Approfondimento per una lettura morfologica

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1 LABORATORIO di PROGETTAZIONE URBANISTICA Prof. Arch. Giovanna Bianchi collabora alla didattica : Yota Nicolarea L ambito urbano TEVERE VIA FLAMINIA VALLE DELLE ACCADEMIE Approfondimento per una lettura morfologica Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

2 definizioni 1 Morfologia urbana Morfologia deriva dal greco: µορϕη (forma) e λογοξ(discorso) e significa descrivere e analizzare la forma, le variazioni e le qualità di relazione degli elementi che compongono l oggetto dello studio. La morfologia urbana è lo studio della forma della città o forma urbis e si esprime in modi diversi a seconda delle scale di lettura (intero organismo urbano, parti): 1) alla scala dell intero organismo urbano: gli elementi fisici che contribuiscono alla definizione della forma urbis sono il sito (caratteristiche geomorfologiche); gli aspetti sistemici (mobilità, spazi aperti, spazi verdi, funzioni urbane); le parti (definite e non definite); 2) alla scala delle parti di città : si riferisce alle modalità di rapporto tra gli spazi costruiti e gli spazi non costruiti (sia pubblici che privati), cioè tra le parti piene e le parti vuote e ne individua i meccanismi di stratificazione. I principali elementi da indagare sono: la morfologia del suolo; i percorsi; la tipologia e l aggregazione (tessuti) dei manufatti edilizi; gli spazi aperti (artificiali e verdi); le emergenze. Principio insediativo Le modalità secondo cui i diversi elementi si aggregano costituiscono il principio insediativo, diverso e caratteristico per ciascun periodo di formazione e crescita della città. Si intende, cioè, l insieme delle regole e delle modalità di aggregazione, di formazione e di organizzazione che hanno determinato l assetto di un organismo urbano o di sue parti a partire dal primo impianto. Può essere più o meno leggibile a seconda del processo di completamento e di stratificazione delle parti ovvero se il primo impianto sia pianificato o meno. Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

3 definizioni 2. Tessuto Si intende un insieme di maglie e di nodi, di vuoti e di pieni che, pur con diverso grado di caratterizzazione, presentano riconoscibilità morfotipologica e funzionale. Più precisamente è un insieme di lotti in tutto o per la maggior parte edificati, serviti da una o più strade, in cui sia riconoscibile la relazione che lega ogni lotto ad un altro e l insieme dei lotti ai percorsi, in cui sia cioè possibile leggere una regola di aggregazione. Il concetto di tessuto edilizio è strettamente legato a quello di tipo edilizio, nel senso che si possono rintracciare delle relazioni precise, anche se non univoche, tra tipo di edifici e conseguenti aggregazioni tra insiemi di edifici. Aggregazioni di uno stesso tipo edilizio e aggregazioni tra tipi edilizi differenti realizzano, quindi, in base ai rapporti che stabiliscono con il tracciato viario, tessuti urbani differenti. Isolato Si intende una parte di tessuto interamente delimitato da strade; è in genere costituito da più edifici (in casi particolari, maglia stradale molto stretta, edifici particolarmente estesi, anche da uno solo) con la relativa area di pertinenza. Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

4 definizioni 3 Tipologia edilizia/tipo edilizio Con tipologia edilizia si intende un insieme di elementi formali, strutturali e funzionali -tra loro correlati attraverso i quali sono fissati i caratteri di una costruzione. Sono pertanto elementi tipologici quegli elementi specifici che determinano i caratteri fondamentali di un edificio ed è mutamento tipologico la trasformazione di questi caratteri fondamentali. Detti elementi si possono così classificare: funzione o uso [tipi di base (in prevalenza o interamente per uso residenziale) o tipi specialistici (usi per scopi specifici) ]; organizzazione e distribuzione degli spazi interni ; rapporto dimensionale e funzionale con l eventuale area di pertinenza (la superficie di terreno direttamente connessa alla proprietà di un edificio); relazione con lo spazio pubblico o con l area di pertinenza dell edificio stesso. E categoria di lettura indispensabile per individuare le modalità di relazione tra il manufatto edilizio ed il contesto circostante in quanto elemento che partecipa alla formazione dello spazio. lltipo edilizio non è statico; ammette invece varianti che possono essere: varianti sincroniche: in luoghi diversi nello stesso tempo; varianti diacroniche: nello stesso luogo in tempi diversi Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

5 tessuti e. Tessuti ad isolato: i criteri di classificazione dei tessuti ( per le diverse definizioni necessarie si rinvia al Lessico) fanno riferimento essenzialmente a:principio insediativo: isolati edificati con continuità a margine; isolati edificati non a margine; isolati edificati in modo puntiforme; isolati con tipologia speciale, / prevalenza tipologica: specificare i diversi tipi edilizi conosciuti (per il residenziale: a blocco, palazzina, villini, ; per il produttivo-commerciale: a capannone o tip. speciale, ) e/o se si tratta di tipologia uniforme, mista, stratificata, intensiva / prevalenza funzionale: residenziale, produttivo (artigianale, industriale), commerciale, misto. I criteri devono dar luogo a classificazioni sintetiche ed integrate a partire dal principio insediativo (criterio guida), in riferimento ai tessuti individuati Ambiti a morfologie autonome:ambiti dove non c è tessuto, vale a dire un rapporto diretto tra la strada e l edificio. Le tipologie (es. in linea, a torre, ) sono quindi aggregate in modo autonomo rispetto al tracciato dei percorsi e quasi sempre in discontinuità con i tessuti circostanti. Anche in questo caso la classificazione deve tener conto della prevalenza tipologica e funzionale Insediamenti lineari, a pettine :conmodalitàdi aggregazione intorno al percorso, generalmente per parti di insediamento isolate, ai margini. Anche in questo caso la classificazione deve tener conto della prevalenza tipologica e funzionale. Morfotipologiespeciali monofunzionali: ad esempio, aree con ipermercati, autoporti, stadi, ospedali Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

6 o anche. Cappuccitti, Piroddi 2004 Da Urbanistica n. 121 Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

7 Tessuto compatto ad andamento irregolare condizionato da preesistenze di epoca romana e medioevale con percorsi di ristrutturazione rinascimentale e ottonovecentesca Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

8 Tessuto a maglia regolare prevalentemente ortogonale a grana fine (composto da tipi edilizi prevalenti puntiformi: palazzine, case isolate su lotto) Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

9 Tessuto a maglia regolare ortogonale a grandi isolati (composto da tipi edilizi prevalenti lineari o a blocco: case in linea, case a corte, grandi complessi specialistici unitari) Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

10 Tessuto a maglia regolare omogeneo a tratti (composto da tipi edilizi diversi a seconda delle singole aggregazioni di isolati: case in linea, palazzine, complessi unitari di tipi edilizi eterogenei) Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

11 Tessuto a maglia radiale eterogeneo (composto da isolati con edifici puntiformi o a blocco) Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

12 Tessuto organico e omogeneo a grana fine = la maglia stradale, geometricamente complessa, segue l andamento della morfologia del terreno ; I tipi edilizi prevalenti sono puntiformi (palazzine, villini, case isolate su lotto) Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

13 Forme urbane aperte, Morfotipologie autonome = la maglia stradale, geometricamente complessa, non ha relazione con la morfologia del terreno né con i tessuti circostanti; I tipi edilizi sono molto differenti rispetto all intorno per dimensioni, modalità di aggregazione, rapporto con i percorsi (non esiste relazione diretta tra edifici e percorsi) Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

14 Cappuccitti, Piroddi 2004 Superficie coperta complessiva (a) Superficie complessiva cortili e spazi privati (b) Superficie complessiva strade e piazze (c) a b c Laboratorio di Progettazione Urbanistica -Giovanna Bianchi -ottobre

15 tipologie edilizie di base (per uso esclusivamente o prevalentemente residenziale) speciali (per usi specifici non residenziali) unifamiliari Isolate / raggruppate plurifamiliari Isolate / raggruppate Ville villini Schiere patio Palazzine, torri, blocco, Linee, a stecca, a corte (aperta o chiusa) a blocco, a ballatoio, Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

16 abaco caratteristiche delle principali tipologie residenziali da: Mattogno(2008) Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

17 dimensioni dimensioni indicative di differenti tipi edilizi da: Mattogno(2008) Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

18 ville,villini, Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

19 ville,villini, Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

20 schiere Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

21 schiere Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

22 palazzine L edificio generalmente è alto 3 o 4 piani, di forma quadrangolare, aderente al filo stradale o arretrata con giardini a piano terra, con un unico corpo scala servente i 4 piani. Presenta 4 affacci liberi. Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

23 torri Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

24 torri Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

25 linee Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

26 linee Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

27 blocchi Laboratorio di Progettazione Urbanistica - Giovanna Bianchi - ottobre

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