PARTECIPAZIONE POLITICA Brainstorming
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Alla parola politica associo:
Cerca nella voce "partecipazione politica" dell'enciclopedia Treccani di Scienze sociali le informazioni richieste: Definizione ristretta Definizione ampia Partecipazione visibile Partecipazione invisibile Partecipazione istituzionalizzata Partecipazione non istituzionalizzata Fattori associati alla partecipazione
Le forme della partecipazione politica interesse generico per la politica partecipazione a discussioni politiche informali partecipazione passiva ad organizzazioni semipolitiche o politiche partecipazione attiva a riunioni, dimostrazioni, organizzazioni semipolitiche o politiche aspirazione a ricoprire cariche politiche
Voto di opinione Scelta razionale basata su una valutazione in base ai propri interessi (considerati come parte di un obiettivo collettivo) di programmi diversi Voto di appartenenza Scelta basata sul riconoscimento identitario Voto di scambio o clientelare in una certa parte politica Scelta basata su una pattuizione con un candidato in grado di assicurare il raggiungimento di propri interessi e obiettivi personali
Il portaborse
Collega con una freccia il comportamento politico alla corrispondente immagine: lo spettatore l'apatico il gladiatore Avere una carica politica Diventare un membro attivo di un partito o di una organizzazione politica Astenersi da qualsiasi attività politica Esporsi a messaggi di propaganda elettorale (comizi, tv, giornali) Discutere con altri di politica Essere candidato ad una carica elettiva Milbrath distingue tre tipi di comportamento politico: l'apatico, lo spettatore, il gladiatore
Analizza i dati dell'indagine Demos sui giovani e la politica (lavoro di gruppo con tablet): 1- Quali sono le forme di partecipazione politica più frequenti nei giovani? 2- Quali variazioni ci sono state negli ultimi anni nel rapporto di fiducia nei partiti? 3- Quali motivazioni hanno guidato i giovani nel loro comportamento di voto? 4- Con quale metodologia è stata realizzata l'indagine?
Internet e la partecipazione politica L informazione dei cittadini è stata potenziata grazie al sorgere di molti siti a tema politico; molti di questi siti mettono a disposizione forum e blog in cui il cittadino può partecipare personalmente a discussioni su temi di interesse pubblico, esprimendo la propria opinione in merito; oppure forniscono su richiesta newsletter. Tutte queste novità hanno indotto molti a pensare che nell era della Rete sia possibile una comunicazione più costruttiva tra il sistema politico e il cittadino.questo tema è oggetto di dibattito.
Gli agenti della mobilitazione politica
I soggetti della mobilitazione politica Partito politico Gruppo di pressione Movimento Cittadinanza attiva
Partiti politici : definizioni Secondo Max Weber (1922), «per partiti si debbono intendere le associazioni costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza all interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi possibilità per il per-seguimento di fini oggettivi e/o per il perseguimento di vantaggi personali» Per Giovanni Sartori (1976) «un partito è qualsiasi gruppo politico identificato da un etichetta ufficiale che si presenta alle elezioni, ed è capace di collocare attraverso le elezioni (libere o no) candidati alle cariche pubbliche».
Tipologia di Max Weber Partito di notabili Si presenta con un personale politico non professionale, economicamente indipendente, con struttura intermittente e debole, sostanzialmente collegato ai periodi elettorali e strutturato in comitati per la gestione delle campagne elettorali Partito di massa Ha una struttura articolata e permanente, personale politico professionista, che trae dalla vita politica il proprio sostentamento. Il partito sviluppa una burocrazia parallela a quella statale
Il partito piglia tutti (catch all party) Otto Kirchheimer del 1966 Ha sostituito il partito di massa. Presenta le seguenti caratteristiche: riduzione del bagaglio ideologico, rafforzamento dei gruppi dirigenti di vertice, diminuzione del ruolo del singolo membro di partito, minore accentuazione di una specifica classe di riferimento per reclutare elettori tra tutta la popolazione in genere. Partito di cartello (cartel party) Katz Mair, 1995 E un partito che svolge le proprie attività, comprese le campagne elettorali, in modo professionalizzato, attraverso il ricorso ai media non di partito, con finalità non tanto di rappresentanza o di assicurare efficienza al processo decisionale politico, quanto orientate all autoreferenzialità. Soprattutto, il partito di cartello dipende in misura rilevante dal finanziamento pubblico; inoltre, sul piano sistemico, questi tipi di partiti tendono a colludere più che a competere, poiché hanno una reciproca convenienza alla sopravvivenza dello status quo.
Gruppi di pressione Un gruppo di pressione (in lingua inglese lobby), è un gruppo organizzato di persone che cerca di influenzare dall'esterno le istituzioni per favorire particolari interessi, la cui influenza può far leva su elementi immateriali, come il prestigio di cui il gruppo gode, o su elementi materiali, come il denaro di cui dispone.
Movimenti sociali "forme di azione collettiva non istituzionalizzata, che propongono cambiamenti importanti delle regole, dei valori, dei ruoli e degli obiettivi sociali, delle allocazioni delle risorse". I movimenti possono assumere forme più istituzionalizzate e organizzate come nel caso dei sindacati e dei partiti.
Cittadinanza attiva La cittadinanza attiva è la capacità dei cittadini di organizzarsi in modo multiforme, di mobilitare risorse umane, tecniche e finanziarie, e di agire con modalità e strategie differenziate per tutelare diritti esercitando poteri e responsabilità volti alla cura e allo sviluppo dei beni comuni.
Lo spettro politico: l'asse destra-sinistra è utile per distinguere le diverse posizioni politiche?
Colloca i partiti all'interno della propria coalizione se lo sfondo è verde la risposta è esatta
La distinzione Destra/Sinistra risale agli albori della Rivoluzione francese. Da allora si tende genericamente a considerare di Sinistra chi è per l'innovazione e di Destra chi è per la conservazione. Dopo il 1989 (crollo del muro di Berlino) si discute della fine della differenza tra Destra e Sinistra. Nel 1994 Norberto Bobbio pubblicò un'opera nella quale sostenne che tale dicotomia era ancora valida e basata sul criterio dell'uguaglianza/disuguaglianza, il quale non doveva però essere inteso in termini assoluti: "si possono chiamare correttamente egualitari coloro che, pur non ignorando che gli uomini sono tanto eguali che diseguali, apprezzano maggiormente e ritengono più importante per una buona convivenza ciò che li accomuna; inegualitari, al contrario, coloro che, partendo dallo stesso giudizio di fatto, apprezzano e ritengono più importante, per attuare una buona