R6 - V.INC.A - Relazione di Verifica di significatività dell incidenza. Udine PIANO COMUNALE DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA AARC040.

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1 Comune di : Precenicco Provincia di : Udine PIANO COMUNALE DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Progettista: arch. Daniele Mazzega STUDIO ADM di Mazzega Daniele arch. Piazza Indipendenza Latisana (UD) tel fax Consulenti specialistici: arch. Stefano Polesel (Tecnico in Acustica) urban. Giuseppe Segno Data: Commessa AARC040 4 Ottobre 2016 Aggiornamenti: 01 R6 - V.INC.A - Relazione di Verifica di significatività dell incidenza Modifiche e integrazioni sulla scorta della nota prot. N d.d , protocollo /SCV/160 Direzione centrale ambiente ed energia Servizio Valutazioni Ambientali

2 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Comune di PRECENICCO V.INC.A Modifiche e integrazioni sulla scorta della nota prot. n d.d , protocollo /SCV/160 Direzione centrale ambiente ed energia Servizio Valutazioni Ambientali Evidenziate in rosso Elab. R6 rev

3 Responsabile di progetto arch. Daniele Mazzega STUDIO ADM di Mazzega Daniele arch. Piazza Indipendenza Latisana (UD) tel fax Consulenti specialistici arch. Stefano Polesel Tecnico competente in acustica ambientale Regione FVG con decreto n.alp10/25 INAC/ Via Alcide de Gasperi, Sacile Pn Cell.: stefano.polesel@gmail.com urban. Giuseppe Segno 2

4 INDICE 1. INTRODUZIONE 2. DESCRIZIONE DEI SITI NATURA 2000 IN COMUNE DI PRECENICCO 2.1 S.I.C. IT Anse dei Fiume Stella S.I.C. e Z.P.S. IT Laguna di Marano e Grado VALUTAZIONE DELLE POSSIBILE INCIDENZE SUI SITI NATURA CONCLUSIONE

5 1. INTRODUZIONE La presente valutazione è stata elaborata con l intento di verificare i possibili effetti, diretti e indiretti che l attuazione del del Comune di Precenicco potrebbero esercitare sugli habitat e sulle componenti ambientali ricadenti nei siti della Rete Natura Secondo l articolo 6, paragrafo 3, della direttiva Habitat 92/43/CEE, tali valutazioni sono necessarie ogni qualvolta sia possibile che un piano possa produrre effetti su un Sito d Importanza Comunitaria (S.I.C.) e sulle Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.). Il D.P.R. 357/97 e successive modifiche e integrazioni prevede all articolo 5, commi 1 e 2, che nella pianificazione e programmazione territoriale si debba tener conto anche della valenza naturalistica e ambientale dei siti della rete Natura 2000 (S.I.C. e Z.P.S.). Le incidenze significative negative sono valutabili solo in seguito alla verifica degli effetti che la il piano potrebbe comportare sul habitat riportato nelle schede ufficiali (Formulario standard Natura 2000). La Valutazione di Incidenza si articola in due fasi di analisi: Fase 1: verifica di significatività dell incidenza (screening) Tale fase analizza la possibile incidenza che un piano può avere sui siti della rete Natura 2000, sia isolatamente che congiuntamente con altri progetti e piani. Lo screening valuta se tali effetti possono essere considerati rilevanti per la conservazione e la tutela degli habitat e delle specie presenti. Fase 2: studio di incidenza Verificato che gli esiti della fase 1 comportano il proseguimento delle analisi dei possibili effetti, la valutazione appropriata deve contenere, rispetto a quanto previsto nel primo livello di valutazione, gli opportuni approfondimenti in merito alle situazioni in cui sono possibili incidenze significative. 4

6 Tale fase 2 deve individuare: Soluzioni alternative Per la realizzazione del piano, progetto o intervento devono essere considerate le possibili alternative aventi diversi effetti sull integrità dei siti; per ognuna deve essere fornita una descrizione, indicando i parametri da utilizzare per testare le opzioni stesse; Misure di mitigazione A seguito delle analisi relative alla valutazione appropriata si individuano le misure di mitigazione; esse hanno la funzione di minimizzare o neutralizzare gli effetti negativi del piano, progetto o intervento in modo tale da garantire che le incidenze negative accertate non siano significative e pregiudizievoli del buono stato di conservazione dei siti della rete Natura Misure di compensazione Le misure compensative si individuano laddove, in seguito alla conclusione positiva della valutazione sui motivi imperanti di rilevante interesse pubblico e nonostante l assenza di soluzioni alternative praticabili e l impossibilità di adottare le adeguate misure di mitigazione, sia ritenuto necessario portare avanti il piano, progetto o intervento. Tali misure devono essere attuate prima che si verifichino incidenze significative negative sugli habitat e sulle specie di interesse comunitario. In questa prima fase quindi si valuta la necessità o meno di procedere a quella successiva. Al termine della fase 1 quando si rilevi che non esistono incidenze significative sull integrità del sito Natura 2000, non è necessario procedere allo Studio di incidenza. 5

7 2. DESCRIZIONE DEI SITI NATURA 2000 IN COMUNE DI PRECENICCO 2.1 S.I.C. IT Anse dei Fiume Stella. Il sito denominato Anse del Fiume Stella comprende parte del corso inferiore dello Stella, un area boschiva che rappresenta uno degli ultimi esempi di vegetazione riparia naturale di un fiume di risorgiva della bassa pianura friulana e delle anse del fiume Stella che rappresentano degli ambiti naturali umidi di particolare interesse. Scheda identificativa del sito 6

8 L ambito è costituito da più aree naturali diverse per contenuti naturalistici, in particolare può essere suddiviso in 3 sottozone. 1) Area boschiva ripariale e agricola Sul lato nord-est è ubicata una zona con una fascia arborea ripariale e un area agricola di limitata dimensione. La fascia arborea della larghezza di circa 40 ml adiacente il fiume è costituita dalle seguenti specie arboree: salice bianco, ontano nero, frassino, olmo, acero campestre e da arbusti quali salici, biancospino, nocciolo, sambuco, ecc. 7

9 Sul lato adiacente la strada provinciale è presente un area agricola coltivata a mais. 2) Areee boschive caducifoglie e torbiere Tra il canale dell acqua Bona e la strada provinciale n. 56, il fiume Stella e un area coltivata a nord-est è presente un area boschiva ripariale con all interno un prato umido. La vegetazione della boscaglia è costituita da ontano nero nelle zone umide in prossimità del corso del fiume Stella e dei fossi e da farnia (Quercus robus), dal carpino bianco (Carpinus betulus), dal frassino ossifillo e in misura minore dall acero campestre, ecc. Tale boscaglia è attraversata da fossi e da acque stagnanti e da una viabilità agricola che permette di accedere alla zona naturale. All interno della boscaglia igrofila sono presenti lembi di bassa torbiera alcalina e prati umidi. 8

10 3) Area dei meandri dismessi del fiume Stella La sottozona a sud dell ambito è costituita, oltre che dal fiume Stella, da ambienti naturali derivanti da una serie di meandri morti del fiume Stella, compresi tra il corso del fiume Stella e l argine. 9

11 Questi ambiti, esclusi dal traffico fluviale, a causa dell acqua ferma, sono simili a grandi stagni e come questi si presentano come ambienti in lenta evoluzione, molto importanti dal punto di vista naturalistico per la fauna esistente e per le specie animali che in essi trovano riparo. Flora e fauna tipica delle anse del fiume Stella La zona dei meandri del fiume Stella 10

12 Vegetazione Nelle anse morte del fiume Stella ed in particolare, negli specchi d acqua e negli isolotti creati dai depositi fluviali, é presente una vegetazione tipica delle zone umide come: ranuncolo acquatico, coltellaccio maggiore giaggiolo palustre, canna palustre, mazzasorda, ceratofillo; mentre nelle rive è presente il salice bianco, l ontano nero e il pioppo nero. Sulle sponde dello specchio d acqua sono presenti essenze arboree quali frassino, olmo, acero campestre e farnia. 11

13 2.2 S.I.C. e Z.P.S. IT Laguna di Marano e Grado La zona S.I.C. / Z.P.S. IT Laguna di Marano o Grado rappresenta l estremo lembo nord orientale dell antica sequenza di bacini deltizio - lacustri che si estendevano tra il Po e l Isonzo prima delle trasformazioni operate dall uomo. La laguna deriva dalla condizione di terraferma, causa il lento ma continuo innalzamento del livello del mare, proprio del periodo post-glaciale, dovuto a fenomeni di eustatismo e bradisismo. Un altro processo geologico ha contribuito alla genesi lagunare: l apporto solido dei fiumi alpini e di risorgiva. L elevato carico detritico dei fiumi Tagliamento e Isonzo, costituito prevalentemente da sabbie, era all origine del formarsi dei depositi. Le correnti marine e le maree modellarono ulteriormente questa massa di sedimenti, creando un cordone sabbioso di separazione tra il mare e l ambito lagunare 12

14 Il cordone litoraneo di dune basse sabbiose che va da Lignano a Grado, separando il mare dalla laguna, è oggi il risultato di un processo evolutivo tuttora in corso. I numerosi fiumi di risorgiva che sfociano nell ambito lagunare, riversano su questo, assieme all acqua, una ragguardevole quantità di detriti, più fine e granulometricamente classificabili come silt-argillosi, sedimentano andando a costituire e definire il suolo lagunare. La laguna è costituita da un cordone litoraneo e discontinuo che racchiude un bacino d acqua calmo e profondo. Le bocche di porto permettono il collegamento tra mare e laguna. All interno è caratteristico un paesaggio basso, dove prevalgono velme e barene, solcato da una tortuosa rete di canali e ghebbi. In particolare nella morfologia della laguna sono presenti: - velme: zone della laguna periodicamente emergenti con la bassa marea; - barene: isolotti lagunari spesso o quasi sempre emergenti, di solito coperti da vegetazione; - canali: zone profonde della laguna; - ghebbi: canali secondari, poco profondi. 13

15 Le relazioni che intercorrono fra le acque dolci di origine fluviale e quelle salate marine sono fluttuanti nel tempo. L escursione di marea non si discosta di molto da quella marina dell alto Adriatico, con un valore medio attorno ai 60/70 centimetri e con delle punte massime di oltre un metro. Da fonti bibliografiche e da altre ricerche si rilevano i seguenti dati relativi al clima: - Temperatura media annua 12 C - Temperatura media gennaio 3 C - Temperatura media luglio 25 C Aspetti vegetazionali La laguna presenta come un territorio estremamente mutevole e complesso. La vegetazione rispecchia la varietà delle condizioni sia idriche che podologiche dei terreni. Le diverse situazioni ambientali permettono lo sviluppo di numerosi consorzi vegetali. Sui suoli salati ad accentuata aridità estivo autunnale s insediano alcune delle entità più rappresentative di questa flora: la Salicornia europaea e il Limonium vulgare o fior di barena, che d estate colora di vola-lilla le barene. I suoli meno aridi, sono invece colonizzati da una piccola ma robusta graminacea che si diffonde rapidamente per via vegetativa: la Spartina striata. In prossimità del margine interno 14

16 della laguna, dove sfociano i fiumi, il notevole afflusso d acqua dolce, modifica radicalmente il paesaggio vegetale. L acqua dolce inibisce la crescita delle specie citate, mentre favorisce lo sviluppo di altre spiccatamente igrofile. In particolare è una graminacea annuale che occupa e colonizza, in forma apparentemente esclusiva questa fascia: la canna palustre o Phragmites australis. L avifauna Gli uccelli che frequentano la laguna spesso, ma non sempre, appartengono a specie selettivamente acquatiche. Quest ambiente si popola particolarmente durante i mesi invernali. Schematizzando l avifauna presente durante il periodo invernale, negli ambienti lagunari,risulta essere: - isole costiere e velme della laguna: predominano i piccoli e grandi trampolieri; - canali e laguna aperta: zone profonde della laguna adatte a svassi ed anatre marine; - sacche lagunari alle foci dei fiumi: la ridotta salinità e l elevata produttività favoriscono la presenza degli anatidi o delle folaghe; - canneto: cenosi particolare alla quale sono legate in maniera vitale alcune specie ornitiche anche durante il periodo invernale. In particolare la zona lagunare interna al Comune di Precenicco presenta per la gran parte un canneto. Aspetti dell area di gronda All interno del Comune di Precenicco si trova parte dell area di gronda della laguna tale area è delimitata verso terra dall argine, a protezione delle maree e separa la campagna dall area naturale della laguna. In particolare nella parte sud il Comune di Precenicco è presente in una penisola che si immette nelle acque lagunari con un canale che dall idrovora, seguendo l andamento dell argine, si immette in laguna. Questa zona è composta da barene con la presenza di ghebbi ricoperti da canna palustre o Phragmites australis. La zona di laguna ricoperta in gran parte da una zona palustra prosegue fino in località Sterpo del Moro sempre delimitata dall argine per una larghezza che varia da ml ai ml. 15

17 Aspetti vegetazionali dell area di gronda Gran parte dell area è coperta da canna palustre o Phragmites australis. In quest area lagunare è notevole l afflusso di acqua dolce che inibisce la crescita di Spartina striata, Salicornia europaea e il Limonium vulgare o fior di barena e favorisce la crescita della canna palustre. L avifauna dell area di gronda L avifauna presente è quella delle specie lagunari anche se la presenza è minore rispetto a quella nella zona delle foci dello Stella. Le specie più presenti sono alcune specie ornitiche presenti nei canneti. 16

18 L area ZPS è ricoperta da un canneto di laguna All interno dell ambito ZPS è presente un area con valli da pesca dismesse e fabbricati 17

19 3. VALUTAZIONE DELLE POSSIBILE INCIDENZE SUI SITI NATURA 2000 Il rumore è un elemento di rilievo nel caratterizzare la qualità dell ambiente in cui viviamo. Per controllarne la propagazione e definire i limiti che garantiscano condizioni ideali in determinate aree del territorio, sono stati introdotti precisi strumenti legislativi. La Legge quadro sull inquinamento acustico n.447/1995 all art.4, comma 1 lettera a), ha affidato alle Regioni il compito di definire i criteri in base ai quali i Comuni [ ] procedono alla classificazione del proprio territorio. La Regione Friuli Venezia Giulia ha definito le Norme in materia di tutela dell inquinamento atmosferico e dell inquinamento acustico nella Legge Regionale n.16 del 18 Giugno 2007 e successivamente nel DGR 5 Marzo 2009 n.463 i Criteri e le linee guida per la redazione dei Piani Comunali di Classificazione Acustica. Il (), prevede la suddivisione del territorio in sei classi a cui corrispondono differenti limiti di tutela dall inquinamento acustico. Il suo scopo è quello di salvaguardare la tutela della salute della popolazione conciliandola col le utilizzazioni del territorio esistenti e programmate. Bisogna quindi sottolineare che l applicazione di un corretto ed idoneo Piano di Classificazione Acustica porta alla tutela di ambiti sensibili come i Siti Natura 2000, generando di conseguenza effetti ambientali positivi specialmente nei confronti di quelle componenti ambientali, ecosistemiche ed antropiche maggiormente vulnerabili al rumore come evidenziato nella tabella seguente. 18

20 Dalla tabella sopra si può notare che il rumore andrebbe ad impattare principalmente sulla fauna selvatica, che risente particolarmente del disturbo acustico; sul paesaggio, in termini di fruibilità e di riduzione della funzionalità ecosistemica (il rumore prodotte dal traffico veicolare ad esempio enfatizza la frammentazione ecosistemica causata dalle infrastrutture viarie); sulla salute pubblica in quanto sono ampiamente documentati gli effetti negativi del rumore sulla salute dell uomo; sul ambiente urbano in cui l eccessivo rumore abbassa sensibilmente la qualità della vita. Di seguito si propone una matrice di sintesi ove vengono valutati i possibili effetti sulle aree SIC e ZPS interessate dal piano INDICATORI EFFETTI Effetti diretti e indiretti Nessuno Perdita di superficie di habitat nessuna Nessuna Perdita di specie di interesse conservazionistico nessuna Disturbo antropico limitato Nessuna Nessuna 19

21 Emissioni di rumore limitate Alterazione della qualità delle acque nessuna Le aree dei Siti Natura 2000 sono state classificate in classe I ad esclusione di alcune aree classificate di classe II per le quali si rimanda alle sottostanti tabelle Nessuna Interazioni con le relazioni ecosistemiche principali nessuna Altri piani/progetti che insieme al piano in questione possono influire sui siti natura 2000 Nessuna Non si rilevano altri piani/progetti che possano influire sui siti in questione. Descrizione dei singoli elementi del piano che possono produrre un impatto sul sito natura 2000 (singolarmente o congiuntamente con altri piani o progetti) Il piano come precedentemente descritto non produce nessuna alterazione 20

22 Nelle tabelle seguenti verranno evidenziate le situazioni in cui aree ricadenti nel sito natura 2000 sono stati classificate in zone diverse dalla CLASSE ACUSTICA I Individuazione del perimetro Sic IT Anse del Fiume Stella sulla tavola del T08 Piano di Classificazione Acustica Si denota come tutte le aree costituenti il SIC (perimetro in blu) siano state opportunamente classificate in classe I ad esclusione delle unità 207, 139 e 140 di cui si riporta di seguito un estratto di maggior dettaglio con le motivazioni che hanno portato a tale classificazione evincibile dal. Individuazione del perimetro Sic IT Anse del Fiume Stella sulla tavola P3 Piano Regolatore Generale scala 1:

23 N. Unità Territoriale: 207 Classe individuata nel : II 204 PRGC vigente: zona E4b Motivazione: l unità 207 è stata classificata di II classe per fornire una zona di transizione tra l unità 204 in I classe (in verde) e l unità 364 in III classe (in arancione). L unità 364 infatti è stata classificata dal come di III classe poiché in essa sono presenti numerosi centri aziendali (n02-n03-n04). La normativa di riferimento per la redazione del prevede che non sia possibile classificare unità tra loro contigue con salti di classe: non era possibile quindi classificare l area ricadente nel SIC ricompresa tra la classe III e il Fiume Stella interamente di I classe. In ragione di ciò il ha suddiviso l ambito ricadente nel SIC in due unità, classificando quella intermedia come un unità di transizione in II classe e quella più prossima all elemento fluviale di I classe, costruendo di fatto, sotto il profilo acustico, una zona cuscinetto (unità 204) sul Fiume Stella in continuità con quella posta a nord e a sud. Effetti rilevati sui Siti Natura 2000 dall attuazione del : nessuno N. Unità Territoriale: 139 e 140 Classe individuata nel : II PRGC vigente: Zone per attività connesse al Fiume Stella normate con Scheda Motivazione: le unità 139 e 140 sono classificate dal Piano Regolatore Generale Comunale come Zone per attività connesse al Fiume Stella normate con Scheda. L'area comprende il lotto del ristorante "Al fiume Stella" (unità 139) ed un'isola sorta in un'ansa utilizzata come darsena ed accessibile da terra dal Comune di Palazzolo dello Stella (unità 140). Il non essendo uno strumento conformativo della proprietà come il PRGC ha classificato di conseguenza queste due unità (139 e 140) adeguandosi alla destinazione d uso prevista. Rimane inteso che essendo le previsioni del PRGC attuabili attraverso appositi Piani Attuativi Comunali PAC (ex PRPC), gli stessi saranno soggetti, come da normativa vigente, alle procedure di verifica riguardanti i siti natura

24 Normativa di PRGC Si distinguono due ambiti operativi ciascuno dei quali - singolarmente - sarà soggetto ad attuazione attraverso PRPC di iniziativa pubblica o privata secondo i seguenti indirizzi: a - ristorante "Al fiume Stella" il cui ambito di pertinenza comprende i mappali 118, 129 del foglio 12. EDIFICABILITÀ MASSIMA CONSENTITA DI 1500 MC, DEI QUALI 300 DA RISERVARE ALL'ABITAZIONE DEL TITOLARE. ALL'INTERNO DEL LOTTO DI PERTINENZA DOVRÀ ESSERE REPERITA UN'AREA PARI A 1000 MQ. DA DESTINARSI A PARCHEGGI ED AREE DI MANOVRA. IL PRPC DOVRÀ GARANTIRE IL MASSIMO RISPETTO DELLE CONDIZIONI NATURALI ANCHE NELL'IPOTESI DI UNA REALIZZAZIONE PER FASI. Dovranno essere rispettati i seguenti parametri: - H max dei fabbricati ml 7,50 - Distanza dalla riva del fiume per i volumi di nuova costruzione ml 20,00 - Distanza dai confini ml 5,00 - Distanza tra pareti finestrate ml 10,00 - Sono fatte salve le minori distanze esistenti Sono fatte salve, altresì, le minori distanze dal fiume degli edifici esistenti che potranno essere sopraelevati nel rispetto dei parametri sopraindicati. b - Darsena il cui ambito di pertinenza è dato dai lotti 132 e 176 del foglio 12. E' consentita la sistemazione delle sponde secondo le esigenze della nautica esclusivamente in materiale ligneo esistenti. Non è consentito lo scavo di nuovi specchi d'acqua e di nuovi posti barca. E' consentita l infrastrutturazione del terreno funzionale alla sua praticabilità e alla dotazione dei posti barca esistenti. Le eventuali edificazioni logistiche, ed i relativi parcheggi, dovranno trovare sede in territorio comunale di Palazzolo dello Stella e pertanto il PRPC potrà essere attuato solo con l'approvazione di entrambi i Comuni. Non sarà consentita la costruzione di alcuna volumetria e di nuovi posti barca. Il PRPC dovrà indicare particolari prescrizioni per la valorizzazione ambientale del contesto al fine di raggiungere un adeguato inserimento paesaggistico. La realizzazione delle opere di urbanizzazione e di eventuali infrastrutture dovrà essere attuata in modo da non risultare contrastante con l aspetto naturale delle aree circostanti. Effetti rilevati sui Siti Natura 2000 dall attuazione del : nessuno 23

25 Individuazione del perimetro Sic ZPS IT Laguna di Marano e Grado sulla tavola del T08 Piano di Classificazione Acustica Si denota come tutte le aree costituenti il SIC ZPS (perimetro verde) siano state opportunamente classificate in classe I ad esclusione dell unità 154 di cui si riporta di seguito un estratto di maggior dettaglio con le motivazioni che hanno portato a tale classificazione evincibile nel. 24

26 Individuazione del perimetro Sic IT Anse del Fiume Stella sulla tavola P3 Piano Regolatore Generale scala 1:10000) 25

27 N. Unità Territoriale: 154 Classe individuata nel : II PRGC vigente: Zone per attività connesse al Fiume Stella normate con Scheda Motivazione: l unità 154 è classificata dal Piano Regolatore Generale Comunale come Zone per attività connesse al Fiume Stella normate con Scheda. L'area comprende strutture per la coltivazione del pesce e alcuni edifici per abitazioni per lo più a carattere stagionale. All'inizio dell'area sorge anche un piccolo ristorante. Il non essendo uno strumento conformativo della proprietà come il PRGC ha classificato di conseguenza questa unità adeguandosi alla destinazione d uso previste. Rimane inteso che essendo le previsioni del PRGC attuabili attraverso appositi Piani Attuativi Comunali PAC (ex PRPC), gli stessi saranno soggetti, come da normativa vigente, alle procedure di verifica riguardanti i siti natura Normativa di PRGC Progetto 26

28 Si distinguono tre ambiti operativi nei quali sarà consentito intervenire con concessione edilizia diretta secondo i seguenti indirizzi: a -Ristorante "Al pescatore" e relative pertinenze. PER IL RISTORANTE SARANNO CONSENTITI, CON CONCESSIONE EDILIZIA DIRETTA, L'EDIFICAZIONE DI ULTERIORI 500 MC DA DESTINARE AD AMPLIAMENTO DELLE ATTIVITÀ IN ATTO E/O AD ALLOGGIO DEL TITOLARE E DA REALIZZARE IN CONTIGUITÀ EDILIZIA ALLE COSTRUZIONI ESISTENTI. IN TALE SEDE IL RICHIEDENTE DOVRÀ DIMOSTRARE ED ATTUARE ANCHE UNA SUPERFICIE A PARCHEGGI NELLA MISURA DI 1 POSTO MACCHINA OGNI 3 COPERTI CON RELATIVE SISTEMAZIONI ARBOREE. Per gli altri edifici attualmente adibiti ad uso residenziale è consentito un ampliamento una Tantum di 200 mc per ogni singola unità abitativa per esigenze igienico sanitarie e 300 mc con H max di 3,00 ml e DC = 3,00 ml o in allineamento con l esistente per autrorimessa e depositi. b Valli da pesca Sono consentiti interventi di riforestazione, ripristino e conservazione delle tradizionali valli di coltivazione del pesce nel massimo rispetto delle prospettive legate alle future realizzazioni del Parco. Ogni progetto dovrà comportare la sistemazione definitiva dell'intera area con l'obiettivo del recupero e della valorizzazione ambientale. E' consentita la ristrutturazione degli edifici esistenti nel rispetto della tipologia e dei materiali tradizionali, con un incremento volumetrico massimo pari a 200 mc (una tantum) rispetto alla cubatura esistente alla data di adozione del presente Piano. Particolare attenzione andrà posta alla conservazione della struttura delle valli da pesca. Le essenze arboree utilizzate all'interno del comparto dovranno essere tipiche dell'ambiente perifluviale. Per le distanze vale il Codice Civile. c) Area golenale interna all'argine in corrispondenza della foce del fiume Stella Sono consentiti interventi di riforestazione, bonifica e ripristino dell'ambiente golenale nel massimo rispetto delle prospettive legate alle future realizzazioni del Parco. La presenza antropica andrà mantenuta agli attuali livelli e pertanto sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con incrementi volumetrici di 150 mc alloggio per gli edifici esistenti alla data di adozione del presente Piano. Opere relative a recinzioni, attracchi per esclusivo uso delle abitazioni esistenti, sono da realizzarsi esclusivamente in materiale ligneo. Gli interventi previsti ai precedenti punti b) e c), ad esclusione soltanto di quelli relativi alla manutenzione degli edifici esistenti, sono subordinati alla preventiva approvazione di un PRPC avente la finalità di assicurare il massimo rispetto degli indirizzi di tutela dell'ambiente naturale fluviale, stante la delicatezza ambientale del sito prossimo alla confluenza del fiume dell'ambito lagunare. il PRPC può essere suddiviso in due comparti secondo le singole proprietà e, comunque, valgono, per ogni comparto, le disposizioni del punto c. In corrispondenza degli ambiti operativi contraddistinti con le lett. b) e c), sono consentiti approdi per imbarcazioni per una quantità complessiva di 24 natanti. IN ASSENZA DEL PRPC SONO AMMESSI GLI INTERVENTI AVENTI RILEVANZA EDILIZIA DI CUI AL CAPO II Effetti rilevati sui Siti Natura 2000 dall attuazione del : nessuno 27

29 4. CONCLUSIONE La fase di Verifica di significatività dell incidenza ha evidenziato che Il Piano Comunale di Classificazione Acustica non determina effetti significativi sugli habitat e sulle specie florafaunistiche del S.I.C. IT Anse del Fiume Stella e del S.I.C. e Z..P.S. IT Laguna di Marano e Grado per i seguenti motivi: non determina effetti significativi sull ambiente, trattandosi sostanzialmente della classificazione del territorio comunale in zone acustiche in base all attuale uso del suolo determinato. Sulla base della procedura di Verifica di significatività dell incidenza elaborata secondo indicazioni dell art. 6 della direttiva Habitat 92/93/CEE e dell allegato B alla DGR 1323/2014 si ritiene che non esistono impatti negativi derivanti dall attuazione del Piano di Classificazione Acustica del Comune di Precenicco nei riguardi dei siti della Rete Natura 2000 e che quindi non è necessario lo studio di incidenza. Sacile, lì 04/10/2016 dott. Giuseppe Segno Pianificatore territoriale, urbanistico e ambientale 28

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