REGIONE SICILIA PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2000-2006 MISURA 3.14 PROMOZIONE E SOSTEGNO AL SISTEMA REGIONALE PER LA RICERCA E L INNOVAZIONE Sistemi Ecocompatibili per la Gestione di Allevamenti Sperimentali in Gambericoltura Partecipanti: - ECOITTICA s.r.l.. di Marsala (TP), proponente. - AGRO-ITTIO-TECNICA s.c.a.r.l. di Marsala (TP). - CONARGA (Consorzio Nazionale di Ricerca per la Gambericoltura) con le seguenti Unità di Ricerca: 1) Dipartimento di Biologia Animale (DiBA), Università di Palermo, Palermo; 2) Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia A.Mirri, Palermo; 3) Istituto per l Ambiente Marino e Costiero (IAMC) del CNR, Sezione territoriale di Mazara del Vallo (già Istituto di Ricerche sulle Risorse Marine e l Ambiente), Mazara del Vallo (TP); 4) Unità di Ricerca di Gambericoltura (UNIRIGA), Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (DiSTeBA), Università di Lecce, Lecce. - QUASAR CONSULTING s.r.l. di Palermo; Partner associato: Laboratoire Pathogens et Immunitè, Eco-Lag, Universitè de Montpellier (UM2), France. 1
Presentazione del progetto Il progetto si propone di realizzare un modello di allevamento di gamberi peneidi in circuito chiuso, con tecnologia avanzata, a nullo impatto ambientale ed in ambiente di salina. La scelta dei gamberi per saggiare e validare le caratteristiche tecnologiche dell impianto è dettata da ragioni che riguardano le difficoltà sul piano commerciale dell allevamento di pesci in Sicilia e la relativa richiesta di un mercato in cui il prodotto regionale si trova svantaggiato rispetto a quello della piscicoltura di altri Paesi. Questo sarebbe, inoltre, il primo evento di allevamento di gamberi nella Regione ed il suo aspetto innovativo risiede, peraltro, nel modello di allevamento ad alta densità di stoccaggio in vasca a circuito chiuso. Nell ambito del progetto assume importanza anche la possibilità di riconversione ad attività di gambericoltura di un bacino di salina, contiguo alle vasche sperimentali. Ciò consentirebbe di replicare l allevamento in condizioni molto vicine a quelle naturali, fornendo al tempo stesso un modello di riferimento, specialmente in relazione alla qualità e convenienza, dell impianto sperimentale in intensivo, gestito in vasche opportunamente strutturate. Questa seconda linea, sebbene sia stata concepita come sistema di controllo, può fornire, inoltre, indirizzi di orientamento per la valorizzazione delle saline siciliane attraverso la gambericoltura; e ciò nel rispetto delle direttive regionali per l innovazione nell ambito delle quali il presente progetto può determinare un valore aggiunto per riconversione e valorizzazione di aree della fascia costiera,attualmente sotto-utilizzate o improduttive. Per gli aspetti considerati il progetto è coerente con gli indirizzi promozionali, in quanto risponde alla richiesta di riconversione di attività poco produttive, alla valorizzazione di aree sotto-utilizzate, alla introduzione sul mercato di un prodotto di qualità. Il progetto si articola secondo le seguenti linee: A) sviluppo di un sistema di allevamento semi- intensivo per gamberi peneidi in ambiente di salina. Tale impostazione si basa sulla vocazione naturale dell ecosistema salina e si caratterizza per il basso o nullo impatto ambientale attraverso processi naturali di fitodepurazione endogena. Tale modello, nel tener conto delle caratteristiche di detto ambiente relativamente ai parametri di 2
salinità, temperatura e capacità portante del sistema trofico, intende definire i limiti biologici della specie ai fini dell allevamento, i tempi di allevamento, i tassi di accrescimento, la capacità adattativa della specie, determinabile attraverso i diversi indici di accrescimento, sopravvivenza, morfogenesi e sviluppo riproduttivo, fino a determinarne i rendimenti. Il tutto viene sviluppato nell ottica di una valorizzazione produttiva e nel rispetto dell ambiente, salina. B) Impostazione di un prototipo di modulo da allevamento in iper-intensivo per gamberi peneidi, organizzato in un sistema a circuito chiuso, attraverso supporti tecnologici che consentano un totale controllo dei parametri ambientali, biologici, sanitari, patologici e nutrizionali. Esso è caratterizzato da una capacità produttiva molto elevata ed estesa nel tempo in virtù di adeguati presidi tecnologici che ricorrono all uso di pannelli solari e di sistemi ad effetto serra. Tale modulo, tecnologicamente innovativo nel panorama della gambericoltura mediterranea, è caratterizzato anche da bassi costi di esercizio e da elevate produzioni. Fig. 1. Marsupenaeus japonicus, il gambero peneide il cui allevamento sarà oggetto di sperimentazione nelle saline del trapanese. Tale modello, basando la sua funzionalità sulle condizioni climatiche, tende a privilegiare le aree meridionali per le quali rappresenta una importante alternativa sul piano produttivo ed occupazionale del settore agro-alimentare; inoltre costituisce un efficiente esempio di valorizzazione del territorio. L allevamento dei gamberi peneidi 3
in sistema a circuito chiuso, in vasca, mediante tecnologie innovative, propone un approccio marcatamente tecnologico per sviluppare un sistema di allevamento ad elevata densità di stoccaggio ed a nullo impatto ambientale. Fig. 2. Mappa della Sicilia con aree (in rosso) le cui caratteristiche geologiche e meteoclimatiche le rendono potenzialmente idonee ad ospitare impianti di gambericoltura. L allevamento intensivo in vasca a ricircolo d acqua si sviluppa in bacini totalmente controllati, di ridotta dimensione (500-1.000 m 2 ), opportunamente strutturati (lining, effetto serra, aerazione con air lift, dinamica idrica volumetrica etc), con apporto di mangimi autosufficienti integrati, abbattimento dei nutrienti, lagunaggio, pesca selettiva etc. Le previsioni sui rendimenti dovrebbero variare da 5.000 kg/ha a 10.000 kg/ha ed anche oltre, in circa 10 mesi di allevamento. Sono previste prove di mercato e di commercializzazione per una analisi completa dell aspetto economico del prodotto gambero da allevamento, a livello locale e regionale. Questo sistema, per sfruttare al meglio le condizioni climatiche particolarmente favorevoli della costa siciliana ed allo scopo di prolungare il tempo di accrescimento dei 4
gamberi peneidi, si avvale di una struttura con copertura a serra (eventualmente simile a quelle tradizionalmente impiegate nella zona per le colture invernali di vegetali). Fig. 3. Saline di San Teodoro, Trapani, nel cui comprensorio si svolgerà il progetto. I bacini in primo piano, le fredde, adibiti attualmente all allevamento di pesce, sono suscettibili di essere impiegati per produzioni in estensivo o semi-estensivo di gamberi peneidi. Ciò permetterà di sostenere l accrescimento dei gamberi peneidi praticamente per quasi tutto l anno ed in teoria potrebbe consentire, una volta messa a punto la metodologia di processo, di attuare -eventualmente- anche due cicli produttivi all anno. Il sistema a circuito idrico chiuso si avvale di filtri rotanti, autopulenti, con letto drenante e vasca di accumulo dei fanghi, filtri meccanici in uscita, schiumatori, biofiltri a disco, raggi UV. Questa tecnologia necessita di esigui volumi di acqua, da cui ne deriva un basso consumo energetico, normalmente elevato per trasportare l acqua dal mare all impianto, e con rabbocchi periodici in funzione della perdita di acqua per evaporazione, comunque sempre molto contenuta, operando in ambiente di serra. 5
L allevamento di gamberi con supporti tecnologici quali quelli indicati offre i seguenti vantaggi: 1) produzione di gamberi durante circa tutto il corso dell anno, con incremento della produzione globale; 2) possibilità di esitare il prodotto sui mercati, anche nei periodi in cui i gamberi non vengono pescati in mare, contribuendo a realizzare un miglior prezzo di vendita al dettaglio, con vantaggi sostanziali per gli operatori; 3) riduzione dei rischi da patologie, che invece possono colpire gli animali Fig. 4. Isoterme delle temperature medie di gennaio (in alto) e di luglio (in basso) della Sicilia poste a confronto. allevati in ambienti aperti, in virtù dei controlli specifici esercitabili in sistemi a circuito chiuso; 4) eliminazione delle perdite di prodotto dovute alla predazione, come avviene abitualmente in colture di salina, all aperto, dove la pressione dell avifauna -protetta- 6
può rappresentare un problema; 5) eliminazione di eventuali fughe di animali nelle acque costiere, evitando i rischi di turbative sul patrimonio genetico preesistente degli organismi interessati, dovuto sia alla riduzione della variabilità genetica indotta dal fenomeno di inbreeding, proprio delle specie autoctone prodotte in avannotteria, e sia alla perdita dei caratteri genetici originali determinati da promiscuità con ceppi alloctoni introdotti a scopo di allevamento sperimentale e/o commerciale. La possibilità di successo economico del modello sperimentale va anche considerata in funzione delle potenzialità di risparmio energetico offerto dalle favorevoli condizioni meteo-climatiche dell area nord-occidentale della Sicilia. Ciò potrebbe consentire di prolungare il periodo di accrescimento dei gamberi peneidi dai circa 3 mesi, come avviene sulle coste dell Adriatico settentrionale, agli oltre 10 mesi, con sensibile incremento dei rendimenti e dei ritorni economici. Sul piano economico la forma di gambericoltura in intensivo propone ricadute produttive ed economiche molto interessanti, tenuto conto dei prezzi di vendita di tale merce all ingrosso (15-22 /kg) ed al dettaglio (con punte di 60 in alcuni mercati locali siciliani [Cannizzaro, 2001]). Tale azione tenderebbe a creare anche le premesse per sviluppare un modello di economia specifica per la Sicilia (e non per tutte le aree d Italia; da qui l importanza per questa regione in particolare) in grado di contribuire anche ad alleggerire la bilancia economica italiana che spende l equivalente di 689.202,00 al giorno per la sola voce gamberi importati ( Fishery Statistics, Commodities, 2002. Vol. 95, FAO, 2004). Partendo da tali presupposti il progetto si propone di superare i problemi relativi ad alcuni punti nodali del processo di produzione, con l'applicazione di metodologie specifiche per la fase di ingrasso, l'affinamento di alcuni aspetti strutturali finalizzati alla specificità del territorio, una corretta pianificazione dell attività di validazione attraverso il recupero produttivo delle saline. Non meno importante è la ecocompatibilità del sistema proposto rispettoso degli equilibri preesistenti. Il programma si svolgerà in un periodo di 18 mesi. 7