Edizione di lunedì 3 dicembre Aggiornamento del servizio per comunicare le chiamate del lavoro intermittente di Redazione

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Aggiornamento del servizio per comunicare le chiamate del lavoro intermittente Imprese artigiane: riduzione importo premi assicurativo 2018 per assenza di infortuni Agricoltura: rilevati i valori delle retribuzioni per OTD e OTI Infortunio e malattia professionale computabili nel periodo di comporto NON SOLO LAVORO La settimana finanziaria di Mediobanca S.p.A. Page 1/10

Aggiornamento del servizio per comunicare le chiamate del lavoro intermittente Il Ministero del lavoro, con notizia del 30 novembre 2018, ha comunicato che nella giornata di lunedì 3 dicembre, a partire dalle ore 14, saranno svolte alcune attività tecniche per l aggiornamento del servizio web Lavoro intermittente che, pertanto, non sarà disponibile. Durante lo svolgimento delle attività tecniche, non sarà possibile utilizzare né il form on line né l app dedicata. Per adempiere correttamente all obbligo, sarà possibile inviare la comunicazione: via email, inviando il modulo UNI_INTERMITTENTI all indirizzo Pec appositamente dedicato intermittenti@pec.lavoro.gov.it. Per utilizzare tale casella di posta, non è necessario che l indirizzo email del mittente sia un indirizzo Pec; via sms, esclusivamente in caso di prestazione da rendersi non oltre le 12 ore dall invio della comunicazione. La modalità per sms potrà essere utilizzata solo dalle aziende registrate al portale Cliclavoro e abilitate all utilizzo del servizio che hanno registrato già il proprio numero; via fax, inoltrando la comunicazione al numero dell ITL competente. In tal caso, il datore di lavoro dovrà conservare copia del fax unitamente alla ricevuta di malfunzionamento rilasciata direttamente dal servizio informatico come prova dell adempimento dell obbligo. Centro Studi Lavoro e Previdenza Euroconference ti consiglia: Page 2/10

Imprese artigiane: riduzione importo premi assicurativo 2018 per assenza di infortuni Il Ministero del lavoro, di concerto col Mef, ha emanato il decreto 11 ottobre 2018, che ha fissato al 7,09% la riduzione dell importo del premio assicurativo, per l anno 2018, spettante alle imprese artigiane che non hanno avuto infortuni nel biennio 2016/2017, ai sensi dell articolo 1, commi 780 e 781, lettera b), L. 296/2006. Centro Studi Lavoro e Previdenza Euroconference ti consiglia: Page 3/10

Agricoltura: rilevati i valori delle retribuzioni per OTD e OTI L Inps, con circolare n. 113 del 29 novembre 2018, ha indicato i valori rilevati delle retribuzioni contrattuali degli operai a tempo determinato (OTD) e degli operai a tempo indeterminato (OTI) del settore agricolo, in vigore alla data del 30 ottobre 2018, per la determinazione delle retribuzioni medie salariali. Centro Studi Lavoro e Previdenza Euroconference ti consiglia: Page 4/10

Infortunio e malattia professionale computabili nel periodo di comporto La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con sentenza 19 ottobre 2018, n. 26498, ha stabilito che le assenze del lavoratore dovute a infortunio sul lavoro o a malattia professionale, in quanto riconducibili alla generale nozione di infortunio o malattia contenuta nell articolo 2110 cod. civ., sono normalmente computabili nel previsto periodo di conservazione del posto, mentre, affinché l assenza per malattia possa essere detratta dal periodo di comporto, non è sufficiente che la stessa abbia un origine professionale, ossia meramente connessa alla prestazione lavorativa, ma è necessario che, in relazione ad essa ed alla sua genesi, sussista una responsabilità del datore di lavoro ex articolo 2087 cod. civ.. Centro Studi Lavoro e Previdenza Euroconference ti consiglia: Page 5/10

NON SOLO LAVORO La settimana finanziaria di Mediobanca S.p.A. IL PUNTO DELLA SETTIMANA: maggiore selettività sui Paesi emergenti In caso di un accordo tra USA e Cina sul commercio internazionale, il 2019 potrebbe iniziare con una nota positiva che andrebbe a rafforzare i primi effetti dell allentamento monetario e fiscale implementato in Cina Indonesia e India sono i paesi emergenti asiatici più resilienti a shock su condizioni finanziarie esterne. Nelle ultime settimane, il sentimento di mercato sui Paesi emergenti si è stabilizzato grazie alle attese per un possibile accordo (anche se parziale) durante il prossimo G20, capace di smorzare le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina: Washington potrebbe decidere di sospendere ulteriori tariffe fino alla prossima la primavera in cambio di nuovi negoziatii volti a produrre cambiamenti costruttivi nella futura politica economica cinese. Il presidente Trump ha recentemente affermato di essere molto vicino a fare qualcosa con la Cina. Così il 2019 potrebbe iniziare con una nota positiva che andrebbe a rafforzare i primi effetti dell allentamento monetario e fiscale implementato in Cina: i nostri indicatori proprietari mostrano una stabilizzazione del momentum della crescita e una moderazione del momentum dell inflazione, anche sulla scia del calo del prezzo del petrolio, che favorirà in particolare i paesi asiatici che sono importatori netti di petrolio. Page 6/10

Tuttavia, nei mesi estivi del 2018 l inasprimento delle condizioni finanziarie nei paesi emergenti si è stato originato a seguito dell aumento dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi, conseguente alla rimodulazione delle aspettative di politica monetaria, in un contesto di rafforzamento del dollaro USA, di inasprimento delle tensioni commerciali e di ulteriori segnali di rallentamento in Cina. Tutto ciò ha comportato un deprezzamento delle valute dei paesi emergenti, in particolare quelle dei paesi con saldi delle partite correnti più deboli. Colpiti anche da vulnerabilità interne, alcuni paesi sono stati interessati da deflussi di portafoglio, dovuti, in alcuni casi, alle incertezze politiche e alle tensioni sui mercati. Il 2018 ci induce, quindi, ad essere maggiormente selettivi nei confronti dei paesi emergenti e ci insegna che comprendere la natura dei rischi affrontati dai paesi emergenti è fondamentale quando si tratta di individuare il miglior tipo di investimento. Infatti, nonostante il tono più accomodante del discorso del Presidente della Fed J. Powell, di mercoledì 28 novembre, la Fed non ha ancora raggiunto la neutralità e ha davanti a se almeno altri tre rialzi di 25 pb del tasso di riferimento sui fed funds nel 2019 e, anche in caso di accordo su un temporanea sospensione delle misure protezionistiche di Trump, ci attendiamo che la riorganizzazione del modello del commercio internazionale resterà uno dei temi di fondo di tutto il 2019. Per questo a nostro avviso resta cruciale la valutazione della vulnerabilità di ciascun paese e Momentum crescita Momentum inflazione indirettamente la loro resilienza a futuri inasprimenti delle condizioni finanziare internazionali. Il grado di vulnerabilità di ciascun paese è legato a diversi fattori. Riportiamo, quindi, un analisi del livello di vulnerabilità dei paesi emergenti a seguito dell aumentare dei costi di finanziamento in dollari e di altri fattori che possono impattare sulla fiducia degli investitori. La vulnerabilità del singolo paese è stata valutata sulla base della sua posizione di deficit o surplus delle partite correnti, debitoria o creditoria dei flussi di capitale a breve termine, del livello del rapporto tra riserve valutarie del paese e quelle suggerite dal FMI, della percentuale di debito governativo detenuto dagli investitori esteri, della deviazione dalla media delle EM dei rapporti tra debito estero a breve termine rispetto a PIL e riserve valutarie, della deviazione dei rapporti deficit/pil e debito/pil, rispettivamente, dal livello soglia del 2% e dalla media delle EM. La somma dei guidizi di vulnerabilità, ottenuta attribuendo 1 agli indicatori che segnalano alta vulnerabilità per il paese, 0 a quelli di media vulnerabilità e -1 a quelli di bassa vulnerabilità, evidenzia che Indonesia e India sono i paesi emergenti asiatici più resilienti a shock su condizioni finanziarie esterne. Page 7/10

SETTIMANA TRASCORSA EUROPA: la crescita italiana in territorio negativo in T3 L indice di fiducia ESI di novembre, calcolato dalla Commissione Europea, è sceso marginalmente, da 109,7 a 109,5 (consenso: 109,0), beneficiando di un miglioramento della fiducia nel settore manifatturiero e nel commercio al dettaglio, a fronte di livelli stabili per le componenti servizi e costruzioni. La ripartizione per paese ha mostrato un rallentamento sull Italia, con un sentimento che ha toccato il livello più basso da luglio 2017 a fronte di un peggioramento in quasi tutte le componenti. Invece l indice tedesco è aumentato, sulla scia di un accelerazione di servizi e costruzioni, mentre resta debole la fiducia delle imprese manifatturiere rispetto ai livelli visti nei mesi precedenti. L indice francese risente del forte calo registrato dalla fiducia dei consumatori legato anche alla crescente insoddisfazione rispetto alle scelte del governo. In Germania il tasso di disoccupazione è sceso a 5.0% a novembre, dal 5.1% precedente, toccando un nuovo record dall unificazione. A partire dai prossimi mesi la buona salute del mercato del lavoro tedesco, unita a salari in progressiva crescita, potrebbe iniziare a contribuire positivamente alla dinamica dei prezzi creando le condizioni per l irrobustimento dell inflazione. Page 8/10

La stima preliminare dell inflazione di novembre dell Area Euro si è attestata 2,0% (consenso 2,1% e valore precedente 2,2%), mentre l indice core che esclude le componenti di energia volatile, cibo, alcol e tabacco si è attestato a 1,0% (consenso l 1,1%). Ciò è stato interamente dovuto all inflazione dei prezzi dei servizi più debole, che è diminuita all 1,3% dal massimo degli utlimi cinque mesi registrato ad ottobre dell 1,5%. Ciò sarà particolarmente scoraggiante per la BCE dato che prevede una crescita crescente dei salari per spingere al rialzo l inflazione core. La seconda stima del PIL dell Italia in T3 ha mostrato un andamento peggiore rispetto alla stima preliminare, che mostra una contrazione dello 0,1% t/t (0.7 a/a). L ISTAT ha rilasciato anche la scomposizione per componenti: i consumi sono scesi dello 0.1% t/t (valore precedente in T2 0.0%,) spesa governativa 0.0% (valore precedente 0.2 t/t), investimenti -1.1% (valore precedente 2.8% t/t/) esportazioni 1.1% importazioni 0.8%. USA: rallentamento del mercato immobiliare statunitense Negli Stati Uniti la seconda stima del PIL ha confermato la lettura preliminare di crescita a 3,5% a/a annualizzata. Guardando alla scomposizione per componenti, le stime dei consumi sono state riviste al ribasso a 3,6% t/t annualizzata da 4,0% t/t annualizzato. I consumi di servizi sono rimasti pressoché invariati rispetto alla stima precedente, mentre per quanto riguarda i beni si registra una netta revisione al ribasso dei consumi di beni durevoli, soprattutto della componente automobilistica, a 3,9% t/t da 6,9% t/t della prima lettura. Rivisti invece al rialzo gli investimenti, che erano risultati poco brillanti nella stima preliminare, gli investimenti fissi non residenziali salgono dunque a 2,5% t/t da 0,8% t/t, mentre anche gli investimenti residenziali, che si confermano comunque essere la componente più debole, limitano le proprie flessioni a -2,6% t/t dal -4,0% t/t della stima preliminare. ASIA: i dati sulle vendite al dettaglio in Giappone lasciano ipotizzare un rimbalzo del PIL in T4 In Giappone le vendite al dettaglio sono aumentate dell 1,2% m/m in ottobre (consenso 0,4% previsto, valore mese precedente 0,1%), segnando il quinto aumento consecutivo. La scomposizione per componenti mostra una crescita guidata dalle automobili. La produzione industriale è aumentata del 2,9% m/m in ottobre (consenso 1,2%, valore mese precedente Page 9/10

0,4%), segnando il ritmo di crescita più veloce da gennaio 2015 e un buon inizio per T4. I guadagni di ottobre sono stati guidati dai macchinari dalle parti e dei dispositivi elettronici e dalle automobili. Le spedizioni sono aumentate, riducendo le scorte. Nel complesso, i risultati aggiungono sostegno alle aspettative di un rimbalzo del PIL in T4 dopo il calo di T3, colpito dalle catastrofi naturali. Il tasso di disoccupazione è aumentato inaspettatamente al 2,4% in ottobre (consenso 2,3%, valore mese precedente 2.3%). I dati evidenziano una maggiore partecipazione della forza lavoro e un forte aumento dell occupazione. Il rapporto tra offerte di lavoro e numero dei candidati è diminuito a 1,62 da 1,64 (massimo da gennaio 1974) di settembre. Le offerte di lavoro sono diminuite moderatamente per il secondo mese consecutivo, mentre le candidature sono aumentate per la prima volta da maggio. Le condizioni generali del mercato del lavoro rimangono rigide, sebbene siano ritenute insufficienti a generare una pressione inflazionistica significativa. BoJ ha suggerito che il tasso di disoccupazione dovrebbe essere più vicino al 2%. In Cina il PMI manifatturiero è sceso inaspettatamente a 50.0 a novembre (il minimo da luglio 2016), (consenso e valore mese precedente 50.2). La produzione è diminuita e gli ordini nuovi sono peggiorati per il sesto mese consecutivo. Mentre queste componenti restano ancora in territorio di espansione, i nuovi ordini all esportazione sono in contrazione per il sesto mese consecutivo. L ufficio di statistica ha riconosciuto l impatto del rallentamento della crescita globale e delle crescenti incertezze derivanti dalle frizioni commerciali. Inoltre, i prezzi di input e output hanno subito forti flessioni, con quest ultimo che diventato negativo, implicando una significativa compressione dei margini. Il PMI non manifatturiero è sceso a 53,4 (consenso 53,8 e valore mese precedente 53,9). Il PMI composito in calo a 52,8 da 53,1, superando il minimo recente precedente fissato a febbraio. PERFORMANCE DEI MERCATI Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Page 10/10