MAGGIORANA La maggiorana originaria dell Africa settentrionale, è una pianta erbacea perenne nelle zone desertiche di origine (in quanto richiede molto sole e terreno sabbioso), della famiglia delle Labiatae; in Italia è diffusa come pianta aromatica, infatti è un erba molto profumata simile come aroma al timo, ma più dolce e odorosa, che somiglia molto anche all origano. La maggiorana può arrivare ad una altezza di 60 cm, e presenta fusti eretti molto ramificati che sono legnosi alla base ed erbacei alle sommità, con foglie piccole e ovali provviste di gambo, pelose e di colore verde chiaro-biancastre. Ha fiori biancastri e tubolari, che crescono intorno a un nucleo verde; i frutti invece sono costituiti da 4 capsule ovali e lisce, dapprima di colore giallo, poi bruno. SANTOLINA Piccolo arbusto sempreverde originario dell Europa mediterranea; le piante di alcuni anni possono raggiungere i 50-60 cm di altezza, espandendosi per 80-90 cm in larghezza. Ha portamento eretto o semiprostrato, e costituisce densi arbusti tondeggianti, costituiti da sottili fusti legnosi ricoperti da foglie molto divise, composte da piccoli lobi lineari, di colore grigio-verde, dall aspetto lanoso, intensamente profumati. In estate produce piccoli fiorellini gialli, arrotondati, riuniti in infiorescenze apicali. Ideale come pianta da bordura, per il fogliame molto decorativo, viene utilizzata anche nelle aiole di piante aromatiche, anche se le foglie profumate non sono comunemente presenti nelle ricette della nostra penisola. Generalmente si tende a cimare i fusti fiorali, per mantenere l'aspetto dell'arbusto più compatto. 7
GELSO I gelsi appartengono alla Famiglia delle Moraceae, genere Morus. Il Gelso bianco è una specie originaria dell'asia centrale e orientale. Albero alto fino a 15 m, è stato importato in Europa con il baco da seta che è ghiotto delle sue foglie. Fino a metà del '900 ha avuto un'enorme diffusione; poi, con l'affermarsi delle fibre sintetiche, l'allevamento del baco da seta è andato scomparendo e con esso anche il gelso bianco. Chioma densa, con foglie verde scuro e lucide superiormente, più chiare inferiormente. I fiori sono unisessuali (pianta monoica), raramente bisessuali, quelli maschili sono disposti in spighe cilindriche di 2-4 cm, peduncolate, quelli femminili in glomeruli ovoidali. nascono presso l'ascella della foglia in aprile. Il frutto è carnoso color giallastro bianco con sapore dolciastro (con una punta acidula), matura in giugno luglio. Il Gelso nero è molto simile alla specie precedente. Originaria dell'asia Minore e Iran, introdotto in Europa probabilmente nel Cinquecento. Ha foglie più piccole e produce frutti nero-violacei e più saporiti. PERO Pianta d'origini antichissime proveniente dall'asia, presente nel mondo in molte specie, anche se quelle coltivate sono poco più di due o tre. Il Pero vive bene nei climi temperati, nel nostro paese si adatta bene in qualsiasi regione, preferendo le varietà più precoci nelle zone più calde. Non ha particolari esigenze di terreno, teme in ogni caso la siccità e i terreni poco drenanti dove sono possibili ristagni d'acqua. In età adulta la pianta, se lasciata crescere in modo naturale, può raggiungere anche i 15 m d'altezza con chioma a forma conica o tondeggiante. Le foglie sono ovali, verde brillante nella parte superiore, più chiare in quella inferiore. I fiori sono generalmente bianchi a cinque petali. La forma del frutto varia da tondeggiante a allungata secondo la varietà, così come il colore che va dal verde, giallo, rosso e ruggine. 8
FICO È un albero dal tronco corto e ramoso che può raggiungere altezze di 6-10m; la corteccia è finemente rugosa e di colore grigio-cenerino; i rami sono ricchi di midollo con gemme terminali acuminate coperte da due squame verdi, o brunastre. Le foglie sono grandi, scabre, oblunghe, grossolanamente lobate a 3-5 lobi, di colore verde scuro sulla parte superiore, più chiare e ricoperte da una lieve peluria su quella inferiore. Quello che comunemente viene ritenuto il frutto del fico è in realtà una grossa infruttescenza carnosa, piriforme, ricca di zuccheri a maturità, detta siconio di colore variabile dal verde al rossiccio fino al bluastro-violaceo, cava, all'interno della quale sono racchiusi i fiori unisessuali, piccolissimi; una piccola apertura apicale, detta ostiolo, consente l'entrata degli imenotteri pronubi; i veri frutti, che si sviluppano all'interno dell'infiorescenza, sono numerosissimi piccoli acheni. La polpa che circonda i piccoli acheni è succulenta e dolce, e costituisce la parte commestibile. VITE Tra le varie specie esistenti la più importante è sicuramente la vitis vinifera alla quale appartengono quasi tutte le varietà da frutto. La vite può vivere e fruttificare solo dove esistono le quattro stagioni. Già al tempo dell'impero Romano vi erano circa 140 tipi di vino che circolavano a Roma che, per via dell'estensione dell'impero, arrivavano da ogni parte. Dopo la caduta dell'impero il vino e la vite subirono una grave involuzione e resistettero bene solo all'interno dei monasteri. In seguito grazie a Carlo Magno, grande estimatore, il vino conobbe un nuovo sviluppo. La vite era coltivabile senza grossi problemi fino a che, circa 200 anni fa, dell'america furono importati dei parassiti che hanno quasi portato all'estinzione la vite europea. 9
LAVANDULA CRENATA La lavandula crenata tipica dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo presenta foglie opposte, pelose con i margini dentati e con le foglie che si presentano verdi sulla pagina superiore grigiastre sulla pagina inferiore. I fiori vengono prodotti d'estate e sono di colore blùvioletto. MENTA ROMANA La menta romana è molto simile, se non uguale, alla menta piperita. Si differenzia da quest'ultima solo per il suo profumo molto più delicato il quale fa sì che la menta romana venga usata più frequentemente in cucina della piperita. Ricca di olio etereo costituito a sua volta da un alcool secondario chiamato mentolo e da un chetone; da cineolo, mentone, sostanze amare, resine, tannini, alcuni terpeni come il mentene, il fellandrene. Preferisce un terreno ricco di sostanza organica, fresco e leggero, è avida di potassio. La menta romana si usa rigorosamente fresca, per aromatizzare in particolare la carne di agnello, che rende più digeribile. Inoltre aromatizza egregiamente le melanzane alla griglia mentre nella cucina tipica laziale si usa per preparare la caratteristica "trippa alla romana". 10
MENTA BERGAMOTTO La Menta bergamotto è un erbacea perenne (fino a 90 cm), le foglie sono simili a quelle della Menta piperita ma con un colore più scuro, a volte tendente al rosso, mentre i suoi fiori scarlatti raggruppati a mazzetti sono simili a quelli dell'ortica e fioriscono in estate inoltrata. Il suo profumo attrae le api. La Menta bergamotto è un erba con un profumo dolciastro, le cui lontane origini si trovano nell' America del nord dove veniva usata dagli indiani Oswego prima di essere introdotta in Europa nel XVlll secolo. Gli indiani furono i primi a preparare con questa menta un tè chiamato appunto tè Oswego lo stesso che venne bevuto dai patrioti Americani dopo il "Boston tea party" nel 1773, quando il tè Inglese fu boicottato dagli stessi patrioti. La Menta bergamotto, come tutte le mente, contiene acido timico e le bevande preparate con esso producono un effetto benefico per coloro che soffrono di mal di gola, agendo inoltre come rilassante. ORIGANO GRECO L'Origano è una pianta erbacea vivace con rizoma; le foglie ovali-allungate, hanno un corto picciolo. Originario dell'europa e dell'asia è presente nelle zone collinari. Il suo nome deriva dal greco e significa "splendore della montagna", simbolo di felicità i greci ne incoronavo gli sposi. Le sommità fiorite, sia fresche che essiccate, insaporiscono molti piatti. Altri usi da notare in profumeria, saponeria, cosmesi, liquoreria, nella produzione di aceti aromatici e anche nella fabbricazione della birra. La Maggiorana con i suoi numerosi usi in cucina è ovviamente il più conosciuto del genere Origano. Da notare anche nella scogliera la presenza di un esemplare 'nano' tappezzante, l'origano compatto, di un bel color verde intenso. 11
CEDRINA La Cedrina è una pianta di origine cilena, importata in Europa nel XVIII secolo. I suoi nomi sono svariati, oltre a quello di cedrina si chiama anche erba Luisa, verbena citrodora o limoncina. E' una pianta molto odorosa e per questo molto impiegata in profumeria, ma possiede anche diverse proprietà officinali, soprattutto quella di essere un ottimo digestivo. La cedrina è un arbusto con foglie ruvide e picciolate. Presenta fiori bianchi o gialli o viola, riuniti in spighe ascellari. Le sue foglie se strofinate emanano un gradevole odore simile a quello del limone. La cedrina possiede componenti attivi come l'acido citrico, il limonene, il tannino, il geraniolo. Per questi suoi principi questa pianta svolge un'azione digestiva, antispasmodica e carminativa. Il suo infuso può essere impiegato anche nel bagno per stimolare l'organismo e per odorare la pelle. Le foglie si possono usare anche per pulire i denti. Specie arboree e arbustive presenti nell area dell Istituto Acero montano Ailanto Albicocco Fico Gelso bianco Ibisco Leccio Ligustro Mimosa Nespolo Oleandro Olmo campestre Orniello Pero Pino da pinoli Pioppo bianco Pruno Robinia Salice piangente Sambuco nero Glicine (Aceracee) (Simaroubaceae) (Moracee) (Moracee) (Malvacee) (Fagacee) (Oleacee) (Fabaceae) (Apocinacee) (Ulmacee) (Oleacee) (Pinacee) (Salicacee) (Fabaceae) (Salicacee) (Caprifogliacee) (Fabaceae) 12