P.I.I RESIDENZE NEL PARCO PRESSO VIA GORIZIA VIA GALLETTI COMPARTI A E B TREVIOLO (BG) COMMITTENTE: PARCO COSTRUZIONI SRL Gennaio 2017 dott. geol. Alessandro Chiodelli
INDICE 1. PREMESSA 3 2. INQUADRAMENTI AMBIENTALI 4 3. VINCOLI E DISPOSIZIONI DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE 8 4. INDICAZIONI STRATIGRAFICHE 9 5. ASPETTI GEODINAMICI E SISMICITA 13 6. CONCLUSIONI 16 2
1. PREMESSA Per incarico della Società PARCO COSTRUZIONI è stata predisposta la presente relazione geologica-idrogeologica, al fine di accertare la compatibilità e le eventuali problematiche di ordine geologico riguardanti i terreni interessati dal Piano Integrato di Intervento Residenze nel Parco, comparti A e B, presso via Gorizia e Via Galletti a Treviolo (Bg). La presente relazione è redatta con grado di approfondimento preliminare, in anticipazione di quanto prescritto dal D.M. 14 gennaio 2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni e dalle NTA dello studio geologico comunale. Conseguentemente nelle successive fasi progettuali dovrà essere redatta apposita relazione geologica, geotecnica e sismica d opera, che dovrà sviluppare gli approfondimenti richiesti dalla specifica disciplina comunale e sovracomunale. COMPARTO B COMPARTO A Fig. 1 Ripresa satellitare con indicazione del sito d intervento (estratto da Google earth) 3
2. INQUADRAMENTI AMBIENTALI 2.1 Inquadramento geografico L area di progetto è situata all angolo tra le vie Gorizia e Galletti (comparto A) e in Via Galletti (comparto B) nel centro storico della frazione Albegno di Treviolo, in un ambito residenziale consolidato. Mentre l ambito d intervento relativo al comparto A è attualmente interessato dalla presenza di edifici residenziali storici in completo stato di abbandono, il comparto B invece, è privo di manufatti. L esatta ubicazione del luogo d indagine, posto alla quota altimetrica di circa 225 metri s.l.m., è visibile nello stralcio della Carta Tecnica Regionale lombarda proposto di seguito. Figura 1 corografia su base CTR lombarda con indicazione dell area di intervento (http://www.cartografia.regione.lombardia.it) 2.2 Inquadramento geomorfologico L'area di progetto è collocata in sponda idrografica sinistra del Fiume Brembo, ad una distanza maggiore di un chilometro e fa parte di un ambito completamente pianeggiante. Dal punto di vista geomorfologico il sito di progetto ed il suo adeguato attorno non presentano processi destabilizzanti in atto o quiescenti, né sono segnalate problematiche legate all esondazione fluviale e torrentizia, come indicato anche nello studio geologico comunale, negli elaborati cartografici dell Autorità di Bacino Fiume Po e nella Carta dei Dissesti della Regione Lombardia. 4
2.3 Inquadramento geologico e litologico Dal punto di vista litologico i terreni in esame ricadono all interno del dominio dell Unità di Brembate, come indicato nella carta geologica dello studio comunale (GEA Srl, settembre 2007). Figura 2 stralcio della carta geologica dello studio geologico comunale (GEA srl, settembre 2007) Unità di Brembate - Pleistocene Medio (giallo in figura 2) Trattasi di depositi fluvioglaciali e alluvionali con suoli rossastri di spessore massimo superiore a 5 m e copertura loessica ubiquitaria. È l unità più estesa del territorio comunale, occupando tutta la piana fluvioglaciale su cui sorge il centro abitato dal IV terrazzo fino ad est di Curnasco, laddove è coperta dall Unità Postglaciale e giustapposta al Complesso di Ponte della Selva. Si tratta di ghiaie a prevalente supporto clastico, con matrice limoso-argillosa; ciottoli arrotondati, mediamente attorno ai 10 cm, discoidali ed ellissoidali, a petrografia silicea e terrigena ma mai carbonatica. Stratificazione suborizzontale accennata. Superficie superiore erosionale ondulata a scala metrica sigillata da limi argillosi massivi di spessore da pluridecimetrico a plurimetrico, interpretabili come loess alterati. Evidenze di risedimentazione in prossimità di scarpate e rottura di pendenza. I suoli sono diversamente sviluppati a seconda delle litologie specifiche. Le ghiaie presentano profili pedologici omogenei, con illuviazione delle argille fino a 5,5 m di profondità, matrice 5
limoso-argillosa moderatamente rubefatta, alterazione debole o assente. I limi sommitali mostrano invece orizzonti cambrici ed argillici, talora con carattere di fragipan (descrizione tratta dalla relazione illustrativa dello studio geologico comunale). 2.4 Inquadramento idrografico ed idrogeologico Le caratteristiche litologiche del sito si riflettono inevitabilmente sull assetto idrogeologico del sottosuolo. La presenza di depositi limoso-sabbiosi determina valori di permeabilità medi o ridotti, come indicato nella carta idrogeologica dello studio geologico comunale. La soggiacenza della falda idrica sotterranea nel sito d intervento è stimata attorno a 30 m (190-195 m s.l.m., dati dello studio geologico comunale). È ovvio che tale valore è suscettibile di oscillazioni stagionali connesse alle condizioni meteoclimatiche; tuttavia la profondità è tale da non interferente con il futuro sistema fondazionale. 190 200 Figura 3 stralcio della carta geologica dello studio geologico comunale (GEA srl, settembre 2007) La consultazione del SITer provinciale e della relazione illustrativa dello studio geologico di Treviolo, relativamente ai due pozzi idropotabili posti a E dell area di progetto, indicano valori di soggiacenza ancora superiori (circa 45 m da p.c.). 6
Figure 4 schede pozzi idropotabili P13 A e B (posizione in fig. 5) (GEA srl, settembre 2007) 7
3. VINCOLI E DISPOSIZIONI DI CARATTERE GEOLOGICO- IDROGEOLOGICO Dalla consultazione della carta della fattibilità geologica dello studio geologico comunale (GEA srl, settembre 2007), si evince che gli ambiti di intervento ricadono in classe di fattibilità geologica 2 modeste limitazioni alle trasformazioni d uso del territorio. Figura 5 Carta di fattibilità dello studio geologico a supporto del PGT di Treviolo GEA srl, settembre 2007 I sopralluoghi eseguiti in loco e la consultazione della documentazione dell ampia bibliografica esistente (Tav. 3 Carta geomorfologica, Tav. 9 Carta dei vincoli e Tav. 10 Carta di sintesi predisposte da GEA srl nel settembre 2007), testimoniano l assenza di fenomeni destabilizzanti in atto in corrispondenza delle aree d interesse. Anche la cartografia Inventario dei Dissesti Idrogeologici della Regione Lombardia non indica alcun fenomeno rilevante. Infine si fa presente che la consultazione della cartografia geologica comunale e dagli elaborati di polizia idraulica del reticolo idrico minore, testimoniano l assenza di vincoli geologici, idrogeologici o idraulici ricadenti nelle aree di progetto e nel loro significativo attorno. 8
4. INDICAZIONI STRATIGRAFICHE La consultazione della documentazione bibliografica ha permesso di risalire alla stratigrafia di tre pozzi di emungimento, due dei quali (pozzo idropotabile13a e 13B) posti a NE dell area d intervento, mentre l altro (pozzo P4) a NE (vedasi figura a seguire). Figura 6 Ubicazioni pozzi di emungimento prossimi all area in esame L analisi delle stratigrafie di sondaggio evidenzia, nei primi 10 m di profondità da p.c., la presenza di terreni eterogenei, talvolta con prevalenza di depositi granulari, talvolta in matrice fine sabbioso-limosa. Pare comunque ubiquitariamente confermata la presenza di terreni di copertura a comportamento coesivo. 9
Figura 7 Stratigrafia pozzo idropotabile P13A 10
Figura 8 Stratigrafia pozzo idropotabile P13B 11
Figura 9 Stratigrafia pozzo idropotabile P4 12
5. ASPETTI GEODINAMICI E SISMICITÀ L O.P.C.M. n. 3274 del 23.03.2003 ha classificato l intero territorio nazionale dal punto di vista sismico, attribuendo al Comune di Treviolo la zona 4. È bene sottolineare che la D.G.R. della Lombardia X/2489 dell'10/10/2014 ha variato la classificazione sismica di alcuni comuni lombardi, attribuendo al Comune di Treviolo la zona 3 (maggiore grado sismicità, Agmax 0,109645); tuttavia tale classificazione è stata differita all ottobre 2015 (D.G.R. 10/10/2014 n. X/2489). Alla zona sismica 3 corrisponde un accelerazione orizzontale con probabilità di superamento del 10% in 50 anni compressa tra 0,05 e 0,15 (ag/g). Questo si traduce in un accelerazione orizzontale di ancoraggio dello spettro di risposta elastico pari a 0,15 (ag/g) riferita a suoli molto rigidi. Tab. 6 - accelerazioni orizzontali in funzione della zona sismica Con la pubblicazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) si definiscono i criteri definitivi per la classificazione sismica del territorio nazionale in recepimento del Voto n. 36 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 27 luglio 2007 ( Pericolosità sismica e criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale ); tali criteri prevedono la valutazione dell azione sismica non più legata ad una zonazione sismica ( criterio zona dipendente ), ma definita puntualmente al variare del sito e del periodo di ritorno considerati, in termini sia di accelerazione del suolo ag sia di forma dello spettro di risposta ( criterio sito dipendente ). L Allegato A al D.M. 14 gennaio 2008 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni prevede che l azione sismica venga valutata in fase di progettazione a partire da una 13
pericolosità sismica di base in condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale. La pericolosità sismica di un determinato sito deve essere descritta con sufficiente dettaglio sia in termini geografici che temporali, fornendo, di conseguenza i risultati: in termini di valori di accelerazione orizzontale massima ag e dei parametri che permettono di definire gli spettri di risposta (Fo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale, T*C periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale); in corrispondenza dei punti di un reticolo di riferimento (reticolo di riferimento) i cui nodi non siano distanti più di 10 km; per diverse probabilità di superamento in 50 anni e/o diversi periodi di ritorno TR ricadenti in un intervallo di riferimento compreso almeno tra 30 e 2475 anni. L azione sismica così individuata deve essere variata in funzione delle modifiche apportate dalle condizioni sito-specifiche (caratteristiche litologiche e morfologiche); le variazioni apportate caratterizzano la risposta sismica locale. L Allegato B alle citate norme fornisce le tabelle contenenti i valori dei parametri ag, Fo e T*C relativi alla pericolosità sismica su reticolo di riferimento, consultabile sul sito http://esse1.mi.ingv.it/. 5.1 Amplificazione stratigrafica Il comune di Treviolo è dotato di studio sismico redatto da GEA nel 2007. La consultazione della Tav. 13 Carta della pericolosità Sismica Locale indica che le aree di progetto ricadono tra le zone Z4a Zona di pianura con depositi alluvionali e fluvioglaciali granulari e/o coesivi, in cui gli effetti attesi riguardano l amplificazione per caratteristiche litologiche. Sulla base delle informazioni bibliografiche disponibili si stima che il suolo di fondazione possa appartenere alla categoria sismica C; tuttavia, in conformità alla disposizioni normative vigenti in materia sismica l ipotesi prospettata dovrà essere confermata procedendo all analisi simica sito specifica di II livello. 14
5.2 Amplificazione topografica Per la progettazione o la verifica di opere e sistemi geotecnici realizzati su versanti e per l'analisi delle condizioni di stabilità dei pendii, la valutazione dell'amplificazione topografica può essere effettuata mediante analisi di risposta sismica locale o utilizzando il coefficiente di amplificazione topografica ST. Gli effetti topografici possono essere trascurati per pendii con inclinazione media inferiore a 15. Per condizioni topografiche complesse è necessario predisporre specifiche analisi di risposta sismica locale, mentre per configurazioni superficiali semplici si può adottare la seguente classificazione. Ad ogni categoria topografica è associato un coefficiente di amplificazione topografica ST, in funzione della categoria stessa e dell'ubicazione del sito di studio. L area di progetto si trova in un contesto pianeggiante. Dunque in questo caso è opportuno considerare la categoria topografica T1. A tale categoria si può associare un fattore ST pari a 1,0. 15
6. CONCLUSIONI La presente relazione geologico idrogeologica condotta sui terreni posti all angolo tra le vie Gorizia e Galletti a Treviolo (Bg), per conto della Società PARCO COSTRUZIONI, si è prefissa l obiettivo di accertare la compatibilità e le eventuali problematiche di ordine geologico riguardanti il Piano Integrato di Intervento denominato Residenze nel Parco, comparti A e B. L ambito d intervento relativo al comparto A è ubicato nel centro storico della frazione Albegno di Treviolo, e attualmente è interessato dalla presenza di edifici residenziali storici in completo stato di abbandono. Il comparto B invece, presso via Galletti, è privo di manufatti. La quota altimetrica di riferimento è pari a circa 225 metri s.l.m.. In tali zone i sopralluoghi di terreno e la consultazione della documentazione bibliografica specifica, nonché le testimonianze raccolte in loco, hanno evidenziato l assenza di processi morfodinamici attivi o evidenze premonitrici interferenti con le aree in esame e con il loro adeguato attorno. L assetto litologico dell ambito si caratterizza per la presenza di depositi fluvioglaciali e alluvionali (Unità di Brembate), costituiti da ghiaie, talvolta a supporto clastico, talvolta di matrice, sovrastate da una coltre fine limoso argillosa. Per quanto attiene l assetto idrogeologico la falda freatica si attesta attorno a 30 metri di profondità da p.c.; tuttavia non si escludono profondità significativamente inferiori (-45 m circa da p.c.), comunque non interferenti con i futuri impianti fondazionali. L esame della documentazione tecnica disponibile ha altresì evidenziato l assenza di vincoli di carattere geologico-idrogeologico interferenti con le aree di progetto. Infine si ribadisce che la presente relazione è redatta con grado di approfondimento preliminare, in anticipazione di quanto prescritto dal D.M. 14 gennaio 2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni e dalle NTA dello studio geologico comunale. Conseguentemente nelle successive fasi progettuali dovrà essere redatta apposita relazione geologica e geotecnica d opera, che dovrà sviluppare gli approfondimenti richiesti dalla specifica disciplina comunale e sovracomunale. 16
In base alle considerazioni esposte nella presente relazione si ritiene che la proposta progettuale relativa al Piano Integrato di Intervento denominato Residenze nel Parco, presso via Gorizia e Galletti, sia compatibile con l assetto geologico-idrogeologico dei luoghi. Mozzo, Gennaio 2017 Dott. Geol. Alessandro Chiodelli 17