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Transcript:

1/5 MISSIONE A NAPOLI 16 novembre 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle 13.46. PRESIDENTE. Ci scusiamo, presidente Cesaro, di averla fatta aspettare, ma quella precedente è stata un audizione lunga e interessante. Abbiamo preso atto, non solo attraverso la visione diretta del territorio con un volo di elicottero, ma anche grazie alle prime due audizioni che abbiamo condotto, di una situazione che sembrerebbe senza sbocchi. Pertanto, vorremmo sentire da lei, presidente, qual è la situazione effettiva per quanto riguarda la provincia di Napoli, e quali sono le vie d uscita, se ce ne sono. LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Io vi ringrazio, perché la presenza qui della Commissione rappresenta un segnale importante di collaborazione con lo Stato e con il Parlamento. Io ritengo che proprio la provincia di Napoli si trovi nella situazione più drammatica, un po per la criticità che siamo stati costretti a subire, dovuta ai manifestanti di Terzigno. Chiamiamoli manifestanti, ma lì si è innescato un meccanismo un po particolare. Lì non c erano solo manifestanti volontari, ma un po di tutto. Noi, come provincia di Napoli, dopo che il Presidente del Consiglio ha deciso la chiusura di Cava Vitiello e che Cava Sari avrebbe dovuto servire solo i 18 comuni della zona rossa, ci troviamo in grande difficoltà. Gli STIR di Giugliano c è stata anche la vicenda della morte di un operaio e di Tufino si trovano in una condizione precaria, rispetto invece a Caivano, che funziona bene. Da più di un mese non riusciamo ad uscire da questa criticità. Chiaramente, non abbiamo più discariche e ne siamo alla ricerca, il che non è semplice. Dopo le manifestazioni di Terzigno, e l accettazione da parte nostra del compromesso di non aprire Cava Vitiello, ci troviamo in grande difficoltà. La legge attuale prevede la provincializzazione nella gestione dei rifiuti. Tuttavia, la provincia di Napoli, un po per come è strutturata urbanisticamente, un po perché rappresenta il 60 per cento della regione Campania, ha difficoltà a reperire delle discariche.

2/5 Come provincia, abbiamo fatto il piano industriale e l avviso per il piano d ambito, e abbiamo costituito la società l anno scorso. Abbiamo portato avanti anche una serie di iniziative sul piano economico per l ASIA, che si trovava in grande difficoltà finanziaria. L ASIA ha avuto delle difficoltà anche dal punto di vista sindacale. Napoli è la città che ha dato maggiori difficoltà, perché la raccolta differenziata in città è critica, rispetto agli altri comuni della provincia, alcuni dei quali la fanno anche bene. Quindi, dopo la crisi della discarica di Terzigno è stato difficile raccogliere i rifiuti. Uno sforzo è stato fatto, quando Bertolaso è stato mandato dal Presidente Berlusconi ad affiancare le amministrazioni per una settimana. Il presidente Berlusconi stesso si è recato qui due volte in una settimana. Abbiamo dato una priorità soprattutto alla città di Napoli, per cercare di liberarla dai rifiuti. Tuttavia, ritengo che la situazione sia drammatica. PRESIDENTE. Quindi, c è una via d uscita? LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Noi, in accordo col comune e con la regione, abbiamo avviato un atto importante che riguarda la costruzione del termovalorizzatore di Napoli est. Abbiamo stipulato un protocollo d intesa e dato avvio ad una serie di procedure. Io ritengo che per risolvere il problema dei rifiuti, la via d uscita sia negli investimenti che dobbiamo fare per gli impianti di compostaggio. Su Napoli est si gioca il futuro della città di Napoli e della sua provincia. Tuttavia, il problema è che, se tutto va bene, questo impianto andrà in funzione fra tre anni. Noi stiamo cercando di accelerare i processi, ma la situazione attuale sta rallentando le cose, perché siamo costretti a vivere giorno dopo giorno un emergenza che non riusciremo certamente a risolvere a breve. PRESIDENTE. Io vorrei porle solo una domanda. Siccome noi ci occupiamo anche di comportamenti devianti collegati ai rifiuti, lei accennava alla vicenda dei manifestanti. Se ho capito bene, secondo lei c era qualche forza politica, o anche non politica, che ne organizzava le manifestazioni. Avete qualche elemento a riguardo? Abbiamo già chiesto a diversi auditi se dietro tutto questo poteva esserci la camorra o organizzazioni estremiste, ma non abbiamo raggiunto nessuna idea chiara in proposito. LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Io credo che si sia trattato più di frange

estremiste. Non è compito mio, tuttavia in ogni caso non si trattava di manifestazioni spontanee. Anche i sindaci hanno riferito 3/5 PRESIDENTE. I sindaci hanno attribuito l utilizzo di quelle discariche alla camorra. Così almeno abbiamo letto sui giornali, e sono venuti anche a dircelo. Do la parola ai colleghi che vogliano intervenire per porre domande o formulare osservazioni. ALESSANDRO BRATTI. Io vorrei porle alcune domande, presidente Cesaro. In questo lasso di tempo, che durerà almeno tre o quattro anni se tutto va bene, necessario per la costruzione dell inceneritore, prima l assessore regionale ci diceva che si aspetta dalla provincia di Napoli uno sforzo volto a trovare qualche sversatoio in via provvisoria. State pensando alla possibilità di avere delle piccole discariche in provincia? LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Sì, ci stiamo pensando. Ho convocato una parte dei sindaci per lunedì prossimo, perché vorrei separare le diverse province di Napoli. Farò tre riunioni distinte e cercherò di responsabilizzare i sindaci, così come è stato fatto per la zona rossa. Se avessimo potuto utilizzare Cava Sari un po tutti, da qui a un anno, sarebbe stato diverso. Oggi, invece, solo 18 comuni servono quella cava. Quindi, ho convocato tutti i sindaci per la prossima settimana, però dividendoli in base alle zone. Intanto, come ufficio provinciale, anche insieme alla regione, stiamo cercando di individuare altre cave. Purtroppo, fino ad oggi, tutti i tentativi hanno avuto esito negativo, un po per le bonifiche che non sono state fatte, un po per altri problemi legati a vecchie parentele. Ogni volta, andiamo dal Prefetto per cercare di capire chi sono i proprietari o chi ha gestito in passato. Fino ad ora, abbiamo avuto risposte negative sulle intitolazioni. ALESSANDRO BRATTI. Non potete espropriarle? LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Non è semplice. Si tratta di una procedura lunga. ALESSANDRO BRATTI. Si potrebbe fare una procedura d urgenza, se ci sono le condizioni.

LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Per la verità, la cosa più importante sarebbe il decreto, che purtroppo il Governo non riesce a portare avanti, per una serie di motivi 4/5 ALESSANDRO BRATTI. L ultima volta che ci siamo visti, lei presidente giustamente manifestava una serie di preoccupazioni per i pagamenti dei dipendenti delle società provinciali. Come siete messi con quella situazione? LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Stiamo riuscendo a mettere delle pezze, però comunque abbiamo un esubero di 2.200 persone. Questo è un altro problema che ci preoccupa molto. ALESSANDRO BRATTI. Certo, perché se si accavalla con quell altro LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. La situazione non è semplice. L unica àncora di salvezza, a parte quanto stabilito dal decreto per i ristori, sarebbe quella di avere la possibilità di andare fuori dai patti di stabilità. In tal modo, potremmo investire 100 milioni di euro come provincia. Questo è l unico modo, perché questi soldi potremmo investirli sugli impianti. Solo realizzando una serie di impianti in provincia possiamo, non dico evitare le discariche, ma almeno diminuirle, incentrando il ciclo dei rifiuti su meccanismi che prevedano gli impianti di compostaggio e gli STIR, che vadano in funzione come quello di Caivano. Tant è vero che abbiamo previsto per quelli di Giugliano e di Tufino di fare delle modifiche come ha fatto Caivano in modo che vadano a pieno regime e abbiamo la possibilità di diminuire la frazione organica. Io pero voglio chiarire un dato: la provincia di Napoli non gestisce né le discariche, né gli STIR. È l unica provincia della regione Campania a non aver avuto questa possibilità dalla legge. Quando si parla di responsabilità della provincia di Napoli, bisogna ricordare che noi non gestiamo nulla. Gli STIR sono tre: uno gestito dall A2A (quello di Caivano), mentre gli altri due sono gestiti dall ASIA. Il nuovo decreto dovrebbe prevedere invece. ALESSANDRO BRATTI. Infatti, le province non dovrebbero gestire impianti. Solo qui la regione si è inventata questa legge. È solo in Campania che esiste un abominio giuridico del genere. LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. In che senso? Non capisco.

5/5 ALESSANDRO BRATTI. Voi dite di non avere in gestione gli impianti, ma in realtà nella legge regionale si prevede che gli impianti vengano gestiti dalla provincia. LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Noi non abbiamo responsabilità, anche se vogliono far sembrare che la provincia di Napoli. VINCENZO DE LUCA. Presidente, vorrei porle una domanda rispetto a un espressione che lei ha usato prima. Lei ha detto «non conosciamo le parentele», e così via. Ebbene, io le vorrei solo dire una cosa. A Napoli, come nel resto della regione, ma a Napoli in particolare, ci sono centinaia di cave abbandonate, dal punto di vista giuridico e amministrativo. Queste cave sono utilizzabili da subito. Ovviamente, debbono essere messere a norma, perché sono abbandonate e dismesse. Ciò significa che, amministrativamente e giuridicamente, non c è più né un titolare, né un gestore. Lei ha parlato di queste parentele e non ho capito a cosa si riferiva. Lei sa bene che la provincia è l ente deputato all autorizzazione delle gare. Le dico questo, rispetto all emergenza. LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Gli uffici stanno cercando di reperire delle cave, e se ci riusciamo, siamo intenzionati ad ottenere l avallo delle amministrazioni locali avallo nel senso di un interlocuzione con esse per evitare contestazioni, dal momento che veniamo contestati per ogni cosa che facciamo. Su questo gli uffici stanno lavorando, per cercare appunto di trovare delle cave adeguate. VINCENZO DE LUCA. Lei si faccia dare il piano dalla regione, perché in quella legge ci sono i siti, le cave e tutto il resto. LUIGI CESARO, Presidente della provincia di Napoli. Prendo atto di questo suggerimento. PRESIDENTE. Ringrazio il nostro audito e dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 14,00.