I prezzi delle Camere di Commercio Cereali

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I prezzi delle Camere di Commercio Cereali Febbraio 13 in collaborazione con REF Ricerche

finc FRUMENTO Duro: APERTURA D ANNO CON PREZZI ANCORA STABILI finc e quotazioni bmti L analisi dei prezzi all ingrosso delle principali merceologie cerealicole, effettuata tramite il Fixing Indicativo Nazionale Camerale FINC, relativa al mese di gennaio 2013, ha mostrato ribassi per il mais e i frumenti nazionali, al contrario del frumento duro nazionale fino che non ha presentato variazioni. Il FINC del frumento duro nazionale fino ha aperto l anno sugli stessi valori di fine 2012, confermando nel mese di gennaio la stabilità che ha caratterizzato l ultimo trimestre dell anno precedente e rimanendo poco oltre i 285 /t (grafico 1a). Peraltro, i prezzi risultano, praticamente in linea con i valori di gennaio 2012. Le quotazioni BMTI sono risultate leggermente superiori ai valori del FINC, pur rientrando sempre nella sua banda di oscillazione (grafico 1b). Con riferimento al FINC del granoturco secco nazionale, nel mese di gennaio si è osservato, rispetto a dicembre, un calo del 2,4% (circa 5 /t), che ha portato il prezzo poco oltre i 240 /t (grafico 2a). Su base tendenziale, invece, si conferma la variazione positiva già emersa nei precedenti mesi, con una crescita anno su anno che a gennaio è stata pari a +24,2%, corrispondente a una differenza di oltre 40 finc del Frumento duro fino e del mais Fig. 1a - Frumento Duro - FINC e Banda di escursione (*) (*) Frumento Duro Fino (**) Quotazioni centrate su Franco Partenza Fig. 1b - Frumento Duro - FINC e quotazioni BMTI (*) (*) Frumento Duro Fino (**) Quotazioni centrate su Franco Partenza Fig. 2a - Mais - FINC e Banda di escursione (*) (*) Granoturco Secco Nazionale (**) Quotazioni centrate su Franco Partenza

finc del mais e del frumento tenero Fig. 2b - Mais - FINC e quotazioni BMTI (*) finc MAIS: PREZZI IN CALO A GENNAIO (*) Granoturco Secco Nazionale (**) Quotazioni centrate su Franco Partenza Fig. 3a - Frumento Tenero - FINC e Banda di escursione (*) (*) Frumento Tenero Panificabile Nazionale (**) Quotazioni centrate su Franco Partenza Fig. 3b - Frumento Tenero - FINC e quotazioni BMTI (*) Finc frumento tenero: PREZZI IN discesa A GENNAIO (*) Frumento Tenero Panificabile Nazionale (**) Quotazioni centrate su Franco Partenza /t. Relativamente agli scambi telematici, le quotazioni del mais scambiato su BMTI sono state superiori ai valori del FINC nelle prime due settimane di gennaio e si sono poi portate su livelli leggermente inferiori nell ultima settimana, pur rientrando sempre nella sua banda di oscillazione (grafico 2b). Il frumento tenero panificabile nazionale ha mostrato a gennaio valori in calo del -2,2% (circa 7 /t) rispetto a dicembre, sfiorando a fine mese i 270 /t (grafico 3a). Il confronto con i valori assunti dal FINC a gennaio 2012 si conferma positivo, registrando una variazione anno su anno pari a +24,6% (+50 /t). Dopo essersi attestate nella prima parte del mese su valori superiori a quelli del FINC, pur mantenendosi all interno della sua banda di oscillazione, le quotazioni BMTI nel prosieguo hanno mostrato un allineamento ad esso (grafico 3b). Relativamente al frumento tenero estero di origine nordamericana (North-Spring), i prezzi a gennaio hanno confermato il trend negativo in atto dalla metà di novembre 2012, portandosi a fine mese sui 315 /t (grafico 4a). La flessione rispetto al mese precedente ha superato il 5%, corrispondente a circa 16 /t in meno. La dinamica tendenziale mostra prezzi in calo del 5,5% (-20 /t) rispetto al 2012.

finc del grano Tenero estero Fig. 4a - Frumento Tenero Estero - FINC e Banda di escursione (*) Euro per tonnellata, quotazioni settimanali Franco partenza (**) Finc frumento tenero estero: PREZZI IN ULTERIORE CALO A GENNAIO (*) Frumento Tenero Estero North Spring 15% (**) Quotazioni centrate su Franco Partenza LA DINAMICA DEL FINC Tav. A - Tendenziale e congiunturale del FINC Variazione % delle ultime quattro settimane Fonte: elaborazioni BMTI su listini prezzi delle Camere di Commercio (1) Frumento Duro Nazionale Fino (2) Frumento Tenero Panificabile Nazionale (3) Frumento Tenero North Spring 15% Estero (4) Granoturco Secco Nazionale Tav. B - Importazioni in quantità (tonnellate) di frumento tenero, frumento duro e granoturco dell Italia nel periodo gennaio-ottobre 2011 e gennaio - ottobre 2012. Fonte: Elaborazione BMTI su dati Istat Il mercato nazionale DEL Frumento duro (gennaio) In linea con quanto emerso nell ultimo trimestre del 2012, anche le prime rilevazioni del nuovo anno hanno mostrato prezzi all ingrosso del frumento duro nazionale praticamente invariati. Il mercato italiano è apparso in equilibrio, con pochi scambi conclusi ed una buona disponibilità di merce. Nessun sussulto è venuto anche dalle primissime informazioni sulle semine, indicanti un buon andamento al Sud e una riduzione nelle regioni del Centro (Maremma in primis), a causa delle forti precipitazioni. I prezzi del duro fino rilevati nel listino della CCIAA di Foggia sono rimasti attestati sui 290-295 /t (franco partenza), valori che si registrano da fine settembre. Prezzi praticamente bloccati anche sulla piazza di Milano, dove il duro fino di produzione Centro si è mantenuto sui 302-305 /t (franco arrivo), accusando un calo di 2 /t nella prima rilevazione mensile, immediatamente recuperato nella successiva. Rispetto al prodotto nazionale, il prezzo del frumento duro di provenienza comunitaria, rilevato presso la CCIAA di Milano, ha subìto a gennaio un calo di 7 /t (-2,1%), attestandosi nell ultima rilevazione mensile sui 320 /t (franco arrivo). Per quanto riguarda i valori delle principali

alternative di provenienze extra Ue, il prezzo spot del frumento duro canadese (CWAD no.1) si è attestato nell ultima settimana di gennaio sui 340 dollari canadesi per tonnellata (fonte Agriculture and Agri-Food Canada). Peraltro, i dati di Statistics Canada indicano una produzione di frumento duro che nell attuale annata raggiungerebbe i 4,6 milioni di tonnellate (+11% rispetto al 2011/12). LE ASPET TATIVE DEGLI OPERATORI... Frumento duro (FEBBRAIO) FRUMENTO DURO Il mercato nazionale DEL Frumento TENERO (gennaio) D opo essere rimasti praticamente invariati nelle ultime rilevazioni del 2012, i prezzi all ingrosso delle varietà panificabili di frumento tenero hanno accusato a gennaio una fase di ribasso, riportandosi, sulla quasi totalità delle principali piazze di scambio, ai minimi da inizio novembre. In un mercato che ha registrato un volume di scambi limitato, conseguenza del sostanziale equilibrio tra domanda e offerta, i prezzi del prodotto nazionale hanno risentito dei cali che si sono rilevati per le quotazioni dei frumenti teneri sulle principali borse estere, Chicago Board of Trade e Matif Euronext in primis. Sulla piazza di Milano i valori del tenero panificabile si sono attestati nell ultima rilevazione di gennaio sui 279282 /t (franco arrivo), cedendo 6 /t rispetto all ultima rilevazione di dicembre. Ribasso più marcato sulla piazza di Verona dove il tenero fino ha perso 13 /t rispetto all ultima rilevazione del 2012, attestandosi a fine gennaio sui 269-270 /t (franco partenza). In discesa anche i valori delle varietà speciali di forza: sulla piazza di Bologna il prezzo ha raggiunto a fine gennaio i 272-276 /t (franco partenza) (-6 /t rispetto all ultima rilevazione di dicembre). In flessione sono risultati anche i valori dei frumenti teneri di origine nord-americana, spinti verso il basso sia da un incremento dell offerta disponibile sul mercato italiano sia dall indebolimento del dollaro rispetto all euro. Sulla piazza di Milano il tenero North Spring ha chiuso il mese sui 327-331 /t (franco arrivo), in calo di 20 /t rispetto all ultima rilevazione di dicembre. LE ASPET TATIVE DEGLI OPERATORI... FRUMENTO TENERO Frumento tenero (FEBBRAIO) IL MERCATO nazionale DEL MAIS (gennaio) R eplicando l andamento già emerso a dicembre, le prime rilevazioni del 2013 hanno mostrato un ulteriore fase di ribasso per i prezzi del mais secco nazionale. Sul mercato si è continuato a registrare l arrivo di mais estero, a fronte di consumi che sono comunque rimasti contenuti. Peraltro, il prodotto estero di provenienza extra UE è stato favorito anche dal rafforzamento dell euro rispetto al dollaro e dall incertezza ancora presente tra gli operatori italiani circa la questione aflatossine. Sulla piazza di Milano i valori del mais ibrido nazionale si sono attestati nell ultima settimana di gennaio sui 246-247 /t (franco arrivo), cedendo 7 /t rispetto a fine dicembre e portandosi ai minimi da inizio novembre. Calo in linea con quanto osservato sulla piazza di Verona, dove il mais ibrido farinoso ha chiuso il mese sui 239-240 /t (franco partenza). Il mais estero, anch esso in flessione, ha continuato a mantenere un differenziale positivo rispetto al mais nazionale di oltre 15 /t: a fine gennaio il prodotto comunitario si è attestato sui 267-269 /t (CCIAA Mi- lano) mentre il prodotto extra UE sui 263-264 /t (CCIAA Milano). Sul fronte degli scambi con l estero, i dati relativi alle quantità importate di mais nel periodo gennaio-ottobre 2012, pur mostrando ancora una variazione anno su anno negativa, pari a -11,9%, evidenziano una decisa riduzione di tale divario, che per il periodo gennaio-settembre risultava infatti pari a -27,8%. Un dato che conferma, quindi, l aumento degli arrivi di mais estero ad inizio campagna. LE ASPET TATIVE DEGLI OPERATORI... MAIS (FEBBRAIO) MAIS

Il mese di gennaio ha visto proseguire per i prezzi dei prodotti cerealicoli sui mercati internazionali la tendenza ribassista già evidenziatasi nei mesi scorsi. Complice il prezzo del petrolio (90 $/barile), che ha limitato le stime di utilizzo a fini bioenergetici, il prezzo del mais ha mostrato ad inizio anno una tendenza ribassista. Un maggiore utilizzo negli Stati Uniti a metà mese ha determinato una ripresa dei prezzi, frenata, però, a fine mese dalle notizie delle migliorate condizioni climatiche provenienti dal Sud America (Brasile e Argentina). Le stime dell IGC del 17 gennaio hanno rivisto in rialzo i consumi ed anche la produzione che, con un incremento di 15 milioni di tonnellate rispetto alle precedenti stime, è prevista sugli 845 milioni di tonnellate. Oltre ad una maggiore produzione della Cina, sono state riviste in rialzo le stime per il raccolto argentino ed ucraino. In ribasso anche i prezzi del frumento tenero, con il dollaro debole che ha reso più competitiva l offerta americana rispetto a quella europea incoraggiando l export dal Nord America. Relativamente alle produzioni, il raccolto argentino risulta ormai terminato e caratterizzato da rese e qualità mediocri, mentre è previsto un nuovo raccolto record per l India. Una scarsa domanda mondiale ha trascinato verso il basso anche il prezzo del frumento duro, che sul mercato francese si è attestato a fine gennaio sui 280,58 /t, registrando un calo di circa 20 /t rispetto all ultima rilevazione disponibile del 2012 (21 dicembre 2012) (fonte: France Agri- Mer). L IGC ha rivisto lievemente a rialzo anche le stime dei consumi e della produzione di soia, che dovrebbe attestarsi sui 271 milioni di tonnellate (+5 milioni di tonnellate rispetto alla scorsa annata). Tale incremento è imputabile principalmente all attesa di raccolti record in Argentina ed in Brasile, che si preannunciano buoni nonostante le piogge. QUOTAZIONI chicago board of trade (CBoT) Fig. 5a - Mais - Quotazioni CBoT scadenza marzo 13 (CH13) US cent/bushel, quotazioni giornaliere Le quotazioni del contratto future sul mais (scadenza marzo 2013) sulla Borsa di Chicago hanno mostrato ad inizio anno una tendenza rialzista protrattasi fino a metà mese, raggiungendo i 731,20 cent di $ per bushel nella seduta del 16 gennaio. Il prezzo si mantiene nel proseguo al di sotto dei 730 cent di $ per bushel, toccando i 720,60 cent di $ per bushel nella terza settimana di gennaio, per poi mostrare un trend crescente e chiudere il mese sui 740,40 cent di $ per bushel. Fig. 5b - Frumento - Quotazioni CBoT scadenza marzo 13 (WH13) US cent/bushel, quotazioni giornaliere Andamento crescente, seppure discontinuo, anche per il prezzo del contratto future sul frumento (scadenza marzo 2013) presso la Borsa di Chicago ad inizio anno. Il prezzo del contratto future sul frumento infatti è salito dai 755,20 cent di $ per bushel di inizio anno ai 791,20 cent di $ per bushel della seduta del 18 gennaio 2013. Dalla seconda metà del mese si è verificata un inversione del trend con i prezzi che scendono sui 768,40 cent di $ per bushel nelle seduta del 24 gennaio per poi salire e chiudere il mese sui 779,40 cent di $ per bushel.

La formazione dei prezzi all ingrosso sul mercato dei Cereali da sempre ha rappresentanero panificabile, ed una estera, cioè il frumen- dire il mais, il frumento duro fino, il frumento teto un ambito di osservazione specifico da to tenero North-Spring. Il nucleo dei mercati di parte del sistema camerale. Ogni settimana, in riferimento, contraddistinto appunto da un andamento solidale delle quotazioni e da un livello un ampio numero di Camere di Commercio, una Commissione appositamente insediata si cura di delle stesse non troppo dissimile, è stabile nel accertare i prezzi ai quali sono state scambiate corso del tempo ma mostra una numerosità, a sul mercato locale le principali commodities cerealicole. Con un meccanismo di contradditorio mo di sei ad un massimo di dieci piazze. In via seconda delle diverse merceologie, da un mini- fra acquirenti e venditori, la Commissione individua la forchetta dei prezzi entra la quale si si riferiscono a declaratorie franco partenza, prevalente gli accertamenti presi a riferimento vanno perfezionando le contrattazioni nell arco anche se non sono stati esclusi accertamenti della settimana di riferimento. Le informazioni franco arrivo qualora non si ponessero significativamente fuori dalla banda di escursione. E sono poi diffuse come livello massimo e minimo, definendo una banda di variabilità che ricorda opportuno ribadire ancora una volta che le quotazioni sottese al FINC ed alla relativa banda di lo scarto denaro/lettera dei mercati mobiliari. Sulle singole piazze raramente questo scarto escursione riflettono il complesso delle contrattazioni bilaterali che hanno luogo nelle piazze raggiunge il 2%, e nel maggior numero dei casi si posiziona attorno all 1%. panel Questo previsionale... pone in evidenza come i diversi operatori le info convergano dalle borse su di merci una si scambia la gran parte dei quantitativi trattati. di riferimento. E attraverso questo canale che valutazione di equilibrio sostanzialmente unitaria e mostra il grado di consenso che le Commis- quotazioni derivanti dalle contrattazioni avvenu- Ma come visto si hanno a disposizione anche le GRAno tenero forecast gennaio sioni sono riuscite a costruire. Da un ampio numero di piazze giunge quindi questa importante zione alle stesse 4 merceologie sopra ricordate è te sulla Borsa Merci Telematica Italiana. In rela- informazione, che riflette le specificità locali in possibile costruire quotazioni medie settimanali termini di equilibri È prevista di mercato, una stabilità di declaratorie dei prezzi dei per contratti stipulati, ove la media è ponderata per i rispettivi quantitativi sottostanti a cia- gran parte del mese di Gennaio, nell ultima porzione del mese, come di con- contrattuali utilizzate, di titolo qualitativo maggiormente commercializzato. sueto, i consumi B.M.T.I., inizieranno avvalendosi delle competenze a fronte di tecniche un aumento di esperti dei di consumi. franco partenza, la tipologia su cui si addensa a salire scun contratto. Di nuovo si tratta di quotazioni la settore, ha costruito un listino omogeneo, che consente di affiancare con un elevato grado di confrontabilità le quotazioni provenienti dai singoli mercati. A partire da queste informazioni di base è costruibile una indicazione aggregata e sintetica che dia conto degli andamenti complessivi di mercato e dei livelli delle quotazioni prevalenti. La possibilità di operare questa sintesi origina dal fatto che affiancando le quotazioni locali dei diversi mercati emerge con grande evidenza, per un significativo gruppo di essi, un netto addensamento attorno ad un nucleo comune. Questo nucleo si segnala per: un andamento solidale delle quotazioni nel corso del tempo un livello delle stesse non troppo dissimile. L operazione di sintesi si caratterizza per due elementi. Il primo consiste nel definire, indicativamente, un fixing nazionale fondato sugli accertamenti camerali. Il frutto finale di tutto il processo viene indicato con l acronimo FINC (Fixing Indicativo Nazionale Camerale), ottenuto da un appropriato algoritmo delle quotazioni franco partenza delle piazze appartenenti al suddetto nucleo. Il secondo elemento è quello di concedere una banda di variabilità attorno al valore centrale, riconoscendo così il fatto che gli accertamenti camerali riflettono il complesso delle contrattazioni bilaterali in corso nella settimana, contrattazioni che per loro natura non si concludono allo stesso identico prezzo. L escursione minimo-massimo è quindi tradotta in una analoga escursione del minimo e del massimo del gruppo di mercati selezionati. Si perviene in questo modo alle raffigurazioni indicate come Grafico 1a-4a, che ri guardano 4 importanti merceologie di cui 3 di origine nazionale, vale a maggior parte degli scambi BMTI. I Grafici 1b-3b sovrappongono le quotazioni BMTI con quelle precedentemente desunte dagli accertamenti camerali. L accostamento ha una valenza informativa precisa e riproduce una situazione tipica di molti mercati ove si hanno due meccanismi di formazione del prezzo e coerentemente due diversi sistemi di rilevazione. Il primo (FINC), visto in precedenza, si sostanzia in un accertamento/ rilevazione operato da un organismo terzo, cioè la Camera di Commercio, che si riferisce al prezzo che nei mercati mobiliari è indicato come over the counter (OTC), cioè fuori dalla borsa. Il secondo riflette invece le quotazioni che si sono formate nella Borsa Merci Telematica. Se si vuole, il prezzo BMTI ha natura maggiormente spot, mentre il FINC presenta caratteristiche che travalicano il brevissimo periodo. Date queste differenze, dal loro confronto emergono 4 elementi fondamentali: Il livello delle due quotazioni è coerente e non si presentano distorsioni sistematiche. In altri termini, il numero delle volte che il dato BMTI è sopra o sotto il FINC tende, in generale, ad eguagliarsi. L andamento nei mesi è ampiamente solidale, con rare dissonanze che mostrano comunque un rapido rientro. Coerentemente con quanto ci si attendeva, nel brevissimo periodo (settimane) le quotazioni BMTI oscillano di più, anche se la consonanza con il FINC resta elevata, come testimoniano i frequenti episodi di swing comuni. La variabilità delle quotazioni BMTI si mantiene, quasi sempre, entro la banda di oscillazione del FINC, che visivamente sembra esercitare un effetto di sponda. Presidente Francesco Bet toni Diret tore Annibale Feroldi Responsabile Uf ficio Studi Gianluca Pesolillo BMTI SCpA www.bmti.it uf ficiostudi@bmti.it 06/4 4252922