Università degli Studi di Cagliari Centro per la Qualità dell Ateneo

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Transcript:

Università degli Studi di Cagliari Centro per la Qualità dell Ateneo Il modello CAF (Common Assessment Framework) per la autovalutazione delle Pubbliche Amministrazioni: l esperienza dell Università degli Studi di Cagliari Diletta Peretti Centro per la Qualità dell Ateneo perettid@unica.it Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 1

Il processo di cambiamento degli Enti Evoluzione Normativa Distinzione di ruoli tra il livello politico e il livello funzionale * Processo di aziendalizzazione Trasparenza degli atti Cambiamento Sociale Crescente esigenza di valorizzazione professionale del personale Crescente livello di attesa dei cittadini Cambiamento Economico Scarsità delle risorse Nuovi criteri di trasferimento Maggiore responsabilità sull utilizzo delle risorse *Decreto Legislativo 165/2001 Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 2

La risposta delle organizzazioni Aggregazione di processi, ruoli, infrastrutture Aggregazione dei livelli Autovalutazione Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 3

Perché? Centro per la Qualità dell Ateneo Università degli Studi di Cagliari Servizi Amministrativi e Valutazione conoscere per gestire: ascoltare le esigenze di tutte le parti interessate soddisfare gli obblighi di legge migliorare efficacia ed efficienza 4

Linea guida All. 1 P-civit Rif.: delibera N 88/2010 Schema di Flusso Attività per il Rev. 00 Pag. 1 di 1 Sistema di Misurazione e Valutazione delle Performance Del 24/09/2010 Identificazione dei Processi Erogati La delibera CiVIT numero 89 cita tra i modelli consigliabili il CAF Descrizione dei Processi Identificati Dim. accessibilità, Dim. tempestività Dim. trasparenza Dim. efficacia 3 4 indicatori rappresentativi delle dim. Individuazione degli indicatori di qualità Uno Standard per indicatore elaborato Individuazione degli standard Macro Attività Elementi chiave Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - 5

Autovalutazione oggetto 4A la performance organizzativa dell amministrazione documento RAV ( rapporto di autovalutazione) il fine migliorare le performance dell'organizzazione Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - 6

4 Autovalutazione processo interno che si realizza con il coinvolgimento attivo e diretto del personale di un amministrazione un importante momento per l organizzazione che analizza la propria performance attraverso un percorso strutturato Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 7

Qualità Processo di miglioramento continuo Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 8

Percorso della qualità rapporto di autovalutazione autovalutazione, Quality is not a destination, is a journey! miglioramento monitoraggio e riesame del processo di miglioramento

TQM Total Quality Management tutta l'impresa deve essere coinvolta nel raggiungimento dell'obiettivo (mission) Ciò comporta anche il coinvolgimento e la mobilitazione dei dipendenti e la riduzione degli sprechi in un'ottica di ottimizzazione degli sforzi Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 10

Principi di gestione 1. Orientamento al cliente 2. Leadership 3. Coinvolgimento del personale 4. Approccio per processi 5. Approccio sistemico alla gestione 6. Miglioramento continuo tramite: aggiornamento, rapporto di ascolto con il cliente, ogni piccolo miglioramento là dove sia possibile, controllo dei processi, innovazione. 7. Decisioni basate sui dati di fatto: analisi vendite, statistiche e analisi di marketing, feedback dai clienti, indicatori macro e micro economici. 8. Rapporti di reciproco beneficio coi fornitori. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 11

Le strategie della qualità totale a supporto del cambiamento della pubblica amministrazione Cliente/Cittadino al primo posto Qualità dell organizzazione Miglioramento continuo Coinvolgimento delle Risorse Umane Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 12

Modelli per valutazione della qualita nella pubblica amministrazione MODELLI GENERALI Modello ISO 9001:2000 Modello EFQM MODELLI SPECIFICI PER LA PA Carta dei Servizi Modello CAF Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 13

Modello ISO 9001:2000 Orientato alla soddisfazione del cliente all approccio per processi al miglioramento continuo favorisce la standardizzazione basato sui Requisiti CERTIFICABILE Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 14

Modello CAF orientato al miglioramento all approccio per processi alla soddisfazione del cliente Favorisce l innovazione e il cambiamento sulla base dei Risultati Individua le Criticità attraverso l autovalutazione Favorisce il benchmarking Utilizza una metrica condivisa Sviluppato attraverso Criteri Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 15

Centro per la Qualità dell Ateneo Università degli Studi di Cagliari Il laboratorio CAF CRUI il modello C O MMO N ASSESSMENT FRAMEWORK CAF FATTORI AB IL IT ANTI RISULTATI PERSONALE PERSONALE POLITICHE E STRATEGIE CLIENTE CITTADINO PARTNERSHIP RISORSE SOCIETA INNOVAZIONE E APPRENDIMENTO CRITERI Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - 16

il modello CAF LA STRUTTURA 9 CRITERI 28 SOTTOCRITERI 171 ESEMPI Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 17

Evidenze Il linguaggio e le logiche sottostanti al modello CAF difficoltà all inizio possono causare La personalizzazione facilita la comprensione e l uso del modello Il commitment del vertice e il coinvolgimento del personale sono fattori strategici nello svolgimento del processo di autovalutazione Il coinvolgimento dei cittadini/clienti e degli altri portatori di interesse nella definizione dei processi di servizio l area della comunicazione interna ed esterna l area della gestione del personale e dell impiego delle risorse l area della misurazione e della valutazione della qualità delle performance sono aree su cui occorre intervenire. In molti uffici si riscontra un ambiente coeso e partecipativo, basato però più sull impegno dei singoli che su azioni sistematiche e strutturate. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 18

9 CRITERI 28 SOTTOCRITERI Luglio 2010 171 ESEMPI CAF Università 171 ESEMPI 28 SOTTOCRITERI CAF Giustizia Novembre 2009 9 CRITERI Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 19

Laboratorio CAF -Università Sperimentazione del modello su intera organizzazione o settore Analisi del modello CAF personalizzato Supporto tecnico alla applicazione del CAF personalizzato Stesura di RAV Elaborazione di indicatori specifici per il benchmarking Messa a punto definitiva del modello CAF-Università Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 20

Dieci step per migliorare l organizzazione con l uso del CAF Fase 1 L inizio del viaggio CAF Step 1 Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) Far sì che la decisione della dirigenza sia consapevole e fondata sulla consultazione dei portatori di interesse Definire ambito e approccio dell AV Scegliere il sistema di punteggio Nominare un responsabile Step 2 Comunicare il processo di autovalutazione Definire ed avviare un piano di comunicazione Stimolare il coinvolgimento del personale nell AV Comunicare con i portatori di interesse durante le varie fasi Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 21

Dieci step per migliorare l organizzazione con l uso del CAF Fase 2 Processo di autovalutazione Step 3 Formare uno o più gruppi di autovalutazione Creare un gruppo di autovalutazione rappresentativo dell organizzazione in tutti i suoi aspetti attenendosi a criteri predefiniti Scegliere il moderatore del gruppo Decidere se i dirigenti devono essere parte del gruppo Step 4 Organizzare la formazione Informare e curare la formazione della dirigenza Informare e curare la formazione del gruppo di AV Fornire un elenco di tutti i documenti ritenuti significativi Definire i principali portatori di interesse, i prodotti e servizi erogati e i processi chiave Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 22

Dieci step per migliorare l organizzazione con l uso del CAF Step 5 Condurre l autovalutazione Fase 2 Processo di autovalutazione Step 6 Stendere un report descrittivo dei risultati dell autovalutazione Common Assessment Framework Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 23

Dieci step per migliorare l organizzazione con l uso del CAF Fase 3 Piano di miglioramento/identificazione delle priorità Step 7 Delineare un piano di miglioramento basato sui contenuti del rapporto di AV Step 8 Comunicare il piano di miglioramento Step 9 Attuare il piano di miglioramento Step 10 Pianificare la successiva autovalutazione Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 24

Step 1 Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione AMBITO Direzione amministrativa Direzione finanziaria Direzione per i servizi bibliotecari Direzione per la didattica e l orientamento Direzione per il personale Direzione per le opere pubbliche e infrastrutture Direzione per la ricerca e il territorio Direzione per le relazioni e attività internazionali Direzione per le reti e i servizi informatici (DRSI) Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 25

Step 1 Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione COSTITUZIONE GRUPPO DI LAVORO E DI AUTOVALUTAZIONE Gruppo di Lavoro (GLA) Gruppo di Autovalutazione (GAV) Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 26

Step 1 Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione Definire i principali portatori di interesse, i prodotti e servizi erogati e i processi chiave Rilevazione posizioni organizzative vedi presentazione Sanna La mappatura dei processi è tuttora in corso Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 27

Fase 2 Processo di autovalutazione Step 5 Condurre l autovalutazione Raccolta dati sui criteri 1-5 (fattori abilitanti) evidenze percezioni Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 28

QUESTIONARIO QUESTIONARIO approccio completo compilato dal 65,97% dei dipendenti interpellati (283/429) Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 29

focus focus group group FOCUS GROUP CON I CAPI INTERMEDI interviste LE INTERVISTE AI DIRIGENTI Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 30

Criteri N. Sottocriteri 1 Leadership 1. 1 1. 2 1. 3 1. 4 Orientare l'organizzazione, attraverso lo sviluppo di una missione, una visione e dei valori Sviluppare e implementare un sistema di gestione dell'organizzazione, delle sue performance e del cambiamento Motivare e supportare il personale dell'organizzazione e agire come modello di ruolo Gestire i rapporti con i politici e gli altri portatori di interesse al fine di assicurare la condivisione delle responsabilità Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 31

Criterio 1: Leadership I leader orientano le organizzazioni. motivano e supportano il personale sviluppano, implementano e controllano il sistema di gestione valutano risultati e impatti delle prestazioni sono responsabili del miglioramento delle performance sono la principale interfaccia con i portatori di interesse sono responsabili delle relazioni con i portatori di interesse sono responsabili della soddisfazione dei bisogni dei portatori di interesse Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 32

chi sono i leader?.. il rettore i presidi i direttori di dipartimento e di strutture di ricerca i presidenti di corso di studio i responsabili e i membri di organi collegiali il direttore amministrativo i dirigenti i responsabili tecnico-amministrativi etc.. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 33

leadership gestionale leadership politica qualità della gestione diffusione dei valori comuni PPAA*Europee promozione di comportamenti professionali del personale una chiara idea di chi sono i clienti/utenti, di quali sono le loro richieste, esigenze e aspettative una chiara responsabilità verso i clienti/utenti, così come verso gli altri portatori di interesse raggiungimento di obiettivi e i risultati attesi con le risorse assegnate indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 *legalità, trasparenza, equità, rispetto della diversità rifiuto dei conflitti 34 di interesse

esempi esempi Centro per la Qualità dell Ateneo Università degli Studi di Cagliari a) formulare e sviluppare la missione coinvolgendo i portatori di interesse più significativi (studenti, famiglie, imprese, Pubblica Amministrazione, territorio, etc.) e il personale; b) stabilire, con il coinvolgimento dei portatori di interesse più significativi e del personale, l insieme dei valori di riferimento per l organizzazione universitaria ed un codice di condotta c) tradurre la missione e la visione in linee d azione e obiettivi strategici e operativi per le strutture didattiche, di ricerca e per le strutture di supporto, con strumenti adeguati d) rafforzare la fiducia reciproca, il rispetto e la collaborazione tra leader e personale docente e amministrativo e) creare le condizioni per una comunicazione (interna ed esterna) efficace al fine di assicurare una diffusa conoscenza di missione, visione, valori, obiettivi strategici e operativi a tutto il personale dell organizzazione universitaria e agli altri portatori di interesse più significativi; f) rivedere periodicamente missione, visione e valori in conseguenza dei cambiamenti e delle esigenze dell ambiente interno ed esterno; g) gestire i conflitti di interesse identificando le potenziali aree di conflitto e fornendo indicazioni e/o linee guida a tutto il personale. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 35

Risultati Centro per la Qualità dell Ateneo Università degli Studi di Cagliari questionario Criterio 1 Sottocriterio 1.1 - Orientare l organizzazione attraverso lo sviluppo di una missione, una visione e dei valori La capacità del leader di trasmettere valori di riferimento mediante l esempio e la comunicazione efficace nonché la loro capacità di essere dei trascinatori e di rendere chiaro il legame tra compiti affidati, obiettivi e strategie del settore sono comportamenti organizzativi percepiti complessivamente come funzionanti. Si riscontra nella comunicazione tra leader e dipendenti una tematica da approfondire tramite la rilevazione di evidenze (la creazione da parte dei leader di un "senso di squadra" e di un senso di collaborazione viene indicata da un 57% circa dei rispondenti). Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 36

Risultati focus focus group group Sottocriterio 1.1 - O rientare l'organizzazione, attraverso lo sviluppo di una missione, una visione e dei valori Non sembra esserci una chiara unanime conoscenza dei concetti. A volte si confonde mission e vision con obiettivi. Non risulta una codificazione formale di mission e vision dei settori componenti le varie direzioni. In molti casi si ritiene che debbano discendere da quelli della direzione ma che non occorre definirli e documentarli in dettaglio. A questo si associa il fatto che la gestione delle informazioni dall alto verso il basso non risulta sempre efficace e tempestiva. Ciò suggerisce la necessità di rendere migliore la comunicazione interna Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 37

Risultati interviste La mission della Direzione è stata definita dagli organi di governo coerentemente con i fini istituzionali dell Ateneo. Non è definito il processo.tra i soggetti coinvolti nella definizione della M&v si indicano prevalentemente utenti interni: dirigenti, componenti OOCC e personale; in qualche caso si fa cenno ai soggetti del partenariato istituzionale economico e sociale. La vision e la mission sono state esplicitate nelle Linee programmatiche 2010/2013. La vision e la mission sono rimaste sostanzialmente invariate nella quasi totalità delle direzioni. Non sempre la mission e la vision vengono comunicate al personale delle direzioni con comunicazioni o riunioni specifiche. La programmazione strategica triennale viene suddivisa in programmi annuali, tramite i quali si definiscono gli obiettivi operativi dei Dirigenti. Gli obiettivi operativi sono ulteriormente declinati all interno della direzione in modo più specifico ed assegnati al personale mediante colloqui di gruppo e individuali. Solo in alcuni casi è stata indicata la documentazione nella quale trovare traccia di questo passaggio. Una parte delle direzioni ha indicato ove trovare indicate la mission e la vision ma nella maggior parte dei casi si tratta piuttosto degli obiettivi. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 38

Risultati questionario Sottocriterio 1.2 - Sviluppare e implementare un sistema di gestione dell organizzazione, delle sue performance e del cambiamento L'utilizzo degli strumenti organizzativi e tecnologici disponibili per l'organizzazione di processi e strutture che siano coerenti con gli obiettivi strategici dell'organizzazione è percepito come sufficientemente avanzato e funzionante. I leader sembrano trasmettere l'orientamento dell organizzazione universitaria verso specifici obiettivi, in termini di output e outcome, per l'85% dei rispondenti, rivelando un punto di forza. Da indagare il dato del 63% sulla percezione della capacità di gestire (e comunicare ai portatori d'interesse) il cambiamento da parte del management e dell'organizzazione. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 39

Risultati focus focus group group Il modello organizzativo esiste sulla carta, con la (recente) ridefinizione di organigrammi. Per quanto riguarda le modalità di attribuzione di funzioni,compiti, responsabilità e margini di autonomia non sembra esserci niente di organizzato. Normalmente si attribuiscono a voce, sulla base di competenze e soprattutto disponibilità della persona partire dal top a cascata; subiscono continue evoluzioni come affermato dalla quasi totalità dei settori. In molti settori l autonomia è definita ampia, quasi totale, nel lavoro ordinario, ma raramente questa è definita in maniera formalizzata. Gli obiettivi annuali sembrano essere prevalentemente calati dall alto e derivare da quelli che sono stati assegnanti alla direzione e da questa ai capi settore o meglio agli EP e ai D. Solo a questo proposito è stato citato ma non presentato un documento che contiene gli obiettivi annuali per il 2011 esistente presso la direzione Si possono avere due tipi di obiettivi: di settore e incentivanti; nel primo caso l obiettivo è definito direttamente dalla Direzione o dall organo politico. Gli obiettivi incentivanti vengono discussi ed eventualmente rimodulati ma non in tutti i settori Emerge infatti da più parti la convinzione che per la definizione degli obiettivi annuali andrebbero considerati in maniera più sistematica ruoli, funzionamento del Settore e risorse disponibili, in particolare le risorse umane, in termini di numeri e competenze aggiornati alle esigenze, e i mezzi informativi. Per quanto riguarda la misurazione dei risultati della gestione annuale a ciascun settore è richiesta una relazione annuale mentre una documentazione più frequente del lavoro svolto viene prodotta solo ove richiesto o concordato con partner esterni come ad esempio annotazioni e relazioni sugli stati di avanzamento richieste dalle norme in campo di lavori pubblici o raccolta dati periodica nei settori che lavorano in campo internazionale. Non vi è in genere una Autoverifica sistematizzata con un sistema di indicatori codificati per la misurazione di risultati attesi. Il concetto stesso di indicatore non è parte della cultura organizzativa condivisa Per taluni la misurazione dei risultati è implicita nel raggiungimento del risultato finale o degli stati di avanzamento o dei dati numerici contenuti nella relazione annuale. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 40

Risultati interviste Non vengono usati schemi precisi, né adottate procedure formalizzate. La flessibilità della organizzazione è vista in maniera varia: in alcuni casi viene riferita come presente almeno in una parte dei settori; talora la flessibilità non ottimale sembra dovuta a vincoli esterni. Quando sono avvenuti cambiamenti questi hanno prevalentemente due cause (opposte): la variazione viene introdotta per adattare la organizzazione ai servizi e ai compiti assegnati, la variazione è dettata da variazioni dei numeri e delle categorie del personale. Per la definizione di obiettivi misurabili per i vari livelli organizzativi si utilizza il sistema di attribuzione degli obiettivi approvato dall amministrazione per il personale tecnico Amministrativo. Ai responsabili di settore (D) vengono assegnati obiettivi di struttura e obiettivi individuali definiti all interno degli obiettivi assegnati al dirigente o che tengono conto della indicazioni politiche dell Ateneo. Per gli altri livelli organizzativi manca una puntuale individuazione di obiettivi ma vengono indicate le attività e i comportamenti organizzativi attesi. E rara la citazione di un documento che abbia questo tipo di contenuti, funzioni, compiti, responsabilità e margini di autonomia dei dipendenti. Il monitoraggio ove presente è regolato dalle tempistiche di rendicontazione di progetti o al lavoro di gruppi condotto in partenariato La gestione della informazione avviene con riunioni, email, telefono e con cartelle condivise. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 41

percezioni evidenze Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 42

RACCOLTA DELLA DOCUMENTAZIONE La compilazione dell elenco degli Stakeholder è da completare. Non tutte le direzioni hanno fornito documentazione. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 43

Grazie per l attenzione. Corso per i rappresentanti del sistema socio economico della Sardegna - maggio 2012 44