Introduzione al Counseling breve modulo 1 Sergio Giannini
Counseling breve: cosa è? Per counseling breve s intende un intervento di counseling che tende al raggiungimento degli obiettivi nel minor tempo possibile. John Littrell dal 1980 è Professore nella Formazione al Counseling e dirige il coordinamento del relativo Programma di studi presso la Colorado University, nell omonimo stato americano.
Le caratteristiche del counseling breve sono 8: 1. È limitato nel tempo 2. È centrato alla soluzione 3. È basato sull azione 4. È socialmente interattivo 5. È orientato al dettaglio 6. Stimola lo humour 7. Finalizzato alla crescita 8. Basato alla relazione
Le fasi del counseling breve sono 4: o Chiara definizione del problema in termini concreti o Esame delle soluzioni già tentate o Chiara definizione del cambiamento concreto da ottenere o Creazione ed implementazione di un piano per ottenere il cambiamento
Le fasi del cambiamento si possono riassumere in: Precontemplazione (non sto pensando al percorso di cambiamento) Contemplazione (ho iniziato il mio cammino verso il cambiamento e l attuerò entro i primi sei mesi) Preparazione (mi sto muovendo sulla strada del cambiamento, agirò entro il prox mese) Azione (sto percorrendo il mio cambiamento) Mantenimento (ho fatto molta strada nel mio cammino di cambiamento, ho risolto il mio problema da più di sei mesi) Conclusione (non penso più al mio passato cambiamento, il mio comportamento precedente non è più problematico).
In sintesi, il counseling breve facilita il professionista della relazione di aiuto a raggiungere i seguenti obiettivi: 1. Conoscere idee innovative nel campo del Counseling su come aiutare le persone a fare cambiamenti nella loro vita; 2. Acquisire nuove idee e metodi per aiutare i clienti a perseguire i loro obiettivi in modo più efficace, accelerando quindi il processo di cambiamento; 3. Apprendere molteplici modi per focalizzarsi sul processo di cambiamento; 4. Focalizzarsi di più sulla soluzione anziché sul problema; 5. Sperimentare il counseling come una professione che può essere divertente, interessante e stimolante; 6. Attuare i cambiamenti desiderati nella propria vita personale.
Vediamo, quindi, quali sono le otto caratteristiche fondamentali del counseling breve: 1. E basato sulla relazione. Una buona relazione tra counselor e cliente è condizione imprescindibile nella relazione di aiuto. Secondo John Littrell il calore e l empatia sono due qualità che, sommate alle giuste strategie e tecniche, permettono al cliente di ottenere risultati più rapidi rispetto al solo uso di calore e EMPATIA. 2. Tempi brevi. Il counseling breve è strutturato per poter essere efficace in un numero di incontri che va da 5 minuti a cinque sedute. Naturalmente, nulla vieta di utilizzare un numero maggiore di sedute: essere abili a ottenere risultati in breve tempo non è qualcosa che si può improvvisare. Anzi, un tempo così breve può generare ansia da prestazione nell operatore alle prime armi. Dobbiamo comunque considerare che il counseling breve non è una specie di panacea e, dove sussistano disturbi gravi, è necessario ricorrere ad altre forme di intervento più lunghe.
3. E centrato sulla soluzione. Il tempo dedicato all esplorazione del passato e delle cause è limitato e l attenzione è rivolta, soprattutto, alla ricerca di soluzioni per un cambiamento. Inoltre, il cliente viene aiutato a definire che cosa vuole piuttosto che a soffermarsi su una descrizione dettagliata di cosa non vuole più. 4. Azione. Il cliente viene incoraggiato ad agire, anche durante le sedute. Infatti lo stile di lavoro del counseling breve prevede dei momenti in cui ci si muove all interno dell ambiente, per sperimentare il cambiamento e facilitare una modalità di lavoro fondata sull esperienza.
5. Interazione sociale. Viene posta attenzione alla rete di supporto sociale che circonda il cliente. In questo modo, si utilizzano le persone che lo circondano come risorse utili per il cambiamento. 6. È orientato ai dettagli. Vengono esplorati con attenzione quali sono i punti di forza del cliente e quali gli ambiti in cui raggiunge già dei buoni risultati.
7. Umorismo e divertimento. Si cerca di sfatare il mito o la convinzione limitante che il cambiamento debba necessariamente passare attraverso sforzi, rinunce e fatiche a beneficio di una nuova visione in cui il processo che porta agli obiettivi desiderati viene vissuto piacevolmente. Il counselor utilizza per primo linguaggio e termini che tendono al positivo: ad esempio nel programmarsi la giornata il cliente può essere stimolato ad usare, al posto di una frase come la lista delle cose da fare, una frase del tipo: la sfida del giorno. 8. Attenzione alla fase dello sviluppo e ai bisogni della persona. Il Counselor crede fermamente nelle capacità evolutive delle persone e nella loro intrinseca possibilità di muoversi verso il nuovo.
Le quattro fasi del counseling breve secondo John Littrell: 1. Demistificare il Counseling 2. Puntare sulle risorse 3. Costruire il futuro desiderato 4. Incoraggiare l azione
1. Demistificare il counseling. Una delle condizioni che permettono una buona alleanza operativa è che ci sia il consenso informato del cliente rispetto al cos è il counseling breve e che cosa ci si può aspettare da esso. Nella parte iniziale della consulenza è utile rifarsi a un modello elaborato dal Mental Research Institut di Palo Alto: A. definire il problema B. verificare quali tentativi di soluzione sono già stati praticati C. definire gli obiettivi
A. definire il problema. Secondo questa scuola è utile, prima di tutto, definire il problema cercando di dedicare un tempo limitato a questa fase. Una domanda utile al riguardo può essere, ad esempio, Che cosa succede quando hai il problema? B. verificare quali tentativi di soluzione sono già stati praticati. Cosa hai fatto, finora, per risolvere il suo problema e quali delle cose che hai fatto sono state efficaci o parzialmente efficaci? E quali invece non hanno funzionato? C. definire gli obiettivi. Definire, con attenzione, cosa il cliente non vuole più per poter individuare in maniera chiara quello che vuole. Concordare con il cliente obiettivi ragionevoli. Trovare il modo di rendere il cambiamento il più piacevole e divertente possibile
2. Puntare sulle risorse. Puntare sulle risorse che la persona ha già e che vuole potenziare é un modo per orientarsi verso il positivo e verso il cambiamento. Tra le modalità che facilitano questo processo vi è quella di utilizzare delle parole stimolo e un linguaggio positivo. Ecco alcune parole che trovano spazio nel counseling breve, in quanto evocative di energia e sensazioni positive: talenti, doni, risorse interiori, punti di forza, intuito, eccetera.
3. Costruire il futuro desiderato. Lo scopo della terza fase del Counseling breve è quello di costruire, insieme al cliente, il futuro desiderato. A questo proposito può essere utile rifarsi al modello di R. Dilts denominato strategia di W. Disney che vedremo nel secondo modulo il prossimo anno.
4. Incoraggiare l azione La fase dell incoraggiare l azione ha lo scopo di fare qualcosa di diverso da quello che la persona ha sperimentato, fino a quel momento, per cercare di raggiungere il suo obiettivo e/o di risolvere un problema. In questa fase il counselor dà dei compiti al cliente che lo stimolino a sperimentare soluzioni nuove.
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