CIRCOLARE N. 14. Oggetto: Atto d indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei docenti per l elaborazione del PTOF. IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO VALESIUM PIAZZA MUNICIPIO - 72020 TORCHIAROLO BR - Tel./Fax 0831/620131 C.F.: 91032970740- Codice meccanografico: BRIC80100N posta elettronica certificata: bric80100n@pec.istruzione.it e-mail: bric80100n@istruzione.it sito web: www.icvalesium.it - Codice univoco per la fatturazione elettronica: UFZ0BQ CIRCOLARE N. 14 Torchiarolo, 18/09/2017 A TUTTI I DOCENTI ALL ALBO PRETORIO ONLINE Oggetto: Atto d indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei docenti per l elaborazione del PTOF. IL DIRIGENTE SCOLASTICO AL D.S.G.A. VISTOil comma n.14 dell art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107, recante per titolo "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, che attribuisce al Dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; VISTOl art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l attuazione del diritto all apprendimento da parte degli alunni; VISTA la nota dell USR Puglia prot. n. 18661 del 31 luglio 2017; TENUTO CONTOdelle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; TENUTO CONTOdelle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali ); TENUTO CONTOdegli esiti dell autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di Auto-Valutazione (RAV) e dei percorsi di miglioramento individuati che saranno sviluppati nel Piano di Miglioramento parte integrante del Piano Triennale dell Offerta Formativa; VISTIi risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti 2017 restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e, limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; TENUTO CONTO delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali;

CONSIDERATEle iniziative promosse negli anni per l innovazione metodologico - didattica e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di approfondimento e delle sollecitazioni continue offerte sia in situazioni collegiali formali (team, consigli di classe e collegio dei docenti nelle sue articolazioni), sia negli incontri informali e presso le sedi di servizio; ATTESO CHEl intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, che orientano verso l innovazione delle pratiche didattiche attraversola valorizzazione di: metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate(semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenzialiirrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili emodalità affettive e cognitive individuali); modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta; situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); AL FINEdi offrire suggerimenti e mediare modelli e garantire l esercizio dell autonomia didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studio, successo formativo); RITENUTO CHEla pianificazione di un Offerta Formativa Triennale (PTOF) debba essere coerente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell utenza della scuola. Tale coerenza passa attraverso: A) le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative che devono essere finalizzate al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all alfabetizzazione e al perfezionamento dell italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito; B) i percorsi formativi offerti nel PTOF devono essere orientati al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili nonché al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia); C) lo sviluppo di percorsi e di azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l interazione con le famiglie e con la comunitàlocale; D) l'individuazione di un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF in coerenza con il D.P.R. 122/09 come aggiornato dal D. Lgs. n. 66 del 13 aprile 2017;

DEFINISCE i seguenti indirizzi generali per le attività della scuola sulla base dei quali il Collegio dei docenti riaggiornerà il Piano dell Offerta Formativa relativo al triennio 2016-2019 con particolare riferimento all'a.s. 2017-2018 (Articolo 14 della legge n 107 del 13 luglio 2015 che modifica l art. 3 del DPR n 275 dell 8 marzo 1999 e introduce ilcomma 4). 1) Potenziare le attività di inclusione individuando con chiarezza le aree dei Bes e iconseguenti interventi di personalizzazione dei percorsi formativi nell ambito di una inclusività degli alunni che coinvolga tutto l istituto in un unico indirizzo educativo. 2) Migliorare le competenze in italiano ed in matematica per la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado nelle prove standardizzate nazionali. Ridurre la varianza tra e dentro le classi sia in italiano che in matematica. Riduzione della percentuale degli alunni collocati nei livelli 1 e 2. 3)Incrementare il senso della legalità e l'etica delle responsabilità, per ridurre il rischio di devianzemediante l educazione alla legalità, all interculturalità ed alla pace, il dialogo tra culture, l assunzione di responsabilità, la cura dei beni comuni; 4) Progettare un curriculo per competenze, per garantire la certificazione delle stesse in modo coerente.individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità e criteri di valutazione omogenei e condivisi.migliorare il processo di valutazione con la progettazione di prove e rubriche di valutazione condivise. 5) curi lo sviluppo del pensiero computazionale (coding); 6) organizzare tutte le attività in modo coerente con il disposto normativo generale (in particolare con le norme a carattere prescrittivo), con le Indicazioni Nazionali, con le indicazioni locali (territorio e famiglie) e in continuità con quanto fatto in passato; 7) Stabilire obiettivi chiari, semplici e misurabili, in coerenza con le indicazioni ottenute dalla restituzione dei dati prove Invalsi e dagli obiettivi RAV; 8) Favorire l integrazione con il territorio e i rapporti con le famiglie. Cercare strategie per incrementare i rapporti con famiglie e comunità locale per migliorare le competenze sociali e ridurre il rischio di devianze. 9) Garantire a tutti gli allievi uguali opportunità di educazione, formazione e istruzione e che le attività aggiuntive di approfondimento, in orario curricolare o extra-curricolare, vadano sempre programmate e valutate tenendo in adeguata considerazione la valenza formativa rispetto agli obiettivi prioritari stabiliti dal PTOF e la compatibilità con le risorse a disposizione della scuola; 10) Personalizzare le attività della scuola riferite alle azioni di recupero degli studenti in difficoltà e di potenziamento degli studenti in posizione di eccellenza, ai sensi dell articolo 29 della legge 107/2015. Applicazione dei principi di trasparenza e tempestivitàprevisti dal DPR 122/2009, come aggiornato dal D. Lgs. n. 66 del 13 aprile 2017, nella valutazione riferita al percorso personalizzato dell alunno, nell ambito di una finalità unica della scuola dell obbligo (apprendimento dello studente) in cui le procedure valutative costituiscano mero sostegno all apprendimento e non elemento a se stante. 11) Indicare chiaramente cosa valutare (le competenze) e come valutare (rubriche valutative); 12) Sviluppare una verticalità per aree e azioni didattiche di assoluta continuità all interno dell Istituto comprensivo. Attuazione processuale di orari didattici e di attività che rendanoflessibile l orario dei docenti sulle esigenze degli studenti e dell apprendimento con avvio dipercorsi modulari, per gruppi di livello, a

classi aperte, per gruppi elettivi nell ambito di unapersonalizzazione del percorso didattico e formativo unitario e verticale. 13) Strutturare prove oggettive di valutazione (anche per aree disciplinari e per classi parallele) condivise per promuovere la verticalità e la continuità tra i vari ordini di scuola. 14) Redigere e realizzare attività inserite all interno di curricoli verticali in raccordo con tutti gli ordini di scuola e le scuole secondarie di secondo grado del territorio. 15) Promuovere attività che abbiano diretta incidenza sulle discipline curricolari ordinarie. 16) Promuovere attività extracurricolari di carattere formativo con diretta ricaduta sugli esiti degli alunni. 17)Ampliare le attività attinenti all organico potenziato con le seguenti priorità: a. Trasformazione del corso di corno come quinto strumento da progetto sperimentale a corso ordinamentale; b. Potenziamento della lingua inglese con attività di compresenza che favoriscano il lavoro per gruppi di livello anche in classi aperte, prevendendo la certificazione esterna delle competenze acquisite; b. Docenti di scuola primaria per attività di recupero e potenziamento. 18) Sviluppare attività didattiche e formative connesse con l utilizzo sistematico delle tecnologiesia a livello individuale sia a livello laboratoriale, con potenziamento della strumentazione diproprietà dell Istituto nell ambito del Piano nazionale della scuola digitale. 19) Organizzare ambienti di apprendimento strutturati attraverso l'uso flessibile delle aule, la piena funzionalità dei laboratori e degli spazi interni ed esterni. 20) Integrare l offerta territoriale con quella dell Istituto. Apertura della scuola oltre gli orari tradizionali al servizio della comunità. 21) Indicare nel Piano Triennale dell Offerta Formativa del piano di formazione del personale docente e ATA, il fabbisogno di risorse professionali (docenti ed ATA), strumentali, materialied infrastrutturali, prevedendo quindi una stretta sinergia con i servizi generali e amministrativi, per i quali il dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 25 comma 5del D. Lgs. n. 165/2001, fornisce al DSGA le direttive di massima che costituiscono linee di guida, di condotta e di orientamento preventivo sullo svolgimento delle specifiche attività previste dai servizi. 22) Costituire nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano Triennale dell'offerta formativa attraverso: le Funzioni Strumentali, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i coordinatori di Intersezione/Interclasse, i Coordinatori di Classe, i Coordinatori dei dipartimenti disciplinari, i Responsabili di Laboratorio, i Responsabili di plesso, i Responsabili dei progetti di ampliamento dell offerta formativa e dei percorsi trasversali. 23) Superarela visione individualistica dell'insegnamento efavorire invece cooperazione, sinergia, trasparenza e rendicontabilità; 24) Valorizzare le competenze acquisite degli insegnanti; 25)Rispettare la tempistica generale (approvazione Consiglio di Istituto entro la fine di ottobre 2017);

Le scelte organizzative interessano: Attivazione di percorsi didattici differenziati con attenzione particolare ai casi di handicap e svantaggio; Articolazione modulare di gruppi di alunni; Destrutturazione della classe in gruppi per attività di supporto agli apprendimenti; Processo di informatizzazione della scuola: supporto informatico per l'area pedagogica, didattica, progettuale; gestione e aggiornamento del sito WEB; Costituzione ed adesione ad accordi di rete; Protocolli di intesa ed accordi con Enti e Istituzioni presenti sul territorio; Sistema di autovalutazione; Avvicinamento degli apporti organizzativi dell'ufficio di segreteria a tutte le componenti della scuola, poiché come sostiene D. Hapkins, le buone scuole chiamano in causa i servizi amministrativi e un'organizzazione del lavoro coordinata e integrata con la componente docente e dirigente, i servizi strumentali, quali il servizio di segreteria e i servizi logistici ausiliari, sono indispensabili per l'erogazione del servizio centrale di istruzione e formazione. La progettualità triennale, affidata dal Collegio ad una apposita commissione, dovrà essere funzionale al raggiungimento degli obiettivi prioritari. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli e, soprattutto gli obiettivi di processo del RAV che si intende perseguire. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano dovrà essere predisposto a cura delle Funzioni Strumentali a ciò designate affiancate dall apposita Commissione PTOF approvata dal Collegio docenti, per essere portato all esame del collegio entro il 31 ottobre 2017. Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola, reso noto agli altri Organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web della scuola. Il Dirigente Scolastico Antonio De Blasi (Documento firmato digitalmente)