L applicazione della direttiva sull emission trading FIRE Il mercato dell efficienza energetica: opportunità legate all incontro fra gli attori 19-20 ottobre 2006 Isola di S. Servolo Venezia Mario Contaldi Dip. AMB, Servizio Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici 1
Obiettivi della presentazione: Sintetica descrizione del sistema di Emission Trading, dati a consuntivo 2005 preliminari. Illustrare brevemente uno scenario energetico / economico tendenziale + emissione CO2. Caratterizzazione del settore Emission trading. Caratterizzazione dei settori non soggetti e misure previste per la riduzione delle emissioni. Individuazione di altre misure possibili 2
Il sistema Europeo di scambio delle quote di emissioni e la Direttiva Emissions Trading Sistema Cap & Trade per la gestione delle emissioni di CO 2 Entrata in vigore dell European Emissions Trading Scheme (EU ETS) 1 gennaio 2005 Direttiva Europea CE/2003/87 del 13 ottobre 2003 o Direttiva Emissions Trading coinvolge oltre 11.000 impianti crea un mercato di permessi ad emettere abbattimento della CO 2 dove è più conveniente economicamente Entrata in vigore del Protocollo di Kyoto 16 febbraio 2005 3
Il sistema Europeo di scambio delle quote di emissioni e la Direttiva Emissions Trading 1 periodo di Kyoto EU ETS integrazione EU ETS 01-01-2005 31-12-20072007 2008 2012 4
Il sistema Europeo di scambio delle quote di emissioni e la Direttiva Emissions Trading I settori coperti nell'annex I dell EU-ETS Attività nel Settore Energetico - Installazioni di combustione con capacità termica superiore a 20 MW, sono esclusi impianti di incenerimento - Rifiuti (pericolosi e non) - Raffinerie di petrolio - Forni a carbone (cokerie) Metalli Ferrosi: produzione e processo - Arrostimento e sinterizzazione - Produzione di ghisa e acciaio Industria dei minerali - Cemento - Calce - Vetro - Ceramica Altri - Pasta-carta - Carta e cartone 5
Il sistema Europeo di scambio delle quote di emissioni e la Direttiva Emissions Trading Stato membro UE PNA + riserva per nuovi entranti Operatore dell impianto Rilascio delle quote (secondo il PNA) 3 mesi prima del periodo in oggetto (1 ottobre 2004) ai sensi dell art.38 Regolamento CE n.2216/04 28 febbraio di ogni anno (2005-2006-2007) ai sensi dell art.39 Regolamento CE n.2216/04 Registro delle emissioni 6
Il Registro Nazionale delle quote e delle emissioni Operatori degli impianti Verificatore accreditato Monitoraggio e reporting emissioni CO 2 ( Propose Emissions ) Restituzione quote CO 2 ( Surrender Allowance ) Verifica emissioni CO 2 ( Approve Emissions ) Registro delle emissioni Entro il 30 aprile di ogni anno, ai sensi dell art.12 Direttiva 2003/87/CE Entro il 31 marzo di ogni anno, ai sensi dell art.15 Direttiva 2003/87/CE 7
La gestione delle informazioni contenute nel registro ed andamento dei prezzi: situazione reale Stato Membro Allocazione media 2005-2007* Emissioni verificate nel 2005 Differenza assoluta tra allocazione media 2005-2007 e emissioni verificate 2005 Differenza relativa tra allocazione media 2005-2007 e emissioni verificate 2005 Austria 32.412.654 33.372.841-960.187-3,00% Belgio 58.311.087 55.314.181 2.996.906 5,10% Danimarca 37.303.720 26.468.662 10.835.058 29,00% Estonia 16.742.465 12.621.824 4.120.641 24,60% Finlandia 44.614.146 33.051.851 11.562.295 25,90% Francia 150.366.284 131.237.959 19.128.325 12,70% Germania 494.979.063 469.468.333 25.510.730 5,20% Grecia 71.135.034 71.066.992 68.042 0,10% Irlanda 19.236.747 22.366.765-3.130.018-16,30% Italia 215.738.709 221.884.675-6.145.966-2,80% Lettonia 4.070.078 2.852.578 1.217.500 29,90% Lituania 13.503.454 6.603.869 6.899.585 51,10% Paesi Bassi 86.452.491 80.351.292 6.101.199 7,10% Portogallo 36.896.041 36.413.004 483.037 1,30% Repubblica Ceca 96.910.587 81.119.194 15.791.393 16,30% Slovacchia 30.470.677 25.231.769 5.238.908 17,20% Slovenia 9.138.064 8.720.550 417.514 4,60% Spagna 171.938.192 181.104.416-9.166.224-5,30% Svezia 22.278.067 19.311.151 2.966.916 13,30% Regno Unito 206.023.033 237.333.628-31.310.595-15,20% Ungheria 30.236.166 25.853.325 4.382.841 14,50% * Include i permessi assegnati nel corso del 2005 8
Il valore delle quote: il mercato dei futures Andamento nel corso del 2006 del volume d affari (tco 2 e) e del prezzo di future ( /tco 2 e) con scadenza a dicembre dello stesso anno (fonte EXC). 9
Scenario energetico tendenziale Per motivi di sintesi si riportano solo i dati di TPES, la domanda elettrica ed i consumi del settore industriale. Lo scenario europeo Primes di novembre 2005 differisce da quelli nazionali per la riduzione dell intensità energetica dei consumi finali (trasporti), di alcuni settori industriali (raffinerie) e l elevato uso di fonti rinnovabili (rifiuti) per la generazione elettrica. Gli scenari nazionali : Scenario concordato tra MATT e MSE, giu 05 CIPE: scenario della III Comunicazione Nazionale a UNFCCC, approvato dal governo nel Dicembre 2002 Tendenziale aggiornato: aggiornamento dello scenario concordato sulla base di alti prezzi energetici, recessione economica e nuova produzione elettrica. Preparato da ed ENEA e MSE. 10
Due scenari energetici: modello Primes Il modello PRIMES [DG TREN, 2003, 2005] è utilizzato dalla Commissione Europea per diverse valutazioni ambientali ed energetiche. Lo scenario tendenziale aggiornato mostra alcune revisioni delle stime avvenute fino ad oggi: Questo scenario non è ufficiale, è stato però utilizzato per la cabina di regia sui rigassificatori. Lo scenario è necessario per valutare gli effetti di politiche di riduzione dei gas serra. Lo scenario energetico si spinge addirittura al 2030 ed i dati emissivi sono stimati fino al 2020 al fine di sottolineare la necessità di trovare soluzioni sul lungo periodo, visto che i cambiamenti climatici sono un fenomeno su scala decennale/secolare. 11
Scenari: consumi energetici totali TPES, Mtep Mtep 250 240 230 220 210 200 190 tendenziale agg. dic 05, TPES CIPE, dic 2002, TPES PRIMES nov.05, TPES scenario bau MAP- MATT 180 170 160 150 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 12
Scenari: elettricità richiesta in rete 525 TWh 500 475 450 425 400 375 CIPE dic 2002 Tendenziale aggiornato PRIMES, nov. 05 scenario bau MAP-MATT Unione Petrolifera, 2006 350 325 300 275 250 225 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 13
Scenari: Consumi finali di energia nell industria 50 45 Mtep 40 PRIMES Tendenziale aggiornato 35 CIPE dic 2002 scenario bau MAP-MATT 30 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 14
Le emissioni di gas serra e di CO2 Sulla base dello scenario tendenziale e dell evoluzione prevista di altri parametri di attività (produzioni industriali, numero capi di bestiame di allevamento, uso di fertilizzanti) sono ricavate le emissioni di gas serra. Nella prima tabella sono riportati tutti i gas serra regolamentati dal protocollo di Kyoto (CO2, CH4, N2O, PFC, HFC, SF6) espressi in Mt di CO2 equivalente. La tabella è inserita per completezza, visto che l obiettivo di Kyoto è calcolato con questi dati, e per dare un idea del peso degli altri settori. In una tabella successiva sono riportate le sole emissioni di anidride carbonica, Mt. 15
Emissioni di GHG 1990-2020, per settore di emissione 1990 1995 2000 2004 2005 DA USI ENERGETICI: 422.6 435.4 455.5 479.9 484.7 - Industrie energetiche 136.1 140.1 149.7 163.5 167.7 -di cui termoelettrico 108.9 111.2 117.3 127.3 133.0 - Industria 90.7 89.5 89.6 87.2 86.5 - Trasporti 104.0 115.1 124.5 132.6 132.6 - Civile 71.1 69.9 72.9 78.7 80.7 -di cui terziario 16.7 17.8 17.8 25.3 21.1 - Agricoltura 9.2 9.6 9.2 9.2 9.4 - Altro 11.6 11.2 9.6 8.7 7.9 DA ALTRE FONTI: 97.0 97.4 98.3 98.6 98.7 Processi industriali + F-gas 36.5 34.6 34.2 38.0 39.9 Agricoltura 41.2 40.9 40.5 38.4 38.3 Rifiuti 16.9 19.7 21.3 20.1 18.3 Altro 2.4 2.2 2.3 2.1 2.1 TOTALE 519.6 532.7 553.8 578.5 583.3 Obiettivo di Kyoto 485.8 2010 496.6 173.1 136.9 85.9 139.2 80.9 21.4 9.7 7.7 90.8 34.3 40.4 14.2 1.9 587.4 0.13 2020 537.4 193.4 155.1 87.1 152.5 86.5 22.7 10.6 7.3 87.5 35.0 39.3 11.4 1.8 624.9 16
Emissioni di CO2 1990-2020, per settore di emissione 1990 1995 2000 2004 2005 2010 2020 DA USI ENERGETICI: 405.1 418.1 437.6 461.3 465.8 477.1 516.9 - Industrie energetiche 134.1 138.1 147.8 160.9 164.6 169.7 189.7 -di cui termoelettrico 107.1 109.5 115.6 124.9 130.2 133.8 151.6 - Industria 88.9 87.8 87.9 85.4 84.6 84.1 85.2 - Trasporti 101.5 112.0 120.4 128.0 127.7 134.3 147.2 - Civile 68.2 67.2 70.1 75.8 77.6 77.6 82.7 -di cui terziario 16.2 17.2 17.2 24.5 20.4 20.5 21.7 - Agricoltura 8.3 8.7 8.3 8.3 8.4 8.8 9.5 - Altro 4.1 4.3 3.1 2.9 2.8 2.8 2.6 DA ALTRE FONTI: 29.4 27.5 25.6 28.3 29.9 30.1 30.4 TOTALE 434.5 445.5 463.2 489.6 495.6 507.2 547.3 17
Valutazione delle emissioni di gas serra del settore industria+ servizi Per comodità ho infine estratto le emissioni del settore industriale e dei servizi, allo scopo di valutare l incidenza dei settori soggetti a trading e di opzioni di misure addizionali individuate dal governo Il settore soggetto a trading, nel 2000, rappresenta circa il 42% del totale gas serra ed il 75 % dei settori direttamente coinvolti. Questa ultima percentuale si dovrebbe ridurre al 60% in seguito alle azioni di riduzione previste nel PNA. Resta un 40% di emissioni derivanti dall uso di energia fossile nei settori industriale+civile, attualmente non soggette ad azioni di riduzione specifiche. 18
Riepilogo Industria + civile 1990 1995 2000 2004 2005 2010 2020 - Industrie energetiche 134.1 138.1 147.8 160.9 164.6 169.7 189.7 - Industria 88.9 87.8 87.9 85.4 84.6 84.1 85.2 - Civile 68.2 67.2 70.1 75.8 77.6 77.6 82.7 -di cui terziario 16.2 17.2 17.2 24.5 20.4 20.5 21.7 totale 291.2 293.1 305.7 322.1 326.9 331.3 357.6 Emissioni di impianti soggetti ad emission trading 230 222 195 % del totale emissivo (Kyoto) 42% 38% 33% % del totale CO2 settori interessati 75% 68% 59% 19
Sviluppi futuri attesi Per fronteggiare l evidente non rispetto degli impegni di Kyoto sono state previste diverse azioni, sia a livello UE che nazionali: A livello EU si progetta di estendere la Direttiva emission trading anche al settore chimicopetrolchimico ed agli altri gas serra (metano, protossido di azoto, perfluorocarburi); A livello nazionale sono state individuate misure aggiuntive, tra cui una drastica riduzione nei settori soggetti ad emission trading ed alcune altre misure elencate nella tabella che segue. 20
Riepilogo ulteriori misure di riduzione, incluso Emission trading Tot parziale misure individuate Settori non soggetti 16 26,6 Industria/Ele ttrico Altre misure Totale 12) Piano Nazionale di Assegnazione delle quote di emissione in attuazione della direttiva 2003/87/CE per il periodo 2008-2012 Settori agricolo e trasporti 37,4 10,7 17,8 65,5-83,2 21
Civile Opzioni per ulteriori misure di riduzione connesse all uso di fonti energetiche, individuate dal MATT 4) Prolungamento decreti efficienza usi finali (MICA 24/4/01) e misure regionali 3,5-6,5 Elettrico/Civile Elettrico Industria Rifiuti Tot. parziale 8) Piccola e media cogenerazione distribuita ad alto rendimento di elettricità,calore e freddo 9) Aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili 10) Sostituzione dei motori industriali con motori ad alta efficienza 11) Recupero dei rifiuti nei cementifici e produzione di energia da biogas, rifiuti urbani, scarti delle lavorazioni agricole e agroalimentari 5-8 3,5-5,5 2,0-3,6 2-3 16 26,6 22
Sviluppi futuri auspicabili Sia perchè le misure non sono sufficienti, sia per l evidente diverso trattamento tra i settori soggetti a e. trading che quelli non soggetti è opportuno individuare misure aggiuntive. Scopo della presente relazione è anche quello di innescare un dibattito tra gli addetti ai lavori su quali siano le misure più efficaci e/o più opportune per eliminare le disparita tra i diversi settori industriali e promuovere il risparmio energetico su scala più ampia possibile. 23
Sviluppi futuri auspicabili BAT, per settori energy intensive. diffondere e adattare le bat alle nostre MPI, preparare studi di settore, coinvolgendo la associazioni di categoria, le aziende leader e le stazioni sperimentali, preparare e distribuire testi di aggiornamento, realizzare interventi dimostrativi. Questi programmi per essere credibili dovrebbero avere disponibilità di fondi pari a 3-4% del totale degli obiettivi da raggiungere. Incrementare gli spazi di certificati bianchi ed Esco: Occorre un fondo rotativo di garanzia del credito per fare aumentare il numero delle ESCO attive, incaricando, ad esempio, Enea di fare valutazioni di appropriatezza tecnologica e di validità economica, si darebbe al sistema bancario il compito di occuparsi di garantire la finanza. 24
Sviluppi futuri auspicabili Fattori di emissione di anidride carbonica utilizzati in Italia t CO 2 / TJ t CO 2 / std cubic mt Natural gas (dry) IPCC 55.780 1.925 Natural gas (dry) '1990 55.327 1.941 Natural gas (dry) '1995 55.422 1.961 Natural gas (dry) '2000 55.315 1.966 Natural gas (dry) '2003 55.287 1.950 25
National EFs t CO 2 / TJ t CO 2 / tep Solid fuels Sub bitumious coal, IPCC 96.234 4.026 Steam coal '90 94.582 3.960 Steam coal '95 94.007 3.936 Steam coal '00 91.446 3.826 Steam coal '03 93.478 3.911 t CO 2 / TJ t CO 2 / t t CO 2 / tep Petrol, 1990-'99, IPCC /OECD 68.531 3.015 2.872 Petrol, test data, 2000 71.145 3.109 2.977 Gasoil, 1990-'99, IPCC / OECD 73.274 3.127 3.066 Gasoil, engines, test data, 2000 73.153 3.137 3.061 Gasoil, heating, test data. 73.693 3.141 3.083 LPG, 1990-'99, IPCC 62.392 2.872 2.610 LPG, test data, 2000 64.936 2.994 2.717 26