Marzia Bocchia, Francesca Montresor L'esperienza della Casa della Musica: tra conservazione e valorizzazione



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Marzia Bocchia, Francesca Montresor L'esperienza della Casa della Musica: tra conservazione e valorizzazione La Casa della Musica è stata inaugurata a Parma il 22 novembre 2002: al suo interno coesistono diverse istituzioni (Università degli Studi di Parma - Sezione di Musicologia, Archivio Storico del Teatro Regio, CIRPeM), diversi servizi (Biblioteca/Mediateca, Museo Multimediale - L'opera in scena. Viaggio nel teatro musicale a Parma) e attività (concertistica, culturale e didattica). Tra i suoi obiettivi principali figura quello della conservazione e valorizzazione del patrimonio dell Archivio del Teatro Regio; istituito nel 1829, questo archivio raccoglie tutta la documentazione amministrativa del Vecchio Teatro Ducale e del Nuovo Teatro Ducale (poi Regio), 11.000 Avvisi Teatrali (1816-1971), fotografie, programmi di sala e libretti, e alcune donazioni tra cui il Legato Ferrarini costituito da oltre un migliaio di fotografie e altrettante stampe d'argomento teatrale, da un numero ragguardevole di opuscoli, manifestini, libretti e ritagli di giornale, e il Fondo Sanvitale con oltre 3000 spartiti e partiture ottocentesche a stampa e manoscritte. Vi è anche una sezione moderna con materiale successivo al 1960 comprendente documentazione cartacea eterogenea (manifesti, rassegne stampa, bozzetti e scenografie), documentazione fotografica (servizi fotografici delle opere messe in scena, fotografie di artisti e di allestimenti), ma soprattutto le registrazioni audio delle rappresentazioni liriche e dei concerti, eseguite regolarmente dal 1962 e le riprese video eseguite dal 1979. L'eterogeneità dei materiali, il loro valore documentario per la storia del teatro d opera non solo di Parma, ma anche la loro fragilità (fattore non trascurabile per quanto riguarda manifesti, fotografie e materiale audiovideo), hanno costretto gli operatori ad affrontare diverse problematiche legate in parte alla conservazione a lungo termine degli originali e in parte alla consultazione degli stessi che, pur dovendo essere il più agevole possibile per la più ampia utenza, non doveva contribuire al degrado degli originali. Il primo intervento compiuto per favorire la conoscenza e la consultazione di questo patrimonio, molto spesso unico e per la maggior parte inedito, è stata la sua catalogazione on-line: si 1

è iniziato dai documenti più propriamente ascrivibili al mondo delle biblioteche (libri, libretti, opuscoli e periodici) e quindi legati ad una consolidata tradizione catalografica, si sono poi affrontate le altre tipologie di materiali tipiche di un archivio teatrale: nel 1999 è stato catalogato il Fondo Sanvitale, nel 2001 è iniziata la catalogazione delle fotografie e delle stampe (progetto IMAGO dell Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna), mentre nel 2003 si è iniziata quella degli 11.000 avvisi teatrali. Questa attività di catalogazione è stata condotta secondo gli standard ISBD (International Standard Bibliographic Description) elaborati per le diverse tipologie di materiali, ISBD (M) per le monografie, ISBD (PM) per la musica a stampa, ISBD (NBM) per tutti gli altri materiali (fotografie, stampe e manifesti) ed è stato utilizzato il software in uso presso il Polo Bibliotecario Parmense. Se una accurata catalogazione informatica risponde a due esigenze diverse, far sapere cosa possiede un istituzione e preservare il materiale da un inutile consultazione diretta dello stesso, soprattutto per alcune tipologie di materiali (fotografie, manifesti audivideo) la catalogazione non può fornire sufficienti elementi di descrizione soprattutto per quei materiali più soggetti a processi di degrado. Nel 1999 quindi è iniziata una attività di digitalizzazione di questo patrimonio; visti gli ingenti costi economici e le difficoltà di definire degli standard precisi (in quegli anni c erano ancora poche esperienze in merito) si è deciso si procedere a tranche, prima un migliaio di avvisi teatrali restaurati, quindi le fotografie del Legato Ferrarini (1500 ca.) e quindi un secondo lotto di avvisi per un totale di circa 5000 pezzi. Queste immagini sono state realizzate su Kodak Photo CD a sei risoluzioni, destinate alla conservazione a lungo termine, mentre per la fruizione è stata realizzata una immagine.jpg, non in scala, a 72 dpi. Queste immagini a bassa risoluzione, opportunamente modificate per proteggere i diritti d autore, sono state poi legate al record catalografico già in rete. Le 1000 ore di registrazioni audio (dal 1962 al 2000) e 650 di riprese video (dal 1979 al 2000), conservate presso l archivio, hanno richiesto invece un trattamento diverso sia per la particolare natura del materiale sia per la peculiarità dei contenuti: i supporti magnetici pongono non poche difficoltà di conservazione e di fruizione a causa della loro deperibilità ma anche della rapida obsolescenza degli strumenti di riproduzione, il cui continuo perfezionamento e rinnovamento ne rende problematica la visione. Per questo tipo di oggetti la vera sfida era ancora una volta rappresentata dalla necessità di perpetuare nel tempo i contenuti intellettuali in essi conservati, consentendone contemporaneamente anche una agevole fruizione. La totale mancanza di standard e le quasi nulle esperienze simili con cui confrontarci hanno reso il nostro lavoro ancor più complesso e il contributo del Dipartimento di Ingegneria 2

dell Informazione dell'università di Parma è stato fondamentale nell elaborare degli standard e nel progettare il sistema informatico per la fruizione di file digitali. Per prima cosa il contenuto intellettuale presente sul supporto analogico (Umatic, Betacam) è stato riversato su un nuovo supporto, ovviamente digitale (DvCam), creando così un nuovo master destinato alla conservazione a lungo termine. Quindi per rendere facilmente accessibili questo contenuto ad un pubblico più vasto possibile, si è operato in due modi differenti: uno più tradizionale rappresentato dalla produzione di DVD arricchiti da menù di navigazione interna, ed uno più innovativo finalizzato alla diffusione dei contenuti in rete locale e sul web. Per quest'ultimo scopo, dopo un intensa fase di test volta a identificare quale fosse il miglior rapporto qualità/velocità, per i file video sono stati realizzati file RealMedia con Codec RealVideo 8, Dimensioni ¾ di PAL pieno (540x432), 1000 kbit/s al secondo di banda nominale, Codec RealAudio 8 (96kbit/s). Per la distribuzione all interno della Casa della Musica dei video e dell audio è stato poi realizzato un sistema informatico ad hoc con una rete intranet a banda larga (2 Gigabit) e una piattaforma server multimediale di RealNetworks con un video server in grado di distribuire in modo efficace l audio e il video sulla rete (locale e Internet) a migliaia di utenti contemporaneamente. Per conservare questi materiali è stata realizzata una teca digitale modulare ed espandibile da 2 Terabyte (l equivalente di circa 3000 CD da 74 minuti). Nelle nostre intenzioni la teca digitale non è stata destinata alla conservazione del digitale a lungo termine (1 ora di un filmato a 35 mm può occupare fino a 3,6 Terabyte) ma alla distribuzione di file video compressi e nonostante ciò di buona qualità nel sistema intranet della Casa della Musica. Ai DvCam, supporti professionali standard, è stata affidata la conservazione a lungo termine. Il secondo passo sarà poi quello di rendere fruibile parte del materiale audio e video sul web: le difficoltà tecniche e logistiche sono ancora molte e sono ancora al vaglio le modalità di distribuzione di questo materiale; tra le varie ipotesi vi sono il cambiamento delle codifiche video, la creazione di clip di pochi secondi con funzione principalmente dimostrativa, la definizione di eventuali sedi privilegiate dove poter vedere per intero i filmati. Per gestire il multimediale, ma anche parte degli oggetti fisici conservati all interno della Casa della Musica (Betacam, Umatic, dischi in vinile 78, 33 e 45 giri DVD, CD, VHS ecc.) è stato poi realizzato un applicativo gestionale su piattaforma Oracle 8i che ha a disposizione più di 200 GigaByte di spazio dati. 3

Questo applicativo non si configura come un tradizionale programma di catalogazione, infatti doveva tener presente diverse esigenze: essere il più duttile possibile e permettere di inserire tutti i dati di materiali con specifiche particolari (CD, 78 giri, file di testo, video, audio immagini, documentazione cartacea non specificatamente libraria) permettere la catalogazione delle diverse espressioni musicali (per. es. opera lirica, musica sinfonica ecc.) con semplicità gestire il materiale multimediale (video ed audio, ma anche immagini) in modo snello, permettendo la navigazione all'interno dei file digitali. fornire il maggior numero possibile di indicazioni che andassero al di là dell'informazione sull'esistenza di questo e quel oggetto (note biografiche, trame, commenti critici ecc.) Per questo la descrizione di ogni oggetto (sia esso CD, 78 giri, file video, file audio, immagine ecc.) è stata divisa in livelli: si è partiti dal presupposto che Aida, così come composta da Verdi (Metacontenuto) è stata rappresentata innumerevoli volte in luoghi diversi e con cast diversi (Contenuto) e che ognuna di queste rappresentazioni può essere stata registra e riprodotta su supporti diversi (78 giri, Cd, file audio ecc.) (Oggetto). Il Metacontenuto contiene quindi i dati relativi all opera (opera lirica, sinfonia ecc.) nelle sue caratteristiche generali così come è stata creata dal suo autore. I campi attualmente previsti per l'opera lirica, che cambieranno a seconda della forma musicale descritta, sono: Titolo, con la possibilità di inserimento note Una serie di attributi specifici espandibili e modificabili a seconda della forma musicale Indicazioni di responsabilità Elenco dei personaggi e il loro ruolo vocale Il luogo e la data della prima rappresentazione in assoluto e la data della prima rappresentazione al Teatro Regio di Parma. Nel Contenuto si inseriscono i dati dell'esecuzione dell opera già descritta nel metacontenuto: ogni tipologia di metacontenuto trova nell esecuzione caratteri diversi (sempre per la tipologia opera lirica): Note relative a quella esecuzione Una serie di attributi specifici espandibili e modificabili a seconda della forma musicale Indicazioni di responsabilità relative all esecuzione espandibile a seconda delle necessità (direttore d orchestra, orchestra, direttore del coro e coro, regista, ecc.) 4

Elenco degli interpreti legati al nome del personaggio e al ruolo vocale Il luogo e la data della rappresentazione. Nella sezione dedicata all oggetto abbiamo l inserimento dei dati relativi all oggetto fisico (CD, 78 giri, file audio o file video). La struttura del record, anche in questo caso variabile a seconda della natura dell oggetto, comprende Tipologia dell oggetto Titolo proprio dell oggetto con note Dati gestionali dell oggetto (inventario, collocazione, url per i file digitali) Legame con altri oggetti (usato soprattutto per indicare la fonte di oggetti non digital born) Una serie di attributi specifici espandibili e modificabili a seconda della natura dell oggetto (per i file digitali per esempio forniamo il formato, le codifiche, il programma necessario per la loro esecuzione, per i DVD la presenza o meno dei sottotitoli, il region code ecc.) Le responsabilità legate all oggetto (editore ecc.) I dati relativi alla registrazione (data e luogo) e all edizione (data e luogo) Indicizzazione del file video/audio. A questa struttura poi si aggiungono schede illustrative per i compositori, librettisti, cantanti, musicisti, direttori d orchestra, orchestre, cori, teatri. Tutti questi dati sono esplorabili mediante un motore di ricerca accessibile dal web, indipendente dalla struttura del DataBase che contiene i dati. Infatti un motore di ricerca autonomo permette di cercare dati anche su altri prodotti o altre banche dati (è stata attualmente realizzata una integrazione con un'altra banca dati realizzata in FileMakerPro): ovviamente il grado di omogeneità dei risultati è direttamente proporzionale all'affinità di struttura della banca dati interrogata. La ricerca si può effettuare attualmente in base a 8 parametri, raggruppati in 4 serie. Genere e titolo (dati relativi al metacontenuto) Dati relativi al Documento/Edizione (riferito al tipo di supporto fisico su cui è realizzata l esecuzione; es.: disco 78 giri, nastro, CD, DVD, e titolo proprio) Autore/Interprete (riferito a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del prodotto; ad es.: compositore, librettista, orchestra, direttore d'orchestra, coro, direttore del coro, cantante, regista, casa editrice, ecc.) Personaggio (riferito ai personaggi di opere, cantate, oratori, ecc., oggetto di esecuzione). 5

Sono previste anche ricerche con più termini combinati incrociando titoli - soggetti - personaggi - tipi di supporto: ovviamente il grado di successo della ricerca è strettamente legato al livello di pertinenza degli incroci possibili. Attualmente sul sistema informatico della Casa della Musica sono presenti ca. 70 ore di filmati tra quelli provenienti dall'archivio del Teatro Regio e quelli di soggetto verdiano acquistati tramite il progetto europeo VerdiCasting realizzato con i fondi del Programma-quadro "Cultura 2000" della Commissione Europea - D.G. Educazione e Cultura e una ventina di ore di audio. La successiva sfida che la Casa della Musica deve ora affrontare è quella di recuperare e integrare nel sistema informativo esistente le diverse banche dati digitali (cataloghi, repertori, ecc.) costituitesi nel tempo, consentendone la consultazione sulla base di un unico motore di ricerca. Un primo tentativo in questo senso è già stato compiuto: una maschera di ricerca semplificata (autore/titolo) permette infatti la ricerca in sei banche dati differenti per tipologia di contenuti e software di realizzazione: cataloghi bibliografici (Opac del Polo SBN Parmense e dell INDICE SBN grazie alla configurazione dei server con il protocollo Z39.50), database della Casa della Musica e dell'archivio Audiovisivi Verdiani e banche dati (Dizionario della Musica e dei musicisti dei Territori di Parma e Piacenza e Cronologia del Teatro Regio). La digitalizzazione dei documenti, soprattutto quelli audiovisivi, la loro catalogazione e la creazione di un sistema in grado di rendere accessibile tramite la rete tutte queste informazioni digitali sono tutte attività volte alla valorizzazione del patrimonio archivistico-documentario in possesso della Casa della Musica. La creazione di una infrastruttura e di un servizio (la Biblioteca/Mediateca) per permettere questa fruizione non basta per valorizzare questo patrimonio inestimabile che offre interessanti contributi alla ricostruzione della storia del teatro musicale a Parma e offre notizie sulla storia dell interpretazione musicale della seconda metà del 900, attraverso le esecuzioni di tutti i grandi artisti che hanno calcato il palcoscenico del Teatro Regio. E' necessario intervenire anche nell ambito della promozione, avviando campagne informative specifiche per le diverse categorie di utenti (specialisti, studenti e pubblico generico) a cui la Casa della Musica vuole rivolgersi. Inoltre, sempre nell ottica di contribuire ad attivare una fruizione musicale informata ed approfondita, che promuova la formazione di ascoltatori sempre più consapevoli, si è ritenuto indispensabile dare il via presso la Casa della Musica ad un Laboratorio per la Divulgazione Musicale (La.Di.Mus) con l'obiettivo di offrire, in particolare alle scuole medie superiori ma anche a tutta la cittadinanza, percorsi di avvicinamento alla storia della musica, di introduzione agli stili musicali e al loro ascolto e di approfondimento tematico. 6