Progetti Veronica Dal Buono Anche per l architetto contemporaneo è essenziale il confronto con la complessità dell abitare: l architettura di qualsiasi tipo, come insegna Heidegger, comincia infatti dall arte di abitare. Solo comprendendo ciò l architetto può essere in grado di costruire correttamente, di acquisire l esperienza ed il mestiere del trasformare gli spazi nella destinazione d uso desiderata grazie alla scelta dei materiali appropriati, di immergerli nella luce adeguata e di adattarli all atmosfera del luogo. Casa Latscha, progettata e realizzata sul finire degli anni Ottanta da Christoph Mäckler nella regione tedesca del christoph h. mäckler Casa Latscha nel Taunus, Germania Nella pagina a fianco: vedute, dal giardino, del volume semicircolare che ospita il soggiorno e del corpo rettangolare in laterizio. FOTOGRAFIE Waltraud Krase Taunus, è opera non esaurita dal gusto del tempo e che, nel rivolgersi all attualità, può essere di orientamento per la risposta efficace insita in essa a cosa possa fare l esperto, l architetto, per l abitare, per il progetto della forma in quanto relazione tra gli uomini. La residenza, concepita per una famiglia di cinque persone, è composta da due volumi di differente geometria che, traslati, ruotati e compenetrati l uno nell altro, articolati sul declivio naturale del terreno, dialogano tra loro creando complessità e non scontate correlazioni. Un corpo di fabbrica è rettangolare, accentuato nella lunghezza; un secondo volume è semicircolare ed ha copertura piana; un terzo elemento, costituito dal corpo scala, incerniera e connette entrambi. Ruotato rispetto al fronte stradale, il volume a mezzaluna, realizzato in muratura portante ma intonacato in bianco, si impone come un segno forte dall esterno, enfatizzato dal declino progressivo del lotto; la parete curva, rotta solo da piccole finestrature a nastro, funge da cortina visiva agli spazi privati del giardino, al contempo accompagnando nell accesso all abitazione. Il lungo parallelepipedo cerca, invece, la mimesi col luogo attraverso il colore della trama vibrante del laterizio a vista con il quale è realizzato. Essenziale ed inequivocabile è la sua geometria. Mäckler reinterpreta in essa l archetipo della casa d abitazione con tetto spiovente ma la declina con linguaggio autonomo; il volume ha infatti carattere quasi industriale ma non privo di un volto umano ; le superfici, nella tessitura dei mattoni su piani uniformi, sono liberate da elementi di demarcazione. Nell architettura di Casa Latscha le parti sono connesse a creare un complesso organico e le diverse forme trovano nella composizione il loro essenziale ruolo, denotato anche dalla correlazione rosso laterizio- bianco intonaco. Il medesimo dualismo è confermato nel rapporto tra esterno ed interno. Dal progetto alla costruzione, dal disegno degli spazi alla loro realizzazione materica, il progettista non perde di vista il destinatario dell opera: attento nei dettagli, nel gioco fra le superfici esterne ed interne, trasforma gli spazi del progetto in luoghi singolari e curiosi. Ambienti ogni volta dissimili, risultato di sottili combinazioni tra concetti opposti come alto e basso, luce ed ombra, apertura e chiusura, colore tenue e squillante. L area dell abitazione destinata a soggiorno è accolta nel volume semicircolare: spazio delimitato dal pavimento in pietra e dal soffitto bianco intonacato, luminoso ed aperto, attraverso il grande schermo trasparente della vetrata, al verde dei secolari alberi del giardino. Tale prospetto è chiuso superiormente da un corpo semi aggettante costituito da una sequenza di aperture dagli infissi lignei appositamente progettati da Mäckler, che illuminano le tre camere della zona notte destinata ai figli. La medesima modularità la si ritrova, con studiate variazioni, nel prospetto del 20 CIL 110
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22 CIL 110 volume rettangolare in laterizio. Il lungo corpo di fabbrica, connesso al bianco volume del soggiorno, è accessibile dall esterno dalle estremità: da un lato quale ingresso alla abitazione, dall altro come terrazza che si schiude agli spazi del giardino posteriore; le murature laterali, come un sandwich, creano il percorso di attraversamento principale rotto e compenetrato soltanto dal volume cubico della cucina che costituisce il cuore dell abitazione. Un gioco di sguardi e rimandi tra gli spazi interni viene generato dalla dinamica dei percorsi e da piccole e diverse aperture che consentono scorci inusuali tra i diversi ambienti. La cucina si affaccia sullo spazio vitreo del corpo scala, il volume che connette i due blocchi del complesso, attraverso la superficie trasparente che segue il tavolo da lavoro delle vivande; dall altro lato torna a rivolgersi all esterno con una inconsueta apertura ripartita in sezioni di colori primari. La sala da pranzo, a doppia altezza, è posizionata a capo del volume longitudinale: l atmosfera ariosa, ma calda e accogliente, è conferita dalla pavimentazione in mattoni lisciati; un continuum con la semiparete che accoglie il camino, anch essa in mattoni, e dalla struttura lignea della copertura a vista. Qui il volume conserva la suddivisione in due livelli: al piano superiore è collocata la camera da letto dei genitori: essa occhieggia da una minuta apertura alla sala da pranzo sottostante ed al contempo lancia uno sguardo anche all estremità, dove il volume torna ad aprirsi sul giardino attraverso una rossa porta, mentre un soppalco-biblioteca suggerisce momenti di riflessione. La casa deve proteggere e difendere dal logorio della vita moderna, consentire il riposo, il raccoglimento, la comunicazione, necessari come il cibo e l aria da respirare. Invece l idea di comfort è talvolta un concetto ingombrante che spaventa l architetto contemporaneo o che viene cercato attraverso la ricercatezza dell arredamento, l eccesso, stereotipi o standard delle correnti di
Il corpo longitudinale in laterizio che si apre al giardino posteriore. Veduta dell abitazione dalla strada di accesso. gusto del momento; in questo progetto invece, con rinnovata ragione, la comodità viene raggiunta attraverso la ricerca sperimentale e paziente dei rapporti tra i diversi materiali, con mezzi semplici e tuttavia eleganti, attraverso un design puristico ma non privo di charme: il laterizio, adatto per costruire i corpi di fabbrica, per le superfici orizzontali, per i setti murari interni; il legno di betulla per i dettagli e gli infissi; il vetro per costruire la trasparenza dei diaframmi; il colore per conferire vivacità ai particolari. Scheda tecnica Progettista: Christoph H. Mäckler D.L.: Birgit Bahlmann, Joseph Viethen, Thomas Mayer Superficie ab.: 360 m 2 Cronologia: 1988, inizio lavori; 1989, fine lavori Nella pagina a fianco: il bianco volume semicircolare visto dal percorso di ingresso. 23 PROGETTI
Lo spazio della sala da pranzo: in primo piano il camino. Dalla parte opposta il soppalco-biblioteca che si affaccia sulla sala. 5 8 7 6 2 4 3 1 15 14 13 12 11 10 17 16 9 16 16 24 CIL 110
Dettaglio della finestra del volume longitudinale. Vista del corpo scala che incerniera i due volumi. 21 19 20 Qui e nella pagina a fianco: piante ai vari livelli. 22 23 24 25 18 26 piano terra Legenda: 1. ingresso 2. cucina 3. spazio di servizio 4. ghiacciaia 5. deposito 6. stanza della musica 7. sala da pranzo 8. terrazza 9. soggiorno primo piano Legenda: 10. servizio igienico dei ragazzi 11. servizio igienico dei genitori 12. spogliatoio 13. camera da letto dei genitori 14. spazio a doppia altezza 15. soppalco 16. camere da letto dei ragazzi 17. terrazza piano seminterrato Legenda: 18. lavatoio 19. sauna 20. zona di riposo 21. cantina 22. stanza degli ospiti 23. caldaie 24. deposito 25. corte interna 26. garage 25 PROGETTI