OPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE CHIOSCO VILLASANTA (ALLEGATO 1) PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICA / ILLUSTRATIVA 1
INDICE 1. CENNI STORICI pag. 3 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO pag. 3 3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO pag. 3 4. STRUMENTI URBANISTICI pag. 3 5. NORME EDILIZIE pag. 3 6. SCELTE PROGETTUALI pag. 4 7. STIMA DEI COSTI pag. 4 8. RELAZIONE GEOLOGICA, IDROLOGICA, ARCHEOLOGICA pag. 4 9. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE pag. 5 10. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER STESURA DEL PIANO DELLA SICUREZZA pag. 5 2
1. CENNI STORICI Il Parco Reale di Monza costituisce oggi un bene unico e prezioso nel territorio della Regione Lombardia, inserito in un territorio fortemente urbanizzato, povero di aree verdi e spazi liberi. Il Parco si è molto trasformato nell ultimo secolo, subendo spesso modifiche non sempre compatibili con la sua storia e le sue qualità ambientali. E necessario, pertanto, cogliere il giusto equilibrio tra le esigenze di tutela dei particolari valori storici e naturali e le esigenze di fruibilità oltre all integrazione con le aree urbane limitrofe. 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO L edificio si trova all interno del parco, presso l ingresso carrabile di Villasanta. E stato recentemente ristrutturato nelle parti interne ed esterne limitatamente alla copertura (2011). L edificio a pianta rettangolare si sviluppa su 1 piano f.t. e comprende un locale principale adibito a locale bar e un locale magazzino con accesso dall esterno. 3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO - D.Lgs. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ai sensi dell articolo 10 della L.6 luglio 2002, n.137. - L.R. n.82 del 16/09/1983 istitutiva del Parco Regionale della Valle del Lambro. - DPR 9 luglio 2010, n.139 procedura semplificata di autorizzazione paesaggistica. 4. STRUMENTI URBANISTICI Il Parco Reale è sottoposto alle disposizioni del P.G.T. approvato con Del. C.C. n.71 del 29/11/2007, definito quale ambito. In tale ambito, in assenza di un regolamento e programma degli interventi nel Parco e nella Villa Reale, sono consentiti solo gli interventi di manutenzione, restauro conservativo e ristrutturazione, nonché demolizione di superfetazioni e di edifici privi di valore storico e ambientale, adeguamento degli stessi e aperture atte a valorizzare le visuali paesaggistiche e storiche. Nuovi interventi sono consentiti solo per ampliamento delle aree agricole in essere. 5. NORME EDILIZIE a) Regolamento edilizio del Comune di Monza b) Regolamento di Igiene Tipo Regione Lombardia, Titolo III e IV, del comune di Monza c) Normativa sulla Sicurezza Decreto Legislativo 81/2008 d) Norma UNI EN 795/2002 dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto Dispositivi di ancoraggio Requisiti e prove Direttiva 89/106/CEE ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati Membri concernenti i 3
prodotti da costruzione, recepita dal DM 15/5/2006 Ministero delle attività produttive Elenco riepilogativo di norme armonizzate concernenti l attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione. (Entrata in vigore della marcatura CE obbligatoria) 6. SCELTE PROGETTUALI Il progetto preliminare prevede i seguenti interventi: sistemazione dell area esterna di pertinenza ai fini del potenziamento del sistema di deflusso dell acqua attraverso la realizzazione di una nuova caditoia lungo il perimetro dell edificio dimensionata in modo da permettere il corretto smaltimento dell acqua e il proprio trasporto nella pubblica fognatura. sistemazione dell area esterna con materiali e tecniche proprie del Parco, per la valorizzazione e tutela storico-ambientale dell ambito delle aree verdi del Parco. sostituzione del canale di gronda ammalorato presente sul lato strada messa a norma dell impianto elettrico in base alle normative: CEI 64-8/3 dal 1 Novembre 2012 e DM 37/08. 7. STIMA DEI COSTI Il costo complessivo delle opere a base d asta è di oltre a 31.339,19. Per oneri della sicurezza, iva al 21% e spese tecniche, per un costo dell intervento totale di 43.120,05, come riassunto nella stima sommaria dei costi. 8. RELAZIONE GEOLOGICA, IDROLOGICA, ARCHEOLOGICA A. Relazione Geologica Considerata la natura dei lavori, si ritiene che il progetto non debba sviluppare studi inerenti indagini geologiche. B. Relazione Idrologica Per la natura e tipologia degli interventi, non si ritiene di dover effettuare indagine idrogeologica, in quanto il progetto non interessa corsi d acqua superficiali o nel sottosuolo, riguardando esclusivamente opere senza realizzazione di scavi che possano interessare le falde. C. Relazione Archeologica Si ritiene sin d ora, non necessaria l esecuzione di prove a campione per la verifica che dimostri l inesistenza di area archeologica, supportata da mancanza di indizi e dati 4
storici e menzioni di studi anche locali riferiti all area di intervento, oltre che per la natura stessa delle opere. 9. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE L intervento è volto al miglioramento della qualità e fruibilità dei servizi forniti agli utenti del Parco. L utilizzo di materiali propri del Parco ed il rispetto dei valori ambientali permettono la valorizzazione dell immobile posto in area sottoposta a vincoli ambientali, monumentali ed archeologici ai sensi del D. Lgs. N. 42/2004 Codice dei Beni Culturali. Inoltre sussistono sull immobile e pertinenze, vincoli autorizzativi ai sensi della normativa vigente del Parco Naturale della Valle del Lambro essendo l immobile all interno del perimetro del Parco stesso, istituito con legge regionale n.82 del 16/9/1983. I livelli di progettazione definitiva ed esecutiva dovranno ottemperare alla richiesta delle necessarie autorizzazioni di legge. 10. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER STESURA DEL PIANO DELLA SICUREZZA DPR 207/2010 art. 24 La stesura dei successivi livelli di progettazione dovrà predisporre il piano per le prescrizioni minime di sicurezza e di salute nel cantiere ai sensi del D.Lgs. n 81 del 03-04-2008. Dovrà essere effettuata a cura del tecnico abilitato alla sicurezza, la redazione di elaborati per la valutazione dei lavori in fase di progettazione, il controllo dell esecuzione delle opere ai fini della sicurezza del cantiere, oltre al coordinamento del personale impiegato, ivi compresi i lavoratori autonomi. Le prestazioni del coordinatore durante la progettazione dell opera, ai sensi dell art. 91 del D.Lgs 81/2008 consistono nella: a) Redazione del piano di sicurezza e coordinamento di cui all articolo 101 del D.Lgs 81/2008; b) Predisposizione del fascicolo; c) Assicurazione della piena compatibilità tra le previsioni e i contenuti degli atti di cui al Progetto Esecutivo. Il piano della sicurezza e di coordinamento è il documento complementare al progetto esecutivo che prevederà l organizzazione delle lavorazioni per prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. La redazione comporterà, con riferimento alle varie tipologie di lavorazioni, l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi intrinseci al particolare procedimento delle lavorazioni connesse con la sovrapposizione di fasi di lavorazioni e presenza di lavoratori dipendenti o autonomi. 5
Il piano sarà costituito da una relazione tecnica contenente le coordinate e la descrizione dell intervento e delle fasi del procedimento attuativo, la individuazione delle caratteristiche delle attività lavorative con la specificazione di quelle critiche, la stima della durata delle lavorazioni, e da una relazione contenente la individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi in rapporto alla morfologia del sito, alla pianificazione e programmazione delle lavorazioni, alla presenza contemporanea di più soggetti prestatori d opera, all utilizzo di sostanze pericolose e ad ogni altro elemento utile a valutare oggettivamente i rischi per i lavoratori. Il piano sarà introdotto da un disciplinare contenente le prescrizioni operative atte a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e per la tutela della salute dei lavoratori e da tulle le informazioni relative alla gestione del cantiere. Tale disciplinare comprerà la stima dei costi per dare attuazione alle prescrizioni in esso contenute. Redazione del Piano: Il piano verrà articolato fornendo nei primi capitoli le informazioni fondamentali sulle lavorazioni da eseguire, sull impresa esecutrice e sul lavoro da svolgere, nonché i nominativi dei responsabili delle varie attività prescritte dalla vigente normativa in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Saranno sviluppati gli aspetti concernenti l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi concreti, le scelte progettuali ed organizzative nonché le procedure e le misure preventive e protettive da seguire per la prevenzione degli infortuni e l igiene del lavoro. Preliminarmente verrà quindi, analizzata l area di cantiere e l organizzazione del cantiere. Si procederà con la descrizione delle lavorazioni e fasi di lavoro indicando, per ciascuna di esse, le relative schede con le prescrizioni organizzative ed esecutive e di riferimenti normativi. Seguirà la valutazione dei rischi connessi all attività del cantiere medesimo, in modo da individuare compiutamente le situazioni particolari e le situazioni ambientali del cantiere. Monza, 15 marzo 2013 6