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Manze, per prevenire le lesioni podali Sono patologie multifattoriali, dipendenti dall alimentazione, dalla cura dell unghia e dallo stato di gravidanza. È necessario agire sul fronte sanitario, sulle strutture e sulla gestione, creando un piano di controllo dovuto a cause varie e che può essere complicato da problemi specifici (ulcera della suola, emorragie, separazione della linea bianca, ecc.; vedi box). Le primipare nei primi due tre mesi di lattazione sono colpite con frequenza dalla laminite subclinica, e sono stati compiuti studi per quantificare il tipo e l incidenza delle patologie secondarie che si scatenano. Michael Socha ed i suoi colleghi, ricercatori presso la Zinpro, Minnesota (Usa), hanno riassunto i risultati delle ricerche d indagine più significative degli ultimi anni. In una di queste, il 74,5 % delle bovine esaminate, ad un anno d età, aveva problemi agli arti, costituiti prevalentemente da separazione della linea bianca (incidenza del 42,5%), emorragia della suola (35,9%) ed erosione del tallone (23,4%). In vari casi erano presenti contemporaneamente più patologie. In altre ricerche, la percentuale delle manze colpite da tali patologie è diversa, ma i valori sono tutti alti e superiori al 70%. Nelle ricerche svolte in Ohio, i ricercatori statunitensi hanno rilevato la presenza di separazione della linea bianca nell 84% di manze Holstein di 12 13 mesi, e di emorragia della suola nel 79% dei capi esaminati. In un altro caso, l emorragia della suola ricorreva nel 77% di manze Holstein di 13 medi ROBERTASGUERRINI I costi maggiori delle patologie del piede, nelle manze, non sono rappresentati dalle spese di terapia, ma dai danni indiretti dovuti al dimagrimento, al calo produttivo di latte, alle variazioni nel consumo di sostanza secca, alla minor longevità ed alla minor efficienza riproduttiva. Si stima che l impatto economico medio sia di 120 150 euro per ciascun caso a seconda del tipo e della gravità della lesione. 26 IZ n. 13 / 2008 l Le primipare nei primi due tre mesi di lattazione sono colpite con frequenza dalla laminite subclinica La maggior parte degli studi, realizzati sull incidenza delle patologie podali nelle manze, si sono concentrati in un periodo che va da alcuni mesi prima a dopo il parto, perché possono influenzare negativamente tutta la loro carriera produttiva. Le tre affezioni riscontrate con più frequenza sono la malattia della linea bianca, l emorragia della suola e l erosione del tallone. I ricercatori sono concordi sulla parola d ordine per limitare l incidenza di tali disturbi: prevenzione. Analizzando le dinamiche di comparsa e sviluppo delle malattie che colpiscono il piede, i principali responsabili sembrano la cattiva gestione della mandria (razioni mal formulate, scarse condizioni igieniche) e l inadeguatezza delle strutture che ospitano le manze (scelta dei materiali per la pavimentazione, condizioni del pascolo). LE RELAZIONI CON LA LAMINITE Alcune patologie si presentano in forma subclinica, pertanto non scatenano una sintomatologia specifica. Soltanto le tracce lasciate sugli unghioni, visibili dopo molto tempo, testimoniano un problema a carico della porzione distale degli arti. Altre sono, invece, ben riconoscibili e creano problemi di deambulazione, incidono sulle condizioni generali di salute e alterano la produttività. Molte patologie possono sovrapporsi o correlarsi con la laminite, nella sua forma acuta, cronica o subclinica, talvolta il termine laminite viene utilizzato per indicare genericamente un problema infiammatorio a carico della porzione distale degli arti, che provoca dolore e zoppia,

si. In 128 allevamenti olandesi di bovine da latte, il 70% delle 1.141 bovine Frisone e Holstein presentava emorragia della suola, a 40 settimane d età. Tale patologia si manifestava nelle manze già ad 11 mesi, ed è stato notato un incremento dell incidenza della patologia parallelo all aumento dell età delle bovine, compresa tra le 10 e le 52 settimane. DURANTE LA GRAVIDANZA La presenza di lesioni podali negli ultimi mesi di gravidanza sembra correlata ad una maggior predisposizione a sviluppare problemi simili anche nel corso della lattazione. È stato riportato che le manze di 12 mesi, con alterazioni degli arti, hanno la tendenza ad ammalarsi nuovamente durante la prima lattazione circa 27.7 volte di più, rispetto alle loro compagne che non hanno avuto problemi in gravidanza. Le manze che hanno manifestato una patologia podale ad un mese prima del parto tornavano ad accusare disturbi 15.1 volte in più, dopo due mesi dal parto. La gravità delle lesioni era maggiore dopo il parto: nelle manze era più diffusa una forma di laminite sub clinica, che si ripresentava aumentata durante la lattazione. L incidenza delle patologie esaminate, tuttavia, è oggetto di grande variabilità da una mandria all altra. Ad esempio, un indagine pubblicata nel 1992 ha indicato che l emorragia della suola era presente in percentuali molto diverse da un allevamento all altro: nel 18% delle mandrie di manze tra 10 e 52 settimane d età, solo il 10% dei capi era malato, mentre nel 24,5% di allevamenti le manze malate LAMINITE: infiammazione asettica del corion (tessuto laminare sensibile) dell unghia. L aumento di volume del tessuto determina un aumento pressorio sui tessuti circostanti, con dolore e danni, come la distruzione della giunzione tra derma ed epidermide. La struttura ossea della terza falange non è più fissata alla parete e tende a ruotare verso il basso, comprimendo altre strutture. Può dare luogo ad un ulcera plantare nel punto d unione tra talloni e suola (per affondamento della falange), o ad un ulcera della suola a livello della punta dell unghione (per rotazione della falange). ACUTA: rigidità degli arti, difficoltà e/o rifiuto a deambulare, dolore alla palpazione, atteggiamento cifotico, arti anteriori fuori di se, decubito prolungato, aumento di temperatura localizzato alla benda coronarica ed alle pareti degli zoccoli. CRONICA: segni clinici talvolta inosservati, all insorgenza della patologia. Segni evidenti I TIPI DI ZOPPIA sfioravano il 70%. Poiché le popolazioni erano abbastanza omogenee, per linea genetica e caratteristiche produttive, la chiave per interpretare tali differenze è la gestione delle bovine. I fattori correlati all alta incidenza di patologie podali sono l introduzione di nuove manze, acquistate da altri allevamenti, stabulazione libera, pavimento senza lettiera o fessurato, razioni a base di solo foraggio o solo insilato, e mancato impiego di sostanze insetticide. LA SALUTE DEL PIEDE Alcuni fattori non mostrano un nesso immediato con la salute del piede della bovina, PREVENIRE LA LAMINITE 3 ZONA DI RIPOSO: confortevole 3 CUCCETTE : in numero superiore ai capi ospitati 3 CORRIDOI: larghi e senza fondi ciechi 3 AREA DI DECUBITO: adeguata per dimensioni e materiali, con cuscino e tubo educatore, eventuale gradino posteriore non troppo alto, rimozione efficace delle deiezioni e del materiale umido che imbratta il pavimento, superficie calpestabile priva di buche, crepe, infossamenti 3 CURE DEL PIEDE: rispettare la routine di controllo e pareggiamento delle unghie, tramite personale qualificato, almeno una volta all anno, per tutti i capi. 3 PEDILUVI: al 1% di formalina, all uscita dalla sala mungitura, per 4 mungiture consecutive, almeno una volta alla settimana 3 ALIMENTAZIONE: ridurre le fluttuazioni del ph ruminale, prevenendo episodi di acidosi, introducendo gradualmente i concentrati almeno 2 settimane prima del parto. Non somministrare, durante la lattazione, un pasto abbondante e molto ricco di amidi. Non somministrare ai capi giovani ed alle manze alimenti troppo ricchi di amido, specialmente se associati a foraggi di scarsa qualità e/o poco appetibili 3 PATOLOGIE PODALI: monitoraggio dell incidenza di ulcere sulle pareti delle unghie, visibili dopo mesi: appiattimento ed allargamento, cerchiature orizzontali (non buona cheratinizzazione). SUB ACUTA: segni clinici assenti. Perdita di quantità e qualità nella sintesi della cheratina. Insorgenza di patologie secondarie, per minor capacità di difesa meccanica. Emorragie della suola, cheratina molle e giallognola, ulcere e ascessi plantari MALATTIA DELLA LINEA BIANCA: emorragie e necrosi del corion, nel punto di unione (linea bianca) tra muraglia e pianta. Il corion, a causa di un processo di laminite, produce cheratina in quantità e qualità scarsa, con tendenza a disgregarsi (la cheratina appare scura in più punti). Sulla suola sono evidenti segni emorragici e si arriva al distacco (separazione) della linea bianca quando il processo è molto esteso. ULCERA PLANTARE: perdita circoscritta di tessuto corneo e conseguente esposizione del corion. l ma talvolta è necessario ripercorrere a ritroso nel tempo le condizioni di stabulazione e gestione. Gli effetti di una gestione scorretta, infatti, possono manifestarsi dopo mesi, a causa della particolare fisiologia della crescita delle unghie. La superficie dorsale di queste cresce ad un ritmo di circa 2,5 mm al mese (bovino da carne) o di 5 6 mm, se si tratta di bovini sottoposti ad un regime alimentare intenso, come le lattifere. L aspetto dell unghia (presenza di bande, fessure, striature) può fornire indicazioni sul ritmo di crescita e su eventuali interferenze verificatesi nei 12 15 mesi precedenti. Infatti, la lunghezza media della parete dorsale dell unghia mediale di un bovino adulto è di circa 7,5 cm, e la crescita richiede più di un anno. Osservando lo stato della parete nelle primipare si possono raccogliere informazioni su disfunzioni dell accrescimento, imputabili ad errori alimentari, ambiente inadatto o insorgenza di patologie locali e specifiche. Per ridurre in generale IZ n. 13 / 2008 27

Tab. 1 Check list alimentare per prevenire la laminite Alimento Azione Obiettivo Concentrati Proteine Somministrare poco e spesso (massimo 4 kg) Non più del 28% di amidi/zuccheri sulla sostanza secca Non più del 18 19 % di CP, per bovine in lattazione e ad alta produzione Mantenere costante il ph ruminale e contenere le fluttuazioni del ph. Prevenire l acidosi. Contenere l acidosi. Attenzione al rapporto tra amidi o zuccheri e fibra Rispetto del bilancio energia/proteine Foraggio Almeno il 40% sulla s.s. (meglio se > 50%) Apporto sufficiente di fibra Management Minerali, vitamine ed oligoelementi Garantire un consumo volontario adeguato Limitare il contenuto di olii nella dieta (< 6%) Non effettuare variazioni improvvise ed imponenti della dieta Le bovine o le primipare non devono presentarsi troppo grasse al parto Non somministrare alimenti o foraggi ammuffiti Integrare con sale se il foraggio è povero di sodio. Valutare la somministrazione di bicarbonato, se si fornisce insilato molto acido, o amido in eccesso Effettuare una transizione graduale dalla dieta in asciutta a quella di lattazione Evitare eccessi e carenze Apporto di fibra e basso contenuto di azoto e di acidi di fermentazione. Garanzia di igiene e aumento dell ingombro in s.s. Alcuni olii tendono a inibire la digestione di fibra nel rumine. Attenzione alla scelta della fonte di grassi Il rumine richiede circa due settimane per adattarsi completamente alla nuova dieta Punteggio di BCS pari a 3. Le bovine troppo grasse consumano meno cibo. Gravi problemi di varia natura creati dalle micotossine Integrare con bicarbonato (50 150 g/dì), se la produzione naturale (tramite saliva) è insufficiente a tamponare l acidità Essenziale per le primipare e per le bovine ad alta produzione L integrazione non è una panacea Da: Dairy cattle lameness (2006 2007modificato), Dept.for Environment Foods and Rural Affairs; Adas Uk l incidenza delle patologie podali più diffuse nelle manze gravide si possono applicare alcune strategie che le riducano, con la prevenzione è possibile ridurre la gravità delle affezioni, specialmente quelle ricorrenti, che si presentano dopo il parto, in prossimità del picco di lattazione, quando la primipara è più vulnerabile (vedi box). UN PROGRAMMA PER MIGLIORARE Il primo passo per ridurre l incidenza delle lesioni podali è di condurre un indagine in allevamento, per valutare la percentuale di manze che hanno problemi, individuare le patologie più diffuse e poi sviluppare un programma di miglioramento. Gli interventi necessari vanno pianificati assieme al veterinario aziendale, al nutrizionista e, se possibile, a un podologo. Un mezzo semplice per diagnosticare la presenza di problemi agli arti è l attribuzione di un punteggio di locomozione. Il secondo punto da curare è la razione, l alimentazione influisce sulla salute del piede per composizione (proteine, vitamine minerali, carboidrati, tipo di fibra) e qualità (aflatossine e sostanze chimiche nocive), nonché per i possibili squilibri metabolici (acidosi, chetosi) che può provocare (vedi tabella). È stato osservato che nutrire le manze con concentrati e fieno per 98 giorni, anziché con insilato, a partire dalla prima fase della gravidanza, aiuta a ridurre le lesioni, anche nei primi mesi di lattazione. L effetto positivo della dieta a base di foraggio si protrae a lungo termine: anche sette mesi dopo la sospensione di tale regime alimentare, le primipare hanno presentato una minor incidenza di lesioni. Dopo il parto, i concentrati devono essere somministrati senza eccessi, associandoli a fibre altamente digeribili, perché una razione troppo ricca di amidi è correlata alla laminite cronica. Il contenuto energetico deve essere bilanciato rispetto al reale fabbisogno, un eccesso predispone a laminite acuta. PRENDERSI CURA DELL UNGHIA La cura del piede va affidata ad operatori esperti, mentre in allevamento occorre eseguire bagni settimanali, facendo transitare le bovine attraverso appositi vasconi, meglio se subito dopo la mungitura. Le unghie possono essere pareggiate unodue volte l anno, in corrispondenza della messa in 28 IZ n. 13 / 2008

Fig. 1 Ruolo del comfort sullo sviluppo della laminite e delle patologie podali asciutta e al centesimo giorno di lattazione. Il comfort è fondamentale, normalmente le bovine trascorrono sdraiate 10 14 ore al giorno, ma se la cuccetta o la zona di riposo non sono confortevoli, aumenta il tempo trascorso in stazione (figura 1). La bovina si corica 10 15 volte al giorno, per circa un ora, ma se la durata del decubito è inferiore, probabilmente non si trova a proprio agio. Secondo alcune osservazioni, le bovine allevate su pavimentazione coperta da paglia, per un periodo compreso tra un mese prima del parto e le prime otto settimane di lattazione, presentavano un incidenza di patologie podali (emorragia della suola e separazione della linea bianca) più limitata, rispetto ad altri soggetti allevati in stabulazione libera. In questa situazione, si osservano frequentemente problemi di eccessivatenerezza dello strato corneo, dovuto al fatto che il piede bovino è a contatto prolungato con feci ed urine, la cui umidità macera gli unghioni (lettiere e corsie bagnate). Si creano fessure su suola e tallone che portano ad ulcere, ascessi ed infezioni. L utilizzo di segatura o truciolato, invece, favorisce un indurimento dell unghia, con fessurazioni che si estendono in profondità e costituiscono una porta d ingresso per i batteri. I tempi e le modalità di esercizio sono direttamente coinvolti in problemi meccanici del piede. Poca deambulazione favorisce edemi e rallentamento della circolazione sanguigna; un esercizio prolungato, specie se su terreni duri, provoca traumi ed ulcerazioni della suola. I fattori stressanti possono favorire l insorgenza di laminite, in particolare se c è sovraffollamento, se si introducono manze di nuovo acquisto in un gruppo di vacche adulte o se la formazione della gerarchia è difficoltosa. Tutte le situazioni di conflitto determinano stress ed abbassano le difese immunitarie, aumentando la suscettibilità ad infezioni e tecnopatie. Infine, il consiglio più difficile da attuare è di far riprodurre solo i capi dotati di ottimi appiombi, con un anamnesi podale eccellente, e scarsa predisposizione a forme subcliniche di laminite. È da sottolineare che molte bovine da latte hanno una taglia superiore rispetto a quelle di dieci anni fa, e che le dimensioni delle aree di riposo e di esercizio, in alcuni allevamenti, possono essere ora inadeguate. Le patologie podali sono malattie multifattoriali, è quindi importante agire sui vari fronti (stato sanitario, strutture, management), creando un piano di monitoraggio e controllo da applicare di routine, per consentire alle manze di adattarsi alla pressione produttiva che dovranno affrontare. l (la bibliografia è disponibile presso l autrice) IZ n. 13 / 2008 29