Rassegna stampa A cura dell Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Venerdì 13 maggio 2016 Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 4 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 11 Prima pagina 18
Rassegna associativa
Rassegna sangue e emoderivati
CORRIERE DELLA SERA.IT Italia, cresce l uso dei plasmaderivati Il Centro nazionale sangue registra un maggior utilizzo di questi farmaci «salvavita» per molte malattie, ma il sistema trasfusionale garantisce la copertura della domanda di Maria Giovanna Faiella Sono farmaci salvavita per molte malattie croniche e acute. Anche in Italia, come nel resto del mondo, è in aumento l utilizzo dei plasmaderivati, specialità farmaceutiche prodotte attraverso processi di lavorazione del plasma, la componente liquida del sangue raccolta da donatori volontari. Lo rileva il rapporto Istisan «Analisi della domanda dei principali medicinali plasmaderivati. Anni 2011-2014» realizzato dal Centro Nazionale Sangue, in collaborazione con la direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e di statistica del Ministero della Salute, e presentato all Istituto Superiore di Sanità. «I medicinali plasmaderivati spesso non sono sostituibili e servono a curare malattie congenite come le immunodeficienze, emofilia e altri disordini congeniti della coagulazione, malattie neurologiche, cirrosi e sue complicanze» spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue. Ogni anno donate tre milioni di unita Il plasma raccolto e lavorato industrialmente proviene esclusivamente da donazioni volontarie, anonime e gratuite. Ogni anno oltre un milione settecentomila volontari donano più di 3 milioni di unità fra sangue e plasma, consentendo di curare oltre 1.700 pazienti al giorno. Le regioni, singolarmente o in associazione, conferiscono la materia prima alle aziende titolari di convenzioni per la lavorazione industriale e la produzione dei medicinali. «Le donazioni - riferisce Liumbruno - consentono di raggiungere un livello di autosufficienza intorno al 70%, assicurando al sistema un autonomia di almeno 7-8 mesi, per rispondere alle esigenze dei pazienti». Ma non bisogna abbassare la guardia. Il rapporto Istisan evidenzia un aumento della domanda dei plasmaderivati dovuto a una serie di fattori, per esempio a nuove indicazioni terapeutiche e all aumento delle diagnosi. Picchi di consumo in alcune regioni L Italia, dopo il Giappone, si conferma il secondo consumatore al mondo di antitrombina, ma è anche ai primi posti a livello internazionale per il consumo di albumina. Per quest ultimo medicinale, in alcune regioni si registrano picchi di utilizzo fino a 5 volte superiori ai valori registrati in altre regioni o rispetto a Paesi europei ed extra-europei. Secondo le istituzioni preposte al controllo e alla governance del sistema sangue, proprio per l impatto che l utilizzo di questi medicinali ha sull autosufficienza e sulle risorse finanziarie del Servizio sanitario nazionale, occorrono interventi mirati a una migliore appropriatezza nell utilizzo clinico e orientati a un attenta analisi dei fabbisogni dei pazienti. «È un obiettivo che si può realizzare, in primo luogo, attraverso il continuo sviluppo e aggiornamento delle competenze del medico di medicina trasfusionale, che messe al servizio della rete assistenziale possono offrire l opportunità di monitorare il razionale utilizzo dei medicinali plasmaderivati» conclude il direttore del Centro nazionale sangue.
PANORAMA SANITA Aumenta l'utilizzo di medicinali plasmaderivati in Italia. Cns: Pronti a garantire ampia copertura della domanda Dal 2000 la quantità di plasma inviato all industria su scala nazionale è aumentatadel 69%, con un tasso di incremento medio annuo del 3,6%. Per quanto riguarda la domanda dei medicinali plasmaderivati la domanda di Immunoglobuline è cresciuta del 24% nell'ultimo quadriennio. Per il direttore del Centro nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno: "Il Sistema è in grado di mettere al riparo i pazienti da possibili situazioni di carenza a livello internazionale". 12 MAG - I medicinali plasmaderivati (MPD), prodotti a partire dal plasma umano, sono insostituibili nel trattamento di molte condizioni cliniche acute e croniche (ad es. immunodeficienze congenite, malattie neurologiche, emofilia e altri disordini congeniti della coagulazione, cirrosi e sue complicanze). Negli ultimi anni, a livello internazionale, si è osservato un costante aumento dei dati di utilizzo. L incremento è dovuto in particolare a fattori quali invecchiamento della popolazione, identificazione di nuove indicazioni terapeutiche, aumento delle diagnosi e nuovi bisogni espressi da Paesi con economie emergenti. Anche in Italia si è osservato un aumento della domanda di questi medicinali come messo in rilievo dal rapporto Istisan "Analisi della domanda dei principali medicinali plasmaderivati. Anni 2011-2014" realizzato dal Centro nazionale sangue, in collaborazione con l Ufficio IV della Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del Ministero della Salute, e presentato oggi all Istituto Superiore di Sanità nel corso di un convegno. Tutte le attività trasfusionali ini Italia si fondano sulle donazioni volontarie, periodiche, responsabili, anonime e gratuite di 1milone e 800 mila donatori in massima parte associati - sottolinea Giancarlo Maria LiumbrunoDirettore del Centro Nazionale Sangue - e in questo contesto etico e normativo il Sistema di plasmaderivazione assicura la produzione dei MPD attraverso la lavorazione in conto terzi (conto-lavorazione) del plasma raccolto dalle strutture pubbliche del sistema trasfusionale italiano. I dati dimostrano che il Sistema è in grado di garantire alle Regioni livelli elevati di copertura della domanda di MPD a carico del Servizio Sanitario Nazionale, assicurando una continuità della fornitura dei principali MPD di almeno 7 8 mesi, mettendo al riparo i pazienti italiani da possibili situazioni di carenza a livello internazionale e le regioni da eccessive fluttuazioni dei prezzi internazionali. I dati presentati rilevano che a partire dall anno 2000, la quantità di plasma inviato all industria su scala nazionale è costantemente aumentata passando da un totale di 462.805 chilogrammi a 782.767 chilogrammi nel 2015 (+69%), con un tasso di incremento medio annuo del 3,6%. Per quanto riguarda la domanda dei medicinali plasmaderivati inclusi nei contratti di conto-lavorazione la domanda di Immunoglobuline è stata caratterizzata da una rapida e costante crescita (+24% nel quadriennio): nel 2014, ha raggiunto un valore di circa 4,4 tonnellate, pari a 73 grammi per mille abitanti. Nello stesso quadriennio, la domanda di Fattore VIII di origine plasmatica e Concentrati di complesso protrombinico è cresciuta in modo molto sostenuto, rispettivamente del +43% e +45%, raggiungendo, nel 2014, 147 e 37,4 milioni di UI (pari rispettivamente a 2,4 e 0,6 UI pro capite). L andamento della domanda di antitrombina appare costante nel quadriennio considerato (2 UI pro capite), confermando l Italia come il secondo consumatore (dopo il Giappone) a livello internazionale. Per quanto riguarda l albumina, i dati di consumo nel quadriennio 2011-2014, in linea con il quinquennio precedente, mostrano un andamento stabile della domanda con picchi in alcune Regioni italiane di 4-5 volte superiori rispetto ad altre.
Nel 2014 la domanda totale e standardizzata per mille abitanti è stata rispettivamente di 36,3 tonnellate e 598 grammi, confermando l Italia ai primi posti a livello internazionale per il consumo di questo medicinale. Tali tendenze e valori sembrano essere confermati dai dati preliminari del 2015. Alla luce di questi dati, in considerazione dell impatto che l utilizzo di questi prodotti ha sull autosufficienza e sulle risorse finanziarie del Servizio sanitario Sanitario nazionale Nazionale,, diviene necessario e urgente, secondo le Istituzioni preposte al controllo e alla governance del sistema, promuovere interventi mirati al recupero dell appropriatezza nell utilizzo clinico e orientati ad una attenta e puntuale analisi dei fabbisogni dei pazienti. Questo obiettivo si può realizzare, in primo luogo, attraverso il continuo sviluppo e aggiornamento delle competenze del medico di medicina trasfusionale - ha dichiarato Giancarlo Maria Liumbruno, Direttore del Centro nazionale sangue - che ove messe al servizio della rete assistenziale, possono offrire l opportunità di un monitoraggio del razionale utilizzo dei medicinali plasmaderivati, entrando nel merito dell appropriatezza delle prescrizioni e operando come gatekeeper per l accesso a tali opzioni terapeutiche. Nel corso della giornata sono stati inoltre esaminate le novità in termini di indicazioni di utilizzo, strategie terapeutiche, programmazione e produzione in conto-lavorazione, alla luce dell evoluzione del contesto nazionale. In Italia, il plasma raccolto e lavorato industrialmente proviene esclusivamente da donazioni volontarie, anonime e gratuite. Le Regioni e Province Autonome, singolarmente o in associazione, conferiscono la materia prima alle Aziende titolari di convenzioni per la lavorazione industriale e la produzione dei medicinali. 12 maggio 2016 http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=39596&fr=n
ADNKRONOS Sanità: Iss, cresce uso dei plasmaderivati in Italia 12 maggio 2016 ADNKRONOS Roma, 12 mag. (AdnKronos Salute) - Cresce in Italia, con un incremento medio del 3,6% l'anno, l'utilizzo dei medicinali plasmaderivati. Prodotti il cui impiego è in costante aumento, negli ultimi anni, a livello internazionale. Un trend mondiale dovuto in particolare a fattori come invecchiamento della popolazione, identificazione di nuove indicazioni terapeutiche, aumento delle diagnosi e nuovi bisogni espressi da Paesi con economie emergenti. Ad rendere noti i dati italiani il rapporto Istisan "Analisi della domanda dei principali medicinali plasmaderivati. Anni 2011-2014", realizzato dal Centro nazionale sangue, in collaborazione con la Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del ministero della Salute, e presentato oggi all Istituto Superiore di Sanità, nel corso di un convegno sul tema. I medicinali plasmaderivati, realizzati a partire dal plasma umano, ricorda una nota dell'iss, sono insostituibili nel trattamento di molte problemi medici, acuti o cronici, come ad esempio immunodeficienze congenite, malattie neurologiche, emofilia e altri disordini congeniti della coagulazione, cirrosi e sue complicanze. In Italia, il plasma raccolto e lavorato industrialmente - ricorda ancora la nota - proviene esclusivamente da donazioni volontarie, anonime e gratuite. Le Regioni e Province Autonome, singolarmente o in associazione, mettono a disposizione la materia prima alle aziende titolari di convenzioni per la lavorazione industriale e la produzione dei medicinali. "Tutte le attività trasfusionali in Italia si fondano sulle donazioni volontarie, periodiche, responsabili, anonime e gratuite di 1 milione e 800 mila donatori in massima parte associati - sottolinea Giancarlo Maria Liumbruno Direttore del Centro Nazionale Sangue - e in questo contesto etico e normativo il Sistema di plasmaderivazione assicura la produzione di medicinali attraverso la lavorazione in conto terzi (conto-lavorazione) del plasma raccolto dalle strutture pubbliche del sistema trasfusionale italiano". I dati dimostrano, continua Liumbruno, "che il sistema è in grado di garantire alle Regioni livelli elevati di copertura della domanda di questi medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, assicurando una continuità della fornitura dei principali medici plasmoderivati di almeno 7-8 mesi, mettendo al riparo i pazienti italiani da possibili situazioni di carenza a livello internazionale e le regioni da eccessive fluttuazioni dei prezzi internazionali". I dati presentati rilevano che a partire dall anno 2000, la quantità di plasma inviato all industria su scala nazionale è costantemente aumentata passando da un totale di 462.805 chilogrammi a 782.767 chilogrammi nel 2015 (+69%), con un incremento medio annuo del 3,6%.
Per quanto riguarda la domanda dei medicinali plasmaderivati inclusi nei contratti di contolavorazione la domanda di immunoglobuline è stata caratterizzata da una rapida e costante crescita (+24% nel quadriennio): nel 2014, ha raggiunto un valore di circa 4,4 tonnellate, pari a 73 grammi per mille abitanti. Nello stesso quadriennio, la domanda di Fattore VIII di origine plasmatica e concentrati di complesso protrombinico è cresciuta in modo molto sostenuto, rispettivamente del +43% e +45%, raggiungendo, nel 2014, 147 e 37,4 milioni di UI (unità internazionale), pari rispettivamente a 2,4 e 0,6 UI pro capite. L andamento della domanda di antitrombina appare costante nel quadriennio considerato (2 UI pro capite), confermando l Italia come il secondo consumatore (dopo il Giappone) a livello internazionale. Per quanto riguarda l albumina, i dati di consumo nel quadriennio 2011-2014, in linea con il quinquennio precedente, mostrano un andamento stabile della domanda con picchi in alcune Regioni italiane di 4-5 volte superiori rispetto ad altre. Nel 2014 la domanda totale e standardizzata per mille abitanti è stata rispettivamente di 36,3 tonnellate e 598 grammi, confermando l Italia ai primi posti a livello internazionale per il consumo di questo medicinale. Questi trend sembra essere confermato dai primi dati del 2015. E considerando l impatto che l utilizzo di questi prodotti ha sull autosufficienza e sulle risorse finanziarie del Ssn - si legge nella nota Iss - "diviene necessario e urgente, secondo le istituzioni preposte al controllo e alla governance del sistema, promuovere interventi mirati per l appropriatezza nell utilizzo clinico e orientati ad una attenta e puntuale analisi dei fabbisogni dei pazienti". "Questo obiettivo si può realizzare, in primo luogo, attraverso il continuo sviluppo e aggiornamento delle competenze del medico di medicina trasfusionale - conclude Liumbruno - che, ove messe al servizio della rete assistenziale, possono offrire l opportunità di un monitoraggio del razionale utilizzo dei medicinali plasmaderivati, entrando nel merito dell appropriatezza delle prescrizioni e operando come gatekeeper per l accesso a tali opzioni terapeutiche". Nel corso dell'incontro all'iss, infine, sono state inoltre esaminate le novità nelle indicazioni di utilizzo, strategie terapeutiche, programmazione e produzione in conto-lavorazione, alla luce dell evoluzione del contesto nazionale.
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