CONVEGNO Paesaggio agricolo e salvaguardia del territorio I.I.S. SAN BENEDETTO - CASSINO (Fr) La coltivazione biologica del broccoletto di Roccasecca A cura degli studenti della classe 4 a A (Tecnico agrario) e del Prof. Pierfrancesco Mattiocco Roma, 26 ottobre 2017
Broccoletto di Roccasecca: risorsa genetica da tutelare Brassica rapa L. subsp. Sylvestris L. (varietà Rapa Catalogna di Roccasecca) Risorsa genetica autoctona del Lazio iscritta nel RVR (Registro Volontario Regionale) (12/10/2011) Rischio di erosione genetica: medio/alto Inserita nell elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali del Lazio ai sensi del DM 350/99 (DM16/06/2010)
Brassica rapa L., subsp. Sylvestris L. (varietà Rapa Catalogna di Roccasecca) Famiglia Brassicacae: pianta erbacea mediterranea con ciclo vitale annuale e con radice non succulenta Brassica rapa L. subsp. Rapa L. Broccoletto di Roccasecca
Broccoletto di Roccasecca: risorsa genetica da tutelare Famiglia Brassicaceae (Cruciferae): 200 generi e 2000 specie tutte caratterizzate da omogeneità nella struttura fiorale Fiore: Ermafrodita, dialipetalo, con calice formato da 4 sepali, una corolla di 4 petali alternati ai sepali, un androceo costituito da 4 stami lunghi e 2 corti, con presenza di nettari intrastaminali, e un ovario supero con 2 carpelli sincarpici
Broccoletto di Roccasecca: risorsa genetica da tutelare Famiglia Brassicaceae (Cruciferae): 200 generi e 2000 specie tutte caratterizzate da omogeneità nella struttura fiorale Frutto: «siliqua» deiscente che si apre in due valve per il rilascio dei semi
Broccoletto di Roccasecca: risorsa genetica da tutelare La foglia: plurilobata e frastagliata (localmente definita «spizzata») dal verde intenso al bluastro elevata lunghezza della lamina fogliare
Broccoletto di Roccasecca: risorsa genetica da tutelare Caratteristiche della varietà: Elevato numero di steli Sapore amarognolo che si presta a diverse ricette tradizionali (broccoletti affogati) Resistenza alle basse temperature: il freddo toglie l amaro. Le cime raccolte più tardi dai germogli laterali, che si irrobustiscono dopo il taglio del germoglio centrale, sono più dolci
Coltivazione biologica del Broccoletto di Roccasecca La nostra scuola non possiede una certificazione relativa alla produzione biologica. Perché una Nonostante coltivazione ciò, biologica? abbiamo seguito i protocolli di produzione biologica: A scopo didattico Regolamento CE n. 834 del 2007 relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento Per produrre in modo sostenibile e a basso impatto ambientale, CEE n. 2092/91 secondo il prevalente orientamento delle politiche agricole comunitarie (PAC) Regolamento CE n. 889 del 2008 recante modalità di applicazione del regolamento CE n. 834 del 2007 Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest'ultimo non preservo me stesso. (José Ortega Y Gasset)
Coltivazione biologica del Broccoletto di Roccasecca La coltivazione biologica si è basata sul rispetto dei seguenti principali criteri: Esclusione di prodotti chimici di sintesi Utilizzo di fertilizzanti biologici provenienti da allevamenti biologici certificati: letame Priorità alle lavorazioni agronomiche
Il Broccoletto di Roccasecca: fasi della coltivazione La semina: Periodo: fine settembre (ottimale: seconda metà di agosto) A spaglio in semenzaio: semi (ottenuti da agricoltori di Roccasecca), sono stati seminati nel semenzaio della nostra Azienda Agraria Il letto di semina è stato preparato mescolando sabbia di fiume a terreno ben setacciato Dopo lo spaglio, il seme è stato leggermente interrato con una sistemazione superficiale effettuata con il rastrello Annaffiatura La semina del letto a spaglio di semina Leggero interramento del seme
Il Broccoletto di Roccasecca: fasi della coltivazione Il trapianto: quando le piantine nate nel semenzaio hanno circa 20 giorni Preparazione del campo (30 m x 15 m), effettuata a fine estate estate: Sfalcio infestanti (il terreno scelto non veniva coltivato da numerosi anni) Distribuzione di letame bovino maturo proveniente da allevamento biologico: 0,5 t (5 quintali) la Direttiva 91/676/CEE (Direttiva Nitrati) consente fino ad un massimo di 170 kg di N/ha/anno 1,9 t max (nel nostro campo) Vangatura superficiale (20-25 cm di profondità) Erpicatura con erpice a denti fissi Piantine in semenzaio
Il Broccoletto di Roccasecca: fasi della coltivazione trapianto:quando quandolelepiantine piantinenate hanno 20 giorni IlIltrapianto: nelcirca semenzaio hanno circa 20 giorni Il trapianto viene effettuato praticando un foro nel terreno tramite un punteruolo «pizzuco» Modalità di trapianto: Interfile Interfila:distanziate distanza di5050 6060cm cmcon traassolcatura due solchi superficiali superficiale Distanza Sulla fila:delle distanza di 30 40 cm30 tra ciascuna piantine sulla fila: 40 cm pianta Trapianto Annaffiatura delle piantine trapiantate al terreno mediante un punteruolo («pezzuco») con il quale si pratica un foro che accoglie la piantina Assolcatura e trapianto Annaffiatura
Il Broccoletto di Roccasecca: fasi della coltivazione Cure post-trapianto: Tradizionalmente gli agricoltori di Roccasecca praticano la concimazione mediante «saletta» (Solfato Ammonico): da noi evitata per rispettare l art 12 comma «e» del Reg. CE 834/2007che vieta l uso di concimi minerali azotati Zappatura e rincalzatura manuale: per stabilizzare le piantine e proteggerle dal vento Zappatura e rincalzatura
Il Broccoletto di Roccasecca: fasi della coltivazione La maturazione e la raccolta: Prima di Natale è già possibile raccogliere le prime «mamme»: germoglio principale Eliminato il germoglio principale si irrobustiscono i germogli laterali che maturano scalarmente, avendo cura di lasciare ad ogni taglio almeno 3/4 gemme sotto il punto di taglio Le piantine possono superare così l inverno e la raccolta può arrivare anche a marzo inoltrato Alcune delle piante migliori vengono lasciate (e segnalate in campo) per ottenere il seme per le future produzioni La raccolta
e in conclusione BUON APPETITO!!!
Un sincero ringraziamento: Agli organizzatori di questa interessante manifestazione Al Preside della nostra scuola Prof. Pasquale Merino per averci supportato con mezzi ed entusiasmo Ai docenti: prof. Antonio Carelli, prof.ssa Carmela Simeone, prof.ssa Marina Gallone, prof. Enrico Mambri, prof. Giuseppe Di Napoli, per il fondamentale ruolo da essi svolto A tutti gli alunni della classe 4 a A (Tecnico Agrario) dell I.I.S. «San Benedetto» di Cassino