Lavagno, 04.08.2008 AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI LAVAGNO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA (art. 28 Reg. del Consiglio Comunale di Lavagno) I sottoscritti Consiglieri Comunali appartenenti al gruppo consigliare Uniti per Rinnovare Lavagno premesso che: la Lavagno Servizi è una società nella quale il Comune di Lavagno è il socio di maggioranza relativa con il 60% del capitale sociale. Ne consegue che: la Lavagno Servizi può essere definita certamente una società privata, ma indubbiamente a prevalente partecipazione pubblica. Quindi, dal momento che: la maggioranza relativa del capitale sociale (60%) è stata finanziata in generale con le tasse dei cittadini italiani e, nello specifico, con le tasse dei cittadini di Lavagno; i cittadini di Lavagno, in particolare, possono essere considerati di fatto, soci della Lavagno Servizi e in quanto tali dovrebbero avere il diritto di conoscere cosa pagano a fronte dei servizi ricevuti ed inoltre, gli amministratori dovrebbero avere il dovere di far conoscere nel modo più semplice e chiaro possibile i risultati ai propri soci. Peccato però che non sia esattamente così.
Infatti: Inoltre: nel redigere e presentare il bilancio al 31.12.2007 e in particolare la nota integrativa che lo dovrebbe illustrare, i soci della Lavagno Servizi, quindi anche il nostro Comune, hanno stabilito di avvalersi della facoltà prevista dall ex articolo 2435 bis del Codice Civile. Questo articolo consente (infatti il legislatore usa il termine possono e non devono ) alle società che non hanno superato in un determinato periodo, un certo volume d affari, o valore dell attivo patrimoniale, o numero di dipendenti di avvalersi della possibilità di presentare una nota integrativa abbreviata; dal momento che la Lavagno Servizi, non controlla altre imprese neppure tramite fiduciarie o interposte persone e non appartiene ad alcun gruppo né in qualità di controllata, né in qualità di collegata, si è avvalsa anche dell esonero dal presentare la relazione sulla gestione (art. 2428 del C.C.). Tutto regolare, peccato però che a questo punto, il bilancio della Lavagno Servizi, non presenta alcun riferimento specifico sulla situazione patrimoniale e su quello gestionale, magari in rapporto ai debiti crediti ed ai costi sostenuti, quindi, diventa praticamente incomprensibile per chiunque cerchi di capirne qualcosa. l art. 2447 c.c. determina i contenuti della nota integrativa, descrivendo in modo molto preciso e dettagliato il contenuto della nota stessa. Citiamo solo alcune delle tante voci presenti all interno dell art. 2447 c.c. che dovrebbero essere inserite nella nota integrativa al bilancio: - l ammontare dei compensi spettanti agli amministratori ed ai sindaci ; - il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria; - distintamente per ciascuna voce, l ammontare dei crediti e dei debiti di durata residua superiore a cinque anni, e dei debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali, con specifica indicazione della natura delle garanzie ; Invitiamo il Signor Sindaco a voler cortesemente confrontare i contenuti previsti dal legislatore con i contenuti della nota integrativa prodotta in bilancio, e confermarci o meno l eventuale corrispondenza ed in caso contrario di comunicarci le eventuali integrazioni e motivare la deroga al contenuto di tale previsione di legge. La nota integrativa al bilancio di esercizio al 31.12.2005 risultava estremamente dettagliata (pur riguardando un periodo molto limitato del periodo d esercizio), improvvisamente la nota ai due bilanci successivi è risultata decisamente più ermeneutica.
Tutto ciò premesso, ci permettiamo comunque di tentare di abbozzare qualche considerazione analizzando i valori esposti in bilancio al 31.12.2007: 1. SPESE DEL PERSONALE. Nessun risparmio, anzi, si evidenzia relativamente alle spese del personale, che passa da un costo di 40.965,00 euro sostenuto nel 2006 a 167.985,00 euro nel 2007 con un incremento del 310%. Non ci risulta che le prestazioni dei servizi che riceviamo siano aumentate di questa percentuale, dal momento che i ricavi dei servizi offerti sono passati dal 2006 al 2007 da 1.236.705,00 euro a 1.836.106,00 euro, con un incremento del 48%, che potrebbe essere considerata una buona percentuale, ma decisamente inferiore all incremento relativo al costo del personale. 2. DEBITI/CREDITI/DISPONIBILITA. Leggiamo che nel 2008, ovvero quest anno, la Lavagno Servizi dovrà rimborsare qualcosa come 1.696.207,00 euro. Dove troverà questi soldi, dal momento che mediamente l utile di esercizio si evidenzia in circa 10/20.000,00 euro l anno e le disponibilità liquide sono di circa 40.000,00 euro? Notiamo che può vantare dei crediti presumibilmente (avverbio usato nei bilancio senza dettagliare nella nota da quale voci risulti composta tale componente) esigibili nel 2008 per 1.431.873,00 euro. Quindi se facciamo una semplice addizione seguita da una altrettanto semplice sottrazione constatiamo: DISPONIBILITA PRESUNTE NEL 2008 Per crediti presumibilmente esigibili 1.431.873,00 Disponibilità liquide (cassa/banca) 40.000,00 Utile d esercizio (presunto) 20.000,00 SOMMANO 1.491.873,00 DEBITI CERTI DA PAGARE NEL 2008 1.696.207,00 DIFFERENZA 204.334,00 Dove verranno reperiti questi 204.334,00 euro, non è dato saperlo.
3. DEBITI E DISPONIBILITA PATRIMONIALI. I debiti certi, iscritti in bilancio, sono di 4.000.000,00 euro, ai quali dovrebbero esserne aggiunti 632.502,00 euro quale valore del patrimonio netto, che rappresenta quanto si dovrebbe restituire ai soci in caso di cessazione dell attività e infine 8.941,00 euro di debiti verso i dipendenti per T.F.R. accantonato al 31.12.2007. Quindi, sommando il tutto, il passivo patrimoniale è di circa 4.641.443,00 euro. Ci chiediamo: in caso di liquidazione volontaria o forzata chi sarebbe disposto a pagare questa cifra per qualche automezzo usato e soprattutto per un cogeneratore destinato forse, ad un utilizzo mirato e in un ambito territoriale probabilmente troppo localizzato? In questa eventualità, magari remota, chi coprirà i debiti contratti? Inoltre, all interno della nota integrativa alla voce immobilizzazioni materiali, risulta presente solo un riferimento alle aliquote di riferimento per le diverse categorie di cespiti, ma non risultano descritti a quali beni specifici si riferisce ma soprattutto a quanto ammonta il costo dei beni al loro valore iniziale e come si sviluppa il relativo piano di ammortamento. Come mai non è presente questo semplice ma efficace prospetto? 4. UTILI. Un amministratore molto scadente, ma altrettanto prudente, che decidesse di investire i 4.000.000,00 di mutuo contratto con Banca Intesa (?) in pronto conto termine o in qualche conto deposito remunerato porterebbe realizzare, ai valori attuali, circa un 3 % netto (equivalente a 120.000,00 netti all anno). Considerando gli utili d esercizio prodotti dalla Lavagno Servizi al 31.12.2007 ammontanti a 9.825,00 o i 17.995,00 maturati al 31.12.2006 (per non dire della perdita generata nel 2005), sarebbe utile capire come gli amministratori intendono creare utili tali, almeno, da pareggiare gli utili di questo ipotetico amministratore. Ricordiamo che il cogeneratore non produce nulla in termini diretti per i cittadini di Lavagno e quindi, tale investimento, non può che essere socialmente utile ed attivo solo attraverso la corresponsione di utili ai soci e quindi indirettamente, a tutti i cittadini di Lavagno. Il Signor Presidente Luca Bona in chiusura di bilancio al 31.12.2006 dichiarava: Il presente bilancio che viene sottoposto all approvazione dell Assemblea, chiude con un risultato positivo di 17.954,77.- ottenuto dopo aver imputato le imposte a carico dell esercizio. Trattandosi essenzialmente del primo esercizio sociale in quanto nell anno 2005 non ha avuto inizio nessuna attività aziendale, possiamo considerare positivo il risultato ottenuto. Va infatti ricordato che non tutti i contratti di affidamento servizi ottenuti dal Comune di Lavagno hanno avuto decorrenza dall inizio dell esercizio. L esercizio 2007 da poco iniziato sarà protagonista di importanti obiettivi tra i
quali va ricordata l ultimazione delle opere per la costruzione della centrale termica che costituirà una nuova importante attività della società. Ebbene, questa nuova importante attività della società sarà anche importante, ma non ci sembra altrettanto remunerativa inoltre, i contratti con il Comune di Lavagno hanno completato un intero esercizio ma i relativi dati economico finanziari non hanno avuto, a nostro modesto avviso i risultati sperati. Altre osservazioni e domande: Perché nello statuto societario non è stata concessa la possibilità di inserire almeno un revisore proposto dalla minoranza, il ciò al fine di garantire, a nostro avviso un ulteriore controllo nella gestione societaria? In gran parte degli statuti societari di società similari (vedi ad esempio del Comune di Verona), tale possibilità è ampiamente contemplata. Abbiamo appreso dalla lettura del bilancio che sono intervenute varazioni relativamente alla composizione del capitale sociale, il capitale è aumentato da 100.000,00 euro a 630.000,00 euro. Tali variazioni hanno prodotto variazioni relativamente alla composizione societaria precedente? Per intenderci sono variate le rispettive quote del 60% in possesso del Comune di Lavagno e 40% del socio privato? Perché i crediti sono stati valutati al loro valore nominale? I crediti, a nostro modesto avviso vanno valutati al presunto valore di realizzo in quanto al valore nominale diventa rischioso. I debiti a medio lungo termine, esigibili oltre l esercizio, sono iscritti a valore di 4.000.000,00 euro. Tale valore è relativo al mutuo contratto per la realizzazione del cogeneratore? In caso positivo, perché tale debito risulta a bilancio per gli interi 4.000.000,00 euro e non risultano movimentazioni per l anno 2007? Per quale motivo all interno della nota integrativa non risulta presente da quali voci specifiche è composta da quale voci risulta composta la componente dei crediti e quella dei debiti? Come mai la quota oneri e proventi finanziari ammontante a 146.457,00 euro, in qualità di interessi passivi calcolati sul mutuo accesso presso Banca Intesa, è inserita nelle immobilizzazioni e non nel conto economico? Per definizione tutti i costi devono transitare dal conto economico, anche per una questione di deducibilità. Siamo sicuri che tali voci risultassero capitabilizzabili? A nostro modesto avviso, con questa operazione è stata tolta dal conto economico una voce di costo piuttosto elevata.