Eco e Narciso. Cultura Materiale / Design 10 designer 6 scuole di design 6 ecomusei e 6 materiali della Provincia di Torino



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Eco e Narciso. Cultura Materiale / Design 10 designer 6 scuole di design 6 ecomusei e 6 materiali della Provincia di Torino Eco e Narciso. Cultura Materiale/Design, a cura di Rebecca De Marchi e Stefano Mirti, inserito nel calendario delle attività del Torino World Design Capital, coinvolge dieci designer e sei scuole di design in Italia e all estero che da novembre 2007 all estate 2008 lavoreranno con sei ecomusei della Provincia di Torino su sei materie caratteristiche delle attività industriali della provincia: acqua, argilla, cotone, feltro, pietra, talco. La rilettura di Eco e Narciso dei temi territoriali, giunta alla sua quinta sezione, affida al design l ulteriore incontro con i luoghi della cultura materiale, per portare nel 2008 alla produzione di nuovi oggetti o di design solution, realizzati con una selezione di ecomusei caratterizzati da produzioni industriali legate ai materiali caratteristici del luogo. Tale processo consentirà di innescare sulla cultura materiale di ogni specifico contesto la cultura del design. Si arriverà così al 2008 a poter presentare prodotti d eccellenza ed innovativi appositamente realizzati dalle entità produttive e culturali del territorio. Materie prime, prodotti, saperi di fare disegneranno una geografia inedita del paesaggio della provincia di Torino che dal dialogo tra la cultura materiale e la creatività aggiornata sulla ricerca contemporanea sappia immaginare risposte di sviluppo sostenibile. In tale processo si potranno analizzare e valorizzare gli aspetti di design spontaneo e quelli ascrivibili alla storia del design sviluppati nel tempo a livello locale. In passato il misurarsi con le necessità legate alla vita quotidiana o dettate dalla produzione in ambiti geografici chiusi ha innescato un ciclo sapiente dall analisi dei bisogni e delle funzioni, alla definizione dei requisiti da un lato alla valutazione delle risorse e delle prestazioni dall altro, avviando trattamenti delle materie prime disponibili sul luogo che dosano capacità di ascolto, di osservazione, pratica del fare, cura della lavorazione, ottimizzazione dell uso del tempo, pervenendo a risposte spontanee (ossia non istruite) di design: osservazioni che valgono dall attrezzo al paesaggio. Attitudine e consapevolezza a cui guardare per risposte di maggiore cura nell operare attuale. A novembre 2007 i docenti/designer hanno visitato gli ecomusei di Balme (acqua), Cambiano (argilla), Perosa Argentina (cotone), Prali (talco), Rorà (pietra) e Villar Pellice (feltro) per poi lavorare nell anno accademico con i propri studenti sulle materie per reinterpretarle. Nella primavera/estate gli studenti, attraverso una residenza sul territorio provinciale, svilupperanno con gli ecomusei i loro progetti che verranno presentati nell estate 2008 in un dj set e in una mostra itinerante presso gli ecomusei provinciali. Il blog work di Eco e Narciso.Cultura Materiale / Design (www.ecoenarciso.it), attivo dal 2008, diverrà un luogo di incontro virtuale fra le differenti scuole e il territorio torinese. Sul blog sarà possibile costantemente recuperare informazioni intorno agli ecomusei, ai designers, alle scuole, ai materiali e sarà possibile continuamente monitorare lo sviluppo delle proposte e dei progetti avviati. Qui in allegato maggiori informazioni sui designers, sulle scuole, sugli ecomusei e sui materiali di Eco e Narciso Design. Maggiori informazioni sulle precedenti edizioni di Eco e Narciso sono consultabili sul sito www.ecoenarciso.it.

Designers Parteciperanno ad Eco e Narciso. Cultura Materiale/Design dieci designer che affiancano alla loro attività artistica anche quella di insegnamento in importanti scuole di design riconosciute a livello internazionale. Essi si troveranno a confrontarsi con sei materiali (argilla, talco, cotone, pietra, feltro, acqua), peculiari delle zone territoriali in questione, che hanno rappresentato un fondamento sia storicoidentitario per le rispettive comunità che commerciale poiché motore primario dell economia locale. I designer invitati sono: Jonas Bohlin e Karin Nyrén per l University College of Arts, Crafts and Design (Svezia) Martino Gamper per il Royal College of Arts (Gran Bretagna) Chris Kabel per la Design Academy (Olanda) Nadine Jarvis per la Goldsmith (Gran Bretagna) Anna Barbara, Denise Bonapace e Giulio Iacchetti per Naba design (Italia) Claudio Germak e Gianluca Alessio per il Politecnico di Torino (Italia). JONAS BOHLIN è nato a Stoccolma nel 1953 dove nel 1974 ha conseguito il GCE at A level e nel 1981 e ha sostenuto l esame di Architetto d Interni presso Konstfack (The National College of Art, Craft and Design) di Stoccolma. Vive e lavora a Stoccolma dove è noto per l approccio artistico con il quale affronta il suo lavoro, che è incentrato sulle connessioni tra architettura, funzioni e la stessa vita. I suoi lavori spaziano dall arredamento, alle lampade, al vetro e ai tessuti, a oggetti artistici e ad installazioni. Include inoltre grandi progetti, come la creazione di un nuovo approccio all educazione al design o un happening della durata di diciotto mesi, che ha visto la costruzione di una barca tradizionale svedese per quattro canottieri. Tale progetto, chiamato LIV (termine svedese per vita), ha raggiunto il culmine in una sessione di canottaggio, della durata di tre mesi, sui canali europei da Stoccolma a Parigi. Jonas Bohlin è insegnante di Design d Arredamento presso Konstfack (The National College of Art, Craft and Design) di Stoccolma. Sito internet www.scandinaviandesign.com/jonasbohlin KARIN NYRÉN è nata e risiede a Stoccolma. Ha conseguito nel 1978 la laurea in Interior Architecture and Furniture Design presso la Konstfack. Dopo aver lavorato per sette anni nel gruppo Ahlsèn, dove si è principalmente occupata di creazioni artistiche in spazi pubblici ha iniziato a lavorare come architetto d interni presso Hidemark and Månssons Architects. Dopo tre anni, nel Novembre del 1987, ha aperto un proprio studio Nyrén s Architects. Qui, in veste di principale architetto d interni, si è occupata in primo luogo di progetti culturali ed educativi che hanno coinvolto scuole, librerie e musei. Il lavoro di Karin Nyrén è sempre stato strettamente connesso con l architettura per quanto riguarda il design di ambienti, la scelta di materiali, di colori ed illuminazione e come architetto d interni la sua attività si è rivolta alla creazione di mobilio. Dal 2004 è docente di Interior Architecture presso il Konstfack. MARTINO GAMPER è nato nel 1971 a Bolzano e ha studiato fra l Italia e l Austria (scultura presso l Accademia di Belle Arti e Design del prodotto all Università delle Arti Applicate di Vienna). Nel 1998 si è trasferito a Londra per frequentare un master nel dipartimento del design del prodotto presso RCA, quindi ha aperto uno studio in proprio, gampermartino design. Martino Gamper incentra il suo lavoro sugli aspetti psico-sociali del design d arredamento. Nutre, inoltre, un interesse per gli oggetti indesiderati, lavorando su mobilio abbandonato in strada, ha creato una scompaginata famiglia d oggetti. Dietro ad ogni pezzo di Gamper c è una storia che coinvolge materiali, tecniche, persone e luoghi. Martino Gamper è insegnante della Royal College of Arts a Londra. Sito internet www.gampermartino.com

CHRIS KABEL è nato nel 1975 ad Haarlem ed è cresciuto a Blowmendaal in Olanda. Si è diplomato all Accademia di Design di Eindhoven nel 2000. Dal suo studio di Rotterdam, ha lavorato, fra gli altri per Toolsgalerie di Paris, Moooi, Droog Design e Levi s Europe, per citarne alcuni. Il suo lavoro è caratterizzato da un originale approccio no-nonsense e da una poetica considerazione della funzionalità. Io guardo le cose come se non fossero mai state guardate prima, quindi le disseziono, e dopo, le riassemblo secondo le mie proprie regole. Il suo più grande successo include il suo parasole di pizzo Shady Lace. Questo, grazie al suo motivo a foglie, proietta l ombra delle fronde e permette di riprodurre la sensazione di essere seduti sotto un albero. Recentemente Chris Kabel sta lavorando ad un incarico assegnatogli da un produttore cinese di arredamento e ad un progetto per il Museo Olandese del Tessile di Tilburg. Chris Kabel è insegnante presso l Accademia di Design di Eindhoven. Sito internet www.chriskabel.com NADINE JARVIS è nata nel 1982 a Londra dove attualmente vive e lavora. Ha frequentato un corso preparatorio presso il College of Art di Chelsea prima di conseguire la laurea in concept-driven design. In quel periodo ha prodotto diversi oggetti, fra i quali cartoline d auguri, anelli, ornamenti per radiatori che giustappongono il visibile all invisibile e le teorie della solidità e della temporaneità attraverso il design. Nadine Jarvis ha trascorso l ultimo anno della sua laurea in design presso il Goldsmiths College di Londra dedicandosi a sperimentazioni con oggetti e materiali che decompongono col passare del tempo e osservando le conseguenze emotive di questa degradazione. Ha aperto uno studio in proprio nel 2006 dopo aver vinto un a borsa di studio del Museo del Design e della Fondazione Esmee Fairbairn. Il suo lavoro in postmortem è stato esposto al Museo di Design di Londra, attualmente continua ad essere esposto in tutto il Regno Unito. Nadine Jarvis è ricercatrice presso il Goldsmith di Londra. Sito internet www.nadinejarvis.com ANNA BARBARA è nata a Reggio Calabria nel 1968 e si è laureata nel 1993 in architettura e da allora indaga ininterrottamente i rapporti che intercorrono tra sensorialità e architettura, luoghi, oggetti, arte. Nel 2000 ha vinto la borsa di studio della Canon Foundation presso la Hosei University di Tokyo in Giappone. Ha tenuto corsi e letture in molte università straniere ed è stata nelle giurie di numerosi concorsi internazionali. Ha insegnato alla Kookmin University di Seoul in Corea del Sud, all Università dell Immagine di Milano. Ha pubblicato libri e saggi sul rapporto tra l architettura, il design, il marketing e la sensorialità ed è stata curatrice di mostre ed esposizioni sull argomento. Anna Barbara insegna al Politecnico di Milano alla Facoltà di Disegno Industriale, di Architettura Ambientale di Piacenza e alla Scuola di Design della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È coordinatrice della Scuola di Fashion e Textile Design della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. DENISE BONAPACE è nata a Trento nel 1977 e si è laureata nel 2003 in disegno industriale. Da allora si occupa della progettazione del rapporto tra corpo e abito, sviluppando progetti nazionali ed internazionali, che ragionano attorno ai concetti di trasformabilità, adattabilità e sostenibilità. Denise Bonapace svolge attività di consulenza per diversi marchi del settore abbigliamento, ed è responsabile del design del Progetto Lana della Provincia Autonoma di Trento. Svolge inoltre attività didattiche connesse al suo percorso professionale presso Naba e Politecnico di Milano. GIULIO IACCHETTI è nato nel 1966 a Cremona, si occupa di industrial design dal 1992. All'attività di progettista alterna l'insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all'estero. È stato insignito con diversi premi internazionali. Con Matteo Ragni nel 2001 si aggiudica il Compasso d'oro con la posata multiuso biodegradabile "Moscardino", oggi parte dell'esposizione permanente del design al MOMA di New York. Per Coop ha ideato il progetto "Design alla Coop" e attualmente è incaricato del coordinamento del progetto Coop Eureka. Tra i suoi clienti: Bialetti, Casamania, Caimi Brevetti, Desalto, De Vecchi, Ferrero, F.lli Guzzini,

Mandarina Duck, Meritalia, Sambonet, Pandora Design, Thonet Vienna. Giulio Iachetti è insegnante presso Naba Design a Milano. Sito internet www.giulioiacchetti.com CLAUDIO GERMAK è docente associato di Disegno Industriale presso il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale al Politecnico di Torino. Ha partecipato come coordinatore a diversi progetti di ricerca nell ambito dell arredo del trasporto pubblico urbano: Atm Torino linea tranviaria 4: mobilità e riqualificazione urbana(2000) ; Definizione delle linee guida per la presentazione dei prototipi di arredo urbano e montano delle relative attrezzature di supporto all esposizione (pannelli illustrativi, supporti e varie) in spazio pubblico a Torino. (2004) ; Design delle interrelazioni tra città, territorio, beni culturali e ambientali Arredo e Territorio ( 2005); Piemonte e Torino design (2006). Queste ed altre ricerche hanno costruito la sua figura professionale vedendolo costantemente impegnato in attività didattiche connesse al suo corso di laurea in Disegno Industriale. GIANLUCA ALESSIO Gianluca Alessio nasce nel 1977. Frequenta la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino dove si laurea nel 2004.Tra il 2001 e il 2002 studia presso la Faculdade de Arquitectura da Universidade Técnica de Lisboa dove frequenta corsi di architettura e di design. Dal 2003 collabora con il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale del Politecnico di Torino sia come assistente alla didattica sia prendendo parte a progetti di ricerca. Si occupa di architettura, disegno industriale e exhibition design all'interno di studio ape di cui è socio fondatore. Scuole Nei sei ecomusei coinvolti dalla quinta edizione di Eco e Narciso (dedicata al Design) lavoreranno designer insegnati e studenti di sei scuole di design di fama internazionale come: la National College of Art, Craft and Design) di Stoccolma dove lavora Jonas Bohlin www.konstfack.se l Accademia di Design di Eindhoven presso la quale insegna Chris Kabel www.designacademy.nl la Royal College of Arts di Londra nella quale insegna Martino Gamper www.interaction.rca.ac.uk la Goldsmith Accademy di Londra dove Nadine Jarvis ha un incarico di ricercatrice www.goldsmiths.ac.uk Il Naba, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano presso la quale insegnano Anna Barbara, Denise Bonapace e Giulio Iacchetti www.naba.it Politecnico di Torino, Facoltà di Design presso il quale insegna Claudio Germak www2.polito.it/didattica/design

Ecomusei / Materiali Il 22, 23, 24 novembre 2007 i designer delle sei scuole internazionali hanno visitato per la prima volta i sei ecomusei sede di Eco e Narciso. Cultura Materiale / Design. Fino alla tarda primavera designers e studenti lavoreranno presso le loro scuole a dei progetti realizzati con i materiali caratterizzanti i diversi ecomusei. ACQUA / Ecomuseo delle Guide Alpine / Balme L'Ecomuseo delle Guide Alpine di Balme, il paese dell'acqua Pian della Mussa, vuole documentare la nascita e l'evoluzione di un piccolo villaggio di alta montagna i cui abitanti, vissuti per secoli in condizioni di severa sussistenza e di isolamento, furono protagonisti, come guide alpine, della stagione pionieristica dell'alpinismo. L'allestimento dell'ecomuseo è attualmente articolato su un nucleo espositivo e su alcune sedi periferiche, completate da un percorso didattico di carattere etnografico e naturalistico. ARGILLA / Munlab / Cambiano Il territorio tra Cambiano è Poirino e situato su un altopiano di terre argillose. La fornace di Cambiano, attiva dal 1907, produce tutt'oggi materiali trafilati utilizzando l'argilla della cava adiacente. MUNLAB Ecomuseo dell'argilla ha aperto gli spazi della Fornace di Cambiano a studenti e visitatori offrendo percorsi di visita interattiva, attività didattiche, eventi culturali. È anche possibile visitare anche lo stabilimento attuale che produce mattoni trafilati in modo completamente automatizzato COTONE / Ecomuseo del Tessile / Perosa Argentina Nel territorio di Perosa Argentina l'industrializzazione ha inizio sin dalla seconda metà delsecolo scorso quando, grazie alla imprenditorialità di due famiglie straniere, vennero impiantati un setificio per la lavorazione dei cascami di seta ed un cotonificio su filande preesistenti. L'Ecomuseo dell'industria tessile di Perosa Argentina valorizza il patrimonio derivante dalla secolare presenza nel paese di questo tipo di attività produttive e si articola in due strutture:la sede museale e il percorso di visita esterno, per scoprire la quantità e la qualità delle trasformazioni che l'insediamento delle industrie tessili ha provocato in un agglomerato urbano di fondo valle. TALCO / Scopriminiera / Prali Per gli abitanti della Val Germanasca il lavoro in miniera ha rappresentato, per più di un secolo, la principale fonte di reddito. L'estrazione dei minerali (rame, grafite, talco...) è iniziata, infatti, alla fine del '700. Il talco estratto in Val Germanasca ha caratteristiche inconfondibili ed è utilizzato nell'industria cartaria, automobilistica, farmaceutica e cosmetica, nella fabbricazione della ceramica, delle materie plastiche, delle vernici e nell'industria alimentare. Scopriminiera, sito principale dell Ecomuseo Regionale delle Miniere e della Val Germanasca, si trova a Prali. Oltre tre chilometri di gallerie e due diversi percorsi di visita sono stati attrezzati nelle miniere di talco Paola e Gianna. PIETRA / Ecomuseo della Pietra / Rorà L'Ecomuseo della Pietra di Rorà si articola in due luoghi assai rappresentativi della vita della comunità: il museo Valdese, che attraverso oggetti ed attrezzi, documenta la storia ricca e movimentata dei rorenghi, contadini e cavatori e la cava storica del Tupinet, oggi cantiere non più attivo, che rappresenta in modo efficace la condizione delle cave originarie ottocentesche. In passato la Pietra di Luserna è sempre stata considerata un materiale povero ma venne abbondantemente impiegata in seguito per l'edificazione della capitale italiana dei Savoia: Torino e da Antonelli per la costruzione della Mole Antonelliana. Oggi la Pietra di Luserna, il cui mercato è diventato mondiale, è utilizzata nell edilizia civile e per la produzione di oggettistica artigianale.

FELTRO / Ecomuseo Feltrificio Crumire / Villar Pellice L industria tessile ha svolto fin dall Ottocento un ruolo di primo piano nel panorama delle attività economiche della Val Pellice: nel 1833 viene fondata la Manifattura Mazzonis di Pralafera, nel 1892 la Società Fratelli Turati e nel 1901 la Ditta Vaciago a Luserna San Giovanni, infine nel 1904 la Crumière di Villar Pellice. Nel 1986 la società si scioglie per fallimento. I dipendenti si costituiscono in Cooperativa continuando a produrre feltri per cartiere, nastri trasportatori per industrie alimentari, manicotti in lana e feltri ad uso industriale. Inizia nel 1995 la collaborazione tra il Comune di Villar Pellice, la Comunità Montana Val Pellice e la Cooperativa Nuova Crumière, finalizzata alla realizzazione di un progetto per la trasformazione del fabbricato esistente, in un ecomuseo dedicato al feltro.