PROGRAMMAZZIONE DISCIPLINE GEOMETRICHE Anno scolastico Classe 2A Prof. Antonio Caffarella

Documenti analoghi
PROGRAMMAZIONE Anno scolastico Classe 1 A. Prof. Antonio Caffarella DISCIPLINE GEOMETRICHE OBIETTIVI DIDATTICO EDUCATIVI

OBIETTIVI DIDATTICO-EDUCATIVI

Programmazione finale classe II L B a.s. 2015/2016 Materia: Discipline Geometriche Docente: Antonio Caputo

Programmazione finale classe II L A a.s. 2015/2016 Materia: Discipline Geometriche Docente: Antonio Caputo

Programmazione finale della classe IIA Discipline Geometriche a.s

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DISCIPLINE GEOMETRICHE

LICEO ARTISTICO STATALE M. F. CAMPANILE MELFI a.s. 2016/2017

Geometria descrittiva (B-dispari) A.A Prof. Giovanni Caffio

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2011 / 2012 INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINE GEOMETRICHE PROF. LISE LAURA

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2011 / 2012 INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINE GEOMETRICHE CLASSE 2 SEZ. A PROF.

PROGRAMMAZIONE FINALE

LICEO ARTISTICO M. FESTA CAMPANILE - MELFI PROGRAMMA SVOLTO. Discipline geometriche classe 1ª AR Prof. Diego Russo a.s. 2018/2019

classe 2^ GEOMETRI P.N.I. DISEGNO TECNICO CLASSE 2^ P.N.I. PROGRAMMAZIONE ANNUALE: SEQUENZA DI LAVORO

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO TABELLA DEI MINIMI DISCIPLINARI TRIENNIO RIFORMA DISCIPLINE PROGETTUALI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2010 / 2011 INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINE GEOMETRICHE CLASSE 1 SEZ. A PROF.

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Istituto di Istruzione Superiore Arturo Prever - Pinerolo. Anno Scolastico PROGRAMMAZIONE ANNUALE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2009/2010 INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA DI ELEMENTI DI ARCHITETTURA CLASSE 4 SEZ.

A.S Programma effettivamente svolto in classe 2^ R

Comunicazione 8 del 26 novembre 2014 *

I.T.I.G. BELLUZZI - L. DA VINCI RIMINI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2012 / 13 INSEGNAMENTO DELLA MATERIA DI DISCIPLINE GEOMETRICHE PROF. GIOVANNA CERUDELLI

Assonometrie e prospettive

Programmazione annuale classe 1 B materia: A018 Discipline Geometriche, Architettoniche e Arredamento Prof- Ricciardi Riccardo

Indice. XIV Premessa. 71 Capitolo 3 Cenni di nomografia 73 Bibliografia. d e. Oceania 2,4% Africa 6,6% Asia 6,9% Europa 70,8% America 13,3%

Disciplina: T.T.R.G. CLASSE PRIMA

CORSO DI : LABORATORIO ARTISTICO Docente : Prof. Giordano Loredana

Piano di lavoro di disegno e storia dell arte

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Prisma retto. Generatrice. Direttrice. Prisma obliquo. Nel caso le generatrici non siano parallele. Generatrice

Finalità Contenuti Obiettivi minimi

Piano di lavoro di disegno e storia dell arte

Programmazione Disciplinare: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Classe: Seconda

MATERIA: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

ITIS-FARADAY. Programmazione modulare

DIPARTIMENTO DI. PRIMO BIENNIO ITT Informatica e Telecomunicazioni DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE TECNICHE, TECNOLOGICHE E PROFESSIONALI

Piano di lavoro di disegno e storia dell arte

9.6 Assonometria cavaliera, 39

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO - DICeM

PROGRAMMA SVOLTO DI TECNOLOGIA E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA I.I.S.S. VOLTA CLASSE 1 A ANNO SCOLASTICO

Piano di lavoro di disegno e storia dell arte

PROIEZIONI ASSONOMETRICHE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

ATTIVITA DIDATTICA SVOLTA nell A. S. 2017/18

INDIRIZZO C.3 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFCA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Corso di Laurea in Scienze dell Architettura. Corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva

FONDAMENTI ED APPLICAZIONI DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO - DICeM

ASSONOMETRIA E PROSPETTIVA

Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate

Le proiezioni ortogonali

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA. Dipartimento di meccanica. Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica. Classe I AM A.S

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNO SCOLASTICO CORSO DI DISCLINE GEOMETRICHE DOCENTE : Prof.Innocenza Bassani

Verifica finale MODULO D. Esercizio 16. fig. 5

Piano di lavoro. Docente : Roberto Margio Disciplina : rappresentazione e modellazione A.S. : 2012 / 13 classe : 1 A - OBIETTIVI DIDATTICI FINALI

Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

Comunicazione 7 del 12 novembre 2014 *

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Piano di lavoro di disegno e storia dell arte

PROGRAMMA SVOLTO DI TECNOLOGIA E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA I.I.S.S. VOLTA CLASSE 1 A ANNO SCOLASTICO

(Dagli scritti seicenteschi Exercitationes Geometrical del matematico Bonaventura Francesco Cavalieri)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Modulo 1. Tot. h 3. Dipartimento DISEGNO Materia. Classe 1 ITIS Ore/anno 99 A.S MODULI COMPETENZE UNITA di APPRENDIMENTO

Al Direttore del DiCEM. Scheda insegnamento ANNO ACCADEMICO: TIPOLOGIA DI ATTIVITA FORMATIVA: base

IIS D ORIA - UFC PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDIRIZZO: ITTEL MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ANNO DI CORSO : SECONDO

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

A. FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA

COMUNICAZIONE N.11 DEL

PROGRAMMAZIONE 2017/2018

A.S. 2016/2017 PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI PER IL RECUPERO ESTIVO. Della Prof./ssa Laura Lombardi (nome e cognome in stampatello)

Modulo 1. Tot. h 3. Dipartimento DISEGNO. Classe 1 ITIS Ore/anno 99 A.S MODULI COMPETENZE UNITA di APPRENDIMENTO

POLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017

LICEO ARTISTICO STATALE FOISO FOIS

Programmazione Collegiale delle Attività Didattiche Anno scolastico Di

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

COMUNICAZIONE N.13 DEL

ANNO SCOLASTICO PROF.SSA SILVIA SANDALO MATERIA: TECNOLOGIA CLASSE: IIIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013

PIANO DI LAVORO ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2011/2012

Transcript:

PROGRAMMAZZIONE DISCIPLINE GEOMETRICHE Anno scolastico 2015-2016 Classe 2A Prof. Antonio Caffarella FINALITA E OBIETTIVI DIDATTICO - EDUCATIVI L insegnamento della Disciplina ha come finalità generale quello di educare a sviluppare quelle mappe cognitive e strumentali, atte a saper contestualizzare, comunicare, conoscere e operare, mediante il linguaggio del disegno. I metodi di rappresentazione della geometria proiettiva e descrittiva in proiezione ortogonale, assonometrica e prospettica e della teoria delle ombre intendono perseguire le suddette finalità generali, tramite i seguenti obiettivi fondamentali, didattici e specifici: - conoscere i metodi di rappresentazione; - effettuare le operazioni di lettura, di riporto in scala e di notazioni grafiche; - indirizzare a ragionare nello spazio prima di passare alla fase grafica sul piano del foglio da disegno; - adoperare i metodi di rappresentazione per riprodurre, mediante schizzi a mano libera e in forme e misure precise, figure geometriche mono-bi-tridimensionali; - risolvere problemi di geometria classica e proiettiva. METODOLOGIA, AUSILI E SUSSIDI DIDATTICI L attività didattico ed educativa viene organizzata secondo Moduli, da svilupparsi ciascuno orientativamente nell arco di un bimestre, risponde alle seguenti fasi sequenziali: obiettivi della programmazione curricolare; accertamento dei prerequisiti; contenuti, materiali di apprendimento unitari costituiti da unità didattiche; revisioni intermedie individuali; approfondimento eventuale, o recupero dei contenuti; prove di verifica terminale. Punti salienti, inoltre, nello svolgimento delle Unità Didattiche sono: la problematizzazione dell argomento; l esplicitazione dei risultati attesi; l organizzazione delle attività di informazione, di esercitazione guidata e di applicazione autonoma; la registrazione e valutazione dei risultati conseguiti. A seconda delle fasi e del tipo di tema affrontato si troverà l integrazione con le attività del Laboratorio Artistico. Si effettueranno anche visite di istruzione, che sono iniziative complementari e indispensabili al curricolo per ampliare il bagaglio culturale e di preparazione di indirizzo dei discenti. Riguardo agli ausili e sussidi didattici si farà uso del libro testo, riviste specializzate, appunti e schizzi di riepilogo delle lezioni dati in fotocopie e all occorrenza si consulterà la biblioteca e si utilizzerà l aula video. 1

ESERCITAZIONI GUIDATE e PROVE DI VERIFICA Il controllo delle informazioni concernenti le modifiche comportamentali e di apprendimento risponde semplicemente ed esclusivamente alla necessità di esprimere il più obiettivamente possibile il giudizio sul livello di preparazione raggiunto dai singoli studenti riguardo alle conoscenze (termini, fatti, regole), competenze e capacità. La funzione delle rilevazioni attraverso le prove sui livelli di partenza è quello di accertare la preparazione specifica di base e le condizioni dei prerequisiti. L acquisizione di questi elementi è, infatti, utile per dare correttamente il passo all inizio del piano di lavoro e a stabilire una mappa di priorità nell organizzazione delle attività scolastiche, di eventuali carenze o di interessi specifici della classe. Le esercitazioni guidate, le revisioni intermedie e le prove di verifica finali questionari e prove grafiche), attivate durante lo svolgimento delle unità didattiche e all ultimazione dei moduli, mettendo alla prova gli apprendimenti acquisiti, consentono agli alunni di renderli relativamente stabili e di poterli rielaborare nel confronto con situazioni problematiche diverse, e di evidenziare il loro grado di conoscenza e di competenza raggiunto. CRITERI DI VALUTAZIONE - Svolgimento : livello di completezza nel lavoro. - Impaginazione : livello di compiutezza delle notazioni scritte e di organizzazione nella sistemazione e cura delle parti grafiche. - Grafica : qualità di differenziazione dei tratti grafici caratteristici. - Norme di costruzione : grado di applicazione delle regole del disegno. 2

CONTENUTI Rispetto agli obiettivi suindicati sono fissati i contenuti da svolgere organizzati in moduli ( M ), suddivisi a loro volta in non più di tre unità didattiche (U.D.). Modulo 1: Problemi di appartenenza, di intersezione e di perpendicolarità degli enti geometrici fondamentali nella geometria proiettiva delle proiezioni ortogonali. U.D.1.1.. Appartenenza: di un punto ad una retta, di una retta ad un piano, di un punto ad un piano. U.D.1.2. Intersezione: di piani, di rette e piani. U.D.1.3. Perpendicolarità: tra piani, tra rette, tra retta e piano. Modulo 2 Compenetrazione di solidi semplici analizzata in parallelo in proiezioni ortogonali e in assonometria obliqua monometrica. U.D. 2.1. Metodo delle generatrici. U.D. 2.2. Metodo dei piani ausiliari. U.D. 2.3. Regola generale della intersezione tra piani. Modulo 3 Le assonometrie ortogonali, applicate su solidi articolati dati in proiezione ortogonali. U.D. 3.1. Il triangolo fondamentale delle tracce. U.D. 3.2. Determinazione dei rapporti di riduzione. U.D. 3.3. Tipi di assonometria ortogonale: isometrica, dimetrica e trimetrica. Modulo 4 Prospettiva. U.D.4.1. Definizioni ed elementi di riferimento U.D.4.2. Regola generale per la costruzione prospettica: traccia e punto di fuga di rette, riporto delle altezze. U.D.4.3. Tipi di prospettiva: a quadro verticale (frontale e accidentale), a quadro inclinato (razionale) e a quadro orizzontale. Modulo 5: Teoria delle ombre, analizzata in parallelo in proiezioni ortogonali e in assonometria. U.D.5.1. Definizioni ed elementi di riferimento. U.D.5.2 Raggio luminoso (l -l, direzione inclinazione): condizioni di appartenenza e di intersezione (ombra portata). U.D.5.3. Linea separatrice d ombra (ombra propria). 3

ESERCITAZIONI Modulo 1: - Rappresentazione in proiezioni ortogonali di un parallelepipedo inclinato rispetto a P.O. e P.V. risolto con il metodo delle successive rotazioni; - Risoluzione del medesimo solido con il metodo del ribaltamento; - Assonometria obliqua monometrica; - Determinazione degli enti fondamentali geometrici; - Proiezioni ortogonali e assonometria di un parallelepipedo poggiato con uno spigolo sul piano orizzontale e determinazione delle rette e piani parallelii; - Proiezioni ortogonali e Assonometria di una superficie e segmento perpendicolari Modulo 2: - Proiezioni Ortogonali della compenetrazione parziale tra un prisma triangolare ed un parallelepipedo, giacenti sul piano orizzontale: risoluzione mediante il metodo delle generatrici. - Proiezioni Ortogonali della compenetrazione parziale tra un cilindro ed un cono, giacenti con le basi sul piano orizzontale: risoluzione mediante il metodo dei piani secanti ausiliari paralleli. - Proiezioni Ortogonali della compenetrazione parziale tra una piramide ed un parallelepipedo, giacenti con le basi sul piano orizzontale: risoluzione mediante il metodo dei piani secanti ausiliari proiettanti. - Proiezioni Ortogonali della compenetrazione parziale tra due prismi, triangolare ed esagonale, giacenti sul piano orizzontale: risoluzione mediante la regola generale di intersezione tra piani. Modulo 3: - Proiezioni Ortogonali e Assonometria ortogonale Isometrica, Dimetrica e Trimetrica di un solido articolato. Modulo 4: - Proiezioni Ortogonali e Prospettiva centrale di segmenti e di superfici comunque inclinate. - Proiezioni ortogonali e Prospettiva frontale e accidentale di solidi poliedrici e rotondi semplicemente affiancati e/o sovrapposti. - Proiezioni Ortogonali e prospettiva frontale e accidentale di spazi interni.schematici. Modulo 5 : - Ombra portata di segmenti e di superfici, rappresentati in parallelo in Proiezioni Ortogonali ed in Assonometria. - Ombra propria e portata di solidi poliedrici e rotondi, rappresentati in parallelo in Proiezioni Ortogonali ed in Assonometria. - Ombra propria, portata e autoportata di un semplice solido articolato, rappresentato in parallelo in Proiezioni Ortogonali ed in Assonometria. 4

ESEMPLIFICAZIONE DIDATTICA Modulo 1 : Problemi di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità. U.D. 1.1. Appartenenza di un punto ad una retta, di una retta ad un piano, di un punto ad un piano. Obiettivi (conoscenze, competenze, capacità): - conoscere i sistemi per rappresentare elementi geometrici inclinati; - saper disegnare in proiezioni ortogonali punti, rette e piani; - saper applicare i metodi delle rotazioni composte e dello spostamento del piano di proiezione - essere in grado di determinare punti, rette e piani in proiezione ortogonale e assonometrica appartenenti a vertici, spigoli e facce di solidi. Definizioni Proprietà di appartenenza: un punto P appartiene ad una retta r,quando le proiezioni del punto (P, P ) appartengono alle proiezioni omonime della retta (r, r ); una retta appartiene ad un piano, quando le tracce della retta appartengono alle tracce omonime del piano; un punto appartiene ad un piano, quando le proiezioni del punto appartengono alle proiezioni omonime di una retta del piano. Metodo delle successive rotazioni, detto anche delle rotazioni composte o doppie. Metodo dello spostamento del piano di proiezione (nuova LT), detto anche del ribaltamento del piano di rappresentazione, ausiliare e proiettante. Osservazioni E opportuno rappresentare in proiezioni ortogonali lo stesso solido inclinato rispetto a tutti e due i piani riferimento, risolto mediante il metodo delle successive rotazioni e del ribaltamento, e successivamente in assonometria; determinare nel contempo, sia in proiezioni ortogonali che in assonometria, sovrapponendo un foglio di carta lucida, gli enti fondamentali geometrici, punto, retta e piano corrispondenti a vertici, spigoli e superfici del solido. Esercitazioni Tav. 1: - a) rappresentazione in proiezioni ortogonali di un parallelepipedo inclinato rispetto a P.O. e P.V. risolto con il metodo delle successive rotazioni; - b) risoluzione del medesimo solido con il metodo del ribaltamento; - c) assonometria obliqua monometrica; - d) determinazione degli enti fondamentali geometrici. Al completamento del Modulo 1, che comprende altre due Unità Didattiche (intersezione di piani di rette, di piani e rette; perpendicolarità tra piani, tra rette, tra retta e piano) con le relative Esercitazioni di disegno proiettivo, sarà somministrato alla classe un questionario di verifica. Sono allegati alla Programmazione: - la Scheda di Svolgimento Revisione e Valutazione delle Esercitazioni e delle prove di verifica di disegno con elencati i criteri di valutazione; - la Scheda di Registrazione e Valutazione delle prove scritte, questionari strutturati come test vero-falso, corrispondenze, completamento e a risposta multipla. 5

6

Roma, 19.10.2015 Prof. Antonio Caffarella 7

PROGRAMMAZZIONE LABORATORIO ARTISTICO Anno scolastico 2015-2016 Classe 2A Prof. Antonio Caffarella FINALITA E OBIETTIVI DITATTICO EDUCATIVI Il Laboratorio Artistico, come da relazione di programmazione annuale unitaria concordata e condivisa dai docenti di discipline artistiche, si propone una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare nell arco del primo biennio. Le attività proposte intenderanno, quindi, fare acquisire competenze di base elementari sulle procedure e tecniche riguardanti l indirizzo attraverso i seguenti obiettivi didattici specifici fondamentali, quali: - conoscere e utilizzare linguaggi e strumenti tecnici; - applicare le scale metriche e grafiche; - rilevare le caratteristiche geometriche di un oggetto; - disegnare a mano libera; - gestire la realizzazione grafica e tridimensionale (modello) di un oggetto; - organizzare gli elaborati e i contenuti. METODOLOGIA, AUSILI E SUSSIDI DIDATTICI L attività didattico ed educativa viene organizzata secondo Moduli e risponde alle seguenti fasi sequenziali: obiettivi della programmazione curricolare; accertamento dei prerequisiti; contenuti, materiali di apprendimento unitari costituiti da unità didattiche; revisioni intermedie individuali); approfondimento eventuale, o recupero dei contenuti; prove di verifica terminale. Punti salienti, inoltre, nello svolgimento delle Unità Didattiche sono: la problematizzazione dell argomento; l esplicitazione dei risultati attesi; l organizzazione delle attività di informazione, di esercitazione guidata e di applicazione autonoma; la registrazione e valutazione dei risultati conseguiti. A seconda delle fasi e del tipo di tema affrontato si troverà l integrazione con le attività del Laboratorio Artistico, che, oltre ad avere una valenza più operativa, risultano anche di approfondimento di alcuni contenuti previsti in Discipline Geometriche. Si effettueranno anche visite di istruzione, che sono iniziative complementari e indispensabili al curricolo per ampliare il bagaglio culturale e di preparazione di indirizzo dei discenti. Riguardo agli ausili e sussidi didattici si farà uso del libro testo, riviste specializzate, appunti e schizzi di riepilogo delle lezioni dati in fotocopie e all occorrenza si consulterà la biblioteca e si utilizzerà l aula video. 1

ESERCITAZIONI GUIDATE e PROVE DI VERIFICA Il controllo delle informazioni concernenti le modifiche comportamentali e di apprendimento risponde semplicemente ed esclusivamente alla necessità di esprimere il più obiettivamente possibile il giudizio sul livello di preparazione raggiunto dai singoli studenti riguardo alle conoscenze (termini, fatti, regole), competenze e capacità. La funzione delle rilevazioni attraverso le prove sui livelli di partenza è quello di accertare la preparazione specifica di base e le condizioni dei prerequisiti. L acquisizione di questi elementi è, infatti, utile per dare correttamente il passo all inizio del piano di lavoro e a stabilire una mappa di priorità nell organizzazione delle attività scolastiche, di eventuali carenze o di interessi specifici della classe. Le esercitazioni guidate, le revisioni intermedie e le prove di verifica finali questionari e prove grafiche), attivate durante lo svolgimento delle unità didattiche e all ultimazione dei moduli, mettendo alla prova gli apprendimenti acquisiti, consentono agli alunni di renderli relativamente stabili e di poterli rielaborare nel confronto con situazioni problematiche diverse, e di evidenziare il loro grado di conoscenza e di competenza raggiunto. CRITERI DI VALUTAZIONE Elaborati grafici e modelli: - Svolgimento : livello di completezza nel lavoro. - Impaginazione : livello di compiutezza delle notazioni scritte e di organizzazione nella sistemazione e cura delle parti grafiche. - Grafica : qualità di differenziazione dei tratti grafici caratteristici. - Norme di costruzione : grado di applicazione delle regole del disegno. - Ordine :criteri di sviluppo e inviluppo dei componenti. - Rispondenza : ai dati dimensionali e formali - Trattamento : nella lavorazione ( precisione, taglio, assemblaggio) - Cura : dei dettagli e nella resa dei materiali. 2

CONTENUTI Rispetto agli obiettivi suindicati sono fissati i contenuti da svolgere organizzati in moduli ( M ), suddivisi a loro volta in unità didattiche (U.D.). Modulo 1: Disegno dal vero oggettivo (in proiezioni ortogonali) in vera forma, a mano libera. U.D.1.1. Disegno d insieme: figure geometriche, proporzioni, simmetria. U.D.1.2. Disegno di semplice contorno. U.D.1.3. Disegno delle parti componenti con indicazioni sui materiali e sui sistemi d assemblaggio. Modulo 2 : Spazi funzionali U.D. 2.1. Analisi distributive: relazioni percorsi-funzioni e spazi-funzione. U.D. 2.2.Standard abitativi e spazio d uso e d ingombro degli arredi (dimensionamento). U.D. 2.3. Studi preliminari progetto spazio cucina (stilizzazione e modularità dei componenti) e modello. Modulo 3: La grafica commerciale: il marchio U.D.3.1. Preliminari: definizioni, funzioni del marchio, classificazione dei tipi. U.D.3.2. Requisiti: identificazione, coerenza formale, versatilità U.D.3.3. Dall extempore al prodotto: esemplificazione grafica. Modulo 4: Elementi strutturali architettonici portanti. U.D.4.1. Strutture monodimensionali (trilitiche, reticolari). U.D.4.2. Strutture bidimensionali (falde, solai). U.D.4.3. Strutture tridimensionali (voltate). Modulo 5: Analisi di un oggetto d uso. U.D.5.1. Definizioni: disegno industriale, decorazione, valore aggiunto. U.D.5.2. Materiali, componenti, tecnica. U.D.5.3. Dall extempore all oggetto (modello). 3

ESERCITAZIONI Modulo 1: - Disegno dal vero e analisi formale di un elemento di arredo reale: lo sgabello; viste in vera forma approssimata d insieme (di fronte, di lato, dal basso e dall alto) e assonometria; disegni dei componenti e dettagli. Modulo 2: - Analisi funzionale,dimensionale e distributiva e rappresentazione in scala della pianta e degli alzati (sezioni, prospetti) e spaccato assonometrico di una abitazione. - Realizzazione del modello tridimensionale con arredo stilizzato. Modulo 3: - Disegnare e progettare un marchio. Modulo 4: - Studio e rappresentazione in pianta e sezione delle strutture di sostegno e di copertura ( a tetto, a solaio, voltata) portanti per uno spazio di servizio ideato. Modulo 5: - Progettazione per una nuova forma di sgabello, dagli schizzi ideativi al disegno in forme e misure precise, con realizzazione del modello. 4

ESEMPLIFICAZIONE DIDATTICA Modulo 1 : Disegno dal vero oggettivo (viste in proiezioni ortogonali e assonometriche) in vera forma e a mano libera. U.D. 1.1. Disegno d insieme: figure geometriche di contenimento, proporzioni, simmetria. Obiettivi (conoscenze, competenze, capacità): - conoscere gli elementi essenziali della rappresentazione in proiezione ortogonale e assonometrica; - conoscere nozioni di base del disegno a mano libera; - saper rilevare a vista e direttamente le proporzioni di oggetti e parti architettoniche; - essere in grado di affrontare con un approccio corretto (vedi osservazioni) il disegno a mano libera. Definizioni Fasi di elaborazione del disegno d insieme a mano libera: prima fase di osservazione e di analisi strutturale e formale: - figura geometrica che racchiude il suo contorno e proporzioni; - eventuali assi di simmetria; - figure geometriche che racchiudono le sue parti e proporzioni tra il tutto e le parti e delle parti tra loro; - stabilire una dimensione alla figura mediante una unità grafica, rapportata anche alle dimensioni del foglio da disegno; seconda fase di tracciamento del disegno: - disegnare la figura geometrica che ingloba il contorno dell oggetto nella dimensione stabilita (scala grafica); - disegnare all interno di questa gli assi di simmetria; - disegnare, semplificando geometricamente, le forme delle varie parti dell oggetto e le proporzioni di ciascuna; - controllare la corrispondenza tra l oggetto, la figura di contorno e le proporzioni tra le parti (traguardando con la matita a vista, oppure verificandole a diretto contatto con l oggetto). Osservazioni Per un approccio corretto bisogna fare attenzione a: - ingabbiare l immagine (figura piana) dell oggetto tridimensionale in un sistema di linee di riferimento; - rilevare e tracciare le proporzioni delle figure disegnate con quelle dell oggetto; - semplificare geometrizzando le forme. Esercitazioni Tav. 1: - a) disegno di semplice contorno con viste dall alto, di fronte e di lato; - b) schizzo assonometrico. Al completamento del Modulo 1, che comprende altre due Unità Didattiche (il disegno dei componenti dell oggetto ; il disegno dei dettagli e la resa grafica e cromatica dei materiali) con le relative Esercitazioni di laboratorio, sarà somministrato alla classe un questionario di verifica. Sono allegati alla Programmazione: - la Scheda di Svolgimento Revisione e Valutazione delle Esercitazioni di laboratorio con elencati i criteri di valutazione; - la Scheda di Registrazione e Valutazione delle prove scritte, questionari strutturati come test vero-falso, corrispondenze, completamento e a risposta multipla. Roma,.. Prof. Antonio Caffarella

6

Roma, 19.10.2015 Prof. A. Caffarella 7