Il treno, amico del clima
Il treno, amico del clima
IL TRENO PROTEGGE IL CLIMA Il treno è il mezzo di trasporto che più di tutti rispetta l ambiente e il clima. Produce basse quantità di gas serra, consente risparmi energetici e incide solo in minima parte sul riscaldamento del pianeta. I dati forniti dalle indagini scientifiche disponibili non lasciano dubbi. Ogni passeggero che viaggia sulle ferrovie italiane produce il 76% di gas serra in meno rispetto a chi usa l aereo e il 66% in meno di chi usa la strada. L anidride carbonica emessa da un viaggio sui binari, in Europa, è circa un terzo di quella prodotta su strada e in volo. Ed è inferiore di un terzo anche l energia necessaria per un viaggio in treno rispetto al corrispondente su strada, di un undicesimo se confrontato con il percorso aereo. CONFRONTO STRADA-TRENO Emissioni specifiche di CO 2 in Europa 1 g/p*km 44 118-63% Emissioni di polveri sottili (PM 10 ) 2 mg/p*km 7 25 3-72% Consumo specifico di energia 4 gep/ut 5 11 35-68% Strada Treno 0 25 50 75 100 125 150 175
Il treno è il mezzo di trasporto più ecologico. E amico del clima, rispetta l ambiente e riduce i consumi energetici CONFRONTO AEREO-TRENO Emissioni specifiche di CO 2 in Europa 1 g/p*km 44 140-68% Consumo specifico di energia 4 gep/ut 5 11 122-91% Aereo Treno 0 25 50 75 100 125 150 175 CONFRONTO CAMION-TRENO Emissioni specifiche di gas serra in Italia 2 g/t*km 36 158-77% Emissioni di anidride carbonica per un viaggio 6 ton 9 39-77% Camion Treno 0 25 50 75 100 125 150 175 1 Fonte: Studio IWW/INFRAS 2004 (dati Europa 2000) 2 Fonte: 5 Rapporto I costi ambientali e sociali della mobilità in Italia, Amici della Terra e Ferrovie dello Stato 3 Solo autovetture 4 Fonte: elaborazione UE European Energy and Transport-update 2005 5 Grammi equivalenti di petrolio/(p*km+t*km) 6 Trasporto merci di 300 tonnellate sulla tratta Gioia Tauro-Stoccarda (1.500 km). Fonte: rilevazione Ecostransit (UIC-IFEU)
UNA SCELTA RESPONSABILE Tutti i mezzi di trasporto sono causa di costi indiretti che incidono pesantemente sulla società. I prezzi maggiori che si pagano sono quelli delle spese mediche per gli incidenti, delle malattie polmonari, dei danni all agricoltura, delle ore in meno lavorate. Anche da questo punto di vista è dimostrato che la modalità su rotaia ha i costi esterni più bassi di quelli generati dalla strada e dal trasporto aereo, più inquinanti e a maggior rischio per la sicurezza. Preferire il treno all auto e all aereo significa quindi fare una scelta responsabile per la tutela del buon clima e per proteggere la salute del pianeta. A tutto vantaggio delle generazioni future.
MEGLIO DI KYOTO In Italia, negli ultimi dieci anni, le emissioni di gas serra in atmosfera prodotte dalla circolazione dei treni sono state abbattute del 19%, ben più di quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto per il Paese. Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha ottenuto questo successo grazie soprattutto al rinnovamento della flotta, che ha permesso di migliorare l efficienza energetica, e ai nuovi criteri introdotti nel trasporto delle merci, con i quali è stato possibile aumentare il carico medio dei treni. L impegno del Gruppo per la riduzione dell impatto ambientale sulla propria rete è confermato dal Piano Industriale 2007-2011, che si propone di avviare un riequilibrio modale in cui la ferrovia abbia un ruolo primario nel trasporto delle persone e delle merci.
INVESTIMENTI E OBIETTIVI DEL PIANO INDUSTRIALE 2007-2011 6.400 milioni di euro 2.000 milioni di euro 400 milioni di euro PER 1.000 NUOVI TRENI DEL TRASPORTO REGIONALE PER I TRENI AV PER I TRENI DI MEDIA E LUNGA PERCORRENZA +34% CRESCITA DEI VOLUMI DI TRAFFICO REGIONALE +14% CRESCITA DEI VOLUMI DI TRAFFICO EUROSTAR E SERVIZI AV +19% CRESCITA DEI VOLUMI DI TRAFFICO MERCI
PIU SPAZI PER LE FERROVIE Il Piano Industriale prevede investimenti per rinnovare la flotta e per far crescere l infrastruttura. All interno dei nodi ferroviari delle Grandi Aree Metropolitane, la realizzazione di collegamenti dedicati ai treni a lunga percorrenza consentirà di liberare spazi sulle linee esistenti, che saranno destinate ai servizi metropolitani e regionali cadenzati e ad alta frequenza. Il graduale completamento delle nuove linee veloci, dei nodi e gli interventi di potenziamento della rete esistente assicureranno al Paese, entro il 2010, un nuovo sistema ferroviario che accorcerà i tempi di viaggio e vedrà anche calare di circa 2,5 milioni di tonnellate l anno le emissioni di CO2. Con una migliore qualità della vita e dell uso del territorio. INCREMENTO DELLA CAPACITA DI TRASPORTO PER LE RETI AV/AC 100 80 60 40 20 0 2006 2007 2008 2009 Mln Tr*km/anno
UN TRENO AL POSTO DI 50 CAMION Un treno può trasportare le merci di 50 camion producendo il 77% in meno di gas serra. Si stima che il trasporto di 300 tonnellate di merci su una distanza di 1.500 km, ad esempio, inquini 4 volte meno dei camion che dovrebbero essere impiegati per lo stesso itinerario e 30 volte meno dell aereo. Per estendere l efficacia di queste prestazioni, nell arco del Piano d Impresa il Gruppo Ferrovie dello Stato punta a far salire le quote di traffico merci dal 12 al 19% e ad aumentare ulteriormente di circa il 12% il carico medio per singolo treno. Grazie agli interventi di potenziamento nei principali nodi ferroviari, i treni merci saranno instradati su itinerari alternativi. I diversi flussi di traffico saranno così separati e verrà eliminata la sovrapposizione con il trasporto passeggeri regionale e di lunga percorrenza, migliorando l efficienza del servizio.
AMBIENTE E MERCI PERICOLOSE Il trasferimento di parte del traffico delle merci pericolose dalla strada alla rotaia riduce i rischi per l ambiente ed è economicamente più vantaggioso. Per aumentare le quote di trasporto di oli, gasoli, benzine e rifiuti industriali, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha messo a punto il progetto Trasporto di merci pericolose su ferrovia, che definisce piani di pronto intervento in caso di emergenza e di monitoraggio continuo della circolazione. Il progetto è in linea con il Testo Unico Ambientale (D.lgs 152/06) che raccomanda il trasporto su ferro dei rifiuti pericolosi su distanze superiori ai 350 km e per quantità superiori alle 25 tonnellate.
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 Il Gruppo Ferrovie dello Stato è impegnato in modo concreto a ridurre le emissioni di gas serra e ad introdurre processi di gestione industriale ecocompatibili. Insieme alle principali imprese ferroviarie aderenti all Union Internazionale des Chemins de Fer (UIC) ha sottoscritto ad Oslo, nel 1998, la prima Dichiarazione Ambientale, ispirata al Protocollo di Kyoto, con la quale ha dato vita ad alcuni innovativi progetti. MENO DIESEL La rete ferroviaria italiana è fra quelle in Europa a più alto tasso di elettrificazione con oltre il 70% di linee elettrificate sul totale rete. Con la trasformazione da trazione diesel a trazione elettrica di oltre 1.600 km di linee negli ultimi 16 anni, che ha portato il nostro tasso di elettrificazione dal 59% ad oltre il 70%, abbiamo azzerato le emissioni locali di PM 10 e ridotto di un ulteriore 25% la produzione di gas serra. La trazione elettrica è più pulita ed ha anche un altro vantaggio: è già pronta ad utilizzare le nuove fonti rinnovabili che saranno prodotte in Italia nei prossimi anni. Abbiamo quindi in programma, nel periodo dal 2007 al 2011, di proseguire con la trasformazione a trazione elettrica di ulteriori 420 km di linee. INCIDENZA % ELETTRIFICATO RISPETTO ALLE LINEE TOTALI 72% 70% 68% 66% Incidenza elettrificato Previsione incidenza elettrificato 64% 62% 60% 58% 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012
Per uno sviluppo sostenibile L ELETTRIFICAZIONE IN EUROPA ED IL CASO ITALIANO Il tasso di elettrificazione medio dei paesi della comunità è del 51,7%. Il dato delle ferrovie italiane, pari al 70,3%, è superiore a quello di altre importanti reti europee quali Francia e Germania. TASSO DI ELETTRIFICAZIONE NELL UNIONE EUROPEA Austria Belgio Repubblica Ceca Danimarca Estonia FInlandia Francia Germania Grecia Ungheria Irlanda Italia Lettonia Lituania Lussemburgo Olanda Polonia Portogallo Spagna Repubblica Slovacca Slovenia Svezia Regno Unito 0 20% 40% 60% 80% 100%
AUTOSTRADA FERROVIARIA L Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA) Francia-Italia via Frejus assicura, su un percorso di 175 km, il trasporto sia di Tir che di semirimorchi su carri speciali tra gli impianti terminali di Torino Orbassano e Aiton, riducendo i rischi del traffico su gomma e l inquinamento. Dal 2003, dopo la sua attivazione sperimentale, le emissioni di CO2 si sono ridotte di ben 600 tonnellate/anno. EFFICIENZA ENERGETICA Dal 1996 al 2005 i consumi totali di energia per trazione (elettrica e diesel) sono diminuiti del 9,5%, grazie anche all introduzione di treni più moderni, mentre è progressivamente aumentato il numero dei viaggiatori (+13,7%). ENERGY MANAGEMENT I consumi di energia elettrica per trazione ed utenze fisse sono monitorati con Energy Management, un sistema che consente di ridurre le perdite di carico sulla rete di distribuzione e, di conseguenza, ad ottenere risparmi economici. Energy Management ha previsto l installazione e il monitoraggio di impianti di rifasamento dell energia per le apparecchiature in uso nelle officine e sulla rete.
RAILENERGY Con Railenergy, il Gruppo Ferrovie dello Stato è impegnato nella progettazione e nello sviluppo di uno strumento destinato a ridurre l impatto ambientale attraverso l ottimizzazione dell orario ferroviario e il supporto ai macchinisti nella guida efficiente, con un risparmio energetico che va dal 10 al 20%. Il progetto europeo Railenergy è condiviso da 28 partner internazionali (imprese ferroviarie, industrie, università e istituti di ricerca) e punta ad abbassare i consumi energetici specifici delle ferrovie del 6% entro il 2020 per contribuire alla riduzione del Life Cycle Cost del materiale rotabile e delle emissioni di CO2. PVTRAIN Pvtrain è un progetto innovativo, premiato al Best of the best life environment projects 2006-2007, per l applicazione della tecnologia fotovoltaica. Trenitalia, la società di trasporto del Gruppo, è stata la prima impresa di trasporto al mondo ad aver sperimentato sui treni i pannelli fotovoltaici per la ricarica degli accumulatori a bordo. Con questa tecnologia si abbassa l emissione di gas serra e si allunga del 20% la vita degli accumulatori, diminuendo la produzione di rifiuti pericolosi. Se in futuro PVtrain potrà essere applicato su larga scala, il vantaggio del treno rispetto agli altri vettori sarà ancora più evidente.
GASOLIO EMULSIONATO E ALIMENTAZIONE A METANO Per la trazione diesel prosegue la sperimentazione del gasolio emulsionato. Sono state effettuate prove di laboratorio che hanno confermato i benefici ambientali in termini di riduzione delle emissioni di ossidi di azoto, zolfo e particolato. E in corso anche un test per l alimentazione della centrale termica dell impianto di Roma Smistamento che fornisce acqua calda e riscaldamento agli uffici. Prosegue, inoltre, la conversione a metano delle centrali termiche a uso civile (riscaldamento) e industriale che servono le stazioni e le officine. RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO ACUSTICO Per contenere l inquinamento acustico della circolazione ferroviaria sono stati attivati diversi interventi sia sui convogli sia sulle linee, dove sono state installate barriere fonoassorbenti. RFI è tra i primi gestori di rete a livello europeo ad aver realizzato mappe acustiche del territorio, dando particolare attenzione ai siti che la legge definisce ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura ecc.) e anticipando di oltre cinque anni il termine fissato dalle direttive comunitarie. Dalla mappatura è nato il Piano di Risanamento Acustico, che prevede la costruzione di circa 3.500 km di barriere antirumore lungo la linea ferroviaria e circa 3.200 interventi diretti su ricettori isolati o sensibili. I convogli del futuro saranno inoltre costruiti secondo un design ambientale che assicurerà minore rumorosità, più efficienza sul piano energetico e con un tasso di riciclabilità dei materiali ancora più elevato.
GESTIONE DEI RIFIUTI Il Gruppo Ferrovie dello Stato gestisce in modo ecocompatibile gli scarti e i residui delle lavorazioni industriali di manutenzione e di lavaggio dei treni in oltre 80 impianti produttivi. Il 72% dei rifiuti della produzione (accumulatori al piombo, oli esausti, metalli, traverse), in particolare, è stato avviato al recupero anziché allo smaltimento. Sono stati pianificati anche interventi di formazione e sensibilizzazione degli addetti agli impianti sui progetti TrenoDesk, per l informatizzazione della gestione dei rifiuti, e Thorad. Quest ultimo ha visto RFI impegnata assieme al CNR nello sviluppo di una tecnologia brevettata, che permette di rendere inerti e di recuperare le traversine di legno impregnate di creosoto, quando vengono tolte d opera e sostituite da elementi in cemento armato. PRODUZIONE RIFIUTI GRUPPO FERROVIE DELLO STATO 2004 2003 73.753 83.514 140.165 196.336 2002 45.075 144.559 2001 2000 20.652 16.005 110.885 104.238 0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 PERCENTUALE RIFIUTI A RECUPERO 2004 2003 2002 2001 2000 0 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Rifiuti speciali non pericolosi Rifiuti speciali pericolosi Totale
RIDURRE I CONSUMI DELL ACQUA Dall analisi dei dati più recenti emerge che il consumo di risorse idriche negli impianti di manutenzione, dove si utilizza il 70% del fabbisogno totale, sta progressivamente diminuendo. L attenzione al risparmio dell acqua è stata oggetto di un attenta campagna di sensibilizzazione rivolta dal Gruppo a tutto il personale che opera nelle attività in cui si possono verificare i maggiori sprechi. CONSUMO SPECIFICO ACQUA INDUSTRIALE (MC/ORA LAVORATA) 2005 0,160 2004 2003 0,168 0,171 2002 0,175 2001 0,191 0,145 0,150 0,155 0,160 0,165 0,170 0,175 0,180 0,185 0,190 0,195
Piazza della Croce Rossa, 1 00161 Roma www.ferroviedellostato.it 11/2007-1.000 - Miligraf