Obiettivi della lezione

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Transcript:

Tassazione ottimale

Obiettivi della lezione Abbiamo visto come l introduzione di qualsiasi imposta diversa da una in somma fissa provochi una (ulteriore) distorsione, e quindi una perdita di benessere. Allora perché non ricorrere sempre alle imposte in somma fissa? Se è necessario usare imposte distorsive, come si può minimizzare la perdita di benessere associata alla distorsione? In questa lezione descriveremo i principi fondamentali dell imposizione ottimale (attenzione: sono diversi dalle caratteristiche di un sistema tributario ideale ) e vedremo come applicarli per la progettazione di un sistema di tassazione: Del reddito Dei beni di consumo Particolare attenzione sarà data ai problemi distributivi.

Premessa Nella letteratura sull imposizione ottimale sono diffusi due equivoci che hanno orientato a lungo il dibattito, riguardanti: 1) Numero delle distorsioni 2) Teoria del second best

Numero delle distorsioni Molti autori sono convinti che una sola distorsione provochi una perdita di benessere minore di quella provocata da un insieme di distorsioni per cui sarebbe meglio usare solo un imposta sul reddito da salario. Ulteriori imposte sui beni di consumo, o sui risparmi provocherebbero un aumento delle distorsioni e quindi dell inefficienza. Ora, un imposta sul reddito da salario potrebbe forse ( ) essere preferibile se non provocasse distorsioni. Ma come abbiamo appena visto ne provoca. Non è detto che una sola distorsione molto grande sia preferibile a una serie di distorsioni più piccole.

Cattive interpretazioni della teoria del second best All inizio del corso abbiamo visto che raramente le condizioni necessarie per un allocazione efficiente delle risorse sono soddisfatte. La teoria del second best si occupa della formulazione di politiche pubbliche in situazioni in cui il sistema economico è caratterizzato da distorsioni che non è possibile eliminare. Alcuni autori usano la teoria del second best a sostegno della tesi che, se vengono a mancare le condizioni ideali alla base dell impianto teorico neoclassico, la teoria economica non è in grado di analizzare (e prevedere) alcunché. Stiglitz contesta questo approccio: anche in condizioni di second best, la teoria economica può stabilire, per esempio: In quali circostanze un insieme di piccole efficienze sarebbe meglio di un efficienza più grande. Quando sarebbe meglio avere inefficienze sia nel consumo sia nella produzione. Quando sarebbe meglio evitare inefficienze nella produzione. In altri termini, è possibile stabilire che cosa sia meglio fare, da parte del policy maker, in condizioni di second best.

Tassazione ottimale e tassazione pareto-efficiente Efficienza paretiana: un allocazione è Pareto-efficiente se non è possibile modificarla in modo da migliorare la situazione di qualche individuo senza peggiorare quella di qualcun altro. Allo stesso modo, per valutare le strutture alternative del sistema tributario, possiamo usare il concetto di efficienza paretiana. Una struttura impositiva è Pareto-efficiente se non esiste alcuna struttura alternativa tale da poter migliorare la situazione di qualche individuo senza peggiorare quella di qualcun altro. Se esistesse tale struttura alternativa, allora quella in uso sarebbe inefficiente (nota: in questo ragionamento si prescinde dai problemi distributivi!)

Tassazione ottimale e tassazione pareto-efficiente Esistono molte strutture di i mposta efficienti in senso paretiano (proprio come esistono molte allocazioni Pareto-efficienti). Come scegliere tra di esse? Nelle lezioni precedenti, abbiamo detto che un criterio per scegliere tra diverse allocazioni Pareto-efficienti è la funzione del benessere sociale (eccola!).

Tassazione ottimale e tassazione pareto-efficiente Definizione: la FBS è una funzione che indica il livello di benessere sociale (Y, il codominio della funzione) corrispondente a ogni dato insieme di livelli di utilità (X, il dominio della funzione, da cui la f prende i valori) raggiunti dai membri della collettività. In altri termini, la FBS misura il benessere sociale come funzione dei livelli di utilità degli individui. Tale funzione può essere di tanti tipi diversi ( ). La FBS fornisce quindi un criterio per ordinare tutte le possibili allocazioni di risorse (e scegliere quella che, secondo tale criterio, è ritenuta migliore).

Tassazione ottimale e tassazione pareto-efficiente È possibile ricorrere al concetto di FBS anche per scegliere tra diverse strutture impositive tutte efficienti in senso paretiano. Il sistema di imposizione ottimale è l insieme delle imposte che consente di massimizzare il benessere sociale (attenzione: in teoria non si tratta solo di minimizzare la perdita di benessere o l eccesso di pressione - che abbiamo descritto nella lezione precedente: ricordare sempre che le nostre analisi sono tutte di equilibrio parziale!).

Tassazione ottimale e tassazione pareto-efficiente Dietro ogni FBS ci sono dei giudizi di valore. FBS diverse genereranno diverse strutture di imposizione ottimale. Una FBS che riflette una maggiore attenzione per l uguaglianza per esempio la FBS rawlsiana può implicare un sistema di imposizione ottimale più progressivo, in cui i ricchi sopportano una frazione più elevata del carico fiscale necessario per finanziare la spesa pubblica. Nota: l uguaglianza non è solo una questione morale o filosofica, riguarda anche coesione e crescita e sostenibilità sociale della crescita. Uno degli obiettivi della teoria della tassazione ottima è stabilire se vi siano proprietà generali che valgono per tutti i sistemi di imposizione Pareto-efficienti, cioè che siano indipendenti dalla funzione del benessere sociale utilizzata.

Ancora sull imposta in somma fissa Se tutti gli individui fossero uguali e fossero considerati allo stesso modo riguardo la tassazione (esempio: uomini e donne rispetto ai contributi previdenziali), un imposta in somma fissa sarebbe l unica imposta efficiente. Tutte le altre imposte sarebbero distorsive, nel senso che, deviando da esse, lo stato potrebbe ottenere sempre lo stesso ammontare di gettito fiscale e contemporaneamente consentire a ogni individuo di migliorare la propria situazione. Inoltre, se tutti gli individui fossero identici, non vi sarebbe bisogno di redistribuzione. Nella realtà, le cose sono un po più complicate di così

Perché si utilizzano imposte distorsive? L uso di imposte distorsive è un inevitabile conseguenza del desiderio di redistribuire il reddito in un mondo in cui lo stato è in grado di osservare le caratteristiche degli individui solo in modo imperfetto. Se lo stato disponesse di informazioni perfette sulle caratteristiche di ciascun membro della collettività, non ricorrerebbe a imposte distorsive: potrebbe accertare chi ha capacità superiori (di contribuire, o di produrre reddito) ed esigere da queste persone un imposta in somma fissa (cioè non dipendente dai comportamenti di consumo, o di risparmio, o di lavoro, ecc.) più elevata.

Perché si utilizzano imposte distorsive? Lo stato tuttavia non è in grado di rilevare le capacità di ciascun individuo (come potrebbe fare invece, per esempio, un genitore coi suoi figli). Deve stabilire imposte e sussidi sulla base dell osservazione di grandezze rilevabili e misurabili, come la spesa e il reddito (comunque difficili da rilevare). Peraltro, un imposta sul reddito non necessariamente riesce a tassare i diversi individui in secondo la loro diversa capacità di contribuire: un individuo di capacità modeste che si impegna moltissimo viene trattato allo stesso modo di uno con grande talento che se la prende comoda. Ciò non di meno, l opinione prevalente è che chi ha un reddito più elevato dovrebbe pagare un imposta maggiore, in quanto in media è più capace o ha avuto più fortuna.

Il sistema di imposta sul reddito Le strutture di imposta sono complesse. Per esempio, un sistema di imposizione sul reddito può essere composto da: Una quota progressiva Un imposta sul consumo di beni di lusso Per quanto riguarda la parte progressiva del sistema, ci si deve chiedere: ceteris paribus (cioè assumendo che non vi sia risparmio, per cui l unica fonte di reddito è il salario e la sola imposta possibile è quella sul reddito), quale grado di progressività dovrebbe caratterizzare il sistema tributario? In altri termini, di quanto deve essere più grande la quota di reddito che le persone più ricche devono pagare?

Il sistema di imposta sul reddito Si pone un trade-off: tanto più progressiva è l imposta a) tanto più sarà ridotta la disuguaglianza, b) ma tanto maggiore sarà la perdita di benessere, intesa come l inefficienza generata dall imposta. Differenze di valori riguardo a quanta perdita di benessere (attenzione: sempre misurata come inefficienza anche definire l inefficienza come perdita di benessere può nascondere di per sé un giudizio di valore) si è disposti ad accettare per una data diminuzione della disuguaglianza sono alla base del dibattito politico su quale grado di progressività debba avere la struttura delle imposte.

Nella prossima (o nelle prossime 2) lezione(i) analizzeremo la progettazione di un sistema di imposta sul reddito e, più in generale, di un sistema di imposizione ottimale.