Il maltrattamento/abuso del minore. Luca Tafi UO Pediatria Ospedale San Donato Azienda USL8 - Arezzo



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Transcript:

Il maltrattamento/abuso del minore Luca Tafi UO Pediatria Ospedale San Donato Azienda USL8 - Arezzo

Un po' di storia La violenza sui bambini esiste da secoli, più p meno accettata dalla società Nell'antichità, la soppressione dei bambini considerati indesiderabili per ragioni religiose, politiche, economiche o perché malformati o femmine, era culturalmente accettata Durante il XIV secolo i bambini indesiderati venivano gettati nel Tamigi, senza che la società se ne preoccupasse troppo Durante la rivoluzione industriale, i bambini venivano picchiati ed erano obbligati a fare lavori pericolosi e malsani per molte ore al giorno In tutta la storia dell'umanità ragazzi e ragazze sono stati venduti/tenuti per fini sessuali La letteratura abbonda di bambini soggetti a violenza: Dickens, Hardy, Grimm ecc Il primo intervento legale in un caso di violenza su un bambino si è avuto negli USA nel 1874 Da allora, con molta lentezza, è cresciuta la cultura della tutela del minore; ma solo negli utlimi 50 anni questa è divenuta materia di costante approfondimento in ambito medico e giuridico

Oggi il maltrattamento/abuso del minore del minore è un fenomeno emergente grazie ad una maggiore sensibilità della società civile, alle maggiori conoscenze scientifiche e a migliori strumenti giuridici Ciò nonostante i casi sommersi rimangono di gran lunga maggiori di quelli rilevati

Vari ricercatori sostengono che la violenza sul bambino ha luogo a tre livelli separati, ma intercorrelati: Livello 1: violenza limitata al bambino e alla famiglia Livello 2: violenza istituzionale, che coinvolge uno o più bambini, si verifica nelle scuole, negli orfanotrofi, nei sistemi preposti alla salute e al benessere dei bambini, nelle guerre Livello 3: violenza a livello sociale che include una legislazione pericolosa o indifferente alle necessità dei bambini e delle famiglie

Tipi di maltrattamento/abuso Incuria: mancato appagamento dei bisogni fisici e medici primari, la deprivazione affettiva e l'abbandono Discuria: le cure fisiche sono fornite in modo distorto rispetto all età e alle problematiche del bambino Ipercura: le cure sono fornite in modo eccessivo - Sindrome di Munchausen per procura, abuso chimico, medical shopping per procura Maltrattamento fisico Violenza assistita Violenza psicologica Abuso sessuale: intrafamiliare, extrafamiliare, sfruttamento sessuale (prostituzione, pornografia) Stalking: costellazione di comportamenti che implicano ripetuti e persistenti tentativi di imporre,ad un altra persona, forme di contatto o di comunicazione indesiderate Posssono essere isolati o combinati

Quando sospettare un maltrattamento/abuso di un minore?

Incuria Si manifesta quando i caregiver che si occupano del bambino non gli forniscono le cure adeguate di cui lui necessita: nutrizione, vestiario, cure mediche, protezione dai pericoli, attenzione ai bisogni emotivi ed affettivi, ecc. Le conseguenze sul bambino di tale forma di maltrattamento possono essere: inerzia (tipico sguardo inespressivo e vuoto), ritardo psicomotorio e nello sviluppo del linguaggio, iperattività e pseudoinsufficienza mentale e nei casi estremi i classici segni della malnutrizione

Maltrattamento fisico I bambini più soggetti a subirlo sono quelli di età compresa tra 0 e 4 anni (2/3 dei casi) Il comportamento di un bambino maltrattato è spesso estremista e inappropriato per l'età. Può piangere esageratamente o molto poco, mostrare grande paura o nessuna paura dell'autorità dell'adulto, o può essere estremamente aggressivo o chiuso

Alcuni segni fisici

Violenza psicologica Difficile da definire, individuare e trattare Commessa da genitori che non danno al bambino un ambiente affettuoso in cui crescere e che ignorano, minacciano, terrorizzano o rifiutano in modo manifesto il proprio figlio Le conseguenze sono rappresentate da ritardo nello sviluppo psichico e fisico e da vari problemi legati all'apprendimento

Abuso sessuale

Il percorso sanitario previsto dal Codice Rosa per i minori

Il Codice Rosa è un progetto della Regione Toscana che ha sottoscritto nel 2011 un protocollo di intesa con la Procura Generale della Repubblica di Firenze Per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli della popolazione che mira a rendere operativi sul territorio regionale gruppi multidisciplinari e interistituzionali di professionisti adeguatamente formati

Il progetto Codice Rosa è stato un passo per il cambiamento di mentalità degli operatori e della società civile, con la speranza che la collaborazione fra operatori e istituzioni sia in grado di dare forza e fiducia alle vittime per raccontare il proprio vissuto di violenza

Il gruppo multidisciplinare della provincia di Arezzo comprende: Medici del Pronto Soccorso, Pediatri, Ginecologi Infermieri del Pronto Soccorso, della UO Pediatria e della UO Ginecologia Medici, Biologi e tecnici del laboratorio analisi Magistrati della Procura Forze dell'ordine Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Municipale Assistenti sociali della USL 8 e del Comune di Arezzo Psicologi

Codice Rosa Codice che si applica al Pronto Soccorso a pazienti fragili (donne, minori, disabili, anziani) vittime di maltrattamento o abuso da parte di persona conosciuta

Obiettivi del Codice Rosa Regolare un percorso che preveda tempestività di attivazione in quanto intervento d urgenza : percorso rosa Evitare alla vittima passaggi inutili a più reparti e/o professionisti Garantire un'accoglienza differenziata in luogo riservato (stanza Codice Rosa) Garantire un ascolto partecipe Fornire a tutti gli operatori coinvolti nel percorso riferimenti chiari e precisi circa fasi, tempi, tipologia di anamnesi, visita con descrizione accurata delle lesioni, responsabilità, obblighi normativi e legislativi; Garantire alle vittime adeguate informazioni sulla presenza di una rete di aiuto territoriale Fornire cure adeguate e sostegno psicologico Raccogliere le prove per tutelare i diritti della vittima

Perché il Pronto Soccorso? Più o meno tutte le vittime prima o poi arrivano ad un pronto soccorso talvolta (spesso nel caso di minori) accompagnate dai loro stessi persecutori

Percorso sanitario di una vittima di maltrattamento/abuso Tutte le persone oggetto di maltrattamento/abuso o presunte tali vengono centralizzati al Pronto Soccorso dell'ospedale San Donato Accoglienza nella stanza Codice Rosa Ascolto partecipe Raccolta delle prove: campioni biologici, indumenti ecc secondo modalità procedurali corrette ai fini legali Documentazione fotografica delle lesioni Attivazione dell'autorità giudiziaria e delle forze dell'ordine Attivazione dello psicologo Valutazione del rischio

Pericolo Imminente: Casa Rifugio Qualora dalla visita o dal colloquio con la vittima si riscontrino gravi pericoli per il rientro della vittima stessa al proprio domicilio, esiste la possibilità di mettere il minore in un luogo sicuro

Dopo la Stanza Codice Rosa Una volta concluso l'iter procedurale previsto nella stanza codice rosa, vengono attivati i servizi territoriali: assistenti sociali, psicologi e/o neuropsichiatri infantili che si prendono cura del bambino

Rete dei servizi territoriali

Grazie per l'attenzione