Un treno per Auschwitz edizione 2009. 24 gennaio-28 gennaio 2009



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Provincia di Milano - INSMLI - CGIL e CISL Lombardia - Archivio Storico Bigio Savoldi e Livia Bottardi Milani Brescia - Fondazione Memoria della Deportazione - ANED Brescia - Direzione Scolastica Regionale della Lombardia Un treno per Auschwitz edizione 2009 24 gennaio-28 gennaio 2009 Il progetto Da diversi anni Auschwitz non è più soltanto un luogo, ma è diventato il simbolo di uno dei momenti più terribili della storia del Novecento, rappresentato dalla deportazione e dallo sterminio di milioni di esseri umani all'interno dei Lager nazisti. Capire Auschwitz significa capire il progetto di un nuovo ordine europeo pensato e in gran parte realizzato dalle gerarchie naziste? Visitare Auschwitz significa educare ai diritti e alla tolleranza le generazioni di studenti del nuovo millennio? Queste sono solo alcune delle domande che ci siamo posti all'inizio di questo progetto, nato per iniziativa di Lorena Pasquini, dell'archivio Storico della CGIL di Brescia. In questi tre anni il progetto è cresciuto, si è rafforzato e i riscontri avuti da parte degli studenti e dei loro insegnanti ci hanno convinto a proseguire questo viaggio, che vuole configurarsi soprattutto come un viaggio nella conoscenza. Visitare Auschwitz infatti non significa automaticamente comprendere: è solo un momento forte, anche da un punto di vista formativo, che va inserito all'interno di un più vasto progetto, che ponga al centro la storia, in particolare quella del totalitarismo nazista. Tuttavia visitare Auschwitz non è semplice. Il campo a cui noi tutti pensiamo è quello che non visiteremo: chi pensando ad Auschwitz non ha scolpite nella mente le parole di Primo Levi, lo scrittore-testimone, che meglio di chiunque altro ha raccontato l'orrore di Auschwitz? Occorre ricordare che Primo Levi sceso alla Judenrampe, recentemente resa agibile ai visitatori, è stato immediatamente internato alla Buna, la fabbrica di gomma sintetica, che oggi non si può visitare: del campo di Levi non resta che una targa, le baracche non esistono più. Eppure quando si arriva ad Auschwitz I, lo Stammlager e si vede la scritta "Arbeit macht frei che si staglia nel grigiore biancastro del cielo polacco, l'emozione è forte. Ma perchè l'emozione diventi conoscenza consapevole, riconoscimento dei diritti di coloro che sono i deboli di oggi, è necessario porre in atto una operazione più complessa, che comporta soprattutto il "riconoscersi" nei luoghi. Ma perchè ciò sia possibile è necessario conoscere il luogo. Conoscere Auschwitz significa capire che ciò che si apre di fronte ai nostri occhi sono le rovine di un immenso complesso concentrazionario, che comprendeva tre differenti campi: lo Stammlager, campo di concentramento per oppositori politici, in particolare polacchi, Auschwitz-Birkenau, il cuore dello sterminio degli ebrei dell'europa occidentale, e infine la Buna, la fabbrica. Naturalmente intorno a questo complesso centrale c'erano all'incirca altri quaranta sottocampi, di cui oggi non resta praticamente nulla. Auschwitz era una città concentrazionaria che aveva le dimensioni di una città media. Il campo di Auschwitz non è stato pensato per lo sterminio, ma nel corso del 1941 e soprattutto a 1

partire dal 1942, quando iniziò la costruzione delle grandi strutture di messa a morte, è diventato il luogo dell'annientamento di almeno un milione e mezzo di ebrei occidentali, anche di quelli partiti dall'italia. Che cosa resta oggi di questo? Ad Auschwitz I le baracche originarie sono rimaste intatte e sono state trasformate in un museo, che pur risentendo del tempo, spiega la storia del campo. Ci sono poi numerose baracche che ospitano allestimenti museali ideati dai singoli paesi che conobbero la deportazione e lo sterminio. Ma il cuore del viaggio è Birkenau: attraverso l'entrata, anche essa simbolica, ci si trova di fronte ad una landa desolata, vasta, interrotta dalle fondamenta delle baracche che oggi non ci sono più, dalle rovine delle camere a gas e dei crematori e dal monumento eretto alla fine del binario, che a partire dal 1944 entrava nel campo. Ed è qui che occorre immergersi nel luogo, perchè ciò che vediamo non ci aiuta a capire: soltanto attraverso un sapiente gioco di rimandi alle fonti, alle fotografie, all'album di Auschwitz si riesce a ricostruire il luogo: capirlo significa comprendere in profondità il progetto di sterminio pianificato e posto in essere dai nazisti. Visitare le poche baracche ancora erette è un viaggio, come guida a nostra disposizione abbiamo le parole di Nedo Fiano, Luciana Nissim, di Giuliana Tedeschi, delle tante donne italiane, resistenti deportate da Trieste. Ascoltare le loro parole aiuta, ma occorre poi che le loro testimonianze siano inserite in un vasto mosaico, che deve avere come sfondo, come punto di riferimento, la guerra, l'italia, il fascismo, la persecuzione contro gli ebrei, gli operai e gli antifascisti. Ma soprattutto occorre interrogarsi sul male assoluto rappresentato da Auschwitz, sul fascino che il nazismo ha esercitato su milioni di tedeschi, per nulla pazzi o sadici di professione. Un viaggio ad Auschwitz significa cercare di comprendere i meccanismi che hanno reso possibile trasformare esseri umani in Untermenschen, in stuck da parte di altri esseri umani. Significa capire e decostruire i meccanismi che rendono possibile creare i diversi ed isolarli dal resto della società, così come oggi si rischia di riproporre nei confronti di Rom, stranieri, omosessuali e diversamente abili. Ma naturalmente il viaggio non può esaurirsi qui: esso deve continuare nelle attività di ricerca e di riflessione, che ogni docente con i suoi studenti può e deve impostare. E in questi anni la voce degli studenti è quella che ci ha spinto a proseguire nel cammino intrapreso: gli studenti di Rho che hanno detto" Siamo partiti poco convinti, ma questo viaggio ci ha cambiato" oppure il meraviglioso CD realizzato dagli studenti del Liceo Marconi : immagini e musica che rendono metaforicamente l'esperienza di un viaggio che ha inciso nella loro anima. L'obiettivo di fondo non è certamente quello di far vivere a studenti e docenti una esperienza emotivamente coinvolgente, ma di aiutarli, partendo dal un passato recente, a riflettere sul nostro futuro di cittadini di una Europa ricca di contraddizioni e solo la consapevolezza dell'importanza dei diritti, conquistati faticosamente e calpestati come non mai durante i dodici anni del dominio nazista, costituisce un punto di partenza fondamentale per la costruzione di una cittadinanza plurale e consapevole anche nell Italia e nel tempo di oggi. L iniziativa Un Treno per Auschwitz, giunta quest anno alla quinta edizione, si inserisce nel progetto Pedagogia della Resistenza, promosso dall Assessorato all Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia di Milano, che si pone come obiettivo quello di coniugare la memoria storica, che è cosa diversa dalla celebrazione rituale, con la necessità della costruzione di una coscienza quotidiana da parte delle nuove generazioni contro ogni forma di oppressione. Un progetto capace di costruire quella coscienza critica intesa non solo come resistenza all oppressione e al dominio, ma come superamento in positivo di ogni forma di violenza e come educazione alla pace. Alessandra Chiappano, Federico Gamberini 2

Provincia di Milano - INSMLI - CGIL e CISL Lombardia - Archivio Storico Bigio Savoldi e Livia Bottardi Milani Brescia - Fondazione Memoria della Deportazione - ANED Brescia - Direzione Scolastica Regionale della Lombardia presentano il progetto formativo de Un treno per Auschwitz edizione 2009 ideato e curato da Alessandra Chiappano e Lorena Pasquini Tenendo conto del fatto che quest'anno partiranno due treni, uno promosso da CGIL e CISL Lombardia e uno dalla Provincia di Milano, si è pensato di convergere su un progetto formativo comune e di insistere particolarmente sulla tematica delle deportazioni che seguirono gli scioperi nelle fabbriche dell Italia del Nord nel 1944 e del lavoro nei campi di concentramento nazisti. La formazione dei docenti e degli studenti è un obiettivo prioritario, condiviso da tutti gli enti che sponsorizzano la quinta edizione del progetto Un treno per Auschwitz, che è nato da un'idea di Lorena Pasquini nel 2005 e che da allora si è ampliato, ha subito modifiche e trasformazioni, tuttavia resta centrale l'idea che per gli studenti e gli insegnanti il viaggio ad Auschwitz debba costituire uno stimolo per la comprensione e la conoscenza di alcuni nodi fondamentali della storia del Novecento, con particolare riferimento alla nascita e alla diffusione dei fascismi in Europa, allo sviluppo del sistema concentrazionario nazista, alla persecuzione e alla successiva eliminazione della minoranza ebraica. Tenendo conto di questi fattori e considerando essenziale che la partecipazione degli studenti sia attiva e costruttiva, si è pensato di predisporre un progetto di formazione unitario, suddiviso però in momenti specificatamente dedicati agli studenti e ai docenti. Il progetto è articolato in moduli indipendenti uno dall altro in modo che i diversi referenti possano richiedere la partecipazione anche solo ad alcune fasi del percorso formativo. Programma: Giovedì 2 ottobre 2008 - Milano, Sala Di Vittorio, Camera del Lavoro, Corso di Porta Vittoria ore 9,30-12,30-14,30-17. Giornata seminariale dedicata a tutti i partecipanti a Un treno per Auschwitz edizione 2009 a cura di Provincia di Milano, INSMLI, CGIL e CISL Lombardia, Direzione Scolastica Regionale della Lombardia Saluti delle autorità: Giansandro Barzaghi, Assessore all Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia di Mlano Antonio Pizzinato, Presidente regionale ANPI Proiezione film Un treno per Auschwitz 2008 Le relazioni: ore 9.30-12,30 La deportazione politica e la deportazione razziale, Bruno Maida (Università di Torino) Gli scioperi e le deportazioni, Claudio Dellavalle (Università di Torino) La deportazione degli scioperanti da Sesto San Giovanni, Giuseppe Vignati(Fondazione ISEC) Ore 14,30-17 Il lavoro nel sistema dei KL, Brunello Mantelli (Università di Torino) Il campo di Auschwitz-Birkenau e la distruzione degli ebrei, Fabio Maria Pace (Ricercatore) 3

Referenti: Alessandra Chiappano (INSMLI) tel. 0287383240 Lorena Pasquini (ANED Brescia) tel. 0303729269 Settembre Dicembre 2008 Incontro con i docenti referenti delle scuole di Milano e Provincia per la distribuzione dei libri e per l'illustrazione del progetto formativo che coinvolgerà docenti e studenti. L'incontro si terrà nella prima decade di novembre presso la sala del Cisem in via Petrarca 20, Milano. 10 novembre 2008 ore 15.00 presso sala CISEM Laboratori pomeridiani Insegnanti A cura di INSMLI e ANED Brescia Le deportazioni femminili (Alessandra Chiappano) La professoressa Chiappano consiglia ai docenti che parteciperanno al laboratorio di leggere preventivamente: Luciana Nissim Momigliano Ricordi della casa dei morti e altri scritti, Giuntina, Firenze 2008. Le deportazioni dei bambini e la letteratura (Lorena Pasquini) Referenti: Alessandra Chiappano (INSMLI) tel. 0287383240 Lorena Pasquini (ANED Brescia) tel. 0303729269 24 novembre 2008 14.30 17.30 presso Fondazione della Memoria Studenti Novembre 2008 -gennaio 2009 Laboratori pomeridiani (Milano e altre città richiedenti) 1 dicembre 2008 ore 15.00 presso Aula Magna Carducci 12 gennaio 2009 ore 15.00 presso aula magna carducci A cura di INSMLI e ANED Brescia Due incontri di preparazione al viaggio e di restituzione dopo aver effettuato la lettura di due saggi tratti dal volume di Alessandra Chiappano I lager nazisti, III edizione, Giuntina, Firenze 2008. Gli 4

incontri si terranno presso l'aula magna del Liceo Carducci e saranno tenuti da Alessandra Chiappano, Fabio Pace, Lorena Pasquini. Referenti: Alessandra Chiappano (INSMLI) tel. 0287383240 Lorena Pasquini (ANED Brescia) tel. 0303729269 5

Durata del viaggio: 5 giorni (in treno charter) Data di partenza: 24 gennaio 2009 Città di soggiorno: CRACOVIA Campi da visitare: AUSCHWITZ-BIRKENAU Quota di partecipazione: - studenti 230 - insegnanti 240 Supplemento camera singola 70 per tutto il soggiorno Base 600 persone paganti 26 quote gratuite in camera singola P R O G R A M M A 24 gennaio: MILANO (pernottamento in treno) sabato Incontro nel pomeriggio dei Signori Partecipanti alla Stazione Centrale di MILANO, Via Ferrante Aporti. Check-in e controllo documenti CERIMONIA AL BINARIO 21 Partenza del treno noleggiato in cuccette (6 posti) per la Polonia Cena libera (si consiglia di munirsi di cibarie). Pernottamento in treno. 25 gennaio: CRACOVIA domenica Arrivo nel pomeriggio alla Stazione Ferroviaria di Cracovia. Assistenza in arrivo e trasferimento in pullman privato all albergo. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in albergo. 26 gennaio: CRACOVIA/AUSCHWITZ I-BIRKENAU/CRACOVIA (Km.110) lunedì Prima colazione a buffet in albergo. ore 08.30 partenza dall albergo in pullman privato per il campo di AUSCHWITZ I. ore 09.30 incontro con le guide parlanti italiano e visita di Auschwitz I, i Blocks, il block italiano con il suo monumento, la camera a gas, il forno crematorio e il museo storico. ore 12.30 termine della visita ore 13.00/14.00 pranzo in ristorante 14.00/15.30 BIRKENAU visita guidata delle baracche, della zona dei forni, della baracca di ricevimento e della zona Canada Ore 15.15 partecipazione alla cerimonia al monumento e al corteo fiaccolata ore 17.00 rientro a Cracovia Cena alle ore 19.00 e pernottamento in albergo Dopocena CONCERTO. 27 gennaio: CRACOVIA/MILANO martedì Prima colazione a buffet in albergo. Alle ore 08.30 partenza dall albergo per la visita guidata della Cracovia Ebraica, del centro città e della sua famosa piazza del Mercato. Pranzo in ristorante. Trasferimento in pullman privato in tempo utile alla Stazione Ferroviaria di Cracovia. Partenza in treno nel pomeriggio per il rientro in Italia. Cena con cestino. Pernottamento in treno. 28 gennaio: MILANO mercoledì Arrivo nel pomeriggio alla Stazione Centrale di MILANO. FINE DEL VIAGGIO 6

La quota comprende: la sistemazione in alberghi di categoria tre stelle in camere doppie/triple per gli studenti e in doppie per gli adulti, tutte con servizi privati; trattamento di mezza pensione negli alberghi, per tutta la durata del viaggio; i pranzi e le cene in ristorante, come da programma; un cestino da viaggio rinforzato al rientro; la visita ai Lager con guide parlanti italiano; tutti i trasferimenti all estero, in pullman privati, come da programma; assistenza di guide polacche durante il soggiorno; accompagnatori dell Agenzia Fabello per tutto il viaggio; visita guidata della città di Cracovia (ingressi inclusi); materiale illustrativo turistico; assicurazione ALASERVICE per malattia/infortunio ; tasse e percentuali di servizio. La quota non comprende: le bevande ai pasti, i pasti non menzionati, i facchinaggi, le mance, gli extra in genere; tutto quanto non espressamente indicato nel programma. Documenti richiesti: Per i cittadini italiani carta d identita in corso di validità, oppure passaporto individuale. Per i cittadini italiani minori di anni 15 è necessario il certificato di identità valido per l espatrio. Per i cittadini extra comunitari residenti in Italia, è necessario passaporto e permesso di soggiorno in originale. Organizzazione tecnica: Fabello Viaggi Sas Via Affossi 44 20135 Milano Tel. 02/55195266 Fax 02/55190051 info@fabelloviaggi.com www.fabelloviaggi.com/memoria 7