CONI - Seminario Internazionale Progetto Talento 2011: ricerca, individuazione e sviluppo.

Documenti analoghi
Talento sportivo: quali caratteristiche. Filippo Tassara

La Canoa Canadese Giovanile Dall avviamento alla preparazione. Alessandro Ventriglia

F.I.P.A.V. - COMITATO REGIONALE TRENTINO CENTRO QUALIFICAZIONE REGIONALE Settore Allenatori

Il Rapporto tra Attività Sportiva Sociale ed Attività Agonistica. Elio Locatelli

L allenamento sportivo come processo di adattamento:organizzazione dell allenamento

Avviamento, formazione e allenamento delle fasce giovanili A cura di Pasquale Piccardo

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO FEDERAZIONE ITALIANA PALLAPUGNO

LE ABILITÀ MENTALI DEL CALCIATORE

Criteri generali per l organizzazione della preparazione fisica.

Quale modello di competizioni per lo sviluppo psicofisico dei giovani?

FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA DISPOSIZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ PREAGONISTICA E PROMOZIONALE STAGIONE

Federazione Italiana Giuoco Handball

SCUOLA CALCIO PROGRAMMAZIONE TECNICA E FINALITA STAGIONE SPORTIVA 2012/2013

3 giugno 2014 a cura di Pasquale Piccardo

ALLENARE L ADOLESCENTE

PIANO GENERALE DI FORMAZIONE DEI QUADRI TECNICI INTRODUZIONE

LA PROGRAMMAZIONE TECNICO\TATTICA

Spada Maschile Spada Femminile. Sciabola Maschile Sciabola Femminile. Fioretto Maschile Fioretto Femminile

L attività arbitrale nel calcio è una prestazione di carattere sportivo,

FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA DISPOSIZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ PREAGONISTICA E PROMOZIONALE STAGIONE

A.S.D. SAVIO s.r.l. Scuola Portieri A.S.D. Savio Calcio Roma

PSICOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT

Psicologia della prestazione applicata allo sport. Alberto Cei Università di Tor Vergata Cei Consulting

L apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche

Principi metodologici nell organizzazione dell attività giovanile. Principi della programmazione tecnica per le fasce d età giovanile

CORSO NAZIONALE PER ALLENATORI DI TERZO GRADO

AIKAM NEWS. Novembre 16 N. 11 KARATE AGONISTICO SPECIALIZZAZIONE PREPARAZIONE DAN. Speciale Campionati Europei Montichiari. Stage NAZIONALE AGONISTICA

Ezio Caldognetto Tecnico Federale Federazione Italiana Canoa Kayak. Programmazione e Metodologia delle Attività 2015

SQUADRE PRE AGONISTICHE

PREPARAZIONE ATLETICA: Lavoro a Secco vs Lavoro con Palla

8.1. Categorie di tesseramento Federazione Italiana Scherma I NUMERI DELLO SPORT. Roma, 2003

ATTIVITÀ INTERNAZIONALE ANNO 2017

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 2. Prof. Luca Sarto

Programmazione e Organizzazione della Preparazione Fisica nel Settore Giovanile

PRESENTAZIONE DELLE LINEE GUIDA DEL PROGETTO TECNICO SUI PROCESSI SELETTIVI

PARLIAMO DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO

Aspetti qualitativi dell allenamento in età giovanile. Francesco Uguagliati

KARATE WADO KAI ZEN ACADEMY

La periodizzazione I principi di base BLOCCO DI LAVORO. 1 micro 2 micro 3 micro

Canoa. Scienze Motorie A.A Corso teorico-pratico. Dott. Ramazza Michele Cell Dott.

ALLENAMENTO : PRINCIPI METODOLOGICI

18 Corso Nazionale Coni per Tecnici di IV Livello Europeo

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin

VIOLINO ALFONSO CORSO PER ISTRUTTORE DI ATLETICA LEGGERA: PRINCIPI GENERALI DELL ALLENAMENTO GIOVANILE IL RUOLO DELL ALLENATORE GIOVANILE

23/05/ :56:05 Pagina 1 di 6

Archivio CNUG Intervento di Francesco Riccardo - Psicologo. Meeting Nazionale CNUG&CRUG FIPE 2018

CORSO NAZIONALE PER ALLENATORI DI TERZO GRADO

INIZIAMO UNA NUOVA STAGIONE. QUALI OBIETTIVI PERSEGUIRE NEL PRE- CAMPIONATO CON SQUADRE DELLA SCUOLA CALCIO?

Riserve di prestazione Allenamento precoce ed intensivo

CORSO NAZIONALE PER ALLENATORI DI TERZO GRADO

CORSO di SPECIALIZZAZIONE PER PREPARATORE FISICO DELLA PALLAVOLO Quarta Edizione

Chi è un talento e come lo si può identificare Abilità attuali e potenziale prospettico

REGOLAMENTO DI ASSEGNAZIONE RICONOSCIMENTI 42 OSCAR DELLO SPORT IMPERIESE

La Metodologia dell Insegnamento sportivo

Aggiornamento FPI Settore Tecnici Sportivi Assisi,

le competenze didattiche del tecnico di pallavolo

CORSO ISTRUTTORI 2017

Sport di combattimento - opposizione diretta

Progetto PETER PAN 2008

IL GIOCO CONTENUTI MODALITA. Corso di 1 livello per Allenatori-Educatori di CALCIO 23 marzo 8 giugno PROGRAMMA del CORSO DA COSA INIZIARE?

MODULO 1 METODOLOGIA 1 La seduta di allenamento tecnico tattico

OSTACOLI: esperienze a confronto e modelli di sviluppo del talento

CENTRO TECNICO FEDERALE ROMA SQUADS 2018

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE

CORSO ISTRUTTORI 2017

QUALIFICAZIONE INSEGNANTI TECNICI E PIANO FORMATIVO

Ricerca e promozione del talento nell età infantile e giovanile

IL RISCALDAMENTO DELLA PALLACANESTRO

Corso per allenatori di 1 livello LEZIONE nr 2

3 Trofeo Antico Castello di Rapallo

LA SELEZIONE E LO SVILUPPO DEL TALENTO NELLA PALLACANESTRO

ASSENZE DI CALCIATORI DA PARTITE UFFICIALI CAUSA INFORTUNIO NEL CAMPIONATO DI SERIE A TIM

Capacità motorie Dipendono da: fattori genetici Allenamento

FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA

Allenamento giovanile: Caratteristiche e principi generali

L ALLENAMENTO FUNZIONALE DEL CALCIATORE. L allenamento funzionale della resistenza alla velocità

ORGANIZZAZIONE DELLA FEDERAZIONE E FORMAZIONE DEI QUADRI TECNICI. Consiglio Federale

Unione Sportiva Dilettantistica Pallavolo Ciampino

ACF Fiorentina 2011 All rights reserved

Ricambio Generazionale

ANSIA DA PRESTAZIONE. di Eleonora Ceccarelli

FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA

Analisi delle gare del Campionato del mondo (Argentina 1997)

CIRCOLO DELLA SPADA M MARCELLO LODETTI ASD. SPORT e PROGETTUALITA

Un nuovo approccio nell allenamento giovanile. Francesco Uguagliati Direttore Tecnico FIDAL

Rapallo, 07 aprile 2010 A TUTTI GLI INTERESSATI - LORO INDIRIZZI Trofeo

Il progetto è organizzato per bambini e ragazzi UNDER 18. in collaborazione con il comitato provinciale della FEDERAZIONE SCHERMA Milano

STATO ATTUALE DEI PROCESSI SELETTIVI

DRT EMILIA ROMAGNA Bologna 8 febbraio 2015 Corso per TECNICO DI BASE 1 modulo. Lo sviluppo degli SCHEMI MOTORI DI BASE

FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO SETTORE SQUADRE NAZIONALI. Sviluppo della tecnica individuale attraverso la strutturazione di esercizi

Titoli sportivi 1 Medaglia d oro alle Olimpiadi. fino a 35

ESEMPI DI METODO A CONTRASTO PER LE BRACCIA PER GIOVANI. Prof. Domenico Di Molfetta

Progetto pilota F.I.G.C. - L.N.D. Divisione Calcio Femminile. Corso di formazione per allenatori e allenatrici di calcio femminile

Il programma del corso di Formazione per gli Insegnanti Tecnici è articolato come segue:

(versione luglio 2017)

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO TALENTO E SCUOLA DI ALTA SPECIALIZZAZIONE BIENNIO

7 Corso Nazionale di Quarto Livello Europeo per Allenatori delle F.S.N. e D.S.A.

RELAZIONE SU ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO CON SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP: METODOLOGIE APPLICATIVE

Pianificazione del piano annuale

LEZIONE DI ATTIVITA MOTORIE

Transcript:

La scherma è una disciplina di opposizione open skill, nella quale svolge un ruolo determinante l aspetto relazionale. La prestazione schermistica è condizionata dalla tipologia e dalla qualità di tali relazioni. Sotto questo profilo, le relazioni che rivestono la maggiore importanza sono: 1. quella schermitore-maestro 2. quella tra i due avversari 3. quella tra i due schermitori e l arbitro 4. quella tra gli schermitori e l ambiente

In passato si tendeva a riassumere le qualità di uno schermitore di talento in funzione dei parametri tempo, misura e velocità. Fino agli anni sessanta la scuola schermistica italiana ha avuto una connotazione esclusivamente tecnica. Dalla fine degli anni sessanta, con l avvento del Maestro Livio Di Rosa, la scherma italiana si è ispirata a criteri diversi, tornando stabilmente al vertice delle classifiche internazionali

In realtà, in una visione più moderna il talento schermistico deriva da un insieme complesso di qualità fisiche, antropometriche, tecniche ma, soprattutto, neuropsichiche.

Lo schermitore di talento rappresenta pertanto il frutto di un mix variegato di doti, la cui espressione è variabile da individuo a individuo e nello stesso contesto dell attività agonistica La figura del maestro di scherma, da una valenza quasi esclusivamente tecnica, si è evoluta in quella di maestroallenatore.

La scuola italiana di scherma si è orientata negli ultimi anni a un modello olistico di preparazione degli atleti, nel quale le varie componenti dell allenamento si integrano in modo sinergico. La stessa lezione schermistica non ha più una connotazione standard, sempre uguale a sé stessa, ma viene utilizzata dal maestro come un esercitazione speciale da adattare alle finalità allenanti previste dal piano di lavoro.

Il ruolo svolto dai fattori psicogeni nella scherma è spesso più importante rispetto a quello svolto da fattori prettamente fisici e tecnici Sotto il profilo neuropsicologico, infatti, nella scherma entrano in ballo varie caratteristiche della personalità e una serie di qualità difficilmente definibili: capacità sociomotorie, autostima, motivazioni, capacità di controllo dell ansia, capacità di adattamento, obiettività, attenzione a raggio ristretto ed ampio, concentrazione, anticipazione, rapidità di elaborazione corticale degli stimoli audiovisivi.

Un specifica connotazione della scherma italiana è quella costituita da un fattore singolare, definito sinteticamente da qualcuno come opportunismo e dai più come utilitarismo : gli schermitori italiani hanno in effetti una spiccata capacità di sfruttare a proprio vantaggio qualsiasi elemento - di tipo tecnico-tattico, ma anche psicologico e perfino regolamentare in funzione del raggiungimento del risultato. Sotto il profilo culturale, tale capacità è verosimilmente connessa ad alcune caratteristiche tipiche del Bel Paese.

Definire e quantificare il ruolo delle varie componenti indispensabili ai fini dell individuazione, della selezione e dell espressione del talento schermistico rappresenta un operazione oltremodo difficile sotto il profilo scientifico

E possibile prendere in considerazione una serie di indicatori di carattere funzionale e antropometrico, ma ancora non è possibile definire nei dettagli l insieme delle qualità mentali indispensabili ai fini della prestazione schermistica

Il processo di maturazione psicofisica di un individuo si sviluppa in modo estremamente variabile nel corso dell accrescimento, e ciò rende quasi impossibile valutare le potenzialità agonistiche di uno schermitore

In ragione dello sviluppo delle abilità e dei complessi adattamenti indispensabili ai fini della pratica della scherma, l età ideale di avviamento è tra i 7 e i 10 anni: molto raramente atleti che iniziano la pratica schermistica in età meno precoce riescono a raggiungere l alto livello.

L età di inizio dell attività agonistica è 10 anni La competizione schermistica rappresenta un elemento indispensabile in funzione della selezione del talento.

Il raggiungimento di eccellenti risultati in età giovanile non può rappresentare un elemento di certezza in merito alla predittività della carriera di un atleta, perché i processi di maturazione dei soggetti in fase di accrescimento sono estremamente variabili a livello individuale. Malgrado ciò, è possibile intuire le potenzialità di alcuni atleti in età giovanile, e investire risorse nella loro crescita tecnica e atletica: questo è il principio adottato nella FIS, che negli ultimi decenni ha portato a straordinari risultati sia a livello giovanile che assoluto.

L individuazione del talento schermistico rappresenta dunque sotto molti aspetti un processo intuitivo, cioè non basato su valutazioni nel loro complesso tutte razionalizzabili. Da sempre tale capacità intuitiva è una prerogativa dei migliori maestri italiani, i quali riescono con elevata frequenza a cogliere in alcuni giovani schermitori le doti essenziali ai fini del raggiungimento di ottimi risultati, perfino laddove tali soggetti non presentino delle qualità fisiche o tecniche straordinarie in fase di accrescimento.

FIS: PROGETTO SCHERMALAB Si tratta di un progetto concepito nel 2004 dal Dott. Antonio Fiore, Medico Federale, al fine di effettuare una serie di ricerche scientifiche mirate allo studio di alcuni aspetti biomeccanici e, in particolare, neurofisiologici, in campo schermistico

FIS: Progetto SCHERMALAB In collaborazione con l Università La Sapienza di Roma, sono state effettuate ricerche sul funzionamento di alcune aree corticali connesse all elaborazione delle percezioni audiovisive nella scherma (Fiore, Babiloni, Del Percio)

FIS: Progetto SCHERMALAB Allo stato attuale è in corso una ricerca scientifica sull attenzione negli schermitori. Tale lavoro è mirato all ottimizzazione e alla standardizzazione di procedure di riscaldamento pre-gara in grado di attivare gli atleti al meglio delle proprie possibilità, consentendo loro di scendere in pedana in condizioni di attenzione e concentrazione massimali.

I migliori maestri italiani degli ultimi decenni: LIVIO DI ROSA Mestre Medaglie 58 (12 olimpiche, 46 mondiali) ATLETI: Dal Zotto F (2 Ol, 4 Mo) Vaccaroni D (3 Ol, 8 Mo) Numa M (2 Ol, 10 Mo) Borella A (1 Ol, 11 Mo) Cipressa A (1 Ol, 4 Mo) Bortolozzi F (3 Ol, 9 Mo)

I migliori maestri italiani degli ultimi decenni: Ezio Triccoli - Jesi Medaglie 66 (18 olimpiche, 48 mondiali) ATLETI: Sparaciari R (3 Mo) Cerioni S (3 Ol, 3 Mo) Trillini G (8 Ol, 17 Mo) Vezzali V (7 Ol, 19 Mo) Di Francisca E (6 Mo)

I migliori maestri italiani degli ultimi decenni: Antonio Di Ciolo - Pisa Medaglie 30 (6 olimpiche, 24 mondiali) ATLETI: Puccini A. (1 Ol, 5 Mo) Sanzo S. (4 Ol, 8 Mo) Vanni S. (1 Ol, 5 Mo) Bianco I. (6 Mo)

I tre migliori maestri italiani degli ultimi decenni: TOTALE: 36 Medaglie Olimpiche 118 Medaglie Mondiali

F.I.S.: GRAN PREMIO GIOVANISSIMI Edizione 1971: 1218 partecipanti Edizione 1994: 2062 partecipanti Edizione 2010: 2706 partecipanti

Campionati Mondiali Cadetti e Giovani: Grande investimento della FIS nel settore giovanile.