. Ad ogni tutor nell ambito dell incontro/lezione sarà assegnato un numero massimo di destinatari cui far provare le manovre di primo soccorso pari a sei unità. Durante le prove, dopo una prima dimostrazione pratica, i tutor avranno il compito di correggere gli eventuali errori nello svolgimento delle manovre di primo soccorso precedentemente illustrate dagli istruttori. Gli istruttori saranno comunque presenti anche durante la fase delle prove pratiche e supervisioneranno sia l attività dei destinatari sia quella dei tutor. ATTIVITA PER LA RIDUZIONE DELLA DOMANDA INEVASA DI TRASPORTO ASSISTITO ATTIVITA Descrizione dell attività Tempi previsti Miglioramento e ampliamento della funzionalità del servizio di centralino. Ciascuna sede di progetto, attraverso la propria autonoma centrale operativa, gestita con personale volontario o dipendente, attiva i protocolli di intervento finalizzati alla raccolta delle richieste di trasporto assistito, esaminando le loro specifiche caratteristiche attuative, legate in genere alle condizioni del paziente (paziente seduto, paziente allettato, ecc.), alla lunghezza del tragitto, alla durata prevista (inclusi gli eventuali tempi di attesa). La centrale operativa fa da Dopo la prima parte della formazione specifica sarà possibile prevedere per i volontari in servizio civile un graduale inserimento in questa fase, che di fatto diventa operativa fin dalla fine del primo mese di attività del progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO 18

19 tramite a una struttura (direzione dei servizi) presente in ciascuna sede, che si occupa di attivare gli equipaggi per il trasporto assistito e di programmare la loro attività, in modo tale che le diverse caratteristiche del singolo trasporto (ad esempio il numero di operatori necessari a gestirlo) siano adeguate per le caratteristiche dell intervento. Risulta quindi necessario migliorare l operatività del centralino stesso, garantendone una buona e continua copertura del servizio in tutte le sedi, permettendo l impegno contemporaneo di più centralinisti laddove la domanda sia maggiore con lo scopo di favorire un funzionale scambio di comunicazioni tra il centralino e le squadre di operatori impegnati nel trasporto. Ciò diventa ancora più necessario nel momento in cui tra i servizi di trasporto assistito sono compresi quelli di dimissione o ricovero (non urgente) di pazienti ospedalizzati. Ampliamento della risposta alla richiesta di trasporti in fasce orarie o in periodi dell anno critici, potenziamento degli equipaggi adibiti al trasporto In alcune fasce orarie la risposta alla domanda di servizi di trasporto assistito può essere critica, tali periodi coincidono in generale con la fascia oraria compresa tra le 7.00 e le 9.00 e con quella compresa tra le ore e le ore Si stima infatti che non meno del 60% delle richieste di trasporto assistito ricadano in queste fasce orarie. Si tratta in genere di trasporti per visite mediche o esami clinici, i cui utenti son persone non deambulanti (o con limitata capacità deambulatoria); rientrano in questa casistica anche i trasporti di pazienti emodializzati, quelli per terapie cliniche e riabilitative (day-hospital), le dimissioni da reparti ospedalieri e i ricoveri non urgenti (programmati). La presenza di più squadre di operatori (volontari e/o dipendenti, assieme a volontari in Servizio civile) consentirebbe di contenere i tempi di attesa e quindi l eventualità che si debba rifiutare il trasporto. La direzione dei servizi di ogni sede locale ha quindi il compito di gestire al meglio l organizzazione dei servizi di trasporto e le relative risorse umane, Dopo la prima parte della formazione specifica sarà possibile prevedere per i volontari in servizio civile un graduale inserimento in questa fase, che di fatto diventa operativa fin dalla fine del primo mese di attività del progetto KRIZ UNA RETE SPEZZINA PER IL SOCCORSO 19

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