PROTOCOLLO D INTESA tra la Regione Piemonte la Regione Sardegna il Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali VISTA la legge 17 maggio 1999 n.144, che ha istituito all articolo 69 il sistema della istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS); VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione; VISTA la Risoluzione del Consiglio dell Ue 12 novembre 2002 sulla promozione di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale; VISTA la legge delega 14 febbraio 2003 n. 30 in materia di occupazione e mercato del lavoro; VISTA la legge delega 28 marzo 2003 n.53 per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale; VISTO il Patto per l Italia 5 luglio 2002, che considera l IFTS strumento valido per favorire l occupabilità e corrispondere alle richieste espresse dal mondo del lavoro; VISTO il DPEF 2003-2006 che considera tra gli ambiti prioritari di intervento il rafforzamento della formazione superiore con particolare riguardo al potenziamento dei percorsi IFTS; VISTE le linee-guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo, approvate dal CIPE il 19 aprile 2002; VISTI gli accordi sanciti dalla Conferenza unificata in data 1 agosto e 19 novembre 2002 e 29 aprile 2004 con i quali sono state individuate le prime 37 figure professionali dei percorsi dell IFTS, relativi alle competenze di base e trasversali e agli standard delle competenze tecnico professionali; VISTO l accordo interconfederale 19 giugno 2003 per lo sviluppo, l occupazione e la competitività del sistema economico nazionale: priorità condivise in materia di politiche per la ricerca, la formazione, le infrastrutture e il Mezzogiorno; TENUTO CONTO che i risultati delle più recenti ricerche comunitarie sui rapporti tra istruzione e formazione professionale (VET) e istruzione superiore (Higher Education), indicano la necessità di promuovere, a livello terziario, nuovi modelli fondati su una più stretta relazione tra istituzioni formative e mondo del lavoro per raggiungere gli obiettivi di sviluppo di una economia dinamica fondata sulla
conoscenza entro il 2010 fissati per l Unione europea dal Consiglio di Lisbona del 2000; che la nuova strategia europea per l occupazione (rafforzata e riformulata nel 2003) si sostanzia in tre obiettivi generali correlati tra loro: raggiungimento della piena occupazione, miglioramento della qualità e produttività sul posto di lavoro, rafforzamento della coesione e integrazione sociale; che la Risoluzione del Consiglio Ue 12 novembre 2002 ha sancito il ruolo chiave dell educazione e della formazione professionale per l incremento della cooperazione a livello comunitario e in funzione della creazione della società europea della conoscenza; che le linee-guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo, citate in premessa considerano le reti di centri di eccellenza, i progetti integrati, la collaborazione con i Paesi della Unione europea quali strumenti operativi strategici per lo sviluppo sociale ed economico del Paese; che, in particolare, le predette linee guida hanno posto, quale obiettivo dell Asse IV, la promozione delle capacità di innovazione nelle imprese attraverso la creazione di aggregazioni sistemiche a livello territoriale al fine di favorire una maggiore competitività delle aree produttive esistenti ad alta intensità di export, rivitalizzandole e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiave per le innovazioni di prodotto, di processo ed organizzative; che, a tale scopo, le linee-guida individuano, tra gli strumenti di attuazione, lo sviluppo di azioni concertate da tradursi in specifici accordi mirati a realizzare sinergie e complementarietà finanziarie e che, nella regione Piemonte, in data 30 maggio 2003 è stato siglato un accordo di Programmazione Negoziata tra il MIUR, la regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino finalizzato alla creazione nell area piemontese di un area di eccellenza tecnologica (distretto tecnologico) avente ad oggetto le tecnologie dell informazione e delle telecomunicazioni; SI IMPEGNANO a definire le linee di un piano pluriennale di interventi che colleghi istruzione, formazione, lavoro, ricerca scientifica e trasferimento tecnologico per accrescere le competenze delle persone e promuovere lo sviluppo del territorio, con particolare riferimento agli obiettivi contenuti nell accordo interconfederale citato in premessa; facilitare il raccordo tra i soggetti dei sistemi di istruzione, formazione e della ricerca scientifica e tecnologica, le associazioni imprenditoriali e del mondo del
lavoro in relazione ai programmi destinati alla formazione di tecnici superiori ed alla diffusione dell innovazione e della tecnologia nelle piccole e medie imprese, sia per migliorare l occupabilità dei giovani e l educazione permanente degli adulti, sia per incrementare la capacità di gestione dell innovazione a livello territoriale inserendola nel contesto nazionale, europeo ed internazionale. A questo fine vanno valorizzate tutte le opportunità offerte dagli Accordi di programmazione negoziata già sottoscritti in coerenza con le linee-guida richiamate in premessa; intervenire con priorità nell ambito dell IFTS per la sua messa a regime attraverso la promozione di poli di eccellenza con il coinvolgimento dei predetti soggetti che, nella loro autonomia, collaborino stabilmente e con un impegno pluriennale alla realizzazione degli interventi; CONVENGONO di 1. sviluppare, a decorrere dal 2004, un programma triennale da attuarsi mediante progetti pilota multiregionali per sostenere la nascita di reti locali di innovazione, promosse da istituzioni scolastiche e formative in collaborazione con associazioni di imprese, soprattutto piccole e medie, favorendone il collegamento in rete con università e centri di ricerca pubblici e privati, al fine di valorizzare le eccellenze e le competenze esistenti in un processo di integrazione tra i territori; 2. assumere a riferimento i settori produttivi che rispondano alle esigenze e alle vocazioni dello sviluppo locale; 3. promuovere, nell anno 2004, i progetti pilota nei settori della Plasturgia e delle I.C.T. (Information, Communication Technology), allo scopo di valorizzare le collaborazioni già in atto tra i predetti soggetti secondo quanto previsto dai piani di azione definiti d intesa tra gli Assessorati delle Regioni e gli Uffici scolastici regionali competenti. I settori considerati potranno essere ridefiniti e ampliati nell ambito dei programmi di lavoro che annualmente saranno definiti nel confronto con le Parti sociali. 4. costituire un Comitato di pilotaggio composto da due rappresentanti designati dalla Regione Piemonte, due rappresentanti designati dalla Regione Sardegna e quattro rappresentanti designati dai Ministeri che sottoscrivono il presente protocollo. Il periodico confronto con le Parti sociali è assicurato a livello nazionale e regionale secondo le modalità previste dall accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 1 agosto 2002 e dagli eventuali successivi accordi in materia. Il Comitato di pilotaggio, la cui composizione può essere modificata ed
integrata d intesa tra le parti, con particolare riferimento al sistema produttivo, ha il compito di : raccogliere i fabbisogni formativi e tecnologici imprese; espressi dalle promuovere progetti pilota e le relative azioni di accompagnamento e di sistema per la costituzione di poli di eccellenza utili ad avviare la messa a regime dell istruzione e formazione tecnica superiore; sperimentare metodologie condivise per azioni innovative che raccordino l IFTS con i fabbisogni espressi dalla ricerca scientifica e tecnologica anche con riferimento al contesto europeo ed internazionale; monitorare, valutare e diffondere i risultati degli interventi realizzati a livello locale, multiregionale e comunitario; 5. individuare le risorse finanziarie occorrenti alla realizzazione del piano degli interventi nell ambito degli stanziamenti annualmente destinati allo scopo dai firmatari del presente protocollo, ivi compresi quelli relativi agli interventi previsti nei POR ob 1e 3 del FSE nonché agli interventi finanziati dal CIPE per lo sviluppo delle aree sottoutilizzate.
Il presente protocollo ha durata triennale a decorrere dalla data della sua sottoscrizione, fatta salva la facoltà di recesso che ciascuna amministrazione può motivatamente esercitare. Letto, approvato e sottoscritto Roma, 8 giugno 2004 per la Regione Piemonte l assessore alle Politiche Sociali e della famiglia, Aspetti socio-assistenziali del fenomeno immigratorio, Volontariato, Affari Internazionali, Formazione Professionale On. Mariangela Cotto per la Regione Sardegna l assessore alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport On. Salvatore Antonio Falchi per il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Sen. Avv. Maria Grazia Siliquini, sottosegretario di Stato per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Pasquale Viespoli, sottosegretario di Stato