PROPOSTA PER REALIZZAZIONE DI COMPLESSO NATATORIO STAGIONALE SCOPERTO. architettura ingegneria servizi

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COMUNE DI RUSSI REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA DI RAVENNA PROPOSTA PER REALIZZAZIONE DI COMPLESSO NATATORIO STAGIONALE SCOPERTO art. 183 comma 15, D.lgs 50/2016 Inquadramento: via Giuseppe Giusti, Russi (RA) presso polo sportivo Bruno Bucci Foglio Foglio 27, Mappale 256 DICEMBRE 2016 architettura ingegneria servizi Piazzale Pancrazi 1/A - 48018 Faenza (RA) tel. 0546-621012 - fax. 0546-621012 info@piscinafaenza.com p.iva 01266680394 via Severoli, 18-48018 Faenza (RA) tel. 0546-29237 - fax. 0546-29261 segreteria@cooprogetto.it Arch. Alessandro Bucci collaboratori: Arch. Enrico Ferraresi Arch. Michele Vasumini Dott. Simona Tartaglia Dott. Enrico Bertozzi Progettista rete fognaria Coordinatore per la sicurezza Ing. Paolo Ruggeri Progetto strutturale Ing. Marco Peroni Progetto impianti elettrici Per. Ind. Marco Samorini collaboratori: Per. Ind. Andrea Bravaccini Progetto impianti meccanici Per. Ind. Alberto Schwarz Per. Ind Christian Bassi Pratiche precedenti Firme dei tecnici ognuno per le proprie competenze Presa visione TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI, OGNI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DEL SEGUENTE DISEGNO E' PERSEGUIBILE AI TERMINI DI LEGGE - (art. c.c. 2576)

a) Descrizione del contesto edilizio e delle caratteristiche geomorfologiche La presente relazione illustrativa riguarda la nuova costruzione di un insieme di opere finalizzata alla realizzazione di un complesso natatorio da edificare nel comune di Russi (RA), classificato in Zona Sismica 2 (media sismicità), secondo le indicazioni delle Nuove norme tecniche per le costruzioni DM Infrastrutture 14 Febbraio 2008. Ai fini della definizione dell azione sismica di progetto, in base ai risultati dell indagine geofisica condotta nell area di progetto, caratterizzata da una velocità delle onde di taglio (Vs30) pari a 266 m/sec, il profilo stratigrafico risulta appartenere alla categoria di sottosuolo tipo C. Dal punto di vista topografico il sito di costruzione risulta pianeggiante rientrando nella categoria topografica T1 in cui si adotta un coefficiente di amplificazione topografica ST=1,0. b) Descrizione generale della struttura Il complesso natatorio comprende i seguenti corpi di fabbrica: - Vasca in c.a. ad uso piscina, di dimensioni in pianta 29.00x11.30m e profondità massima h=- 1.25m. La struttura è composta da una platea di fondazione di spessore 40cm e pareti di spessore 30cm. - Vasca in c.a. ad uso piscina, di dimensioni in pianta 11.35x7.35m e profondità massima h=- 0.46m. La struttura è composta da una platea di fondazione di spessore 30cm e pareti di spessore 30cm. - Telaio prefabbricato in c.a. ad uso spogliatoi, di dimensioni in pianta 17.60x8.70m e altezza alla gronda h=3.80m. La struttura è composta da pilastri di sez.35x35cm e travi di sez.50x30cm, sormontate da un solaio spiroll di altezza h=25+5=30cm e plinti di sez.220x220cm; - Tettoia metallica ad uso bar, di dimensioni in pianta 17.30x8.40m e altezza h=4.77m. La struttura è composta da montanti e traversi in profili HeA 200, sormontate da pannelli in lamiera coibentata di spessore 80mm; - Telaio in c.a. ad uso biglietteria, di dimensioni in pianta 4.23x5.08m e altezza h=2.96m. 1

c) Normativa tecnica e riferimenti tecnici utilizzati Nella progettazione e nelle verifiche sono state utilizzate le Nuove norme tecniche per le costruzioni DM Infrastrutture 14 Febbraio 2008 e relativa Circolare 02 Febbraio 2009. d) Definizione dei parametri di progetto Il fabbricato è situato in Via Giuseppe Giusti, nel comune di Russi(RA) con le seguenti coordinate geografiche: Il fabbricato viene classificato come opera che prevede affollamenti significativi (Classe d uso III). Si assume come vita nominale della costruzione V N 50anni e come coefficiente d uso C U 1.5. Azione sismica Le azioni sismiche sulla costruzione vengono valutate in relazione ad un periodo di riferimento, valutato moltiplicando la vita nominale per il coefficiente d uso della costruzione, per cui si ha: V R V N C U 50 1,5 75anni Per tale vita di riferimento si devono considerare azioni sismiche che abbiano una probabilità di superamento pari al: SLO: 81% in V R = 50 anni tempo di ritorno T R = 30 anni SLD: 63% in V R = 50 anni tempo di ritorno T R = 50 anni SLV: 10% in V R = 50 anni tempo di ritorno T R = 475 anni SLC: 5% in V R = 50 anni tempo di ritorno T R = 975 anni I valori dei parametri sismici relativi a ciascuno stato limite sono riportati nella seguente tabella riassuntiva. 2

Valori dei parametri a g, F o, T C * per i periodi di ritorno T R associati a ciascuno SL: Ai fini della definizione dell azione sismica di progetto secondo la classificazione indicata nelle NTC 14/01/2008, si considera una categoria di sottosuolo di tipo C. Dal punto di vista topografico il sito di costruzione risulta pianeggiante, rientrando nella categoria topografica T 1, per cui il coefficiente di amplificazione topografica S T è S T 1,0. La zona sismica in cui sorge il fabbricato è classificata in Zona Sismica 2, caratterizzata da pericolosità sismica media. Nota la categoria del suolo e tutti i parametri (a g, F 0, T c, S, η, T B, T C, T D), si ricava il grafico dello Spettro di Risposta Elastico SLV, riportato di seguito: 3

e) Descrizione dei materiali I materiali utilizzati per uso strutturale sono: Strutture in calcestruzzo gettato in opera (vasche piscina): calcestruzzo di classe C32/40, con resistenza di calcolo a compressione f cd=188,13 dan/cm 2 ; Strutture in calcestruzzo gettato in opera (fondazioni): calcestruzzo di classe C25/30, con resistenza di calcolo a compressione f cd=141,66 dan/cm 2 ; acciaio B450C controllato in stabilimento, con resistenza di calcolo pari a f yd = 3913 dan/cm 2. Strutture in calcestruzzo prefabbricate (strutture in elevazione): calcestruzzo di classe C45/55, con resistenza di calcolo a compressione f cd=258.68dan/cm 2 ; trefoli stabilizzati di classe 1860MPa. f) Illustrazione dei criteri di progettazione e di modellazione Criteri di progettazione vasche in c.a. e tettoia metallica: La progettazione è stata sviluppata con i criteri specifici di un analisi dinamica elastica considerando un comportamento strutturale non dissipativo nei confronti dell azione sismica e adottando quindi un valore del fattore di struttura q=1, utilizzato per ciascuna direzione dell azione sismica. Si riporta di seguito il grafico dello Spettro di Risposta di Progetto SLV, adottando il fattore di struttura nelle due direzioni: Criteri di progettazione telaio in c.a. prefabbricato e telaio in c.a. ad uso bar: La capacità dissipativa della struttura in elevazione è messa in conto attraverso il fattore di struttura q riduttivo delle forze elastiche (Par. 7.4.3.2 DM2008). Il fabbricato è schematizzato come una struttura a telaio ad un piano che rispetta i requisiti di regolarità in pianta e in altezza; essa è stata progettata con i criteri specifici della classe di duttilità bassa CD B, considerando nella modellazione un valore del fattore di struttura così definito: q x q 0 u / 1 3 1.1 3.3 q y q 0 u / 1 3 1.1 3.3 4

Si riporta di seguito il grafico dello Spettro di Risposta di Progetto SLV, adottando il fattore di struttura nelle due direzioni: g) Principali combinazioni delle azioni Le combinazioni di carico s.l.u. statiche (in assenza di azioni sismiche) sono ottenute mediante diverse combinazioni dei carichi permanenti ed accidentali in modo da considerare tutte le situazioni più sfavorevoli agenti sulla struttura. I carichi vengono applicati mediante opportuni coefficienti parziali di sicurezza, considerando l eventualità più gravosa per la sicurezza della struttura. Le azioni sismiche sono valutate in conformità a quanto stabilito dalle norme e specificato nel paragrafo sulle azioni. Vengono in particolare controllate le deformazioni allo stato limite ultimo, allo stato limite di danno e gli effetti del second ordine. In sede di dimensionamento vengono analizzate tutte le combinazioni, anche sismiche, impostate ai fini della verifica s.l.u. Vengono anche processate le specifiche combinazioni di carico introdotte per valutare lo stato limite di esercizio (deformazioni ecc.). I carichi variabili comprendono i carichi legati alla destinazione d uso dell opera e in questo cas o vengono considerati come carichi verticali uniformemente distribuiti. Tutti gli altri carichi accidentali considerati sono il carico dovuto alla neve, del vento e l azione dinamica dovuta al sisma. Le azioni sollecitanti utilizzate sono state calcolate secondo le seguenti espressioni: Combinazione fondamentale: stati limite ultimi (SLU) F d g G k q Q 1k 0i Q ik Combinazione caratteristica rara (SLE) F r G k Q 1k 0i Q ki Combinazione frequente (SLE) F f G k 11 Q 1k 2i Q ki Combinazione quasi permanente (SLE) F p G k 2i Q ki dove: G k è il valore caratteristico delle azioni permanenti; Q 1k è il valore caratteristico dell azione variabile dominante (principale) di ogni combinazione; Q kj sono i valori caratteristici delle azioni variabili tra loro indipendenti e che possono agire contemporaneamente a quella dominante; G = coefficiente parziale per le azioni permanenti = 1,3 5

(1,0 se il suo contributo aumenta la sicurezza); Q = coefficiente parziale per le azioni variabili = 1,5 (0 se il suo contributo aumenta la sicurezza) ; Le azioni variabili Q kj vengono combinate con i coefficienti di combinazione 0 j, 1 j, 2 j. Con riferimento alla durata percentuale relative ai livelli di intensità dell azione variabile, si definiscono: - Valore quasi permanente 2 j Q kj - Valore frequente - Valore raro 1 j Q kj 0 j Q kj Il programma di calcolo utilizza nelle combinazioni di carico un valore finale di moltiplicatore della condizione che discende dal prodotto dei coefficienti che il programma stabilisce in base alla categoria di carico selezionata (Permanente, Variabile, ecc.). Alle configurazioni delle azioni di tipo statico si aggiungono quelle sismiche. SISMICA K j 1 2, J K, J Combinazione sismica F E G ( Q ) L azione sismica in X (denominata Ex ) e quella in Y (denominata Ey) vengono considerate agenti contemporaneamente nelle possibili combinazioni del 100% dell una con il 30% dell altra. Considerando anche i due possibili versi di ciascuna azione sismica abbiamo quindi queste situazioni: Ex+0.3Ey Ex-0.3Ey -Ex+0.3Ey -Ex-0.3Ey 0.3Ex+Ey 0.3Ex-Ey -0.3Ex+Ey -0.3Ex-Ey n h) Metodo di analisi delle strutture Gli elementi strutturali sono stati dapprima dimensionati singolarmente attraverso calcoli manuali, infine è stato sviluppato un modello di calcolo globale attraverso un analisi dinamica modale lineare con il metodo dello spettro di risposta. i) Relazione geotecnica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione del volume significativo di terreno Fattore di struttura adottato per le verifiche La progettazione e la verifica delle strutture di fondazioni è stata sviluppata con i criteri specifici di un analisi dinamica elastica adottando un valore del fattore di struttura q=1,0, per ciascuna direzione dell azione sismica. Stati limite di tipo geotecnico GEO e strutturale STR Le verifiche sono state effettuate secondo l APPROCCIO 2 (A1+M1+R3) Nella valutazione relativa al dimensionamento strutturale (STR) delle fondazioni sono stati utilizzati i seguenti coefficienti: Per le azioni E d sono stati applicati i seguenti coefficienti (Effetto sfavorevole): (A1) STR = Permanenti = g1 = 1.3 (A1) STR = Permanenti non strutturali = g2 = 1.5 (A1) STR = Variabili = qi = 1.5 Il valore di progetto della resistenza del terreno R d è stato determinato in modo analitico (formula di Terzaghi), con riferimento al valore caratteristico dei parametri geotecnici del terreno, invariati in quanto i coefficienti M1 sono tutti pari a M: 6

Tangente dell angolo di resistenza al taglio = 1,0 Coesione efficace c = 1,0 Resistenza non drenata cu = 1,0 Peso dell unità di volume = 1,0 e suddividendo la portanza del terreno per un ulteriore coefficiente parziale (R3) che ai fini del dimensionamento strutturale non deve essere portato in conto, ossia R. Nelle verifiche per gli stati limite ultimi di tipo geotecnico (GEO) il valore caratteristico della resistenza del terreno R k=2,50dan/cm 2, ricavato dalla relazione geologica prodotta dal Dott. Geol. Giancarlo Andreatta, è stato suddiviso per il coefficiente parziale (R3) R in modo da ottenere la capacità portante di progetto R d=2,50dan/cm 2 /2,3=1,08 dan/cm 2. Verifica della pressione di contatto trasmessa al terreno Per ciascun corpo di fabbrica è stato verificato il soddisfacimento della seguente disuguaglianza E d R d cioè la pressione sollecitante di progetto agente sul terreno deve risultare minore della capacità portante di progetto del terreno. Faenza, 18 Luglio 2016 Ing. Marco Peroni 7