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Con l Europa investiamo nel vostro futuro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VERNOLE-CASTRI -CAPRARICA Via della Repubblica,s.n.c. 73029 - Tel. 0832892032 Fax 0832269378 email LEIC85600E@istruzione.it codice fiscale 93025100756 1

educare un bambino non è riempire un vaso, ma è accendere un fuoco Michel de Montaigne (1533/1592) 2

ANNO SCOLASTICO 2013 2014 D A T I I D E N T I F I C A T I V I D e n o m i n a z i o n e S e d e l e g a l e S e g r e t e r i a D i r i g e n z a I n d i r i z z i d e i p l e s s i Istituto Comprensivo di Vernole Castrì - Caprarica Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 grado Via della Repubblica 73029 Vernole (Le) Tel. 0832/892032 Fax 0832/269378 Tel. 0832/882259 Scuola Infanzia Vernole Zona 167 Tel.: 0832/892192 Scuola Infanzia Strudà Via Acaya Tel.: 0832/851797 Scuola Infanzia Castrì Via Grassi-Garibaldi Tel.:0832/825582 Scuola Infanzia Caprarica Via Europa Tel.:0832/825529 Scuola Primaria Vernole V. dla Repubblica Tel.: 0832/892032 Scuola Primaria Strudà Via Acaja Tel.: 0832/851797 Scuola Primaria Castrì Via G.Mazzini Tel.:0832/825582 Scuola Primaria Caprarica Via F.Greco Tel.:0832/823012 S. Secondaria I grado Vernole Via Sant Anna Tel.: 0832/891046 S. Secondaria I grado Castrì Via Brodolini Tel.:0832/822001 S. Secondaria I grado Caprarica Via F.Greco Tel.:0832/823012 3

P o s t a e l e t t r o n i c a S i t o w e b C o d. I s t i t u t o LEIC85600E@istruzione.it www.istitutocomprensivovernole.it LEIC85600E C o d. F i s c a l e 93025100756 C o n t o c o r r e n t e Banca Popolare Pugliese sede di Vernole - D. S. G. A. Dott.ssa A.M Gammariello D i r i g e n t e S c o l a s t i c o Prof.ssa Maria Grazia Cucugliato IL TERRITORIO / LE FAMIGLIE/GLI ALUNNI L Istituto Comprensivo di Vernole - Castrì - Caprarica nasce nel 2012, in base al Decreto Legge 98/2011 convertito nella legge n. 111/2011 che dispone la ristrutturazione della rete con la formazione di nuovi Istituti Comprensivi, nati dall accorpamento di scuole con meno di 500 alunni e con almeno 1000 alunni. Gli Enti competenti (Regione e Provincia), hanno assegnato ai Comuni il compito di disporre un apposito piano; perciò l'amministrazione comunale di Vernole si è immediatamente attivata contattando le amministrazioni comunali di Caprarica e Castrì offrendo loro l'opportunità di unirsi con l'istituto comprensivo di Vernole, con sede in Vernole. In tal senso si sono pronunciate le Giunte comunali di Caprarica e Castrì ed i Consigli d'istituto di Castrì, Caprarica e Vernole. La Giunta comunale di Vernole, con la Delibera 204 del 14 novembre 2011, ha concluso la procedura. Il bacino di utenza cui si rivolge l Istituto comprende un ambito territoriale piuttosto ampio ma con caratteristiche similari, esso include: il Comune di Vernole; la frazioni di Strudà, Acaya, Acquarica, Pisignano e Vanze; il Comune di Castrì; il Comune di Caprarica. Si rilevano presenze di alunni provenienti anche da altri centri viciniori. Ogni realtà locale dispone di un edificio scolastico, al quale gli enti preposti garantiscono l ordinario funzionamento. 4

Nell ambito del territorio le diverse scuole, acquisite dall Istituto, si impegnano a svolgere un ruolo attivo e di collaborazione sul piano culturale, pedagogico e organizzativo. Il territorio in cui è contestualizzato l Istituto Comprensivo di Vernole- Castrì- Caprarica comprende una realtà ispirata alle tradizioni salentine e ai suoi dati storici, punto di riferimento per una popolazione comunque aperta alle innovazioni e agli stimoli provenienti da progettualità propositive. La piena collaborazione con gli enti locali fa sì che la scuola sia fonte di cultura e di scambio e il mondo del lavoro, tuttora legato in questi luoghi ad attività ataviche, diventi un occasione per scoprire nuove opportunità sociali e potenzialità da sfruttare. La città è vista con distacco pur essendo geograficamente vicina e ogni singolo comune ha una sua identità ben definita. L agricoltura, l artigianato e il commercio sono i settori portanti dell economia, mentre cominciano ad emergere le caratteristiche della società dei consumi, che determinano problematiche e contraddizioni, quali: complessità, mancanza di spazi aggregativi, perdita dell identità storico culturale, informatizzazione, forme di disadattamento, disoccupazione giovanile. Su tutto il territorio, si nota complessivamente un atteggiamento di fiducia nei confronti della scuola. Si evidenzia da parte delle famiglie un atteggiamento di collaborazione con l istituzione scolastica e di riconoscimento del ruolo che gli è proprio nella trasmissione di cultura; a volte, tuttavia, emerge un eccessivo atteggiamento permissivo e di delega per sopperire alle difficoltà di gestire il processo di crescita dei figli. Ecco quindi che ad alunni motivati e particolarmente curati dalle famiglie si contrappongono alunni che presentano difficoltà proprio nel loro processo di crescita globale e che necessitano di un più consapevole intervento di tipo socio-educativo. Da quanto rilevato si deduce una popolazione scolastica piuttosto eterogenea dal punto di vista affettivo, emotivo, socio-culturale e cognitivo; emergono aspetti positivi quali la pressoché totale assenza di dispersione scolastica e tassi di ripetenza molto bassi. Si registra una bassa presenza di extracomunitari e per quasi tutti gli alunni la frequenza è regolare. CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Inizio attività didattica: lunedì 16 settembre 2013 Termine attività didattica: lunedì 9 giugno 2014 Termine attività educativa (nelle scuole d infanzia): sabato 28 giugno 2014 5

Festività nazionali: tutte le domeniche; 1 novembre, festa di tutti i Santi; 25 dicembre, Natale; 26 dicembre, S. Stefano; 1 gennaio, Capodanno; 6 gennaio, Epifania; Lunedì dopo Pasqua; 25 aprile, anniversario della Liberazione; 1 maggio, festa del Lavoro; 2 giugno, festa nazionale della Repubblica. Vacanze scolastiche: 2 novembre (ponte Ognissanti); dal 23 dicembre 2013 al 06 gennaio 2014 (vacanze natalizie); dal 17 aprile al 22 aprile 2014 (vacanze pasquali); 26 aprile 2014 (ponte). Ricorrenza del Santo Patrono San Nicola (6 dicembre plessi di Caprarica). Ulteriori giorni di vacanza deliberati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d Istituto in data 28/06/2013: 3-4-5 marzo 2014 (vacanze di Carnevale)- plessi di Vernole, Castrì e Strudà; 3-4 marzo 2014(vacanze di Carnevale)- plessi di Caprarica; 23-24 aprile tutti i plessi 6

ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO DSGA COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Prof.ssa Maria Grazia Cucugliato Dott.ssa A.M. Gammariello Paladini Ernesto: 1 collaboratore Vicario De Carlo Anna Lisa: 2 collaboratore del Dirigente Scolastico Scuola dell Infanzia Vernole: Conte Maria Antonietta Scuola dell Infanzia Strudà: Sciolti Vita Scuola dell Infanzia Castrì: Celentano Daniela Scuola dell Infanzia Caprarica: Mercadante Maria Antonietta RESPONSABILI DI PLESSO Scuola Primaria Vernole: Scuola Primaria Strudà: Scuola Primaria Castrì: Scuola Primaria Caprarica: De Carlo Anna Lisa Sciolti Vita De Santis Lucia Paladini Ernesto S.Secondaria di I grado Vernole: Patruno Elisabetta S.Secondaria di I grado Castrì: Leone Marinella S.Secondaria di I grado Caprarica: Paladini Ernesto 7

AREA 1: Responsabile del coordinamento delle attività del POF; Cura attività INVALSI Pasquino M.Antonietta DOCENTI INCARICATI DI FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2: Responsabili aggiornamento dei docenti. Responsabili del sito web d istituto. Registro on line. Schede di valutazione Leo Severina, Sicuro M.Teresa AREA 3: Coordinamento attività di accoglienza, orientamento, continuità ed integrazione Bertilaccio Roberta AREA 4: Attività di integrazione e rivolte al benessere ed alla formazione degli studenti Rapporti con gli Enti Esterni.Organizzazione visite guidate e viaggi d istruzione. Martina Gabriella DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI Ha la rappresentanza legale dell Istituto e assicura lo sviluppo dell'interazione fra scuola - Enti locali - Istituzioni - articolazioni della società civile E titolare delle relazioni sindacali d Istituto E responsabile della gestione dell Istituto, ha poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. E' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio Realizzano il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni Hanno autonomia culturale e professionale nell'esplicazione della loro funzione Hanno competenze disciplinari, pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativorelazionali e di ricerca Progettano la vita della scuola e vi partecipano con attività individuali e collegiali, di insegnamento e funzionali all'insegnamento 8

ORGANI TECNICI DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO Dipartimenti disciplinari Funzioni Strumentali Comitato di valutazione Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal personale ATA posto alle sue dirette dipendenze. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nella esecuzione degli atti a carattere amministrativo contabile, di ragioneria e di economato Assistente amministrativo o Svolge attività di diretta e immediata collaborazione con il DSGA. Ha competenza diretta nella tenuta dell archivio e del protocollo. Ha rapporti con l utenza ed assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro Collaboratore scolastico o E addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni, dei loro genitori e del pubblico o E addetto al servizio di pulizia in costanza d uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi o Ha compiti di custodia, sorveglianza generica sui locali scolastici e di collaborazione con i docenti ORGANI COLLEGIALI Consiglio d Istituto * costituito da n 19 componenti ( Dirigente Scolastico D.S.G.A. - n 8 genitori - n 8 docenti - n 2 A.T.A. ) * presieduto da un genitore eletto dai componenti Collegio dei Docenti * costituito da tutti i docenti dei tre ordini di scuola * presieduto dal dirigente scolastico Consiglio d Intersezione - infanzia 9

* costituito da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ogni sezione Consigli di Interclasse - primaria * ciascuno costituito da tutti i docenti di un medesimo ordine di classe e da un rappresentante dei genitori per ogni classe Consigli di Classe secondaria * ciascuno costituito da tutti i docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori G.L.I (Gruppo di lavoro per l inclusione) a partire dall anno scolastico 2013/14, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d'istituto (G.L.H.I.) si estendono alle problematiche relative a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) e, a tale scopo, esso assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l'inclusione (G.L.I.), integrato, nelle sue componenti, come di seguito: Coordinatore del GLI, docenti di sostegno, docenti con incarico di funzione strumentale, docenti disciplinari con esperienza e/o formazione specifica, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola (Decreto istitutivo - prot.n. 1857 del 29 giugno 2013) COORDINATORI CONSIGLI INTERSEZIONE SCUOLA INFANZIA Vernole:1^ Rizzo Maria Rosaria;2^ Cucurachi Cristina;3^ Forcignanò Anna Rita Strudà:1^ Mangè Maria Castrì di Lecce: 1^ Celentano Daniela; 2^ Ingrosso Anna Lucia Caprarica di Lecce: 1^ Mercadante Maria Antonietta;2^ Marullo Brizia; 3^ Catalano Giovanna COORDINATORI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIA Vernole: 1^A De Giorgi Sabina 2^A Montinaro Lucia 3^A Leo Maria Grazia 4^A De Carlo Anna Lisa 5^ A De Giorgi Anna 1^B De Matteis Vita 3^B Saracino Nicoletta 4^B Pasquino Maria Antonietta 5^B Bertini Anna Maria 10

COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SEC.DI 1 GRADO DOCENTI RESPONSABILI LABORATORI Strudà 1^U Antonucci Luigia 2^U Cucugliato Angelica 3^U Ingrosso Anna 4^U Lubelli Anna Immacolata 5^U Gigante Loredana Castrì di Lecce 1^U Ture Maria Rosaria 2^U Mattia Domenica 3^U Greco Gilda 4^U De Santis Lucia 5^U Garrisi Domenica Caprarica di Lecce 1^U Centonze Maria 2^U Leo Anna 3^U Franco Donata 4^U Delle Donne Adelaide 5^U Trisolino Anna Vernole: 1^A Battisti Maria Agnese 2^A De Sabato Anna Maria 3^A Ingrosso Maria Cristina; 1^B Leo Severina 2^ B Segagni Patrizia 3^B Dell Anna Anna Maria 2^C Libertini Daniela 3^C Greco Anna Castrì di Lecce: 1^A Cataldo Marcella 2^A Antonucci Francesca 3^A Lipari Antonella 1^B Santoro Luigina 3^B Tesè Lucia Caprarica di Lecce: 1^A 2^A Montinaro Antonia 3^A Ruggieri Rossana 1^B Miccoli Raffaella Responsabili di plesso della Scuola Primaria e della Secondaria di 1 Grado 11

PROSPETTO ALUNNI/CLASSI ANNO SCOLASTICO 2013/14 Situazione al: 17/12/2013 SCUOLA DELL INFANZIA SEDE SEZIONE N ALUNNI TOTALE M F VERNOLE 1^ 14 14 28 2^ 11 15 26 3^ 10 (1H psico) 19 29 TOT. PLESSO 83 STRUDA 1^ 13 3 16 CASTRI DI LECCE 1^ 16 11 27 2^ 16 11 27 TOT. PLESSO 54 CAPRARICA DI L. 1^ 11 9 20 2^ 11 8 19 3^ 17 8 25 TOT. PLESSO 64 TOTALE GENER. INFANZIA 217 SCUOLA PRIMARIA SEDE CLASSE N ALUNNI TOTALE M F VERNOLE 1^ A 8 7 15 1^ B 13 9 22 2^ A 12 12 (1H psico) 24 12

3^ A 12 (1H vista) 7 19 3^ B 13 (1 H psico) 5 18 (1 H udito) 4^ A 12 (1H psico) 3 15 4^ B 6 (1H psico) 16 22 5^ A 8 (1H vista) 9 17 5^ B 11 14 (1 H psico) 25 TOT. PLESSO 177 STRUDA M F 1^ 10 6 16 2^ 4 14 18 3^ 6 9 15 4^ 6 3 9 5^ 8 9 17 TOT. PLESSO 75 CASTRI DI LECCE M F 1^ A 12 13 25 2^ A 9 7 (1 H psico) 16 3^ A 10 (1 H psico) 11 21 4^ A 12 (1 H psico) 7 19 5^ A 17 10 27 TOT.PLESSO 108 CAPRARICA DI L. M F 1^A 7 9 16 2^A 10 8 18 3^A 9 6 15 4^A 9 (1H psico) 7 (1 H vista) 16 5^A 9 (1 H psico) 8 17 TOT. PLESSO 81 TOTALE GENERALE SC. PRIMARIA 442 13

SCUOLA SECONDARIA VERNOLE CLASSE N ALUNNI TOTALE M F 1^ A 14 11 25 1^ B 14 (1H psico) 12 26 2^ A 8 (1 H vista) 12 20 (1 H psico) 2^ B 7 ( 1H psico) 13 20 2^ C 8 (1 H psico) 12 (1 H psico) 20 3^ A 18 9 27 3^ B 16 11 27 3^ C 13 12 (1 H psico) 25 TOT. PLESSO 190 CASTRI DI LECCE M F 1^ A 6 8 (1 H udito) 14 1^ B 5 9 14 2^ A 14 13 27 3^ A 9 8 17 3^ B 10 9 18 TOT. PLESSO 91 CAPRARICA DI L. M F 1^A * 11 7 18 *(classi a tempo 2^A* 8 6 14 Prolungato) 2^B * * 9 (1 H psico) 6 15 ** (classe a tempo 3^A * 14 (2 H psico) 8 22 Normale) TOT. PLESSO 69 TOTALE GENERALE SC. SECOND. 349 Totale generale alunni: 1009 14

RISORSE DELL ISTITUTO.I NOSTRI PLESSI SONO DOTATI DI: Dirigenza - Ufficio DSGA - Segreteria Aule dei docenti - Aule delle classi Lavagne interattive multimediali - Laboratori multimediali Laboratori tecnico-artistici - Laboratorio musicale Laboratori scientifici - Laboratorio linguistico multimediale Palestre Biblioteche Auditorium: luogo di incontri e manifestazioni culturali. R I S O R S E P R O F E S S I O N A L I I N T E R N E Dirigente Scolastico Docenti Scuola dell'infanzia Docenti Scuola Primaria Docenti Scuola Secondaria di 1 Grado Direttore Servizi Generali Amministrativi Personale ATA Componenti del Consiglio d Istituto e Giunta Esecutiva 15

Il Consiglio d Istituto dura in carica tre anni: è presieduto da un genitore eletto a maggioranza assoluta in prima votazione (a maggioranza relativa nelle votazioni successive); esprime nel suo seno una Giunta Esecutiva, presieduta dal Dirigente, che ha il compito di predisporre il bilancio, i lavori del Consiglio, l esecuzione delle deliberazioni; dispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; dispone in ordine all impiego dei mezzi finanziari. Ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne: organizzazione dell attività della Scuola (nei limiti delle disponibilità di bilancio, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe); adozione del regolamento interno; acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici; adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; criteri per la formazione e l attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche; promozione di contatti con altre scuole; partecipazione dell Istituto ad attività culturali; criteri generali relativi alla formazione delle classi, all adattamento dell orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali ed al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe o di Interclasse; esprime pareri sull andamento generale, didattico ed amministrativo. La scuola può contare sugli incarichi e competenze professionali del Dirigente Scolastico, del DSGA, del personale amministrativo e ATA e di tutto il corpo docente. Questo, organizzato in intersezioni, interclassi, commissioni e dipartimenti coordinati da un docente responsabile, avanza proposte per la definizione da parte delle Equipe pedagogiche delle attività formative relative al progetto di scuola, tali da attuare la reale crescita personale di ogni discente attraverso processi personalizzati di apprendimento. La Scuola firma protocolli d intesa, convenzioni e accordi di collaborazione con agenzie formative, enti e associazioni per assicurare una sinergia tra scuole e territorio. 16

GRUPPI DI LAVORO E COMMISSIONI La Scuola predispone speciali commissioni, a cui partecipano docenti nominati dal Dirigente con l approvazione del Collegio: 1. Commissione per la valutazione dei titoli delle funzioni strumentali Patrizia Segagni(Scuola Secondaria);Anna Lucia Ingrosso (Scuola dell Infanzia);Giovanna Carofalo (Scuola Primaria). 2. Dipartimenti disciplinari scuola dell infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado Dipartimento area umanistica (docenti di italiano, storia e geografia, docenti di lingue straniere, docenti di musica, docenti di arte e immagine e docenti di religione); Dipartimento area scientifica (docenti di matematica e scienze, docenti di tecnologia, docenti di educazione fisica) Dipartimento interdisciplinare dei docenti di sostegno (docenti di sostegno di tutti gli ordini di scuola) 3. Gruppo di lavoro H d istituto (GLHO) Docenti di classe (curriculari e di sostegno), specialisti dell Unità Multidisciplinare dell ASL, genitori degli alunni in situazione di handicap. 4. Gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) Dirigente Scolastico, Coordinatore GLI, personale docente (docenti curriculari e di sostegno), docenti con incarico di funzione strumentale, coordinatori di classe, specialisti dell Unità Multidisciplinare dell ASL. 5. Gruppo sportivo Responsabili del gruppo sportivo: Gentile Anna Maria; Pedone Luigi. 6. Commissione lavoro progetto recupero Gaetani Fernando - Leo Severina - Bertilaccio Roberta 7. Commissione organizzazione orario Per la Scuola Secondaria di primo grado: Battisti Mariagnese, Dascenzi Gloria, Patruno Elisabetta (sede di Vernole), Gaetani Fernando (sede di Caprarica), Leone Marinella (sede di Castri). Per la Scuola Primaria: De Carlo Anna Lisa, De Giorgi Anna Maria (sede di Vernole), Sciolti Vita, Lubelli Anna (sede di Strudà), De Santis Lucia, Garrisi Domenica (sede di Castri), Leo Anna, Delle Donne Adelaide (sede di Caprarica) Per la Scuola dell infanzia: Conte Maria Antonietta (sede di Vernole), Mangè Maria Antonietta (sede di Strudà), Celentano Daniela (sede di Castrì), Mercadante Maria Antonietta (sede di Caprarica) 17

8. Tutor dei docenti in anno di prova Ernesto Paladini per il sostegno Fernando Gaetani per matematica Elisabetta Patruno per lettere Roberta Bertilaccio per Inglese. 9. Comitato di valutazione del servizio docenti Antonia Montinaro (Scuola Secondaria) Maria Rosaria Ture (Scuola Primaria) Simona De Lorenzi (Scuola Primaria) Maria Cristina Bray (Scuola dell Infanzia). Scuola dell Infanzia -Vernole RESPONSABILI DELLA SICUREZZA Conte Maria Antonietta De Carlo Vincenza Sicuro Teresa Zecca Donato Scuola Primaria- Vernole De Carlo Anna Lisa De Masi Giuseppe Longo Francesca Nocera Luigia Potenza Giovanni Saracino Anna Maria Zanotti Piera docente Collaboratrice scolastica docente Collaboratore scolastico docente Collaboratore scolastico Collaboratrice scolastica Assistente amministrativa Assistente amministrativo Assistente amministrativa Collaboratrice scolastica 18

Scuola Secondaria Vernole Battisti Maria Agnese De Pascali Giuseppe Leo Severina Libertini Daniela Marangio Lidia Patruno Elisabetta Plesso Strudà: Infanzia/Primaria Lubelli Anna Immacolata Mangé Maria Sciolti Salvatore Sciolti Vita Infanzia-Caprarica Frigelli Maria Marra Antonella Mercadante Maria Antonietta Primaria/Secondaria-Caprarica Cucurachi Mario Gaetani Fernando Leo Anna Miccoli Raffaella Paladini Ernesto docente Collaboratore scolastico docente docente Collaboratrice scolastica docente docente docente Collaboratore scolastico docente Collaboratrice scolastica Collaboratrice scolastica docente Collaboratore scolastico docente docente docente docente 19

Infanzia-Castri Quarta Oriana Celentano Daniela Primaria-Castri Cannoletta Addolorata De Santis Lucia Ture Maria Rosaria Secondaria-Castri Arigliani Francesco Leone Marinella Tesè Lucia Collaboratore scolastico docente Collaboratore scolastico docente docente Collaboratore scolastico docente docente CARATTERISTICHE GENERALI DEL PIANO DI OFFERTA FORMATIVA La Scuola prepara e diffonde un PIANO DI OFFERTA FORMATIVA (POF) attraverso cui definisce: le finalità educative condivise; i percorsi specifici finalizzati all'educazione e alla formazione dell'individuo; le scelte didattiche funzionali al conseguimento degli obiettivi; le risorse necessarie alla realizzazione del piano stesso. Per rispondere concretamente a queste esigenze è necessario: 20

definire i modelli organizzativi adeguati alla realizzazione degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi di competenza; progettare azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate; confrontarsi con il territorio, al fine di trarre il massimo della collaborazione. Il POF nasce da una analisi dei bisogni formativi e si sviluppa con l apporto dei Dipartimenti disciplinari e delle proposte nate e approvate in ambito collegiale. Il Piano dell Offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI Per bisogni formativi si intendono le aspirazioni e le esigenze dei singoli alunni, delle loro famiglie e della comunità. La scuola, come servizio e come istituzione dello Stato, intende offrire una risposta, in termini di formazione degli alunni, in relazione: alle necessità e agli obiettivi educativi riconosciuti come rappresentativi dell identità nazionale ed europea; alle necessità e agli obiettivi formativi che scaturiscono dall analisi della realtà in cui la scuola stessa si colloca e su cui è impegnata ad intervenire per promuovere formazione e contribuire alla crescita culturale della comunità. L analisi del contesto territoriale e della situazione degli allievi che frequentano l Istituto ha portato alla individuazione dei seguenti bisogni: acquisire progressivamente, in un percorso che parte dalla Scuola dell Infanzia e si articola poi nell ambito della Scuola Primaria e della Secondaria di I grado, un solido bagaglio culturale; 21

acquisire stima di sé, accettando serenamente i propri punti di forza e i propri limiti; entrare in relazione con gli altri per avere la possibilità di comunicare, di esprimere le proprie emozioni ed opinioni, di confrontarle e difenderle, di acquisire regole di convivenza civile e democratica; possedere adeguati strumenti operativi e progettuali che consentano di accrescere gradualmente l'autonomia per un proficuo inserimento sia nei corsi di studio successivi, sia nel mondo del lavoro; acquisire capacità autonome di analisi critica della realtà, al fine di operare scelte consapevoli e responsabili; acquisire competenze nell'uso delle nuove tecnologie di informazione e di comunicazione,stabilendo una corretta "relazione" con esse; acquisire consapevolezza del valore inestimabile del nostro patrimonio naturalistico ambientale; documentarsi sui problemi del territorio per partecipare alla vita della realtà sociale nella quale ci si inserirà. Sulla base di tali presupposti, nel richiamarci alla legislazione vigente ed in particolare, all art. 3 del Regolamento sull autonomia (D.P.R. 8 marzo 1999, n 275), ripresentiamo il nostro Piano dell Offerta Formativa partendo dalle indicazioni ministeriali e sottolineando alcuni aspetti imprescindibili per una progettazione adeguata. PREMESSA AL CURRICOLO VERTICALE Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi una identità consapevole e aperta e la scuola stessa sia un luogo di accoglienza, di crescita e di scambio senza distinzioni e pregiudiziali, per tutti gli alunni e per le loro famiglie. Dalla riflessione su questo importante passo del Documento sul curricolo nasce l esigenza di fissare alcuni criteri progettuali fondamentali per il nostro Piano di Offerta Formativa, ponendo l attenzione su alcune peculiarità della vita del fanciullo legate allo sviluppo di competenze adeguate al futuro che lo attende. In primis la necessità di acquisire un metodo, necessità che si manifesta sin dai primi passi all interno della istituzione scolastica. Essa si concretizza nel percorso didattico dalla scuola dell infanzia alla primaria e infine nella scuola secondaria come consapevolezza del riuscire in quanto pregiudiziale per l accettazione di sé e dell altro. In quest ottica, la continuità da un ordine di scuola all altro va considerata come un delicato passaggio. 22

Per l allievo è indispensabile individuare delle figure di riferimento, che siano guida nelle attività didattiche e laboratoriali, che lo supportino nel processo formativo, basandosi sul presupposto della naturale predisposizione del bambino all interesse verso il mondo esterno,quindi all apprendimento. Nella pratica didattica dobbiamo ricordare sempre che ogni bambino e ogni preadolescente segue un suo personale percorso a cui il docente deve riferirsi con il compito di agevolarne lo sviluppo, incoraggiando l acquisizione dell autonomia nel metodo. EDUCAZIONE INTERCULTURALE - Finalità Un altra affermazione del Documento del curricolo ci ha colpito: Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Questo limite evidenziato nel Documento ci spinge ad attivare percorsi sulla base di principi suggeriti dalla acuta analisi di Marina Medi, esperta di didattica interculturale, che sottolinea l opportunità di progettare in tal senso anche se non ci sono stranieri in classe. L educazione interculturale, infatti, interviene su aspetti dell immaginario individuale e collettivo, su stereotipi e pregiudizi e ci deve coinvolgere tutti. Ciò vuol dire che l educazione interculturale comincia nella pratica quotidiana della classe, non tanto studiando il diverso lontano, quanto comprendendo e vivendo il presente vicino. Una didattica interculturale non fa finta che non esistano diversità fra persone, popoli e culture e che queste diversità non generino problemi d incontro. L educazione interculturale non è una materia in più, ma un ottica con cui affrontare i contenuti disciplinari e deve essere realizzata in collegamento con le altre educazioni : educazione civica, educazione alla pace, allo sviluppo, ai consumi, all ambiente. La nostra scuola segue poche precise linee guida per una programmazione tesa all Educazione Interculturale,prima di tutto notando che la nostra società è composta da più culture, un tempo lontane, quali quelle africane e asiatiche;inoltre la storia recente ha visto flussi migratori di notevole entità verso le nostre regioni anche da popolazioni dell Est Europa. Il nostro Salento, un tempo terra di conquista, è divenuto ora terra di accoglienza. Per questo, anche la scuola deve diventare multiculturale ed essere strumento di integrazione per tutti i figli di immigrati oltre che per i bambini nati sul nostro territorio da genitori immigrati. Tale compito è delegato alla istituzione scolastica anche dalla legislazione vigente, per cui il nostro istituto si propone piani di intervento mirati al completo inserimento di tutti gli alunni nel tessuto scolastico. Le finalità educative e didattiche contemplano una progettazione tesa a: Conoscenza della lingua italiana. 23

Arricchimento lessicale per favorire la comunicazione. Scambio di informazioni sulle diverse tradizioni sociali e culturali. Conoscenza di differenti realtà in ambito storico-geografico. Valorizzazione del singolo allievo in quanto portatore di esperienze diverse 24

ITALIANO CURRICOLO VERTICALE a.s. 2013/2014 - Dalle Indicazioni Nazionali del 04/09/2012 AREA LINGUISTICA NUCLEI FONDANTI INFANZIA PRIMARIA I-II-III Ascolta e comprende la comunicazione verbale nelle sue varie forme (storie, racconti, messaggi e istruzioni) Ascolta e comprende testi di diverso tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali ASCOLTARE E PARLARE LETTURA SCRITTURA Utilizza un lessico appropriato e partecipa alle conversazioni Esprime chiaramente i propri bisogni, i propri pensieri e le proprie emozioni e racconta esperienze, eventi e storie Partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti Legge immagini e interpreta messaggi presenti nell ambiente Legge e comprende testi di vario genere appartenenti alla letteratura dell infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma Fa ipotesi e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura Produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura proposte RIFLESSIONE SULLA LINGUA Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice, si legge o si scrive PRIMARIA IV-V Ascolta e comprende testi orali diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso,le informazioni principali e lo scopo. Partecipa a scambi comunicativi attraverso messaggi chiari e pertinenti, riuscendo a formulare semplici pareri personali, utilizzando un registro adeguato alla situazione Legge e comprende testi di vario tipo,continui e non continui,ne individua il senso globale e le informazioni principali,utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura proposte, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Riconosce e analizza le diverse strutture e funzioni della lingua 25

ARTE E IMMAGINE LINGUA STRANIERA NUCLEI FONDANTI INFANZIA PRIMARIA I-II-III PRIMARIA IV-V ASCOLTO LETTURA PARLATO SCRITTURA Ascolta, riconosce e comprende parole familiari e semplici espressioni. Esegue semplici comandi espressi in lingua Ascolta, riconosce e comprende globalmente messaggi orali e semplici testi in lingua straniera. Esegue semplici consegne e comandi espressi in lingua Legge e comprende semplici parole e frasi in L2 Legge e comprende parole e semplici testi scritti in L2 Interagisce in modo semplice, ponendo facili domande e/o rispondendo ad esse Interagisce in brevi scambi dialogici con frasi ed espressioni di uso frequente. Produce parole e semplici frasi in L2 Produce semplici frasi e messaggi in L2 RIFLESSIONE SULLA LINGUA Osserva coppie di parole simili Osserva la struttura delle frasi e mette in relazione costrutti e intenzioni comunicative AREA ARTISTICA E MOTORIA INFANZIA PRIMARIA OSSERVARE E LEGGERE IMMAGINI Legge e comprende immagini Osserva e descrive, legge e comprende immagini anche di opere d arte ESPRIMERSI E COMUNICARE Usa tecniche e materiali differenti per produrre Produce e rielabora immagini attraverso tecniche, materiali e strumenti diversificati COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D ARTE Osserva, confronta e descrive immagini Conosce e descrive i beni artisticoculturali del proprio territorio SECONDARIA Legge,comprende e rielabora immagini grafiche e multimediali, riconoscendone il valore culturale Realizza elaborati utilizzando regole, tecniche e materiale polimaterico. Descrive,commenta in modo personale opere d arte e beni culturali utilizzando il linguaggio verbale specifico 26

CORPO, MOVIMENTO, SPORT INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA IL LINGUAGGIO DEL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E ILMOVIMENTO Conosce il corpo nella globalità e nelle sue parti, e relative funzioni Compie i movimenti richiesti nelle attività ludiche Acquisisce consapevolezza di sé, attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali Utilizza il linguaggio corporeo- motorio e migliora le capacità condizionali (forza, resistenza, rapidità, mobilità articolare) GIOCO E SPORT Rispetta le regole nello svolgimento delle attività ludiche Partecipa attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, rispettando le regole e manifestando il senso di responsabilità E capace di rispettare le regole del gioco, e sperimenta i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di violenza attraverso il riconoscimento dell esercizio di tali valori in contesti diversificati SICUREZZA E BENESSERE Controlla gli schemi dinamici e posturali di base. Comprende nelle varie occasioni di gioco il valore delle regole e del rispettarle. Si muove nell ambiente di vita e di scuola rispettando i criteri di sicurezza per sé e per gli altri Percepisce e riconosce sensazioni di benessere legate all attività ludico-motoria Possiede conoscenze e competenze relative all educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita 27

MUSICA INFANZIA ASCOLTARE, LEGGERE LO SPARTITO Si esprime con il corpo,spontaneamente e in modo guidato,da solo e in gruppo, in base a suoni,rumori, musica e indicazioni varie INTERPRETARE E COMUNICARE Partecipa ad attività di ascolto e produzione musicale, utilizzando voce, corpo ed oggetti COMPRENDERE E ANALIZZARE OPERE MUSICALI PRIMARIA Riconosce gli elementi di base all interno di un brano musicale, traducendolo con parole e azione motoria Esegue in gruppo semplici brani vocali e strumentali, curando l espressività e l accuratezza esecutiva Confronta musiche ed espressioni emotive mettendole in relazione SECONDARIA Conosce,analizza classifica e rielabora gli elementi costitutivi del linguaggio musicale. Esegue brani vocali e strumentali di diversi generi e stili,solistici o d insieme,curando la tecnica esecutiva e l espressività. Ascolta, confronta e analizza in modo critico opere d arte musicali storicamente rilevanti. 28

STORIA AREA STORICO - GEOGRAFICA INFANZIA PRIMARIA I-II-III PRIMARIA IV-V ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI E STRUMENTI CONCETTUALI Colloca nel tempo eventi ed esperienze Colloca nel tempo fatti ed esperienze,riconoscendo tra loro rapporti di successione e contemporaneità. Colloca fatti e oggetti nel tempo e nello spazio collegando tra loro eventi storici e caratteristiche geografiche del territorio. PRODUZIONE ORALE E SCRITTA Racconta temporalmente le fasi di una storia, di un evento, di un esperienza Racconta esperienze personali ed altrui, seguendo un ordine logico e cronologico. Rielabora in forma scritta e orale, gli argomenti studiati, utilizzando il linguaggio disciplinare USO DELLE FONTI Individua le tracce e le usa come fonti del passato personale. Coglie semplici informazioni su momenti storici attraverso fonti diverse Ricava informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. SECONDARIA Conosce e utilizza la periodizzazione e la datazione storica, collocando i principali avvenimenti nel tempo e nello spazio, individuando rapporti di causa-effetto Rielabora con pertinenza e chiarezza le conoscenze storiche acquisite utilizzando il linguaggio specifico. Comprende i problemi fondamentali del presente Ricava informazioni da fonti di vario genere, utilizzandole nella rielaborazione 29

GEOGRAFIA INFANZIA ORIENTAMENTO Colloca correttamente se stesso, oggetti e persone nello spazio LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA Utilizza verbalmente semplici indicatori topologici PAESAGGIO, REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE PRIMARIA I-II-III PRIMARIA IV-V SECONDARIA Rappresenta graficamente spazi vissuti e percorsi utilizzando una simbologia convenzionale e non Si orienta utilizzando in modo appropriato gli indicatori spazio-temporali e le rappresentazioni cartografiche. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, caratterizzandone gli aspetti fisici, storici, economici e culturali Riconosce e descrive verbalmente, utilizzando indicatori topologici, gli spostamenti nello spazio Espone le conoscenze utilizzando un Linguaggio specifico Rielabora consapevolmente le informazioni apprese con il linguaggio tecnico della disciplina Legge gli elementi costitutivi dei vari ambienti Descrive gli elementi costitutivi dei vari paesaggi Descrive i diversi sistemi territoriali utilizzando correttamente gli strumenti della geografia 30

MATEMATICA INFANZIA PRIMARIA I-II-III AREA MATEMATICO SCIENTIFICO - TECNOLOGICA NUMERI Classifica, ordina secondo criteri diversi e valuta quantità. Usa il numero per contare, confrontare ordinare quantità e operare SOLUZIONE DI PROBLEMI Trova e usa strategie per risolvere semplici situazioni problematiche Esplora,rappresenta (con disegni, parole, simboli) e risolve semplici problemi SPAZIO E FIGURE Utilizza semplici simboli per registrare Riconosce, descrive oggetti, e compie misurazioni convenzionali e non RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Compie misurazioni utilizzando semplici strumenti Opera e argomenta su fatti numerici, logici statistici e probabili utilizzando un linguaggio adeguato. PRIMARIA IV-V Padroneggia abilità di calcolo orale e scritto Risolve problemi, analizzando il testo e individuando dati ed incognite, spiegando a parole il procedimento seguito Descrive, classifica e opera con figure in base a caratteristiche geometriche Utilizza rappresentazioni di dati adeguati e le sa impiegare per ricavare informazioni significative, formulare giudizi, prendere decisioni operando anche in situazioni di incertezza. SECONDARIA Padroneggia le tecniche e le procedure di calcolo nell insieme R, anche ricorrendo alla loro rappresentazione in forma grafica. E consapevole dell esistenza dei numeri irrazionali Riconosce, formalizza e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie risolutive più adatte. Riconosce, confronta, disegna (con gli opportuni strumenti) ed analizza figure geometriche, nel piano e nello spazio, individuando varianti, invarianti e relazioni. Analizza e interpreta dati e formula previsioni in contesti semplici, utilizzando elementi di statistica e probabilità 31

TECNOLOGIA SCIENZE INFANZIA PRIMARIA I-II-III PRIMARIA IV-V SECONDARIA OSSERVARE ESPLORARE E SPERIMENTARE Esplora e scopre la realtà naturale ed artificiale, utilizzando tutti i canali sensoriali. Esplora il mondo attraverso i cinque sensi. Osserva, descrive e confronta gli elementi della realtà circostante. Esplora la realtà,utilizzando le procedure dell indagine scientifica. Organizza l osservazione di fenomeni naturali, interpretando lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati. Raccoglie dati e descrive semplici fenomeni naturali utilizzando correttamente la terminologia scientifica UOMO, VIVENTI E AMBIENTE Formula semplici previsioni ed ipotesi Riconosce i diversi elementi di un ecosistema naturale e non. Riconosce la diversità dei vari esseri viventi Riconosce e descrive i principali fenomeni del mondo fisico e biologico. Ha atteggiamenti di cura verso l ambiente sociale e naturale e il proprio corpo. Ha una visione organica delle interazioni tra mondo fisico, mondo biologico e comunità umane Assume comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispetta e preserva la biodiversità nei sistemi ambientali INFANZIA PRIMARIA I-II-III PRIMARIA IV-V SECONDARIA PREVEDERE E OSSERVARE VEDERE E OSSERVARE INTERVENIRE E TRASFORMARE Ordina e classifica corpi in base a proprietà individuate. Riconosce i materiali di alcuni oggetti di uso comune e ne individua le caratteristiche Analizza, descrive e classifica utensili e macchine in relazione al loro funzionamento e al tipo di energia che richiedono Osserva e analizza oggetti, strumenti e macchine d uso comune utilizzati nell ambiente,classificandoli in base alle loro funzioni. Osserva e analizza oggetti, strumenti e macchine d uso comune utilizzati nell ambiente classificandoli in base alle loro funzioni. Esegue la rappresentazione grafica in scala usando il disegno tecnico 32 Usa le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, ricercare informazioni, selezionarle e sintetizzarle

MAPPA CURRICOLO IN CONTINUITÀ CENTRALITÀ DELL ALUNNO Uguaglianza delle opportunità formative Cultura e orientamento Formazione e identità personale Scuola dell Infanzia INTEGRAZIONE VALORIZZAZIONE DIVERSITÀ - accoglienza - benessere - disponibilità al dialogo CAMPI DI ESPERIENZA - Abilità: operative/logiche comunicative/espressive - Capacità cognitive CONVIVENZA CIVILE - sicurezza - identità - autonomia - rispetto delle regole Scuola Primaria INTEGRAZIONE VALORIZZAZIONE DIVERSITÀ - accoglienza/accettazione - motivazione alla scuola - coinvolgimento - partecipazione ALFABETIZZAZIONE CULTURALE E NUOVI SAPERI - tutti i fondamentali tipi di linguaggi - prima padronanza di quadri concettuali - abilità e tecniche di indagine 33 CONVIVENZA CIVILE -autostima/autonomia -solidarietà attiva -disponibilità al dialogo -diritti/doveri -appartenenza al proprio territorio

Scuola Secondaria di I Grado INTEGRAZIONE VALORIZZAZIONE DIVERSITÀ -accoglienza -coinvolgimento/partecipazione. -motivazione all analisi e alla ricerca DISCIPLINE -padronanza di quadri concettuali e contenuti -abilità e tecniche di indagine -linguaggi specifici -operazioni intellettuali complesse CONVIVENZA CIVILE -corretta percezione di sé -autonomia e autostima -autovalutazione -orientamento -diritti e doveri SUCCESSO SCOLASTICO ORIENTAMENTO PROGETTAZIONE DEL PROPRIO FUTURO 34

OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI Sulla base dei nuclei fondanti emersi nel Curricolo si sono stabiliti i seguenti obiettivi trasversali: Educare all ascolto Educare alla consapevolezza del tempo e dello spazio. Educare alla lettura come attività fondamentale alla crescita culturale e umana. Educare all osservazione, alla riflessione e alla produzione originale. Promuovere procedimenti sempre più scientifici in rapporto con lo sviluppo. 1. La SCUOLA DELL INFANZIA si attiverà con le strategie di MEDIAZIONE DIDATTICA qui indicate: Esperienza diretta,esplorazione; Valorizzazione del gioco; Relazione personale significativa; Personalizzazione del percorso educativo; Osservazione. Il controllo degli apprendimenti e la conseguente VALUTAZIONE avverrà attraverso: l osservazione diretta,schede strutturate,griglie; comprenderà: 1. Verifica iniziale con lo scopo di rilevare le situazioni di partenza individuale; 2. Valutazione Intermedia per orientare il successivo itinerario operativo attraverso il controllo dei livelli di competenze raggiunti; 3. Valutazione Finale, per misurare gli esiti del processo educativo e quindi, il livello di efficacia del curricolo ipotizzato. 35

2. La SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA si attiverà con le strategie di MEDIAZIONE DIDATTICA qui indicate: Valorizzazione delle esperienze e conoscenze degli alunni Percorsi didattici specifici Ricerca guidata Problematizzazione dei contenuti Apprendimento cooperativo Promozione del proprio modo di apprendere attraverso la conoscenza di sé Metodo induttivo e deduttivo Lezione frontale-dialogata Incentivazione delle attività laboratoriali Utilizzo più diffuso degli strumenti didattici multimediali interattivi Unitarietà di insegnamento-apprendimento Il controllo degli apprendimenti e la conseguente VALUTAZIONE avverrà attraverso: Osservazioni sistematiche; Esercitazioni individuali e collettive; Controllo e correzione dei compiti assegnati; Verifiche periodiche,in itinere e finali; Simulazioni INVALSI 36

L Istituto Comprensivo pone particolare attenzione nei confronti degli alunni che manifestano difficoltà nel processo di apprendimento e nell eventualità che vi siano alunni con difficoltà non specifiche i docenti programmeranno attività di recupero o di rinforzo nelle varie discipline interessate. Per i casi riconosciuti con regolare certificazione ASL come alunni con DSA e per gli alunni in situazione di handicap la scuola, ottemperando a quanto stabilito dalla legislazione vigente,si impegna con le seguenti modalità Protocollo per l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Letto e approvato dal Gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) coordinato dal prof. Ernesto Paladini. L Istituto Comprensivo di Vernole, Castri e Caprarica si propone di potenziare la cultura dell inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine, si intende: creare un ambiente accogliente; sostenere l apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa a tutta la scuola; promuovere l attività di partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; promuovere pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. 37

Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l utilizzo di facilitatori e l analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. Destinatari Sono destinatari dell intervento a favore dell inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti: disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); alunni con svantaggio socio-economico, svantaggio linguistico e/o culturale. Definizione di Bisogno Educativo Speciale Un bisogno educativo speciale emerge quando si presentano difficoltà in età evolutiva negli ambiti dell educazione e dell apprendimento. Gli alunni che manifestano particolari esigenze, a causa di ostacoli di vario genere che incontrano nel loro percorso scolastico, potrebbero avvalersi di un piano educativo personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che ogni alunno con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Risorse umane Dirigente Scolastico, Coordinatore GLI, personale docente (docenti curriculari e di sostegno), docenti con incarico di funzione strumentale, coordinatori di classe, specialisti dell Unità Multidisciplinare dell ASL. 38

Gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) L istituto comprensivo di Vernole, Castri e Caprarica ha istituito (decreto prot. n.1857 del 29 giugno 2013) il Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un Piano Annuale per l Inclusione. Compiti e funzioni del GLI 1. Rilevazione degli alunni con bisogni educativi speciali; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H operativi (docenti della classe, specialisti dell Unità multidisciplinare dell ASL e genitori degli alunni con BES); 5. Elaborazione nel mese di giugno di un Piano Annuale per l inclusione (PAI); 6. Interfaccia con i servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio, ecc. Consigli di classe I consigli di classe hanno il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e sulla base della eventuale presenza di documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. A tal proposito, i docenti compilano la scheda di rilevazione dei bisogni educativi speciali predisposta dal GLI. I consigli di classe partecipano inoltre agli incontri periodici con gli operatori socio-sanitari dell Unità multidisciplinare dell ASL e i genitori degli alunni interessati (GLHO) e a redigere i piani educativi personalizzati. 39

Gruppo di lavoro H operativo (GLHO) Il GLHO elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92 e si riunisce per le verifiche periodiche. Collegio dei docenti All inizio ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel PAI. Al termine dell anno scolastico, verifica i risultati ottenuti, discute e delibera il Piano Annuale per l Inclusione (PAI). Risorse strumentali La scuola è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici e sussidi didattici in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali. Sono a disposizione del personale docente: lavagne interattive multimediali, dattilo braille, libri semplificati per alunni con difficoltà di apprendimento, libri per l apprendimento dell italiano L2 da utilizzare con alunni stranieri, ecc. All inizio dell anno, il GLI valuta le proposte eventualmente pervenute per l acquisto di ulteriori sussidi didattici che si ritengono utili per facilitare le attività didattiche. Organizzazione scolastica generale Classi aperte, compresenze, uso specifico della flessibilità. Articolazione degli spazi e delle posizioni (eliminazione delle barriere architettoniche per garantire l accessibilità interna ed esterna), ubicazione delle classi, posizione dei banchi, ecc. Accordi di collaborazione con gli operatori dell ASL e le famiglie. 40