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Paolo Capuano La crisi finanziaria internazionale Il ruolo della funzione di risk management delle banche
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Alla mia famiglia
L Europa deve intervenire per porre fine alla mancanza di trasparenza e alla cattiva valutazione dei rischi, per evitare crisi future e per rimanere protagonista dei servizi finanziari a livello mondiale [... ] ma è necessario [... ] l impegno di tutti. Michel BARNIER, Tabella di marcia dell Unione europea per la riforma finanziaria, Commissione europea, luglio 2010
Indice 11 Prefazione 15 Capitolo I Il ruolo della funzione di risk management della banca 1.1. La funzione di risk management: teorie a confronto, 15 1.2. La funzione di risk management della banca, 24 1.3. Verso una nuova filosofia di gestione del rischio: l enterprise risk management, 31. 41 Capitolo II Corporate governance, risk management e crisi finanziaria 2.1. La corporate governance delle banche, 41 2.2. Le carenze della corporate governance bancaria, 51 2.3. Interrelazione tra risk management e corporate governance delle banche, 61 2.4. Il risk management nel contesto della crisi finanziaria internazionale, 69. 87 Capitolo III Le riforme del settore bancario in crisi 3.1. Carenze e best practice della funzione di risk management, 87 3.2. Le riforme nel contesto bancario europeo, 96 3.3. Le riforme nel contesto bancario italiano, 110. 119 Capitolo IV Letteratura empirica in tema di rischio della banca 4.1. Letteratura empirica sul rischio bancario: un quadro d insieme, 119 4.1.1. Relazione tra assicurazione dei depositi e rischio, 121 4.1.2. Relazione tra regolamentazione bancaria e rischio, 122 4.1.3. Relazione tra politica economica e rischio, 123 4.1.4. Relazione tra dimensione della banca e rischio, 124 4.1.5. Relazione tra competizione e rischio, 126 4.1.6. Relazione tra corporate governance e rischio, 129 4.2. Il dibattito scientifico sul rischio delle banche alla luce della crisi finanziaria, 133. 9
10 Indice 139 Capitolo V Un analisi empirica 5.1. La struttura della ricerca, 139 5.2. Le basi teoriche della ricerca, 140 5.3. I dati ed il campione di analisi, 156 5.4. Le variabili ed il modello di analisi, 164 5.5. I risultati della ricerca, 183. 215 Conclusioni 219 Bibliografia 241 Indirizzi web
Prefazione La recente crisi finanziaria internazionale, che dall estate del 2007 sta scuotendo l economia mondiale, ha mostrato con nitidezza la fragilità dei sistemi finanziari ed ha fornito un importante spunto di riflessione al mondo accademico per ripensare al funzionamento dei meccanismi del governo societario, in generale, ed alle pratiche di gestione delle esposizioni da parte delle banche in particolare. Gli studiosi hanno cercato di comprendere quali siano le cause che l hanno determinata e le misure che dovrebbero essere adottate per risolverla. Difatti, molti investitori hanno sopportato enormi perdite finanziarie rispetto alle loro previsioni. I driver tradizionali del rischio e del rendimento sono stati travolti dal malfunzionamento dei mercati e dai drammatici mutamenti delle strategie di politica economica. Le congetture sulle quali erano fondati i modelli di gestione dei rischi (per es. l ipotesi della perfetta efficienza dei mercati) ed i tradizionali sistemi di misurazione degli stessi, basati principalmente sui dati storici delle insolvenze, sono stati sconfessati dalla nuova realtà finanziaria. Le banche, nello svolgimento dell attività di erogazione dei servizi finanziari, hanno affrontato contestualmente molteplici tipi di rischio. Tuttavia, al crescere della complessità della gestione dei rischi aziendali non ha fatto riscontro un adeguata attività di gestione dei rischi. Se da un lato, i modelli matematico-finanziari sottesi alla funzione di risk management delle banche hanno registrato uno sviluppo ragguardevole, dall altro lato, le scelte imprenditoriali ed organizzative dei vertici aziendali non sono state sufficienti ad evitare o quanto meno contenere gli effetti negativi della crisi finanziaria internazionale. La realtà dimostra che molti dei recenti fallimenti bancari sono conseguenza di rilevanti lacune organizzative e gestionali. Alla luce di quanto in precedenza esposto, emerge la necessità di implementare migliori pratiche di gestione del rischio o almeno 11
12 Prefazione quelle vecchie devono essere adattate per un mondo nel quale non si può presumere che i mercati finanziari siano sempre efficienti e contendibili ed in cui le regole del gioco possano modificarsi anche repentinamente. La crisi finanziaria ha reso evidente la natura instabile dei sistemi bancari e la tendenza delle banche a correre rischi eccessivi. Nel periodo immediatamente precedente la crisi, l idea dei regolamentatori bancari era basata sulla possibilità che le forze del mercato potessero migliorare la supervisione bancaria ed attenuare la naturale tendenza delle banche all acquisizione del rischio. Malgrado ciò, la realtà dei mercati ha mostrato tutt altro. Siffatta evidenza ha prodotto l effetto di riaprire il dibattito sull efficacia dell attività di vigilanza e di supervisione bancaria, sulle riforme del settore bancario e sulle connesse difficoltà di miglioramento della governance bancaria in un ottica anticrisi. La letteratura teorica ed empirica prevalente in materia di governo dell impresa bancaria si è concentrata soprattutto sul tema della struttura proprietaria; essa sostiene che la propensione al rischio della banca sia connessa alla natura dei proprietari di capitale. Nel caso in cui si ammettesse l esistenza della cosiddetta separazione tra proprietà e controllo, occorrerebbe tener conto della presenza di problemi di agenzia e d informazione asimmetrica tra shareholder e manager. Gli azionisti, aventi portafogli sufficientemente diversificati, hanno interesse ad assumere maggiori rischi rispetto ai manager che tendono, invece, ad essere relativamente più conservativi ed a contenere le esposizioni per preservare i propri benefici connessi alla particolare posizione aziendale ricoperta. Tuttavia, a differenza di quanto desumibile dai maggiori studi teorici che saranno discussi in seguito, scarse sono le ricerche empiriche che dimostrano la tesi del ruolo cruciale ricoperto dalla funzione di risk management delle banche nel determinare o quantomeno aggravare la crisi finanziaria. Pertanto, il presente lavoro cercherà di far luce sull influenza della governance bancaria, ed in particolare del risk management di cui essa è parte, nello stimolare le banche europee ad esporsi a rischi che ex post si sono rivelati eccessivi. Il filone scientifico nel quale l elaborato s inserisce, è quello che, nella sfera della più ampia tematica della governance bancaria, attiene
Prefazione 13 allo studio della relazione tra funzione di risk management, rischiosità e performance degli intermediari bancari. Il lavoro si propone di esplorare la struttura di governo della banca ed in particolare la funzione di gestione dei rischi e le forze che sono dietro alla tendenza degli intermediari bancari di assumere rischi. Tale aspetto costituisce un profilo particolarmente qualificante dei sistemi bancari poiché il loro studio implica la valutazione delle interazioni di altri fattori che alterano i meccanismi di funzionamento del governo societario dell intermediario, come per esempio quello della regolamentazione e della vigilanza bancaria. La strumentazione statistico-matematica utilizzata per investigare sull oggetto di studio si fonda sull applicazione di modelli di regressione lineare multipla, compresa la considerazione di variabili qualitative, ad un rappresentativo campione di banche europee. L elaborato si articola in cinque capitoli. I primi tre capitoli si focalizzano sugli aspetti di base degli elementi d indagine, sulle lacune e sulle connesse riforme della corporate governance nonché sulla gestione del rischio della banca, con particolare riferimento al contesto della recente crisi finanziaria. In particolare, il capitolo 1 descrive la funzione ed il ruolo del risk management della banca e le connesse criticità emerse durante la crisi. Il capitolo 2 tratta la tematica della corporate governance delle banche in generale e le problematiche ad essa connesse alla luce della crisi finanziaria in particolare. Il capitolo 3 espone le riforme in atto nel settore bancario europeo per fronteggiare e prevenire situazioni di crisi finanziaria con un cenno alle riforme del sistema bancario italiano. Il capitolo 4 mette a fuoco la letteratura di riferimento in merito alla tematica del rischio bancario ed il dibattito accademico circa le criticità connesse alla funzione di risk management e alla rischiosità degli istituti creditizi. Il capitolo 5 presenta una breve review della letteratura che conduce alle ipotesi di studio e descrive la ricerca empirica condotta sulla scorta delle enunciazioni della letteratura scientifica in materia, svolta con riferimento ad un significativo campione di banche appartenenti all Unione europea operanti durante il periodo della recente crisi finanziaria internazionale. Successivamente è stato introdotto il modello concettuale testato utilizzando il campione di analisi anzidetto.
14 La crisi finanziaria internazionale Infine, sono esposti i risultati della ricerca, le loro implicazioni ed i possibili sviluppi futuri.