BOZZA NON CORRETTA 1/8. MISSIONE A NAPOLI 16 novembre 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA. La seduta inizia alle

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1 1/8 MISSIONE A NAPOLI 16 novembre 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Siamo tornati in Campania, dopo una prima visita. Ancora oggi, seppure dall alto, abbiamo visto una situazione che ci è parsa al limite della ingovernabilità. Quindi, vorremmo sentire dal dottor Amato, presidente della Commissione ecomafie, rifiuti e bonifiche del Consiglio regionale, non solo qual è effettivamente la situazione di Napoli e delle località vicine, ma anche qual è il programma per uscire da questa condizione. Vorremo inoltre sapere se lei ha delle notizie che ovviamente riguardano le nostre competenze istituzionali su possibili interferenze della criminalità rispetto a questa situazione, ovvero se ci sono situazioni accertate o sospette di presenza della criminalità organizzata in questo settore. Do la parola al dottor Amato, presidente della Commissione ecomafie, rifiuti e bonifiche del Consiglio regionale, con la riserva, per me e per i colleghi, di rivolgergli al termine del suo intervento eventuali domande o formulare talune osservazioni. regionale. Vi ringrazio, anche a nome della commissione che presiedo, di avermi dato questa opportunità oggi. Ho l onore di presiedere questa commissione da quattro o cinque mesi. Abbiamo fatto una serie audizioni e di sopralluoghi, e abbiamo formulato anche alcune proposte. A lei, presidente, non sfugge il fatto che noi siamo una commissione consiliare, non il Governo. Quindi, noi naturalmente contribuiamo, ma io ritengo che la questione dei rifiuti debba richiamare ad un senso di responsabilità unanime, al di là delle appartenenze. Non siamo qui a fare un opposizione sterile. Abbiamo condotto delle audizioni sulla vicenda di Terzigno, oltre ad un sopralluogo in quei luoghi. La prima impressione che abbiamo avuto sulla discarica di Cava Sari è che quel giorno essa era tenuta benissimo. I tecnici dell ASIA che io conosco, essendo stato assessore al comune di Napoli, e che ritengo essere dei bravi tecnici, ingegneri e professionisti mi dicevano che se avessero ricevuto le

2 2/8 risorse adeguate avrebbero potuto mantenere tutti i giorni la discarica in quel modo, ovvero con il terriccio e tutto quanto occorreva. Addirittura, i gabbiani si erano allontanati. Insomma, si sa come vanno a finire le cose quando non si gestisce bene. Ancor prima, abbiamo avuto un audizione con i comitati e i sindaci coinvolti nella vicenda della discarica di Chiaiano e adesso ci apprestiamo a fare un sopralluogo anche lì. Poi vi farò avere una serie di esposti che i comitati e i sindaci hanno presentato all autorità giudiziaria, nei quali sostenevano che nel trasporto dei rifiuti i controlli non erano sufficienti. La loro certezza, e riferisco quanto mi hanno detto PRESIDENTE. Chi intende con «loro»? regionale. Mi riferisco ai comitati e ai sindaci. Ebbene, secondo quanto mi dicevano, in quella discarica sarebbero stati trasportati anche rifiuti speciali. Tant è che a Chiaiano c è una giacenza di amianto, denunciata anche in un esposto alla Procura. PRESIDENTE. Questo a Chiaiano? regionale. Sì, si tratta di una vicenda denunciata con un esposto alla Procura. PRESIDENTE. Avete fatto qualche verifica sulla presenza di rifiuti speciali a Chiaiano? regionale. No. Abbiamo chiesto alla Prefettura e alle autorità locali, ovvero la polizia urbana, di verificare il trasporto dei rifiuti. Abbiamo chiesto agli organi preposti di fare i dovuti accertamenti. PRESIDENTE. E hanno verificato? regionale. Non ci risulta ancora.

3 3/8 PRESIDENTE. Quanto tempo fa lo avete chiesto? regionale. Qualche mese fa. PRESIDENTE. La presenza dell amianto non è una cosa che si può lasciar correre. regionale. La vicenda dell amianto è precedente. PRESIDENTE. Appunto. regionale. In ogni caso, ci sono degli esposti. Vorrei dire un ultima cosa, prima di passare alla parte propositiva formulata dalla nostra commissione. Circa quattro giorni fa abbiamo fatto un sopralluogo nel casertano, a Cava Monti e all ex Foro Boario, ed è successo un fatto strano e preoccupante. L ex Foro Boario è un luogo dove sarebbe dovuto nascere un mercato, poi è stato abbandonato ed utilizzato in seguito come sito di giacenza provvisoria dei rifiuti, i quali tuttavia sono rimasti lì in diverse tonnellate. Ebbene, nell ex Foro Boario il cancello d ingresso era stato cementato di notte. Io e il sindaco siamo stati costretti a scavalcarlo per entrare. Poi ci siamo portati più sopra, presso la Cava Monti, dove vige un ordinanza del sindaco che vieta di utilizzare l acqua dei pozzi artesiani e quindi di coltivare i terreni, perché le falde sono state compromesse. In questa cava il cancello era, invece, divelto e si notavano le tracce delle ruote di camion. A mio, parere, dunque in quella cava di notte si va ancora a scaricare rifiuti speciali. PRESIDENTE. Questo dove accade? regionale. Presso la Cava Monti, nel casertano. Addirittura, mi dicono che lì sotto ci sarebbero i rimorchi di un camion carichi di bidoni di rifiuti da smaltire.

4 4/8 PRESIDENTE. Dove si trova questa cava? regionale. Nel casertano. L onorevole conosce la zona. STEFANO GRAZIANO. Verso Paestum, in direzione Caserta sud. ALESSANDRO BRATTI. Scusi i carabinieri hanno fatto dei sopralluoghi, che lei sappia? regionale. Noi abbiamo fatto una segnalazione alla Prefettura. ALESSANDRO BRATTI. Quindi avete segnalato la situazione al prefetto, non alla Procura regionale. Esatto. Abbiamo poi avanzato alcune proposte. Lungo l asse mediano si diramano i famosi territori cosiddetti «Terra dei fuochi», chiamati così perché vi giacciono ben 6 milioni di ecoballe. Noi abbiamo proposto una unità di crisi, simile a quella che fu realizzata nei primi anni del 2000 in Puglia, con la quale si debellò il contrabbando di sigarette. Questa unità di crisi sarebbe composta dagli enti locali e dalle forze dell ordine, e avrebbe a disposizione i dovuti strumenti. Infatti, non possiamo caricare sui singoli sindaci le responsabilità dello sversamento abusivo di rifiuti e dei roghi. I sindaci possono soltanto emanare delle ordinanze, e bisogna anche trovare il sindaco «eroe» che sia disposto a farlo. Io lascio a lei, presidente, e alla Commissione tutti i documenti di cui dispongo. In Consiglio abbiamo firmato un ordine del giorno, con l accordo di tutte le forze politiche, proprio per la costituzione di un unità di crisi, che servirebbe a mettere insieme tutte le forze, magari utilizzando l esercito in un modo diverso. Inoltre, come abbiamo detto anche al presidente Caldoro, riteniamo che ci sia la necessità di estendere il reato ambientale, che adesso è limitato solo al trasporto dei rifiuti. PRESIDENTE. Leggevo l inizio del documento relativo all ordine del giorno che lei citava, dove si afferma che «i dati relativi alle ecomafie dimostrano in modo inequivocabile che uno dei principali interessi della criminalità organizzata è rivolto proprio al settore ambientale».

5 5/8 Ecco, in ordine a questo rapporto tra criminalità organizzata e settore ambientale, e anche rispetto alle anomalie che lei ci ha rappresentato il cancello cementato, o il fatto che venisse ancora utilizzata una discarica dismessa quali dati avete a disposizione rispetto alla presenza della criminalità organizzata? regionale. Noi, presidente, abbiamo segnalato queste situazioni e vogliamo ritornare sul posto. Abbiamo chiesto anche dottor Malvano, che è l assessore alla sicurezza e alla legalità della provincia di Napoli, di venire con noi a parlare con gli amministratori. I dati, infatti, non si raccolgono con facilità: c è omertà di fronte a queste vicende. PRESIDENTE. Ad esempio, questo fatto di aver cementato il cancello regionale. Per dovere di onestà, devo dire che i sindaci locali erano lì con noi. Pasquale De Lucia, consigliere regionale ed ex sindaco, era lì con noi durante il sopralluogo, così come il sindaco di Maddaloni. PRESIDENTE. Sì però lei dice che questo cancello era cementato. Quindi, evidentemente l obiettivo era quello di non farvi visitare la cava. Ebbene, su questo è stata fatta qualche indagine? regionale. Non mi risulta ancora nulla. PRESIDENTE. Quanto tempo fa avete segnalato l accaduto? regionale. Tre o quattro giorni fa. PRESIDENTE. Dunque, si tratta di un fatto recente. regionale. Ho voluto segnalarlo in audizione oggi, perché mi sembra un segnale gravissimo. Si

6 6/8 tratta dei soliti segnali che si sono verificati anche in passato, quando si chiudevano i cantieri per non permettere agli operai di entrare. Nella Cava Monti, invece, il cancello era stato sradicato e la nostra impressione è stata, appunto, che lì ancora si continui a sversare di notte. PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che vogliano intervenire per porre domande o formulare osservazioni. ALESSANDRO BRATTI. Voi adesso come state procedendo, come commissione? regionale. Dobbiamo effettuare un altro sopralluogo a Chiaiano e vogliamo interloquire con gli enti locali, per renderci conto della situazione. Vogliamo stare nel territorio, tenendo un orecchio a terra, anche per ottenere notizie circa il trasporto dei rifiuti illegali tra quelli solidi urbani. ALESSANDRO BRATTI. Non vi risulta che a Cava Sari portassero dei rifiuti da fuori regione? regionale. Ce lo hanno riferito, proprio parlando del cattivo odore eccessivo che emanava dalla discarica. Quando ci siamo recati a Terzigno, abbiamo appreso che una delle giustificazioni che venivano addotte rispetto agli odori era riferita alla presenza di rifiuti organici. Nei comitati, però, erano presenti anche persone competenti, come ingegneri e professionisti, che ci hanno riferito altre cose. Noi vogliamo approfondire, sempre servendoci delle istituzioni preposte. ALESSANDRO BRATTI. Sarebbe stato strano che con una discarica in via di esaurimento, invece di portare i rifiuti campani, si andasse a prendere i rifiuti da fuori. Quindi, occorrerebbe capire chi è che ci ha guadagnato. Infatti, se questi rifiuti da fuori sono arrivati, presumo che qualcuno li abbia anche pagati. Ebbene, se questo fatto è vero, visto che i comitati denunciano. regionale. Sì, i comitati denunciano, e si tratta di persone anche di un certo livello di competenza.

7 7/8 ALESSANDRO BRATTI. Quindi, forse quella è una pista da seguire. regionale. Assolutamente sì. Noi faremo del nostro meglio. Io voglio chiedervi di far si che questa Commissione non sia episodica. Quando avrò degli elementi, posso mettermi in contatto con voi. PRESIDENTE. Noi la ringraziamo per questo. Chi gestisce la discarica di Chiaiano? regionale. L ASIA gestisce la discarica di Terzigno, mentre la discarica di Chiaiano è gestita dalla stessa ditta che gestisce il termovalorizzatore. PRESIDENTE. Come si chiama? ALESSANDRO BRATTI. La Partenope Ambiente A2A. regionale. La discarica di Terzigno è gestita dall ASIA. PRESIDENTE. Avete interpellato gli amministratori di questa società, in merito alla presenza di rifiuti speciali? regionale. È in calendario, dobbiamo sentirli. PRESIDENTE. Però mi sembrava di aver capito che quella di Chiaiano era una vicenda abbastanza vecchia. Da quanto tempo avete fatto questa verifica su Chiaiano? regionale. In occasione di un audizione ci hanno detto e risulta anche dagli esposti di cui vi parlavo della presenza di queste giacenze di amianto. PRESIDENTE. Ma voi siete stati a Chiaiano?

8 8/8 regionale. Ci andremo a breve. Per fare visita ad una discarica ci vogliono circa dieci giorni, perché bisogna ottenere i permessi dall esercito, dal momento che è tutto militarizzato. PRESIDENTE. Ma avete qualche dato su Chiaiano? regionale. Mi riservo di farveli pervenire. PRESIDENTE. Va bene, grazie. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle