PERSONE E LE FAMIGLIE AL CENTRO. Arezzo 18 novembre 2017

Documenti analoghi
IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78

PERSONE IN STATO VEGETATIVO

Cure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi

La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

LA LEADERSHIP EFFICACE NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Crediti formativi ECM n 13

(a) la fase della prevenzione

CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016

GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO

OBIETTIVO: coordinare l impiego di tutte le risorse e di tutti gli interventi sociosanitari e sociale in ambito domiciliare d intesa con i Comuni

Cure domiciliari tra presente e futuro: il ruolo dei distretti

F O R M A T O E U R O P E O

RIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA.

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

La rete dei servizi. Proposta di un progetto per la Regione Lazio

àncora Risorse per vivere meglio

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI AFFIDO FAMILIARE

Urgentissime iniziative per rispetto diritto alle cure anziani cronici non autosufficienti

L Area Disabili Adulti: un percorso in costruzione.

REGIONE UMBRIA DEFINIZIONE LINEE ORGANIZZATIVE REGIONALI SULLA RIABILITAZIONE DOMICILIARE PER LE AZIENDE SANITARIE LOCALI.

F O R M A T O E U R O P E O

8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance

I Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G.

Curriculum Vitae Europass

Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali

F O R M A T O E U R O P E O INFORMAZIONI PERSONALI. Data di nascita ESPERIENZA LAVORATIVA

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA (art. 47, D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445) DICHIARA. Silvia Colombo P. I.V.A.

Il Punto di Coordinamento di Assistenza Primaria: la continuità assistenziale tra personalizzazione e standardizzazione del percorso.

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI

Centro Diurno Disabili Adulti

Punto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna

Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO

NADIA MOZENICH SURACE

F O R M A T O E U R O P E O

Dott. Stefano Zucchini

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer

Ruolo e responsabilità degli infermieri nell'inserimento degli operatori di supporto nelle equipe assistenziali

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

RESIDENZA VILLA REALE Via Della Taccona, Monza (MB) tel fax Direttore: Manuela Devasini cell.335.

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e Innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

CURRICULUM VITAE DEL DOTT. PAOLO BASINI

Curriculum Vitae Europass

Area Anziani. Componente dell U. d. P. referente e responsabile d Area

Una Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE

Modalità di attivazione delle dimissioni protette ai fini della continuità assistenziale

Il percorso assistenziale delle persone in Stato Vegetativo nella rete per le gravi cerebrolesioni acquisite: luci ed ombre nello scenario attuale

AREE DI INTERVENTO: minori e famiglie, disabilità, lavoro/reinserimento lavorativo.

I NUMERI DEL BENESSERE NEL CENTRO DIURNO INTEGRATO

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA

CONTINUITÀ DELLE CURE NELL ASSISTENZA AL MALATO CRONICO

Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità

1 Workshop NAZIONALE. Villa Pallavicini - Via M. E. Lepido, Bologna

LINEE GUIDA INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA. Attività di formazione e sperimentazione nei distretti della Regione Liguria e della Regione del Veneto

L ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA

C U R R I C U L U M V I T A E E U R O P E O

REGOLAMENTO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA ANZIANI

ASP dei Comuni Modenesi Area Nord: Azienda dei Servizi alla Persona. Il nucleo Alzheimer del CISA di Mirandola:

PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza

LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON STROKE. Napoli, 20 ottobre Tiziana Taggiasco

EDUCATORE PROFESSIONALE

PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE)

La Rete regionale dei Centri ADHD: una integrazione ospedale-territorio

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3

AZIENDA USL VDA LA DIMISSIONE PROTETTA IN VDA: UN MODELLO DI INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE

PUGLIA. Coordinamento Regionale Malattie Rare CoReMaR. 8 settembre 2012 Giuseppina Annicchiarico

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo

Percorsi di innovazione nelle cure primarie Parma ottobre 2011

L ESPERIENZA DELLE DIMISSIONI PROTETTE A MONZA

L Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva. Simona Pandiani

Camilla Di Cillo Curriculum Vitae

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi

Regione Piemonte MACROSTRUTTURA DISTRETTO DI VERBANIA

OLTRE LA PENA: IL SISTEMA DELLE CASE FAMIGLIA PER DETENUTI IN MISURA ALTERNATIVA PROMOSSO DAL COMUNE DI ROMA

4 5 6 identificatore titolo descrizione Gestione dell anagrafica pazienti

Raccolta dati: Aprile Maggio 2014

Scheda domanda tirocinio DATA REGIONE PROV.

Indirizzo CPS/CRA Casalmaggiore (Cr) Telefono e Fax Cps.casalmaggiore@ospedale.cremona.it

Curriculum Vitae. Realini Tiziana Via Nazionale, Cosio Valtellino Tel. 0342/ Nazionalità italiana

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI

AFFRONTARE UNA LESIONE CEREBRALE ACQUISITA:

Le Cure Palliative erogate in Rete

PROGETTO SENZA DIMORA

L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

ALLEGATO A (il presente allegato è costituito da n. 3 pagine)

Riforme: la difficile ricerca di un equilibrio tra garanzie e sostenibilità

Dipartimento di Salute Mentale

Le Cure Intermedie La specialistica territoriale tra ospedali di comunità, strutture residenziali ed Equipe domiciliari

Curriculum vitae di. Carità Patrizia

III Giornata Nazionale delle Cure a Casa FONDAZIONE ISTUD. Il distretto e l organizzazione dei servizi di cure domiciliari: quale ruolo?

I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari

CARTA DEI SERVIZI PAXME ASSISTANCE Anno 2015

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE: Infermiera Luisa Valleise Cardiologia- Utic Aosta

Dipartimento di Salute Mentale

L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie

GLI INTERVENTI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA IN TRENTINO

PROPOSTA DI LEGGE N. 96

Transcript:

PERSONE E LE FAMIGLIE AL CENTRO Arezzo 18 novembre 2017

UNA RETE COSTRUITA PER LE FAMIGLIE!

UN REALE COLLEGAMENTO CON IL TERRITORIO, LA CASA E LA VITA DELLE PERSONE

DA DOVE PARTIRE?

DAI BISOGNI DELLA PERSONA CON GCA E LA SUA FAMIGLIA

TUTTO IL PERCORSO DAL PRIMO RICOVERO IN OSPEDALE AL RITORNO A CASA E SUL TERRITORIO

OSPEDALE DIMISSIONI PROTETTE

DISTRETTO Unità Valutazione Multiprofessionale PROGETTO PERSONALIZZATO DEFINISCE:

- Valutazione bisogni e sua natura - Risultati attesi - Interventi per i bisogni assistenziali - Risorse professionali ed economiche disponibili dal sociale e dal sanitario

- Risorse disponibili dalla famiglia -Risorse Disponibili dal volontariato - Individuazione del responsabile del progetto (case manager) - Fasi temporali e scadenze del monitoraggio

- Impegno sottoscritto dall assistito o da chi ne fa le veci a realizzare il progetto, con le relative modalità - Impegno sottoscritto di far partecipare gli addetti all assistenza familiare alle iniziative di formazione avviate o promosse dal proprio territorio

L Unità di Valutazione Multiprofessionale (UVM) esercita funzioni di monitoraggio anche per una possibile diversa evoluzione dei bisogni

IL DISTRETTO E SEDE DELL UNITA VALUTAZIONE MULTIPROFESSIONALE E RISPONDE DELLA CONTINUITA ASSISTENZIALE

UNA RICOGNIZIONE DELLE RISORSE PROFESSIONALI ED ECONOMICHE DEL SOCIALE E DEL SANITARIO DEL TERRITORIO DI APPARTENENZA DELLA GCA

Funzionamento della rete GCA: il modello Hub&Spoke Il modello Hub & Spoke prevede un sistema di relazioni fra strutture operative in cui i pazienti sono trasferiti verso una o più unità centrali di riferimento (gli Hub) quando la soglia di complessità degli interventi previsti nelle sedi periferiche (gli Spoke) viene superata. Nell ambito dell organizzazione della rete Hub & Spoke viene individuata una serie di nodi distinti per la fase del percorso in cui si collocano e per le caratteristiche dell intervento che sono chiamati a portare. In questo modo viene garantita a tutti i cittadini l assistenza necessaria e appropriata, indipendentemente dalla zona di residenza. 09/03/2013 Emanuele Biasutti 16

Gravi Cerebrolesioni Acquisite: la persona, la famiglia e la comunità - Arezzo 2 aprile 2011 - LA PRESA IN CARICO DEL DISTRETTO Il domicilio quale luogo principale di cura Le fasi della presa in carico: - Intercettazione del bisogno/segnalazione - Accesso (Punto Unico Accesso. sociosanitario) - valutazione multidimensionale: I liv.; II liv. (UVD) - Progetto personalizzato (UVD) - Interventi: Prestazioni mediche, infermieristiche, fisioterapiche, socioassistenziali, protesiche, PRESTAZIONI ECONOMICHE Le esperienze dei distretti per le GCA in Friuli Venezia Giulia: il domicilio quale luogo principale di cura dott. Luciano Pletti (presidente ASSODIS C.A.R.D. FVG)

DALLA CONFERENZA DI CONSENSUS DELLE ASSOCIAZIONI Bologna 2012

Devono essere attivati percorsi di autonomia e di inserimento al lavoro che possono essere gestiti dalle Associazioni che hanno strutturato nel territorio centri diurni, centri di socializzazione, laboratori per l integrazione, creando percorsi di collaborazione con strutture pubbliche e private

Distretto - territorio ASSOCIAZIONE

SOSTEGNO E ORIENTAMENTO - psicologo alle famiglie - legale e risarcimenti - pratiche invalidità

RIABILITAZIONE - fisioterapia logopedia - neuropsicologia

REINSERIMENTO - lavorativo - scolastico - sociale

AUTONOMIA E TEMPO LIBERO - eventi ludici - vacanze riabilitative - percorsi di autonomia

FORMAZIONE - personale sanitario - convegni e seminari - volontariato

PROTOCOLLO TRA OSPEDALE CHE HA FATTO LE DIMISSIONI E TERRITORIO PER POSSIBILI RIENTRI

PROTOCOLLI TRA I VARI TERRITORI CONTIGUI PER GARANTIRE I RISULTATI ATTESI INDICATI NEL PROGETTO PERSONALIZZATO, PROGETTO DI VITA

LE REGIONI SI DEVONO DOTARE DI STRUMENTI IDONEI QUALI IL PIANO DEL SOCIALE, IL PIANO DELLA RIABILITAZIONE,.. STRUMENTI NECESSARI PER AVERE SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE PARI TRATTAMENTO PER PARI DIAGNOSI

Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico Richieste di Sostegno e Informazione www.associazionitraumi.it

Anno 2016 21 3 4 1 RICHIESTE AIUTO TIROCINI INFO TESI DI LAUREA RICHIESTA ISCRIZIONE FNATC RICHIESTE AIUTO INFO TESI DI LAUREA TIROCINI RICHIESTA ISCRIZIONE FNATC

Anno 2017 30 2 2 2 RICHIESTE AIUTO TIROCINI INFO TESI DI LAUREA RICHIESTA ISCRIZIONE FNATC RICHIESTE AIUTO INFO TESI DI LAUREA TIROCINI RICHIESTA ISCRIZIONE FNATC

Data Base Nome Cognome; Grado di Parentela; Età del Paziente; Regione, Provincia, Città di appartenenza; Causa e tipo del danno; Data Evento; Luogo di Ricovero (attuale o passato); Motivo richiesta; Data richiesta;

Grazie per la collaborazione Paolo Fogar