IL SISTEMA OTTICO. È un dispositivo in grado di convogliare sul sensore della telecamera i raggi luminosi riflessi dalla zona inquadrata

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Transcript:

IL SISTEMA OTTICO Telecamera È il dispositivo in grado di acquisire un immagine della zona inquadrata Ottica (Obiettivo o lente) È un dispositivo in grado di convogliare sul sensore della telecamera i raggi luminosi riflessi dalla zona inquadrata Sorgente luminosa È l emettitore di luce utilizzato per illuminare la zona inquadrata Sistema di elaborazione delle immagini È l insieme di hardware e software utilizzato per l elaborazione dell immagine.

IL SISTEMA OTTICO Asse ottico (asse Z) Telecamera Ottica Misurando illuminatore Canale di comunicazione Frame grabber Piano di appoggio PC L oggetto è posizionato su un piano di appoggio (vetro) o posizionato in qualche modo nella zona inquadrata dalla telecamera L illuminatore diascopico proietta l ombra dell oggetto sul sensore della telecamera L illuminatore episcopico genera una riflessione di luce sull oggetto che viene proiettata sul sensore della telecamera L ottica permette di convogliare i fasci luminosi verso il sensore della telecamera Il canale di comunicazione permette di trasferire l immagine acquisita al sistema di elaborazione tramite una scheda di acquisizione immagini (Frame-Grabber): CameraLink GigE USB3 Il software elabora le immagini per determinare le misure dell oggetto

LE telecamere Il principio alla base è quello della camera oscura (dark room) e del pin-hole La camera oscura è un ambiente privo di sorgenti di luce Il pin-hole è l unica fessura da cui possono entrare raggi di luce L oggetto posto di fronte la pin-hole sarà proiettato sulla parete opposta della camera oscura

LE telecamere Analogiche / Digitali : si differenziano solo nel tipo di segnale che viene trasferito dalla telecamera al framgrabber. Oggi si utilizzano quasi esclusivamente telecamere digitali Matriciali / Lineari : si differenziano per la forma del sensore Matriciali : il sensore è composto da una griglia NxM di celle fotosensibili Lineari : il sensore è compost da una sola riga di celle fotosensibili (esistono anche sensori multilinea x2 x4 x16) B/N Colori : si differenziano per il tipo di sensore utilizzato B/N : Il segnale generato da ogni singola cella è direttamente proporzionale alla quantità di luce che incide sulla cella stessa Colori : Il filtro Bayer permette di combinare la sensibilità del sensore con le lunghezze d onda dei colori RGB CCD CMOS CCD (Charge Coupled Device): la quantità di radiazione elettromagnetica viene immagazzinata dal sensore fotosensibile e trasferita per la successiva conversione A/D esterno al sensore CMOS (Complementary Metal Oxide Semiconduct): la conversion dellla quantità di carica viene effettuata direttamente all interno del sensore. Ogni singolo sensore ha il proprio ADC.

LE telecamere Risoluzione (MegaPixel): definisce il numero di pixel che compongono il sensore Cell size : definisce la dimensione (in micron) di ogni singola cella (pixle) che compone l intero sensore Rolling shutter/global shutter: definisce il modo con cui viene salvata l informazione di carica sul sensore Global shutter: in un unico istante viene memorizzata l informazione su tutta la matrice Rolling shutter: una riga alla volta (critico per acquisizioni in movimento) Frame per seconds: è la velocità di campionamento massimo della telecamera in termini si scatti al secondo Data rate: è la velocità massima di trasmissione dei dati dalla telecamera al framegrabber in termini di bit/sec Luminosità/sensibilità: è la risposta alla luce in funzione della lunghezza d onda Tipo di connessione: è lo standard utilizzato per la connessione tra telecamere e framegrabber Sensore 6x4 celle = 24pixel 1 cella -> 1 pixel 1pixel -> 1 byte (8bit) DN = 0 (nero) DN = 255 (bianco)

LE telecamere Campionamento: ogni cella photosensibile genera immagazzina una quantità di carica pari alla quantità di radiazione luminosa ricevuta Quantizzazione: i valori di carica di ogni singola cella sono convertiti in forma digitale (8bit DN 0-255)

LE OTTICHE Le ottiche permettono di convogliare i raggi luminosi provenienti dalla scena inquadrata verso il sensore Sono composte da una o più lenti a seconda della complessità dell ottica Le leggi dell ottica geometrica descrivono il funzionamento delle ottiche

LE LENTI SOTTILI Il modello delle lenti sottili (valido quando lo spessore della lente è considerevolmente inferiore alla curvatura della lente stessa) descrive il principio di funzionamento delle ottiche Raggi paralleli all asse ottico sono deflessi passando per il punto F Raggi passanti per il punto C viaggiano rettilinei 1 ν + 1 u = 1 f P : punto della scena p : il corrispondente punto focalizzato sull imagine u : distanza tra il punto P e la lente v : distanza tra il punto p e la lente f : lunghezza focale (parametron della lente) C : centro della lente F : punto focale della lente Blur Circle o cerchio di confusione È la causa della sfocatura dell immagine La focalizzazione dell immagine avviene cambiando le posizioni relative tra sensore-lente-oggetto

LE OTTICHE Field Of View (FoV) : è l area inquadrata dalla lente e riportata sul sensore della telecamera Magnification: rapporto tra dimensione del sensore ed area inquadrata Working Distance (WD) : è la distanza tra la lente e l oggetto inquadrato nel punto di miglior fuoco Depth of Field (DoF): range di working distance entro cui l oggetto si può considerare a fuoco Resolution: distanza minima tra due punti che possono essere identificati chiaramente come punti separati nell immagine ottenuta: dipende dalla qualità della lente e dalla risoluzione della telecamera Focale: è la distanza tra la lente ed il punto in cui si trova il diaframma Diaframma: è il punto in cui i fasci luminosi convergono tra lente e sensore: F-number (F/#): è il rapporto tra la focale e l effettiva apertura del diaframma (diametro): F/# = (f/d)

LE OTTICHE Aberrazione sferica: i raggi non riescono a focalizzare correttamente Aberrazione cromatica: i raggi focalizzano in posizioni differenti a seconda della lunghezza d onda Astigmatismo: la lente ha focali differenti per raggi che risiedono su due piani ortogonali tra loro Coma: raggi paralleli entranti nell ottica focalizzano in posizioni differenti a seconda della loro distanza dall asse ottico Curvatura di campo: raggi paralleli incidenti con angoli differenti focalizzano non focalizzano su un piano, ma su una superficie curva Distorsione: è la deformazione generata dalle lenti dovuta alla magnificazione

LE OTTICHE telecentriche Le ottiche telecentriche sono una tipologia di ottiche progettate per ricevere solo raggi di luce collimati e paralleli all asse ottico La lente di ingresso ha dimensione pari al Field of View La magnificazione è indipendente dalla distanza tra oggetto e lente La distorsione è minima Riduzione quasi totale degli errori prospettici

SORGENTI LUMINOSE L illuminazione è uno dei componenti fondamentali per un sistema di visione. Una scelta appropriata dell illuminatore da utilizzare per una specifica applicazione assicura una buona performance del sistema stesso. I sensori delle telecamere sono sensibili ai raggi di luce generati dall illuminatore e riflessi dall oggetto. L informazione generata dall interazione tra illuminatore ed oggetto è una informazione «primaria». Non esiste software in grado di rilevare feature su una immagine se queste non sono correttamente illuminate. Anche l ambiente è una sorgente luminosa in continua evoluzione La sorgente luminosa deve essere individuata in funzione delle condizioni di lavoro del sistema: Tipo di applicazione Finitura superficiale dell oggetto Ingombro e costo dell illuminatore Condizioni ambientali Cosa è necessario tenere a mente: Massimizzare il contrasto della feature che si vuole individuare Minimizzare il contrasto della feature di NON interesse L influenza delle condizioni ambientali Le differenza di finitura superficiale degli oggetti

SORGENTI LUMINOSE LED (Light Emitting Diode): è il tipo di illuminatore più utilizzato nel mondo della Machine Vision Risposta rapida Resistenza meccanica elevata Geometrie di illuminazione facili da realizzare Stabilità nel tempo Tempo di vita elevato Tipi di illuminazione Episcopica (front-light) : coassiale Episcopica (front-light) : diffusa Episcopica (front-light) : direzionale Tipi di illuminazione Diascopica (back-light) : telecentrica Diascopica (back-light) : non collimata

SORGENTI LUMINOSE Tipi di illuminazione Diascopica (back-light) : telecentrica Diascopica (back-light) : non collimata Tipi di illuminazione Episcopica (front-light) : coassiale Episcopica (front-light) : diffusa Episcopica (front-light) : direzionale

L elaborazione Il risultato di un sistema di visione è ottenuto dall elaborazione dell immagine acquisita dal sistema ottico Gli algoritmi di Computer Vision permettono la determinazione di features all interno dell immagine Filtering : alterazione dell immagine tramite operazioni matematici che lavorano sulla matrici di pixel (Media e Gauss Riduzione del rumore ) Blob Analysis : suddivisione dell immagine in aree equivalenti in termini di «colore» o tono di grigio (Ricerca difetti) Edge Detection : identificazione dei punti di contorno degli oggetti all interno dell immagine (Ricerca bordo) Object Recongnition (Pattern Matching) : identificazione di oggetti predefiniti all interno dell immagine (Presenza componenti o Guida robot) Automatic Feature Detection : identificazione automatica di forme all interno dell immagine (Programmazione automatica)

L elaborazione L edge detection è l algoritmo di CV che è alla base della metrologia ottica Il contrasto di DN (Digital Number) è il parametro che permette di definire la presenza di un profilo (edge). È pssibile estrarre tutti i punti descrittivi di un profilo dell oggetto La dimensione di un oggetto è calcolata come la distanza tra due bordi 300 255 255 200 200 200 200 255 255 100 0 0 0 100 80 100 0 0 80 0 0-100 -100-100 -200-200 -300 DN Derivata

L elaborazione Gli algoritmi di calcolo metrologico ricevono in input i punti rilevati dagli algoritmi di Edge Detection e forniscono in uscita il valore della misura La misura ottica deve avere una corrispondenza alla misura a contatto. È necessario identificare l algoritmo corretto. La misura su un immagine è sempre in pixel e deve essere convertita in mm tramite la calibrazione del sistema ottico