Lo scenario espositivo tessile

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Transcript:

Lo scenario espositivo tessile Andrea Russo LA CHIMICA PER IL TESSILE Milano, Auditorium Federchimica

AISPEC Associazione nazionale imprese chimica fine e settori specialistici Gruppo additivi e ausiliari per industria tessile, cartaria, conciaria e per il trattamento delle acque 300 Imprese associate 15.300 addetti > 7 miliardi di fatturato annuo

OBIETTIVO Lo scopo è quello di definire e fornire gli elementi utili per effettuare la valutazione del rischio necessaria per la registrazione REACH delle sostanze chimiche ( Chemical Safety Assessment ).

COLLABORAZIONE CLIENTE-FORNITORE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO know how Utilizzatore Finale Rischio know how Produttore Sostanza Esposizione Pericolo

NECESSITÀ DI ESSERE LEADER EUROPEI ANCHE PER IL REACH

Attori coinvolti: - SMI Federazione Tessile e Moda - AISPEC Federchimica Federazione Nazionale dell industria chimica - Associazione Tessile e Salute futuro Osservatorio Nazionale su Tessile, Abbigliamento e Calzature - AICTC Associazione Italiana di Chimica Tessile e coloristica

TEGEWA Associazione TEDESCA dei produttori di forniture tessili, carta, pelle e pelliccia e coloranti, tensioattivi, agenti chelanti, agenti antimicrobici, polimeri, flocculanti, cosmetico e farmaceutico materie prime, sussidiarie e prodotti affini

IL PROGETTO Il lavoro si è sviluppato secondo i seguenti step: 1. Definizione del ciclo tessile di riferimento 2. Definizione di un linguaggio comune 3. Realizzazione dei modelli 4. Compilazione dei modelli: le interviste 5. Individuazione dei chemicals utilizzati nel tessile 6. Identificazione degli USI secondo la convenzione ECHA (R12)

DEFINIZIONE DEL CICLO TESSILE DI RIFERIMENTO Obiettivo: suddividere il ciclo tessile in funzione delle sostanze chimiche utilizzate. Il ciclo tessile è stato suddiviso in 6 grandi fasi individuando così per ogni lavorazione ogni possibile variazione. Lavoro fatto con utilizzatori Il risultato è stata la seguente suddivisione: 1. Pettinatura Lane 2. Filatura 2.1. Filatura chimica 2.2. Filatura meccanica 3. Tessitura 3.1. Tessitura ortogonale 3.2. Tessitura a maglia 4. Preparazione alla tessitura (Imbozzimatura, Incollaggio, Paraffinatura) 5. Nobilitazione 5.1. Pretrattamenti 5.1.1. irrestringibile 5.1.2. sbozzima, purga, candeggio 5.1.3. mercerizzazione e sodatura 5.1.4. carbonizzo 5.1.5. carica della seta 5.1.6. pretrattamento fibre sintetiche 5.2. Tintura 5.2.1. fibre proteiche 5.2.2. fibre cellulosiche 5.2.3. fibre sintetiche 5.3. Stampa 5.3.1. diretta/in applicazione 5.3.2. a corrosione 5.3.3. ink-jet 5.4. Finissaggio 5.4.1. chimico speciale 5.4.2. coating 5.5. Tessuto Denim 6. Lavorazioni in Capo

DEFINIZIONE DI UN LINGUAGGIO COMUNE Obiettivo: elaborazione di un linguaggio comune per ottenere una raccolta dati omogenea e condivisa FUNZIONE SIGNIFICATO 1. Accellerante diffusore Agevolare la tintura di fibre poco penetrabili 2. Addensante Per le paste di stampa 3. Ammorbidente Ammorbidente 4. Ammorbidente idrofilico Ammorbidente in grado di mantenere l idrofilia del tessile 5. Ammorbidente siliconico Emulsione siliconica 6. Ammorbidente siliconico idrofilico Emulsione siliconica in grado di mantenere l idrofilia del tessile 7. Antialghe Per le paste da stampa 8. Antibastonamnte Evita i segni dei supporti metallici su pezze e filati 9. Antimacchia oleo-repellente 10. Antimigrante Evita la migrazione del colore in stampa e coi pigmenti 11. Antiossidante Evita l ossidazione dei coloranti 12. Antipiega Assicura una stabilità dimensionale 13. Antipilling Riduce l effetto pilling 14. Antiputrescibile Per le paste da stampa 15. Antiriducente Antiriducente Raccolta di dati (letteratura e interviste)

REALIZZAZIONE DEI MODELLI Sulla base dei dati richiesti da ECETOC TRA Obiettivo: individuare le informazioni necessarie da raccogliere per ogni singola lavorazione per avere un quadro esauriente degli utilizzi delle sostanze nelle diverse fasi. Individuazione delle aree di applicazione delle sostanze chimiche: Tipo di fase Tecnologie Ciclo di lavorazione Locale (in cui si effettua la lavorazione) In seguito sono stati individuati i dati necessari per caratterizzare le singole aree

IL PROGETTO Il lavoro si è sviluppato secondo i seguenti step: 1. Definizione del ciclo tessile di riferimento 2. Definizione di un linguaggio comune 3. Realizzazione dei modelli 4. Compilazione dei modelli: le interviste 5. Individuazione dei chemicals utilizzati nel tessile 6. Identificazione degli USI secondo la convenzione ECHA (R12)

Short description of process or activity rd uses use of textile chemicals (dyes) to prepare inhouse formulations ready to use use of textile chemicals (auxiliaries) to prepare in-house formulations ready to formulation of recipe with non-water based liquids transfer of processing aids from/to vessels at non-dedicated facilities transfer of nonprocessing aids from/to vessels at non-dedicated facilities transfer of reactive processing aids from/to vessels at non-dedicated facilities transfer of processing aids from/to vessels at dedicated facilities transfer of non processing aids from/to vessels at dedicated facilities transfer of reactive processing aids from/to vessels at dedicated facilities Main user group Sector of use (SU) process Category (PROC) SU 3 SU 5 PROC 5 PC 20/32/34 n. a. SU 3 SU 5 PROC 5 PC 20/32/34 use descriptors Life Cycle Exposure modifier RMM end use duration Environ- Outdoor Indoor respiratory Product Product Article and Article mental duration and protection Eye frequency category Sub- Category Sub- Release frequency (exposure by masks protection (exposure with LEV* without (PC) category (AC) category Category time) dermal LEV* and (goggles) time) (ERC) breathers inhalative n. a. ERC 2 ERC 2 Manufacture Formulation Industrial x x x x Professional Consumer Service Life 15 min-1h 15 min-1h no yes no no yes protection of hands (gloves) 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes SU 3 SU 5 PROC 5 PC 34 n.a. ERC 3 x x 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes SU 3 SU 5 PROC 8a*** PC 20/34 n. a. ERC 4 x x 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes SU 3 SU 5 PROC 8a*** PC 32/34 SU 3 SU 5 PROC 8a*** PC 20/34 SU 3 SU 5 PROC 8b PC 20/34 SU 3 SU 5 PROC 8b PC 32/34 SU 3 SU 5 PROC 8b PC 20/34 n. a. n. a. n. a. n. a. n. a. ERC 5 x ERC 6 B x ERC 4 x ERC 5 x ERC 6 B x x x x x x 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes yes Transfer of processing aids into small containers SU 3 SU 5 PROC 9 PC 20/34 n. a. ERC 4 x x 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes Transfer of nonprocessing aids into small containers Transfer of reactive processing aids into small containers SU 3 SU 5 PROC 9 PC 32/34 n. a. ERC 5 x x 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes SU 3 SU 5 PROC 9 PC 20/34 n. a. ERC 6 B x x 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes Calendering operations: non processing agents SU 3 SU 5 PROC 6**** PC 34 n.a. ERC 5 X X >4h >4h no yes no no yes yes Treatment of articles by dipping and pouring: processing aids SU 3 SU 5 PROC 13**** PC 20/34 n.a. ERC 4 X X >4h >4h no no yes** no yes yes Treatment of articles by dipping and pouring: nonprocessing aids SU 3 SU 5 PROC 13**** PC 8/18/20/32/ 34 n.a. ERC 5 X X >4h >4h no no yes** no yes yes Treatment of articles by dipping and pouring: reactive processing aids SU 3 SU 5 PROC 13**** PC 34 n.a. ERC 6 B X X >4h >4h no no yes** no yes yes Roller application etc. : PROC SU 3 SU 5 PC 20/34 n.a. ERC 4 x x >4h >4h no yes no no yes yes processing aids 10**** Roller application etc. : PROC SU 3 SU 5 PC 32 n.a. ERC 5 x x >4h >4h no yes no no yes yes Polymer preparations 10**** Roller application etc. : PROC SU 3 SU 5 PC 20/34 n.a. ERC 6 B x x >4h >4h no yes no no yes yes reactive processing aids 10**** exposures in service Life outdoor use of long life textiles with low release n.a. n.a. n.a. n.a. AC 1, 2, ERC 10 A x n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n. a. n. a. indoor use of long life textiles with low release n.a. n.a. n.a. n.a. AC 5, ERC 11 A x n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n. a. n. a. communicated separately no formulation of recipe: SU 3 SU 5 PROC 5 PC 32 n.a. ERC 6 D x x 15 min-1h 15 min-1h no no yes** no yes yes foam no

SOSTANZE CHIMICHE E LORO MODALITÀ DI UTILIZZO NELLA FILIERA TESSILE ITALIANA Febbraio 2011 - vers.1.2 Indice 1. Il contesto di riferimento... 6 2. Gli obiettivi del documento... 8 3. La sistematicità dell approccio a livello nazionale... 9 4. Il progetto...... 9 4.1 La definizione della filiera tessile di riferimento... 9 4.2 La definizione di un linguaggio comune... 10 4.3 La realizzazione dei Form... 12 4.4 La compilazione dei Form... 13 4.5La validazione dei Form compilati (schede tecniche) da parte delle Aziende tessili... 17 5. Il collegamento con le singole sostanze... 17 5.1 File USI Identificati settore Tessile: REACH_USI_Identificati_ausiliari-coloranti_tessile.1.0.xls 17 5.2 Come sono strutturate le tabelle e come si usano... 18 6. Le schede tecniche... 1 9 1) Pettinatura Lane... 19 2) Filatura... 19 3) Tessitura... 20 4) Preparazione alla tessitura... 21 5) Nobilitazione... 22 6) Lavorazioni in capo... 36

OBIETTIVI 1. Registrazione REACH 2. Valutazioni per i downstream user 3. Fotografia della filiera 4. Standardizzazione impieghi sostanze 5. Adeguata valutazione del rischio chimico

LE POSSIBILI AZIONI COMUNI 1. Approvazione, sostegno, promozione 2. Riconoscimento da parte degli organi di controllo 3. Eventuali fasi di implementazione

http://aispec.federchimica.it aispec@federchimica.it