PROPOSTE DELLA COMMISSIONE SULLA VALUTAZIONE La commissione formata dai professori Paolo Incarnato, Emanuela Ingrasci, Paola Nicola, Maria Luisa Ponzone e coordinata dalla prof.ssa Silvia Sillano si è riunita nei giorni 23/06/2014 (dalle 9.30 alle 11) 02/07/2014 (dalle 9.15 alle 11.30) e 08/07/2014 (dalle 10 alle 11.45), per elaborare proposte relative alla valutazione degli allievi. Si sottopone all esame e all approvazione del Dirigente e del Collegio dei Docenti la sintesi delle riflessioni elaborate nel corso degli incontri.
CHE COSA INTENDIAMO PER VALUTAZIONE: IL POF E LA NORMATIVA VIGENTE Il Piano dell Offerta formativa fa proprie le disposizioni e le indicazioni contenute nel Decreto del Presidente della Repubblica, n.122/09. valutazione dev essere ha per oggetto casi speciali 1. TEMPESTIVA 2. TRASPARENTE 3. FORMATIVA 1. PROCESSO DI APPRENDIMENTO: interesse, impegno, partecipazione, miglioramento 2. COMPORTAMENTO 3. RENDIMENTO SCOLASTICO COMPLESSIVO: conoscenze, competenze, abilità 4. partecipazione ad ATTIVITÀ DI RECUPERO/a PERCORSI DI ECCELLENZA 1. DISABILITÀ E HANDICAP 2. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 3. STRANIERI, spt.al primo anno in Italia
CHE COSA PROPONIAMO: di incentivare e premiare la costanza nell impegno, la volontà di migliorarsi, la capacità di non arrendersi nel caso di risultati negativi, la collaborazione con compagni e insegnanti IN CHE MODO SI POTREBBE PROCEDERE: Dati per scontati i principi della libertà di insegnamento e il dovere della trasparenza nei confronti delle allieve e degli allievi e delle loro famiglie, queste sono le proposte. 1. Si potrebbe integrare nel POF la seguente dicitura, da comunicare ai genitori all inizio dell anno e spiegare ad allievi e allieve in classe: La valutazione finale e il relativo giudizio di ammissione/non ammissione/ sospensione del giudizio si determineranno in base alle competenze, ai risultati conseguiti, nonché ai progressi compiuti e alla partecipazione al dialogo educativo riscontrati nel corso di TUTTO l anno scolastico. In particolare oltre alla valutazione dei compiti in classe, il docente potrà attribuire da -0,50 a + 0,50 punti in considerazione dei progressi compiuti dall allievo/a e da -0,50 a + 0, 50 punti per la partecipazione al dialogo educativo inteso come impegno e costanza nell applicazione, disponibilità ad apprendere, organizzazione del lavoro in classe e a casa, propositività, collaborazione.
A tale dicitura si potrebbero allegare, sia nel POF sia nelle lettere di inizio anno, le seguenti tabelle a scopo di chiarimento - sul significato di progresso compiuto e dialogo educativo - e di individuazione di livelli. Tab. a - PROGRESSI CONSEGUITI RISPETTO ALLA SITUAZIONE DI PARTENZA Descrittori Valutazione 1. ha conseguito una media superiore rispetto al primo quadrimestre ( 2 punti) + 0,5 2. ha conseguito una media superiore rispetto al primo quadrimestre (tra 1 e 2 punti) + 0,25 3. ha mantenuto la media del primo quadrimestre o si è impegnato solo in un quadrimestre 0 4. ha conseguito una media inferiore al primo quadrimestre (tra 1 e 2 punti) - 0,25 5. ha conseguito una media inferiore al primo quadrimestre ( 2 punti) - 0,5
Tab. b - PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO Descrittori 1. Livello di attenzione e partecipazione in classe: è curioso e brillante, interviene con contributi personali, originali e costruttivi Impegno: impiega pienamente le potenzialità personali; non solo è assiduo nell adempimento dei doveri scolastici e dei compiti a casa, ma approfondisce argomenti che lo interessano, è autonomo nell organizzazione; considera le difficoltà come un momento di riflessione e crescita. Collaborazione: spende le proprie competenze a servizio del gruppo, collabora con insegnanti e compagni, coordina i lavori di gruppo, assumendo la responsabilità del buon andamento degli stessi 2. Livello di attenzione e partecipazione in classe: interviene, specie per domandare chiarimenti, in modo pertinente e costruttivo, propone qualche volta considerazioni personali. Impegno: impiega le potenzialità personali, è assiduo nell adempimento dei doveri scolastici e dei compiti a casa, è autonomo nell organizzazione; a fronte delle difficoltà è ottimista e cerca strategie per superarle Collaborazione: spende le proprie competenze a servizio del gruppo, assumendo la responsabilità del buon andamento del lavoro, collabora con insegnanti e compagni. 3. Livello di attenzione e partecipazione in classe: è generalmente attento, ma raramente interviene se non sollecitato. Impegno: è abbastanza costante nell adempimento dei doveri scolastici e dei compiti a casa, è autonomo nell organizzazione di attività di routine, cerca di superare le proprie difficoltà. Collaborazione: collabora con insegnanti e compagni, pur non essendo particolarmente propositivo. 4. Livello di attenzione e partecipazione in classe: discontinuo o limitato solo ad alcuni argomenti della disciplina. Impegno: incostante o limitato ad alcune attività che risultano più facili o gli interessano di più; non sempre esegue i compiti, si scoraggia facilmente e abbandona lo studio a fronte delle difficoltà incontrate. Collaborazione: collabora solo se qualche proposta didattica va incontro ai suoi superficiali interessi 5. Livello di attenzione e partecipazione in classe: presenza in classe poco costruttiva per passività o per eccessiva esuberanza; scarso interesse per le attività scolastiche, svolgimento di attività non compatibili con la presenza in classe Impegno: assente o scarso, esegue saltuariamente/ copia/non esegue i compiti, spesso non ha tutto il materiale scolastico occorrente; non si sa organizzare in modo autonomo, non tenta nemmeno di migliorare la propria situazione Collaborazione: assente o scarsa; partecipa marginalmente ai lavori di gruppo e solo se continuamente richiamato; non risponde alle sollecitazioni dell insegnante o lo fa sporadicamente. Valutazione + 0,5 + 0,25 0-0,25-0,5
2. Le tabelle non vanno intese in maniera prescrittiva, ma semplicemente orientativa per il personale docente. Pertanto sarebbe opportuno fornire le stesse complete per gli insegnanti, solo con le indicazioni dei livelli, ma prive del punteggio, per allievi e genitori. Lo scopo è quello di andare oltre la media dei voti, valorizzando (o sanzionando) in modo più uniforme e esplicito le caratteristiche dei discenti non sempre rilevate dalle valutazioni sommative. Sarebbe opportuno anche che i ragazzi e le ragazze tenessero queste tabelle nel loro diario per ricordare quale atteggiamento scolastico verrà premiato ALTRE CONSIDERAZIONI 1. Per responsabilizzare le allieve e gli allievi e favorire l autocorrezione e l autovalutazione sarebbe opportuno che potessero portare a casa le prove o meglio potessero fotografarle per riflettere sulle proprie difficoltà. 2. Il prescrutinio finale potrebbe essere sostituito da una tabella di tutte le discipline, lasciata nel cassetto del coordinatore (e da non asportare), il quale segnerà i voti di condotta proposti mentre tutti gli insegnanti trascriveranno i voti degli allievi insufficienti. In questo modo si eviterebbero i consigli di maggio, che hanno perso gran parte della loro efficacia, poiché spesso molti docenti impegnati in più classi non possono essere realmente presenti. La riunione si potrebbe tenere solo nel caso di situazioni particolarmente complesse.
3. Occorre anche riflettere sui voti assegnati nel triennio, specie ai ragazzi meritevoli cercando di non precludere loro, a causa di uno scarto minimo di punteggio, la possibilità di diplomarsi con voti eccellenti. Sarebbe utile che il presente lavoro della commissione fosse divulgato a tutto il personale docente, a mezzo posta elettronica, PRIMA del collegio docenti di inizio anno, affinché ognuno possa avere il tempo di leggere, riflettere ed esprimere un opinione su quanto elaborato.