12. I tessuti insediativi

Documenti analoghi
Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3

1 UTOE CHIANNI (1, 1a, 1b)

10. Le strade. verso sud con Grosseto e verso est con Chiusi. Vedi Ldp Associati A.Mugnai e A.Calocchi,,QMr1 Studio sulla mobilità, p. 6.

- Complesso immobiliare posto in San Casciano in Val di Pesa, via Achille Grandi via Dante Alighieri

GUIDA ALLA REDAZIONE DELL ELABORATO D ANNO

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Approfondimento per una lettura morfologica

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

REGOLAMENTO URBANISTICO NORME DI ATTUAZIONE VARIANTE CONFRONTO FRA NORME PROPOSTE E NORME APPROVATE DALLA COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO

Regole e vincoli urbanistici ed edilizi. Elisabetta Cavazza e Daniele Corradini

PIANO REGOLATORE GENERALE

pratiche presentate convenzioni firmate via Nuova SI NO NO NO NO SI SI Le Mandrie SI NO NO NO NO NO SI Le Mandrie SI NO NO NO NO NO SI

n. 70 Localizzazione TENERANO Dati catastali NCT Fg. 164 mpp 721

Art. 15 Cornici di gronda Le cornici di gronda devono avere un aggetto massimo fino a ml. 1,50, compreso le grondaie.

Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione

NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO

COS E? Il Rilievo tipologico è la lettura e la catalogazione delle strutture edilizie che compongono un organismo urbano o una parte di esso

PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE. PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ED INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI DEL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA e DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

STEFANO CASALI ARCHITETTO

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA

Norme specifiche per i singoli interventi

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SETTIMO TORINESE PROVINCIA DI TORINO. PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO IN SETTIMO TORINESE VIA VAGLIE' ZONA HaBa1 DEL P.R.G.C.

Anagrafica. Accolta / Parzialmente accolta Parzialmente accolta. Elaborato/i di piano osservati. Documenti presentati

LIVELLI DI PIANIFICAZIONE E TIPI DI PIANO

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

1 Studio tecnico arch. Marielena Sgroi

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

n. 101 Dati catastali NCT Fg. 107 mpp

AUTOSTRADE // per l ITALIA S.p.A. A14 BOLOGNA BARI TARANTO Tratto: Vasto Sud Termoli

Tabella A - Oneri di urbanizzazione residenziali - Anno 2019

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

VARIANTE PARZIALE AL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE VIGENTE, AREA DI S. ANNA

Corso di Fondamenti di Urbanistica a.a. 2015/16

1. Edilizia di base Tipo 1.1. Edificio a blocco

COMUNE DI GIARRE PROVINCIA DI CATANIA

P U C PIANO URBANISTICO COMUNALE. Presentazione Preliminare di Piano. 31 gennaio 2018 Biblioteca Comunale SANT ANTONIO ABATE

Massimo Orsi INDICE. architetto RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

PGT del Comune di Verrua Po AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO RESIDENZIALE E PARTE I. RIEPILOGO SCHEDE DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO:...

VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE

norme di attuazione PGT Piano di Governo del Territorio

VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE

COMUNE DI CHIESINA UZZANESE Provincia di Pistoia

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

RELAZIONE PAESAGGISTICA (ai sensi del D.P.C.M. del 12/12/2005)

(1 parte) Analisi delle trasformazioni del territorio veneto

NOTA: Gli estratti delle tavole del RU sono fuori scala (salvo quando specificato). A fini prescrittivi e giuridici valgono le tavole di piano.

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)

Comune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

ALLEGATO G alle Norme Tecniche di Attuazione

RUE 2015 FAENZA. Perequazioni territoriali, incentivi e compensazioni nella campagna. Incontro del 21/04/2016

AREA AT_02 Via dei Mulini Tav 02 - DISCIPLINA DEI SUOLI UTOE G1 - G2 - G3

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

elaborato modificato a seguito accoglimento osservazioni

REGOLAMENTO URBANISTICO APPROVATO IN DATA 2 DICEMBRE 2009, CON DELIBERA CONSILIARE. Relazione tecnica

STATO SOVRAPPOSTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI. marzo

LO SPAZIO ABITATIVO - II

COMUNE DI PONSACCO (Provincia di Pisa)

Dott. Arch. Marielena Sgroi- Lambrugo (Co) via C. Battisti, n 19 tel 031/ f ax 031/ Mail :

Unità locale dei servizi n... c. altitudine: capoluogo. max min

SAN DONATO 1 - RELAZIONE TECNICA. Il Responsabile Ing. Giuseppe Barrella. Collaboratori Geom. Marco Salerno Ing. Carlo Vece

3288 RELAZIONE ILLUSTRATIVA.doc 1. PREMESSA

Norme specifiche per i singoli interventi

Programma di Riqualificazione Urbana. Tor Bella Monaca

Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI

16. L attuazione delle previsioni di piano

PROVINCIA DI SIENA ELENCO ELABORATI PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE MARZO 2010

Legge Regionale n. 13 Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio urbanistico della Lombardia

Intervento Intervento Il Mulino Data Settembre Indirizzo Via Mulino Destinazione 1 Commerciale-Direzionale

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO. Censim ento degli edifici di recente costruzione in am bito rurale

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE

Campiglia, Montecarelli

Le fasi di formazione della pianificazione comunale. Legge del 1865 «Sulle espropriazioni per pubblica utilità»

COMUNE DI BORGHI PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA

Specifiche urbanistiche CA' GUERRA

COMUNE DI SAN POLO D ENZA INTEGRAZIONE AL 2 POC pag. 1

Parte III Le valutazioni di sintesi

COME SI COSTRUISCE UNA LEGENDA

NORME URBANISTICHE PER L ADEGUAMENTO DEI PIANI REGOLATORI GENERALI ALLA DISCIPLINA DELL ATTIVITA COMMERCIALE IN PROVINCIA DI TRENTO


DESCRIZIONE DELL'ESTERNO

ELENCO INDICATIVO DELLE DOMANDE PER L ESAME SCRITTO

Comune di Greve in Chianti. Strada in Chianti. San Polo in Chianti. Greve in Chianti. Panzano in Chianti

Comune di Loreggia (PD) 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VERANO BRIANZA

COMUNE DI POVEGLIANO. Dimensionamento (Legge Regionale n. 11/2004 e s.m.i.) Piano di Assetto del Territorio (PAT) - Variante n. 1.

MODIFICHE ALLE NORME DEL REGOLAMENTO URBANISTICO

VARIANTE SEMPLIFICATA AL REGOLAMENTO URBANISTICO AI SENSI DELL ART.30 DELLA L.R. 65/2014

Schede delle Aree di Trasformazione 1

RELAZIONE TECNICA GENERALE

Transcript:

12. I tessuti insediativi Nella tavola in esame sono stati indagati i tessuti urbani con l obiettivo di analizzarne i caratteri peculiari. Nell indagine dello SMaS Schema Metropolitano dell area Senese 1 si sottolinea il carattere specifico del modello territoriale 2 derivato dal dualismo ruralismo/urbanità diffusa [che] ha dato vita nei secoli al decentramento storico degli insediamenti e alla configurazione di un paesaggio agrario assolutamente peculiare 3. Tali premesse sono state assunte quali dati di partenza, per il necessario approfondimento a scala comunale. La tavola è stata impostata distinguendo gli insediamenti secondo due fondamentali fasi storiche: - la città storica: il cui tessuto urbano è evidenziato in colore giallo e che comprende tutto l edificato censito al catasto leopoldino (c.a. 1825, con colore arancio) e al catasto d impianto (1941, con colore rosso); - la città moderna: che registra l attività edilizia dal 1941 ad oggi il cui tessuto urbano e le tipologie edilizie sono stati oggetto di ulteriori approfondimenti. Acquisita quale dato esaustivo la serie storica degli stralci cartografici elaborata dallo SMaS 4 l indagine sulla città moderna è stata svolta da un punto di vista tipologico distinguendo gli edifici residenziali in: - edilizia monofamiliare, villette, schiere (con colore bordeaux) - edilizia plurifamiliare, blocchi, linee (con colore marrone chiaro) Da un punto di vista delle funzioni sono stati distinti: - gli edifici specialistici (religiosi, di servizio, ecc. 5, con colore azzurro) - gli edifici produttivi (con colore fucsia) - altri edifici recenti non residenziali (garage, capanni rurali, annessi vari, ecc., con colore grigio). Dall esame delle tipologie edilizie ne è derivata la lettura degli insediamenti per tessuti, che in questa fase di lavoro consente un immediata ed esaustiva valutazione d insieme. Sono stati distinti: - tessuti ad edilizia monofamiliare, villette, schiere e, in generale, tutti quei casi in cui si è riscontrato un notevole frazionamento dei lotti ed un uso esclusivo di tutti gli accessori e/o pertinenze (campitura di colore pieno marrone chiaro) - tessuti ad edilizia plurifamiliare, blocchi, linee e tutti quei casi in cui il disegno dei lotti, per dimensioni e organizzazione collettiva di accessori e/o pertinenze, sono ad essi assimilati (campitura di colore pieno marrone scuro) 1 SMaS, QTr1 Il sistema insediativi dell area metropolitana senese, Ufficio di Piano, Michele Talia (Coordinatore), Siena 2004. 2 Op. cit. p.3. 3 Ibidem. 4 SMaS, QT08 Il sistema insediativo: processi di urbanizzazione dei nuclei urbani dove sono state individuate quattro fasi storiche: fino al 1954, dal 1954 al 1970, dal 1970 al 1993 e dal 1993 al 2002. 5 Vedi la serie delle cinque tavole Gli Spazi Pubblici del presente Quadro Conoscitivo. 117

- tessuto misto ad edilizia mono e plurifamiliare, costituito da quei brani di abitato estremamente eterogenei, dove non è stato possibile riconoscere una tipologia edilizia prevalente o comunque in grado di connotare il tessuto urbano. Si tratta di aree a sviluppo episodico edificate precedentemente all entrata in vigore di strumenti urbanistici 6 che in seguito non sono più stati in grado di controllarne lo sviluppo (campitura di colore pieno ocra). E interessante notare che essi corrispondono alle aree definite dal PRG: ambiti edificati di recente espansione soggetti a completamento. Sono inoltre state individuate mediante opportuna perimetrazione in colore nero le aree oggetto di progettazione unitaria (schede norma, piani di lottizzazione, piani di recupero, ecc.), dove, pur nei limiti più avanti evidenziati 7, lo strumento urbanistico ha consentito un reale controllo della progettazione. Infine sono state individuate le aree produttive, riportate con colore rosa, e le aree a prevalente funzione commerciale e/o ricettiva, con colore verde, distinguendo quelle soggette a progettazione unitaria. 6 Dal raffronto tra la tavola in esame e la tavola SMaS QT08 Il sistema insediativo: processi di urbanizzazione dei nuclei urbani si osserva come i tessuti misti rilevati nei centri di Sovicille, Rosia e San Rocco a Pilli sono stati edificati negli anni tra il 1954 e il 1970. 7 Vedi la serie delle sei tavole L Attuazione delle previsioni di piano del presente Quadro Conoscitivo. 118

Dall analisi degli insediamenti ne derivano delle prime, interessanti considerazioni: 1. il sistema insediativo comunale conferma quei caratteri di localizzazione rada già individuati negli studi dello SMaS e meglio descritti nella relazione 5. Il territorio di Sovicille: la storia e le trasformazioni del presente lavoro. 2. la prevalenza della dislocazione della città storica nell area nord occidentale dei rilievi, mentre solo a partire dagli anni 50 si registra l espansione edilizia nella pianura, a cui corrisponde un congelamento dei nuclei storici. 3. l espansione recente nei principali nuclei comunali presenta caratteri di notevole eterogeneità e nel complesso manca di definizione. 4. relativamente alle aree produttive e industriali solo l insediamento di Bellaria presenta un immagine complessiva unitaria e compatta, mentre Pian dei Mori e La Macchia sviluppano un tessuto carente dal punto di vista di disegno urbanistico complessivo (a fronte invece della sua ubicazione nel piano di Rosia a cui lo studio del quadro conoscitivo ha riconosciuto un elevato valore paesaggistico) 5. una considerazione a parte va fatta per l insediamento di Carpineto, che si presenta come un episodio, unico nel territorio comunale, di edilizia a villette isolate dove in considerazione di una popolazione insediata di 270 abitanti corrisponde un estensione, in termini di mq di suolo occupato, pari a circa quella di Sovicille (che di abitanti ne ha invece 989) 8. In conclusione si tratta di un sistema insediativo estremamente variegato ed eterogeneo, che presenta un patrimonio d interesse storico-architettonico e paesaggistico molto ricco e pregiato al quale si è affiancato un tessuto recente costituito dagli ampliamenti dei borghi antichi e dalle nuove realtà insediative. Esso si è sviluppato con proprie regole, differenti da quelle della città storica, e con una forma spesso non immediatamente riconoscibile. Da un punto di vista architettonico si sono inseriti tipi edilizi estranei alla tradizione locale che, in alcuni casi, per meglio sfruttare le potenzialità fondiarie, hanno contribuito ad una sensazione di congestione urbanistica. D altro canto, nella maggior parte dei casi, ad essi va riconosciuto il merito di preservare in tal modo l area storica. Ci riferiamo ad esempio al recente sviluppo di Sovicille, che è decisamente altro dal borgo antico, ben distinto tipologicamente, separato planimetricamente e nascosto dalle principali visuali del nucleo medievale. La stessa cosa non si può dire per Rosia, dove lo sviluppo recente ha invece aggredito le pendici a valle dell intorno percettivo del centro storico, alterandone definitivamente il rapporto originario con il territorio. Di seguito si allegano le schede di analisi degli insediamenti di Sovicille, estratte dalla relazione QTr1 Il sistema insediativi dell area metropolitana senese, Ufficio di Piano del Comune di Siena. 8 SMaS, QTr1 Il sistema insediativi dell area metropolitana senese, Ufficio di Piano, Michele Talia (Coordinatore), p. 49. 119

Tavola 11a - IL SISTEMA DEGLI INSEDIAMENTI 160

Tavola 11b - IL SISTEMA DEGLI INSEDIAMENTI 161

Tavola 11c - IL SISTEMA DEGLI INSEDIAMENTI 162