Le leggi di Keplero modello geocentrico modello eliocentrico

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Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico) (Esempio: modello aristotetelico-tolemaico); i corpi celesti, sferici e perfetti, orbitassero su traiettorie circolari. Copernico introdusse il modello eliocentrico (Sole al centro e pianeti su orbite circolari), che fu poi appoggiato da Galileo. Questo modello però non concordava con le osservazioni astronomiche.

Le leggi di Keplero Giovanni Keplero (1571-1630) perfezionò il modello eliocentrico con tre leggi: Prima legge di Keplero Le orbite dei pianeti sono ellissi di cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Si definiscono: - perielio: il punto dell'orbita più vicino al Sole. - afelio: il punto dell'orbita perielio Sole afelio più lontano dal Sole.

Le leggi di Keplero Seconda legge di Keplero Il raggio vettore che va dal Sole a un pianeta spazza aree uguali in tempi uguali.

Le leggi di Keplero Terza legge di Keplero Il rapporto tra il cubo del semiasse maggiore dell'orbita a ed il quadrato del periodo di rivoluzione T è lo stesso per tutti i pianeti. T aumenta al crescere di a: i pianeti lontani impiegano più tempo a compiere un giro attorno al Sole.

La gravitazione universale Le leggi di Keplero descrivono il moto dei pianeti ma non ne spiegano le cause. Isaac Newton intuì che la forza che fa orbitare i pianeti attorno al Sole è la stessa che fa cadere i corpi verso la Terra. Questa forza è universale e vale per qualsiasi coppia di oggetti.

La gravitazione universale La legge di gravitazione universale afferma che la forza che si esercita tra due corpi puntiformi di masse m 1 e m 2 è: direttamente proporzionale alle masse dei corpi; inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza r.

La gravitazione universale L'espressione matematica della legge di gravitazione universale è: [2] G è la costante di gravitazione universale:

La gravitazione universale Vediamo le dipendenze di F da r e da m. 1) Tenendo fissa la distanza r tra i due corpi:

La gravitazione universale 2) Tenendo fisse le masse dei due corpi m 1 e m 2 : se r raddoppia, la forza diventa 1/4; se r triplica, la forza diventa 1/9; se r si dimezza, la forza quadruplica.

La gravitazione universale Il valore della forza F è inversamente proporzionale a r 2. Questo significa che: F diminuisce molto rapidamente al crescere di r; F aumenta molto velocemente al tendere di r a zero.

L'accelerazione di gravità sulla superficie della Terra Dalla legge di gravitazione universale, noti M T e R T, si può ricavare il valore di g che abbiamo già incontrato. La quantità in parentesi è una costante e vale:

L'accelerazione di gravità sulla superficie della Terra Il valore dell'espressione corrisponde proprio al valore sperimentale di g. Questo permette di ottenere la formula F P = mg come caso particolare della legge di gravitazione, in prossimità della superficie terrestre.

IL CAMPO GRAVITAZIONALE

IL CAMPO GRAVITAZIONALE Una massa M crea nello spazio circostante un CAMPO GRAVITAZIONALE g (CAMPO DI FORZE), ossia crea una modifica dello spazio intorno e lo spazio modificato esercita una forza gravitazionale su un altra massa m (piccola) posta nelle vicinanze della massa M che crea tale campo. DEFINIZIONE: g = F m

IL CAMPO GRAVITAZIONALE DI UNA MASSA PUNTIFORME Dalla definizione di g = F, anche il vettore g è diretto m verso la massa M. Sostituendo abbiamo che:

CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE Il campo gravitazionale terrestre in qualunque punto P situato a una distanza r dal centro della terra ha modulo: g = G M T r 2 Per r = R T, il vettore g esprime l accelerazione di gravità in prossimità della superficie della Terra, che vale 9,8 m s 2

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