Cartellonistica Stella

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Cartellonistica Stella Nella nostra progettazione abbiamo ipotizzato la realizzazione di un itinerario didattico culturale lungo la pista ciclabile progettata, un percorso dedicato alla bicicletta e al trekking. Tale cartellonistica sarà collocata in aree di riposo o di osservazione di luoghi particolarmente suggestivi del fiume e tratterà degli aspetti geografici, faunistici e floristici del territorio. Tipologia I pannelli didattici i saranno realizzati con legno di recupero trattatott t congli adeguati prodotti di protezione dagli agenti atmosferici. La cartellonistica prevista per il circuito culturale Stella è relativa alla segnalazione del percorso ed utilizza prevalentemente pannelli informativi, tabella del percorso e di località, tabelle informative e pannelli d insieme. Data la natura del territorio, le esigenze per la fruizione turistica del percorso e le caratteristiche del territorio da promuovere si avrà che la segnaletica avrà le seguenti caratteristiche: 1. PANNELLO PRINCIPALE D INSIEME DINSIEME CON INDICAZIONE DELLA VIA: indicante la posizione all interno del territorio ed una breve descrizione del territorio (valida per tutti i pannelli lungo il percorso); 2. TABELLA DIDATTICA FAUNISTICA E FLORISTICA; 3. TABELLA DIDATTICA STORICA E GEOGRAFICA. 4. TABELLA DI SENSIBILIZZAZIONE: invitait gli utenti ti al rispetto della natura e degli altri escursionisti. Successivamente diamo alcuni esempi di descrizione di aree interessate dai nostri percorsi. Queste indicazioni sono tratte da alcuni dei testi in bibliografia. Tabelle 2 /3 Tabella 4 Tabella 1

ESEMPIO DI DESCRIZIONE CARTELLONISTICA: LA LAGUNA DI GRADO E MARANO PROVINCE: Gorizia, Udine. COMUNI INTERESSATI: Aquileia, Carlino, Grado, Latisana, Lignano, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Precenicco, S. Giorgio di Nogaro, Terzo d' Aquileia. TAVOLETTE IGM 1:25.000: Cesarolo, Lignano, Grado, Palazzolo dello Stella, Porto Buso, S. Giorgio di Nogaro, Foce dell'isonzo. FOGLI IGM 1:50.000: 000: Lignano Sabbiadoro,Grado. SUPERFICIE: ha 15.850 (Aquileia ha. 197, Carlino ha. 91, Grado ha. 7.059, Latisana ha. 149, Lignano ha. 66, Marano L. ha. 8.151, Muzzana d. T. ha. 9, Palazzolo d. S. ha. 22, Precenicco ha. 75, S. Giorgio d. N. ha. 27, Terzo d. A. ha. 4). PROPRIETÀ: VINCOLI: STRUMENTI URBANISTICI: AMBIENTE FISICO: demaniale. il codice della navigazione la comprende nel demanio marittimo, è quindi proprietà indisponibile dello Stato. Ai sensi della legge 336/63 è sottoposta alla vigilanza del magistrato alle acque per quanto riguarda,fral'altro,lacostruzionediopereneicanali, l'immissione di acque, le modifiche del perimetro e la disciplina degli scarichi. Con Il Ministero per la pubblica istruzione, nel 1971, per mezzo di decreto, ha dichiarato la sola laguna di Grado zona di notevole interesse pubblico in base alla legge sulla protezione delle bellezze naturali (1497/39). gli strumenti urbanistici dei comuni interessati non prevedono interventi edilizi all'interno dell'ambito. Zona formata a causa delle due diverse velocità di depositi terrigeni dei fiumi alpini (Isonzo e Tagliamento) e di quelli di risorgiva. L'Isonzo ed il Tagliamento hanno formato ad est e ad ovest, con le loro notevoli portate solide,due due apparatidistinti avanzati rispetto alla costa, fra i qualile le correnti marine hanno depositato un cordone di limi e di sabbie. All'interno della laguna così formata, è caratteristico il paesaggio basso formato da velme e barene. Le relazioni intercorrenti fra le acque dolci e quelle salate sono variabili nel tempo e danno luogo ad ampie oscillazioni della temperatura e della salinità che sono cause fondamentali della eccezionale produttività dell'ambiente. Le lagune regionali, secondo i dati riportati della relazione della Commissione speciale del Senato per i problemi ecologici (1971), costituiscono circa 1/5 dell'intero patrimonio lagunare d Italia.

FLORA E VEGETAZIONE: la verità delle situazioni ambientali fa si che si sviluppino numerosissimi concorsi vegetali. Nell'ambiente delle lagune possiamo distingueretre tipi di ambiente vegetale: AMBIENTE ALOFICO, distinguibile a sua volta in quattro sottotipi: a) mare aperto con popolazioni a fanerogame marine e alghe (Cymodocea, Zostera, Ulva ecc.); b) zona sommersa dal flusso di marea o velma con popolazioni di Spartina stricta e Ruppia marittima; c) zona spesso sommersa o barena con vegetazione a Salicornia e Limonium; d) zona raramente o mai sommersa o bonificata con vegetazione a Juncus maritimus, Schoenus nigricans, Inula crithmoides, Aster tripolium, Artemisia caerulescens, ecc. AMBIENTE PSAMMOFILO, caratterizzato da Agropyron pungens, Ammophila littoralis, e graminacee caratterizzate da potenti apparati radicali consolidano le sabbie. AMBIENTE DELLE DUNE FOSSILI, si presenta coperto di pinete a pino marittimi, a pino domesticato, pino d'aleppo di introduzione romana, ma perfettamente naturalizzati com'è dimostrato dal vigoroso rinnovamento delle zone non antropizzate. La flora, fortemente mediterranea, presenta anche massicce infiltrazioni centro europee. Presenza di rarità floristiche quali: Carpinus orientalis (ormai in buona parte distrutto) Apocynum venutum, Spertina yuncea, Centaurea cristata subsp. Tommasinii. FAUNA: situazione faunistica buona, con qualche eccezione dovuta a generici fattori di disturbo (pesca intensiva,turismo nautico). Importantissima località di transito e sosta per tutta l'avifauna migratrice palustre,che si presenta molto ricca di generi especie. Nidificazione del germano reale, della marzaiola, dell'alzavola e di alcuni Rallidi. Particolare è la presenza duranteil passo di specie di Palmipedi rarissimi del resto dell'italia come l'edredone,la moretta codona, l'orco marino. SOTTOAMBIENTE DELLE FOCI DELLO STELLA. Per la sua tipicità (unico fiume di una certa entità che sbocca, ancora non molto inquinato, in un complesso lagunare) ospita numerosissime specie proprie dell'avifauna palustre. Di queste sono nidificati il germano reale, l'alzavola, l l la marzaiola, il fischione, il codone, il moriglione, il gabbiano reale, numerosi Rallidi. Nella zona sono state anche segnalate, specie rare o rarissime per tutta l'italia, come l'oca facciabianca, l'oca collorosso, il cigno reale, l'edredone, la moretta codona, gli orchi marini, il fistine turco. Costituisce inoltre,il senso assoluto,la zona più ricca qualitativamente di uccelli palustri dell'intera regione. SOTTOAMBIENTE dell'isola di S. ANDREA. Costituisce ancora un esempio molto pregevole di un'isola e di barene circostanti molto ricche di avifauna migratrice. Particolarmente abbondanti sono i Trampolieri, (e tra questi i chiurli) alcuni dei quali nidificano. È inoltre un'ottima zona di rifugio per numerosi Anatidi. Di questi nidifica il solo germano reale. SOTTOAMBIENTE DI VALLE PANTANI E SECCA DI MODRAN GRANDE. Per le loro caratteristiche ambientali sono zone molto favorevoli alla sosta ed allo svernamento di molti uccelli migratori palustri. In modo particolare la Secca di Modran costituisce un ambiente caratteristico per le anatre tuffatrici del genere Aytya, Bucephala e Clangula (morette e quattrocchi). SOTTAMBIENTE DELLE VALLI DA PESCA DELLA LAGUNA DI GRADO. È un ambiente tipico che per sua natura facilita oltremodo la sosta e la nidificazione di anatre di superficie, di numerosi Trampolieri (famiglia Scolopacidi). Particolarmente adatto per birdwatching.

SITUAZIONE AGRONOMICA: solo pochi coltivi localizzati. PRESSIONE ANTROPICA: mentre si va rarefacendo la presenza dell'uomo nelle sue attività ità tradizionali i si accentua quella massiccia i e disordinata,di turisti e cacciatori. PARTICOLARITÀ ANTROPICHE STORICIZZATE: consistenti per la produzione itticola che hanno raggiunto un armonico equilibrio con l'ambiente naturale. INFRASTRUTTURE ESISTENTI: strada lungo la duna costiera e la S.S.52 fra Grado e Belvedere. PERICOLI: sfruttamento turistico intensivo, inquinamento delle acque della zona industriale Aussa Corno e di quelle marine. ALTRI CONTENUTI PARTICOLARI: biotopo insostituibile vista anche la rarità su scala mondiale di questo tipo di ambiente. Il complesso lagunare è caratterizzato da una grande produttività di sostanza organica, uniformemente distribuita lungo l'arco stagionale che, unitamente a quelle delle retrostanti aree, concorre in maniera fondamentale al bilancio nutrizionale dell'alto Adriatico e per tanto alla sua pescosità. All'interno dell'ambito sono state individuate zone di interesse archeologico sopratutto in corrispondenza delle isole lagunari che facevano corona all'antica Aquileia.

ESEMPIO DI DESCRIZIONE CARTELLONISTICA: LA ZONA S.I.C. ANSE DELLO STELLA Il sito comprende parte del corso inferiore dello Stella, fiume di risorgiva. In questo tratto le sponde sono quasi naturali e presentano diversi habitat ripariali ed acquatici. Sono presenti boschi golenali a salice bianco e pioppo nero e saliceti anfibi. Costituisce uno degli ultimi esempi di vegetazione riparia naturale di un fiume di risorgiva della pianura padana orientale. E un area suscettibile di ripristino. Importante zona di alimentazione per le anatre svernanti o nidificanti nella vicina laguna di Marano. Le popolazioni di Vipera sono qui considerate particolarmente importantii in quantoper lo più isolate. In questo tratto dlfi del fiume Stella il popolamento itticoi ha una forte componente ciprinicola (famiglia caratterizzata dalla mancanza di denti). La vulnerabilità è molto alta, infatti il sito è completamente circondato da terreni agricoli, il fiume è navigabile e la pressione antropica è molto elevata particolarmente per quanto concerne la pesca.

ESEMPIO DI DESCRIZIONE CARTELLONISTICA: RISERVA DELLE ANSE DELLO STELLA Istituzione: Legge regionale 30 settembre 1996 n. 42 Superficie totale: 1.357 ha. Aspetti naturalistici Il sito include una parte della Laguna di Marano, grande zona umida salmastra formatasi a seguito della diversa velocità di deposito dei fiumi alpini (Isonzo e Tagliamento.) Le acque interne, caratterizzate dalle abbondanti variazioni della salinità e della temperatura, presentanovasteareedivelmeebarene,ovveroampiedistesedicanneti di acqua dolce (in corrispondenza dello sbocco nella laguna del fiume Stella). Sono presenti piante alofile pioniere di suoli molto salati e, poiché sono soggetti a frequenti inondazioni, e canna lacustre in vicinanza delle foci. Nella laguna è segnalata la presenza di Caretta, una tartaruga marina considerata una delle più importanti e particolari specie animale protette. Le lagune di Grado e di Marano ospitano numerosissime specie ittiche (orate, spigole, anguille, passere ed altre ancora). Tra i principali elementi della fauna della Riserva è la Vipera che qui sopravvive isolata nei migliori esempi dei canneti perilagunari. In questo ambiente essa coabita con vari tipi di Rane. Tra i mammiferi merita ricordare la diffusa presenza di Mustela. La laguna è anche frequentata da alcuni Cetacei che talora vi si arenano oppure, seguendo piccoli natanti, risalgono per brevi tratti i corsi d'acqua che vi sfociano. La Riserva costituisce un area avifaunistica di primario valore internazionale, in particolare per la sosta e lo svernamento degli uccelli acquatici, riconosciuta ai sensi della Convenzione di Ramsar. Tra le specie svernanti si ricordano numerosi anatidi. Numerose sono anche le specie nidificanti. La Riserva ricade interamente nel Comune di Marano Lagunare e fa parte, assieme alla riserva delle valle Canal Novo, di un più vasto complesso ambientale: la laguna di Grado e Marano. La Laguna di Marano, territorio racchiuso tra la terraferma ed il mare, rappresenta, con quella di Grado, il comprensorio lagunare più settentrionale del Mediterraneo. Formatosi in epoca post glaciale in seguito a complessi fenomeni di trasgressione marina ed ai notevoli depositi fluviali. Uno degli ambienti più peculiari della laguna è la foce del fiume Stella: regno incontrastato degli uccelli acquatici, è sottoposta a tutela naturalistica dal 1976 con l istituzione di un Oasi di protezione; riconosciuta e protetta dal 1979 a livello internazionale dalla convenzione di Ramsar, dal 1996 è diventata Riserva naturale regionale. La Riserva racchiude ampie distese di canneti, con acque interne caratterizzate da notevoli variazioni di salinità e temperatura, velme, barene ed un lungomare sabbioso; costituisce un area avifaunistica di valore internazionale in particolare per la sosta e lo svernamento degli uccelli acquatici.